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FROM NOW ON




I mesi avevano ripreso a trascorrere senza sosta, la vita quotidiana si susseguiva con una naturalezza che sembrava quasi che nulla avesse turbato i mesi passati.
- Allora programmi per le vacanze di primavera? – chiese Lyonel con un mezzo sorriso.
- Ancora non lo so – rispose JJ incerto – ho sentito che Alexey vuole intraprendere una sorta di viaggio on the road ... ha chiesto a Ren di andare con lui, quindi credo che sarò con loro –
- Come mai? Il tuo ragazzo non si fida a lasciarti qui tutto solo? – rise l'altro allungandosi appena verso il suo interlocutore.
JJ scosse la testa – se tu continui a comportati così non si fiderà mai ... -
- Andiamo è troppo divertente – continuò Lyonel scuotendo la testa – quello sguardo da pazzo che fa quando mi vede! Non ti infastidisce il fatto che sia uno psicopatico maniaco del controllo? –
Toccò a JJ ridere a quel punto – no, lui mi piace così ... -
- Ti piace essere controllato? Ti ecciterebbe se ti piazzasse un bel collare ed una lunga catena legata alla sua cintura? – il biondo adorava provocare JJ con quei discorsi.
Non c'era stato più nulla fra di loro dopo che era tornato insieme a Ren, però si vedevano spesso, erano rimasti amici e quella situazione era sufficiente a far divertire Lyonel. JJ era una persona interessante anche se non te la portavi a letto, convenne il ragazzo fra sé e sé.
- Tu stai delirando! – Rispose l'altro scuotendo la testa ma nella sua mente per un attimo si formò quell'immagine, le mani di Ren strette al suo collo, il corpo schiacciato da quel peso e la sua voce che gli ordinava di trattenersi mentre lui faceva il possibile per farlo venire.
Il volto di JJ prese fuoco, provocando in Lyonel una scarica di puro divertimento.
- Sei proprio uno spasso –
- E tu invece? – chiese l'altro per cercare di sviare la conversazione – ti dai da fare o sei troppo impegnato a pensare a me? –
Lyonel si fece più serio – beh, ho qualcosa in mente ... Qualcuno diciamo, vedremo se riesco a giocarmela come voglio –
- Perché ho il sospetto che tu stia comunque tentando di raggirare questo tizio? Non puoi fare il ragazzo normale ogni tanto? –
Quello rise – non è il mio stile ... mi piace essere sempre un passo avanti –
- JJ –
Quel tono e quella voce fece girare i due ragazzi all'istante, a pochi passi dalla panchina in cui erano seduti c'era la figura di Ren, immobile con le mani intasca. I suoi occhi si erano mossi da JJ a Lyonel per qualche istante prima di reclinare appena la testa.
- Hey, Ren ... com'è andato l'esame? – chiese il biondo scattando in piedi.
- Andato ... - rispose quello mantenendo lo sguardo su Lyonel che ricambiava sorridente – andiamo in camera ... -
JJ annuì e con un mezzo sorriso salutò Lyonel, quello rise e prima che il biondo fosse troppo lontano gli disse – collare ... -
Il volto del ragazzo aveva preso fuoco ed aveva accelerato il passo scuotendo la testa, si affiancò a Ren e gli strinse la mano mentre procedevano lungo il campus.
Quando entrarono in camera la trovarono deserta, Chris era ancora impegnato con i suoi esami, Ren non perse tempo, afferrò JJ per un braccio e lo attirò a sé famelico. Il bacio lasciò il biondo senza fiato, sentiva la bocca del moro impossessarsi della sua e la lingua umida imprigionarlo in una danza travolgente. La mente di JJ si perse come spesso accadeva quando Ren lo baciava in quel modo, lasciò che il maggiore lo guidasse verso il letto senza interrompere il contatto fra le loro bocche. Quando le sue gambe toccarono il letto, il biondo si lasciò cadere sul materasso, Ren si staccò dal suo viso e gli rifilò una lunga occhiata delineando con il pollice il profilo della mandibola di JJ.
- Che stavi facendo con Parker? – mormorò in un sussurro basso.
