Ripensai a quel ragazzo dalla pelle chiara tutta la notte.
Rimasì lì a pensare se nel mondo esistesse un essere più perfetto di quello, e poi un rumore di vetri rotti punto la mia attenzione in un angolo della mia stanza...poi tutto buio...

Mi svegliai in una stanza diversa dalla mia...non era affatto come la mia.
Era fredda, cupa, spenta e antica.
《Mi dispiace, mi sarebbe piaciuto avvisarti, ma non saresti mai venuta via con me》disse una voce alle mie spalle 《cosa ti fa credere che resterò qui con te?》sentì la sua risata gelida e la porta sbattere.

Mi misi a sedere sul letto e cominciai a piangere, fino a quando non notai una libreria vicino al mio letto;
Era piena di libri di vario genere, ma mi soffermai su uno solo:
Il piccolo principe.
Un libro così infantile in una libreria da adulto, e così mi misi a rileggerlo per la sesantatresima volta in dieci anni.

Passarono le ore e io continua a leggere la meravigliosa storia del Piccolo principe e del suo amico Aviatore con lo stesso splendore negli occhi che avevo dieci anni prima quando era mio padre a leggere il libro per me.
《Ti ho portato il pranzo...sei qui da tutta la notte, e credo che avrai fame》e poi lo vidì...era il ragazzo del parco.
《Tu...tu come sai chi sono io!?》 Dissi soffocando un singhiozzo, e lui calmo rispose 《Ti chiami Sole Albetti, hai diciassette anni, hai perso tuo padre e il tuo terzo fratello in uncidente stradale e hai una passione morbosa per la notte》iniziai a piangere.
《Come sai tutto questo? Perchè proprio io!?》 E lui alzò gli occhi mostrando un orrenda cicatrice a dividergli il volto 《sono sedici lunghi anni che ti osservo, e tu hai catturato la mia attenzione sin da subito》disse di nuovo calmo.
《Ma cosa sei!? Un vampiro? Un pazzo? UN DEMONE!? Chi diamine sei tu!?》 Dissi scagliandoli contro il piccolo principe; e lui lo afferrò con destrezza.
《Chiamami NDiciassette, e non sono nulla di tutto cio che hai nominato》.
Possò il libro sul letto e andò via lasciandomi pensare a cosa mi sarebbe capitato.