Memento Mori
A te che non ti senti mai sbagliato, ma sempre diverso.
A te che ami il buio e il silenzio, e temi il giorno - perchè non c'è riparo dai giudizi e lo sguardo del mondo.
A te che hai imparato a non temere la morte, perchè hai capito di incontrarla ogni giorno.
A te che, quando sarà il momento, la saluterai come una vecchia amica.
A te, fratello
a te, sorella,
e a me, Alice
io dedico questo.
***
Confinata nel peccato
nell'errore del mio vivere
tra catene venose
camicia di forza in lembi di pelle
costretta e condannata
alla prigione biancastra
gabbia di organi
tra la pompa mostruosa che palpita
e non dà pace, non dà tregua.
E ballo e danzo
in quest'abito di carne
mentre il grigio tra i capelli
danza a tempo con le lancette
mentre la pelle avvizzisce
in duetto con le stagioni
e aspetto ed attendo
il riposo, il grande sonno
quando le farfalle saranno libere
quando uscirò da questo guscio.
E sogno il giorno in cui sorriderò
e quelle ali nere saranno mie
mie mie
mie soltanto!
Per volare con voi per sempre,
venite a prendermi,
fatelo presto.
Ma ogni alba ha il suo venire
ed ogni notte muore con lei
così, tra cenere di sogni
in questa terra di sangue e di folli
tra valli di fiele
e mari di odio
io torno di nuovo,
alla luce del giorno.
E ancora una volta trattengo il fiato.
Con la notte, respirerò.
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