- Stavamo ... chiacchierando ... - rispose JJ vagamente confuso dalla sensazione della lingua di Ren che si muoveva lungo il suo collo – mi chiedeva se avessi impegni per le vacanze di primavera –
- Dovrebbe farla a me quella domanda ... - continuò l'altro mordendogli il lobo – tu non vai da nessuna parte senza di me ... -
JJ rise appena mentre la sensazione dei denti di Ren gli provocò una scarica di brividi lungo la schiena – ha detto ... che ... dovresti comprarmi un collare ... -
Adesso il volto del moro era davanti a quello dell'altro, i suoi occhi neri fissavano l'azzurro sterminato dello sguardo di JJ che era bagnato da un velo di desiderio.
- Vuoi un collare? – mormorò Ren sfiorando il labbro inferiore del compagno con il pollice, JJ aprì la bocca e lo succhiò appena.
- Me ne serve uno?- chiese il biondo con quel tono innocente che riusciva a smuovere violentemente la voglia di Ren.
Il ragazzo lo spinse giù bloccando il suo corpo esile sul materasso – tu ... -
Ren non continuò la frase, ricominciò a baciarlo, con uno strattone lo liberò della maglietta e passò la bocca sul suo petto, succhiando e mordendo la superfice delicata del corpo del biondo. JJ gemette appena, gli piaceva sentire Ren tanto coinvolto, non era più lo stesso di qualche mese fa, nonostante ufficialmente non fosse cambiato molto, dentro di loro c'era stata una magnifica rivoluzione. Avevano smesso di trattenersi, di fare finta che non gli importasse, di mettere una pezza su quello che sentivano davvero. Ren e JJ erano rinati, avevano aperto gli occhi su quello che era germogliato fra loro ed avevano cominciato a farci i conti. Il moro aveva accettato i sentimenti di JJ, aveva appurato che separarsi era una prospettiva più dolorosa e distruttiva che restare uniti. Era consapevole di non essere perfetto, sapeva che poteva diventare il più meschino degli esseri umani ma JJ sarebbe sempre rimasto al suo fianco, avrebbe impedito il tracollo. Persino durante i loro rapporti Ren aveva imparato a cedere, a rilassarsi, ad abbandonarsi a quel momento e lasciare che fosse JJ a condurre il gioco, lasciare che lui si occupasse di dare piacere ad entrambi.
Come in quel momento, dopo averlo spogliato ed accarezzato per un lungo momento Ren si sdraiò nel letto e attirò JJ sopra di sé, il corpo del biondo si stese sul suo continuando a baciarlo. Poi spostò le labbra verso il suo petto e leccò i capezzoli del moro facendogli sfuggire un gemito, la mano di Ren continuava ad accarezzare la schiena di JJ, poi si mosse a sfiorare anche il suo tatuaggio nello stomaco.
- Ren ... possiamo fare come l'altro giorno? – mormorò poi il biondo ad un soffio dalla bocca dell'altro.
Il moro si mise a sedere aiutando JJ a posizionarsi meglio sopra di lui, il più giovane sentiva l'erezione dell'altro premere contro la sua apertura, così scese accogliendola dentro di sé. Si trovò a chiudere gli occhi e poggiare la fronte sulla spalla di Ren mentre sentiva le sue braccia circondarlo. Servì un momento a JJ per abituarsi a quell'intrusione ma poi trovò la forza per cominciare a muovere i fianchi, si aggrappò alle spalle di Ren e spostando la testa incrociò il suo sguardo con quello del moro. Si ritrovò ad annegare in due pozze di petrolio, gli occhi di Ren erano privi di luce, totalmente appannati dalla sensazione che scaturiva dai movimenti di JJ, ma alla vista di quel pallido azzurro anche l'altro aveva cominciato a muoversi. Non gli bastava più accontentarsi dei movimenti del biondo, Ren aveva cominciato ad assestare spinte con i fianchi che dal basso lo aiutavano ad entrare ancora di più e procurare a JJ sempre più piacere.
