Primo giorno d'estate uguale caldo afoso, nulla da dire a riguardo.
Sole, Sole, Sole nome un po' contorto per una ragazza innamorata della notte e di tutto cio che vi aleggia.
《Sole, davvero, sembri così...depressa insomma!》le classiche parole "confortanti" di mia madre.
Dovrei uscire di più, ridere di più e essere casinista, ma proprio non ci riesco...per mia madre poi è tutto così facile!
"Sole esci con gli amici!" "Sole, non puoi barricarti in casa" "Sole mettitela la gonna!" Dopo diciassette lunghi anni passati a sentire le stesse frasi non m'innervosisco più;
E poi sarebbe inutile ribattere.
《Vado in camera mia》dissì secca.
Mio fratello Filippo era in oratorio, mio fratello Jonh era con mio padre e mio fratello maggiore era in Inghilterra con la sua compagna;
Ma nessuno si aspettava nulla di tutto questo...
"Incidente stradale provocato da un crollo, morte 26 persone." E tra quelle persone c'erano mio padre e mio fratello...
Mio padre era l'unico a capirmi, lui aveva passato la vita a studiare le stelle e i pianeti.
Non riuscivo a capire il perchè della mia doppia perdita e semplicemente mi rinchiusi in me stessa...

《Sole...ti ho portato la colazione, sai è da un mese che ti rifiuti di parlare con   me e i tuoi fratelli》disse dietro la mia porta.
I miei capelli corvini rimandavano a quelli di mio padre, e i miei occhi viola erano inondati di lacrime amare e dure da buttare giù.

Quel giorno non so cosa mi prese, ma decisi di uscire di casa approfittando del cielo nuvoloso per andare al parco a trovare un po' di pace;
E lì seduto su di una panchina incrociai il viso di un ragazzo che mi fissò con sguardo preocupato.
《Ho qualcosa che non va? Forse sono un po' spettinato》e io non sapendo cosa dire scossi la testa e mi allontanai presa dalla vergogna più totale;
Ero sicura che non lo avrei incrociato di nuovo.