Esiste una leggenda, semplice, antica e conosciuta da pochi, che riguarda la vera festa del Natale, fondata prima del cristianesimo e tutte le religioni, o i credi.

Quando gli umani erano solo una fantasia, la terra era abitata da animali molto diversi da quelli odierni, i quali rispondevano a quattro entità cardine: Tempo, Spazio, Vita e Morte.
I primi erano amanti e i secondi fratelli, prodotti di quell'amore, ma non si incontravano mai perché se fossero stati vicini troppo a lungo, l'equilibrio precario del cosmo sarebbe venuto a mancare, crollando tragicamente in una implosione spettacolare.
Ma la famiglia soffriva di quella separazione e non importava quanto fossero estesi i loro regni o quanto immenso fosse il loro potere: desideravano solo abbandonare i propri troni sontuosi e scomodi per passare qualche ora insieme.
Ogni giorno le quattro entità si erano pentite di aver originato il cosmo, con l'ordine e le regole, con la concretezza e l'astrattezza, con il bene e il male, per un mondo fragile e perfetto.

A soffrirne più di tutti era il Tempo, che straziata dal dolore decise di raccogliere tutte le sue forze e compiere quello che noi definiremmo un "miracolo".
Essa inviò un messaggio ai figli e all'amante, ragguagliandoli sulla sua dedita ricerca di astronomia: aveva infatti scoperto che cinque notti dopo il solstizio d'inverno, per sessanta secondi, le entità avrebbero potuto incontrarsi.
Ma sessanta secondi per un'entità immortale non erano abbastanza, quindi, aiutata dalla famiglia, il Tempo allungò quel minuto, il minuto della mezzanotte, fino a farlo percepire come una notte intera, il massimo che si potesse concedere.
Spazio, commosso dal grande gesto di Tempo, modificò la terra per creare un luogo perfetto in cui ritrovarsi.
Vita, animato dalla gioia dell'incontro, volle generare nuovi frutti e nuove bestie da offrire alla sua famiglia.
Morte, entusiasta per gli eventi, invocò le anime col canto migliore, che eseguirono un concerto armonioso.
Grazie ai loro poteri, le quattro entità poterono regalarsi un minuto magico, la notte più bella tra le notti.

Infine, alla comparsa degli umani, le entità insegnarono loro di passare quella notte con la propria famiglia e sforzarsi di donare agli altri secondo la propria disponibilità.
È quindi la qualità dello stare insieme, a dare senso a questa festa magica.