- Ren ... ah ... - il più piccolo era sconvolto dalle sensazioni che stava provando, tentava di andare incontro sempre più velocemente al bacino di Ren – è bellissimo così ... -
Il volto del moro si era spostato, aveva puntato le labbra ed i denti sulla spalla di JJ, cominciando a morderla e succhiarla con vigore, quella sensazione provocava infiniti brividi lungo il corpo del biondo che aveva puntato indietro la testa ed aveva cominciato ad ansimare sempre più sgraziatamente. L'erezione di JJ era stretta fra i corpi dei due ragazzi e ad ogni spinta veniva stimolata sempre più forte, la spalla cominciava a fargli male ma non voleva fermare Ren, voleva che lo marchiasse. Le spinte del moro si erano fatte serrate, come il tocco delle sue mani sui fianchi dell'altro, le unghie di Ren afferravano saldamente la carne di JJ che ormai era prossimo all'orgasmo.
Ci furono altre poche spinte e poi le labbra del biondo si incollarono a quelle dell'altro in un bacio selvaggio e pieno di desiderio, JJ soffocò un urlo nella bocca di Ren mentre lo sentiva lasciarsi andare dentro di lui. Quel calore e quell'affondo tanto intenso portarono persino JJ all'orgasmo e si liberò sporcando entrambi, mentre il suo corpo ricadeva senza forze su quello di Ren.
Passarono alcuni minuti di puro silenzio, nessuno dei due disse una parola, il corpo di JJ era ancora scosso pesantemente dalle sensazioni che quell'orgasmo gli avevano lasciato addosso. Ren era immobile, fissava un punto del soffitto davanti a sé, sentiva il corpo del biondo stringersi al suo e si abbandonò per un lungo momento a quella sensazione di quiete. JJ riusciva a fargliela sentire quella sensazione, la quiete che Ren non credeva di arrivare mai a provare, con quel ragazzino riusciva a raggiungerla anche se solo per qualche minuto. Però sapeva che non doveva più trattenersi, che se la sua spasmodica brama si fosse ripresentata JJ era lì per lui, per contenerlo, per aiutarlo a trovare pace.
Ad un tratto il rumore della porta che si apriva turbò il silenzio della camera, Chris entrò frettolosamente senza far troppo caso a chi ci fosse, gettò i libri sul letto ed aprì l'armadio.
- Corri dal tuo principe azzurro? –
La voce di Ren si sollevò divertita e profonda come sempre, Chris sobbalzò per un attimo prima di notare il moro nudo e maldestramente coperto da lenzuolo, al ragazzo non sfuggì neanche la figura di JJ sdraiata accanto a lui.
- Heylà ragazzi ... - disse Chris vagamente imbarazzato – non credevo ci foste, faccio in fretta e smammo –
- Oppure puoi fare con calma e unirti a noi! – rispose Ren con il suo solito tono divertito, Chris era visibilmente in imbarazzo.
- Chris non ha tempo per noi! – esclamò JJ che aveva ancora un espressione totalmente soddisfatta in viso- il suo uomo lo tiene parecchio impegnato ... fai presto prima che Tyler ti sculacci! –
Chris aveva cominciato a cambiarsi di fretta, nascondendo a stento la vergogna – dico davvero ragazzi ... dateci un taglio ... se vi sentisse sapete che palle! –
- Peggio per te Wayright ... ti piacciono i tipi scorbutici e tutti d'un pezzo ... almeno a letto si scioglie un po'? – chiese Ren mentre vedeva il ragazzo dirigersi verso la porta.
- A letto è l'unico momento in cui posso tappagli la bocca! – rispose Chris.
- A quando il cambio di stanza? – Chiese ancora JJ.
- Posso spostarmi fra tre giorni! –
- Chissà quando lo rivedremo camminare sulle sue gambe – Mormorò Ren stiracchiandosi e stringendo appena il corpo del biondo.
- Vedete di tacere un po'! – Esclamò Chris sghignazzando e poi si chiuse la porta dietro per evitare altri commenti – NON DORMO IN CAMERA STANOTTE –
I due ragazzi si erano lasciati andare ad una fragorosa risata, JJ non poteva fare a meno di pensare a quanto le cose si erano messe bene per i suoi amici, quanto tutto fosse ritornato alla normalità.
- A che pensi? - Chiese Ren accendendo una sigaretta.
- A come siano cambiate le cose ... a come la vita riesce a sorprendere alle volte ... non avevo mai neanche immaginato un presente del genere eppure ora non potrei farne a meno ... -
- Già ... sembra che qualche volta il futuro sembri migliore, qualcosa che vale la pena vivere –
JJ spostò una mano intrecciandola a quella di Ren, stringendo forte le dita fra quelle dell'altro che rispose a quel contatto.
- Ren ... voglio rimanere per sempre la tua costante nel futuro –
- Niente dura in eterno, lo sai bene ... ma senza di te non esiste nessun futuro degno –
JJ sorrise e si strinse ancora di più al corpo del moro che poteva sentire la sua testa poggiarsi sul petto, Ren passò una mano fra i capelli di JJ e rimase così in silenzio. Sentiva il ragazzo assopirsi stretto al suo corpo mentre lui terminava la sua sigaretta e osservava il fumo espandersi e svanire nell'aria. Degno. Riusciva persino ad accostare a se stesso quella parola quando JJ gli stava vicino.
************
- Hai preso tutto? – ripeté Matt per la terza volta.
- Ho setacciato questa stanza da cima a fondo per quattro volte ... credo ci sia tutto! – rispose JJ chiudendo la valigia.
- Cavolo anche quest'anno è passato, chi lo avrebbe mai detto? –
I due sorrisero, l'anno era finito, finalmente potevano lasciare il campus per le vacanze estive, erano stati mesi frenetici quelli, in cui avevano fatto esperienze che non avevano mai dimenticato, certi avvenimenti avevano drasticamente cambiato la loro vita.
- C'è qualche speranza che tu venga a South Gate a trovarmi? – domandò Matt con un grosso sorriso – sono con i miei parenti ma Juri verrà di certo per una settimana o due e vorremmo noleggiare una casetta, sole, mare, spiagge da urlo ... non sarebbe male ...-
- E' una bella idea ...lo dirò a Ren, cercherò di essere più persuasivo che posso – rise il ragazzo facendo l'occhiolino.
Anche a Matt sfuggì una risata e scuotendo la testa aiutò a portare i bagagli all'esterno del dormitorio dove un auto scura era ferma ad aspettarli. Ren se ne stava appoggiato allo sportello con una sigaretta fra le labbra, l'auto era un vecchio modello di Chevrolet anni settanta che il ragazzo aveva messo a nuovo anni fa, JJ amava quell'auto la conosceva bene. Alla vista dei due ragazzi il moro spense la sigaretta sull'asfalto e aprì il porta bagagli infilando le valige di JJ accanto alle sue.
- Sei sicuro di aver preso tutto? – gli chiese Ren – non torno indietro a prendere niente –
JJ annuì – ne sono certo! Pronto a partire! –
Poi si voltò verso Matt e dopo avergli dedicato un grosso sorriso si gettò ad abbracciarlo, i due si strinsero forte.
- Buone vacanze JJ, scrivimi qualche volta ok? –
- Certo! Assolutamente! Pensa a divertirti –
- Lo farò –
Poi si separarono, Ren e Matt si lanciarono una lunga occhiata, per un attimo nessuno dei due mosse un muscolo, ma alla fine fu il più piccolo a tendere la mano verso il moro.
- Stammi bene Beumer – disse aspettando con la mano a mezz'aria.
Con uno scatto Ren strinse la mano con la sua – ci si vede Reed – mormorò.
Poi fece un cenno a JJ che lo seguì montando in macchina, accese il motore e l'auto partì per lasciare il campus e tornare a San Francisco.
- Matt ci ha invitati da lui in California ... dice che ci sono spiagge bellissime e si può fare surf ... -
- Tu non sai fare surf, JJ ... sai a stento nuotare –
- Si ma posso imparare ... -
- JJ? –
- Si? –
- Mi darai il tormento finché non ti dirò che va bene? –
Il biondo sorrise – può essere ... -
- Allora tagliamo la testa al toro, andremo a trovare il tuo amico Matt ...– mormorò Ren.
JJ allargò il suo sorriso poggiando una mano sul dorso di quella dell'autista che reggeva il cambio – bene! Allora gli dirò che andremo! I programmi di Alexey?-
- Preferisco non saperli se hanno a che fare con quel suo tipo totalmente fuori di testa - rispose l'altro scuotendo al testa.
- Se non altro ha dimenticato la brutta faccenda di Chris ... quello lì si è ritagliato il suo posto a forza nel cervello di Alexey – osservò JJ ridendo.
Ren scosse le spalle – Spero soltanto che non ci coinvolgano in qualche improponibile stronzata come l'ultima volta, spunteranno appena torneremo a casa –
JJ rise – povero Alexey, comincio a credere che sia in grossi guai ... l'amore lo ha fregato di nuovo. -
L'altro scosse la testa divertito.
L'auto continuò la sua corsa diretta verso San Francisco, la strada era lunga e dopo poco tempo che Ren aveva acceso la radio, JJ si era addormentato, ogni tanto, quando l'auto era ferma ad un semaforo o ad una fila, il moro approfittava di quei pochi minuti per guardarlo dormire.
******
Dopo che Ren aveva conseguito la laurea era tornato a casa per cominciare a lavorare e mettere da parte dei soldi, aveva iniziato come traduttore freelance sia per qualche casa editrice che per alcune compagnie turistiche. Ma non era soddisfatto, non era a quello che puntava, Ren voleva lavorare all'interno dell'ambasciata come traduttore ufficiale e per farlo doveva passare una durissima selezione.
Nell'ultimo periodo lui e JJ non si erano potuti vedere molto perché il biondo stava lavorando alla tesi e Ren stava studiando per il concorso all'ambasciata. Non aveva neanche potuto partecipare alla laurea del biondo perché si era dovuto recare ad affrontare la prova a Washington.
Quando JJ era tornato a San Francisco si era subito fiondato a casa di Ren, dove la zia Grace lo aveva informato che suo nipote era al piano di sopra.
JJ aprì la porta della camera di Ren e lo trovò intento a chiudere alcuni scatoloni con dei libri, il biondo rimase appena sbigottito da quella visione, l'altro si sollevò immediatamente appena lo vide.
- Sei tornato –
- Proprio adesso ... sono corso qui sai ... hai ricevuto qualche notizia? – chiese JJ poggiandosi al muro.
- Mi hanno contattato questa mattina ... mi hanno accettato, comincio fra due settimane ... dovrò trasferirmi a Washington –
Silenzio, per un lungo momento JJ non sapeva cosa provare, da una parte era felice per Ren, perché aveva realizzato il suo sogno, dall'altra temeva terribilmente quella lontananza.
- JJ? – chiamò il moro.
Il ragazzo si scosse appena – congratulazioni ...hai lavorato tanto per –
- Vieni a vivere con me-
Altro silenzio, il biondo non aveva avuto il tempo di finire la frase che Ren aveva gettato quella proposta all'improvviso e come tutte le domande del moro suonava più come un affermazione che come una richiesta, JJ non poteva essere più felice. Si ritrovò a sorridere appena e sentiva il cuore cominciare ad accelerare.
- Vuoi che venga con te? – ripetè disorientato.
Ren avanzò verso di lui, poggiandogli le mani sui fianchi ed unendo le loro fronti – probabilmente vivremo in un monolocale più stretto di camera mia ... farà abbastanza schifo ... ma se sei ancora dell'idea di lavorare nel campo dell'editoria ... scommetto che ce ne sono un casino di case editrici a Washington –
JJ rise e si lanciò contro Ren stringendolo in un abbraccio ferreo, lasciando che anche il moro cingesse il suo corpo.
- Sono pazzo di te, Ren ... lo sai, vero? –
- Lo so ... -
E poi il ragazzo si avvicinò a JJ, catturò le labbra del biondo in un bacio così caldo e dolce che al più piccolo si strinse il petto, un bacio tanto pieno di passione e sentimento, che poteva significare solo: Anche io.
*********
- Quanto starai via? – Chiese JJ con una nota di tristezza nella voce.
- Una settimana, è un convegno a Ginevra molto importante - Spiegò Ren mentre faceva le valige.
- Non è giusto – protestò il biondo – mi mancherai tantissimo –
L'altro rise arrestando i suoi movimenti e dirigendosi verso il ragazzo che stava seduto sul letto con le ginocchia strette al petto.
- Non è niente di diverso dal solito – gli ricordò – il tempo di sussurrare all'orecchio di qualche capo di stato e poi tonerò qui per sussurrare al tuo.-
JJ rise – mi auguro che non lecchi i lobi di nessuno di loro –
- Devo dire che mi trattengo a stento – ironizzò l'altro.
Nella loro vita si era instaurata una placida routine da quando si erano trasferiti a Washington, il lavoro di Ren lo impegnava molto ma gli dava diverse soddisfazioni. Anche JJ aveva ottenuto risultati positivi, dopo diversi colloqui era stato accettato in una casa editrice e aveva cominciato a curare il settore editoriale di alcuni romanzi, insieme a un gruppo di colleghi. Il futuro sembrava promettente per entrambi nonostante qualche nota dolente, come i viaggi di Ren. Non era insolito che l'ambasciata spedisse alcuni interpreti in giro per il mondo a presenziare a incontri importanti e convegni internazionali, quella parte metteva spesso JJ di mal umore, il moro gli mancava terribilmente.
Fu così anche quella volta, quando Ren lasciò la casa i giorni che si susseguirono furono parecchio noiosi e tristi per il biondo. Greg, il collega con la scrivania accanto alla sua, notava immediatamente quando JJ restava solo.
- Quanto sta via adesso? – Chiese alla prima occhiata della faccia sconsolata di JJ.
- Torna martedì – mormorò quello triste.
- Beh coraggio mercoledì salterai il lavoro – rise Greg.
A quel punto JJ abbozzò un sorriso – non ti secca finire tu quella revisione? –
- Per una coppia di innamorati che ha passato una lunga settimana senza vedersi questo e altro – commentò divertito.
JJ scosse la testa e ripensò a come si era instaurata quell'assurda routine, dopo i giorni passati separati al ritorno di Ren i due finivano irrimediabilmente a letto insieme e ci restavano per un giorno intero. Così JJ prendeva un giorno di ferie e passava la mattinata successiva al ritorno del moro prigioniero delle lenzuola e del suo corpo.

Questo accadde anche quel martedì, il volo che riportò Ren a casa era serale ed erano quasi le due di notte quando varcò la soglia dell'appartamento dove viveva. Regnava il silenzio e lui si impegnò a non fare rumore mentre superava l'ingresso ed entrava nel piccolo salotto, JJ era lì accucciato sul divano in un maldestro tentativo di restare sveglio ad aspettarlo. Era crollato preda del sonno con una posa buffa e scomposta che strappò al moro un lieve sorriso.
Ren si avvicinò al divano per prenderlo in braccio e portarlo a letto, quando il corpo di JJ percepì le braccia dell'altro i suoi occhi si aprirono, i due si fissarono per un momento.
- Sei tornato – mormorò il più piccolo ancora assonnato.
- Proprio adesso ... non devi restare qui ad aspettarmi ogni volta –
JJ non gli diede modo di dire altro, si gettò sulle labbra del moro con violenza e le sue braccia andarono ad agganciare le spalle del ragazzo. Ren rispose prontamente a quel bacio, attirando JJ ancora più vicino a lui, danzando ritmicamente con le sue labbra e la sua lingua. Una mano del moro si mosse in basso ad accarezzare le cosce del biondo, quello le spalancò immediatamente.
- Ren ... - Mormorò fra un bacio e l'altro.
Quello rise – Non riesci neanche ad arrivare al letto? – Chiese ghignando mentre con la mano provvedeva a slacciare i bottoni del pantalone del ragazzo.
La pelle di JJ era totalmente invasa da brividi mentre Ren passava le sue labbra sopra di lui, aveva sollevato la maglietta e ogni contatto con l'epidermide provocava nel biondo gemiti bassi. Con uno strattone il moro sfilò i jeans del ragazzo davanti a lui e riprese a baciarlo lungo l'interno coscia, spostandosi sempre più vicino al suo inguine. JJ aveva gli occhi serrati e la testa poggiata sullo schienale, teneva le gambe ben divaricate mentre a fatica tratteneva i gemiti.
- Ren ... non fare così ... ti prego – gli occhi del biondo erano due pozze desiderose e quando incontrarono quelli neri dell'altro i loro sguardi si fusero come lava bollente.
Ren catturò le labbra di JJ con uno scatto rapido intrappolandole in una danza frenetica mentre con una mano continuava a massaggiare l'erezione pulsante del biondo. Con molta fatica anche le dita di JJ riuscirono a sbottonare i pantaloni del compagno e finalmente riuscirono ad accedere alla parte nascosta dall'intimo. Toccò al moro gemere questa volta mentre sentiva le dita di JJ stimolarlo lentamente, così si mosse spingendo il biondo lungo il divano e sovrastandolo.
- Ti sono mancato? - sussurrò Ren con voce carica di desiderio, si tratteneva a stento dall'impossessarsi subito di quel corpo.
- Mi sei mancato da morire – Mormorò JJ a un millimetro dalle sue labbra – ho pensato ogni giorno a quando saresti tornato ... -
- Sono qui adesso ... - ansimò il moro mentre portava l'erezione davanti all'apertura del ragazzo.
JJ tornò a baciarlo mentre sentiva l'erezione muoversi dentro di lui, con spinte lente e ritmiche Ren aveva cominciato a sconvolgere i sensi del più giovane che muoveva i fianchi senza riuscire a controllarsi, alla ricerca di altro piacere.
- Ren! – il biondo gemeva sempre più forte aggrappato al corpo del ragazzo davanti a lui che non era intenzionato a diminuire la velocità delle spinte.
- JJ... - Sussurrò a denti stretti – vieni per me ... lasciati andare –
Il cervello del ragazzino era totalmente rapito dalle sue sensazioni e non riuscì a resistere per molto tempo alle continue stimolazioni di Ren. Sentì l'orgasmo arrivare e non lo trattenne, si liberò con un urlo strozzato fra i loro corpi mentre il moro assestò ancora alcune spinte prima di liberarsi dentro di lui. I due erano ancora abbracciati e intrecciati sul divano quando JJ ebbe abbastanza forze da parlare.
- E' stato ... così bello ... - mormorò con il cuore ancora che cavalcava veloce nel suo petto – mi sento ... Dio non trovo le parole ... tu mi fai sentire ... -
- Sopraffatto? - Suggerì il moro mentre tentava di rimettersi in piedi.
- Felice – lo corresse con un mezzo sorriso – anche se forse è riduttivo, sento di essere al posto giusto, quando torni da me mi sento di nuovo completo. –
I due si erano diretti verso la camera da letto dove poterono distendersi più comodamente, JJ si rannicchiò immediatamente sul petto di Ren, mentre quello lo ricordava con l'altro braccio, avvolgendolo in una stretta calda e confortante.
- Tu mi fai sentire vivo- mormorò Ren con un filo di voce a un JJ ormai quasi del tutto addormentato – mi rendi un essere umano che non si disgusta della sua natura –
Il ragazzo non replicò, il suo respiro era pesante e il moro sapeva che si era già addormentato, così chiuse gli occhi inspirando l'odore della sua pelle e lasciò che il sonno cogliesse anche lui.
La mattina fu Ren a svegliarsi per primo, si diresse verso la cucina e preparò la colazione mentre JJ ancora a letto fu destato dal profumo che aveva cominciato a impregnare l'aria. Il biondo si stiracchiò appena e notò Ren entrare in camera con dei piatti fumanti ricolmi di Pancakes.
JJ rise – tu mi vizzi troppo –
Anche il moro era divertito – mi sembra il minimo, devi recuperare le energie – commentò passandogli il piatto e sdraiandosi accanto a lui – abbiamo ancora parecchio da recuperare, o vuoi dirmi che ti è bastato ieri? –
Il biondo scosse la testa – Niente lavoro oggi, cerchiamo di rendere la mattinata produttiva! –
Le loro labbra tornarono a intrecciarsi e divorarsi in una danza che ormai era diventata vitale per loro, inseparabili, due corpi mossi unicamente dal desiderio di restare insieme.
**********
Era un giorno come tutti gli altri quando Ren rientrò nell'appartamento con qualcosa di inatteso, JJ sentì la porta e si precipitò all'ingresso sorridente, gli ci volle un attimo per mettere a fuoco quella visione. Il moro si tolse il cappotto mentre il suo accompagnatore fiutava l'aria intorno a sé intimidito, Ren aveva portato in casa un cane enorme, con il pelo lungo di un colore grigio intenso, i suoi occhi non brillavano come il manto, sembravano più cupi e tristi.
- Ren ... dove lo hai trovato? – Chiese JJ interdetto.
- L'ho preso al canile ... sai ... pensavo che avresti voluto compagnia durante i miei viaggi, così ... - lo sguardo del moro vagò dal cane al compagno davanti a sé – so che non è un cucciolo, i cani adulti sono difficili da gestire. –
Il biondo accennò un sorriso – credo di esserci abituato –
L'altro socchiuse gli occhi – mi stai dando del cane? –
- Non proprio, più un adulto problematico. – Rise JJ – Beh, che mi dici? Ha un nome? –
- E' un cane lupo cecoslovacco, la famiglia che lo aveva prima ha avuto un figlio mi ha detto il proprietario del canile, così hanno preferito non avere animali finchè il bambino non fosse cresciuto. Lo hanno chiamato Graymane –
Il ragazzo si accovacciò sulle ginocchia sorridendo e portò una mano verso il muso del cane – benvenuto –

Graymane si era ambientato benissimo nella sua nuova casa, era un cane silenzioso e mite, totalmente incantato dalla figura di Ren che aveva eletto a nuovo capobranco, di conseguenza sembrava tenere parecchio in considerazione la sicurezza dell'abitazione e di JJ.
Quando il moro partiva per lavoro JJ non si sentiva più così solo, Graymene stava con lui in casa, passavano le serate a guardare i film, anche se Ren non voleva che salisse sul divano. Visto che il letto era mezzo vuoto il grosso cane in assenza del padrone andava a sistemarsi sulle coperte e faceva compagnia al biondo tutta la notte.

- Tu lo vizi troppo – esclamò una sera Ren in riferimento al comportamento del compagno nei confronti del cane – pensi che non sappia cosa succede qui quando non ci sono? –
JJ rise – beh quando non ci sei comando io! –
- Sei troppo permissivo JJ, non deve dormire sul letto – lo ammonì.
Il biondo sbuffò – dormire da solo non mi piace –
Le dita sottili di Ren si mossero lungo il collo del biondo, sfiorando la sua pelle tanto delicatamente da farla accapponare – vorrà dire che la prossima volta ti porterò con me –
JJ spostò il corpo sopra quello del moro, le sue labbra sfiorarono quelle del compagno in un bacio a fior di pelle – sai che non posso ... ma ... puoi farti perdonare quando rientri ... -
- Non è quello che faccio sempre? –
- Si ... è la parte che mi piace di più di quando vai via ... il desiderio che ho di riaverti con me – mormorò il ragazzo.
Ren mosse una mano ad accarezzare il corpo esile di JJ, indugiò quando spostò le dita verso il suo interno coscia, i due si scambiarono uno sguardo rovente. Era questa la loro vita ormai, giorni che si susseguivano immersi nella quotidianità di quella casa, due corpi che non potevano fare a meno l'uno dell'altro.
Quando JJ si lasciò cadere sul letto fu lieto di sentire le labbra di Ren sul suo ventre, non vedeva l'ora che si impossessasse del suo corpo, non desiderava altro che provare quella meravigliosa sensazione di assoluta appartenenza. Quel momento come quelli che si sarebbero susseguiti nel tempo erano tutto ciò che JJ desiderava, era stretto a Ren che voleva vivere fino alla fine dei suoi giorni.


ANGOLO AUTRICI:

Carissime siamo finalmente giunte alla fine anche di questo viaggio! Speriamo che questo piccolo extra sia stato di vostro gradimento e abbia fatto luce su diversi punti oscuri di questa coppia! Tutto è bene quel che finisce bene si dice ... e le sorprese positive non sono ancora finite! Presto torneremo con nuove storie originali quindi chi desidera seguirci non deve far altro che aspettare nuovi aggiornamenti! Se volete sapere immediatamente quando le nostre storie verranno aggiornate vi comunichiamo che abbiamo creato una pagina autore su Facebook dove inseriremo tutti i futuri avvisi sui nostri aggiornamenti! Per chi fosse interessato cercate pure BlackSteel. Grazie a tutti e alla prossima avventura!

Un bacio

BLACKSTEEL

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