Esame finale
Era arrivato.Finalmente era il giorno in cui avrei concluso i miei studi.
Sto aspettando con ansia fuori dalla classe, in attesa dell'apertura.
La prova finale consisteva nello scrivere un elaborato scientifico di media dimensione che avesse caretteri di originalitá.
Sono molto emozionata, sono pronta, ho studiato duramente per arrivare qui e devo farcela.
Suona la campanella.
Entro in classe e mi siedo in un posto sulla terza scalinata sinistra; è tutto molto silenzioso.
Entrano i professori e si siedono alla cattedra; non li conosco, non frequentavo i loro corsi.
Ci danno un foglio protocollo a testa e ci dicono che possiamo cominciare.
In classe siamo all'incirca una ventina di persone; trai i primi banchi scorgo anche Polly; incredibile che una così ce l'abbia fatta.
Guardo il mio foglio, lo guardo attentamente come in cerca di ispirazione.
Prendo la penna e mi concentro.
Forse per l'eccitazione, forse per l'ansia, ma non mi vengono le parole, non so cosa scrivere; è come se la mia mente si sia azzerata, abbia cancellato ogni traccia di studio.
Comincio a sudare, in preda al panico.
Poi mi immagino Misha e Jensen che mi calmano e poi ricordo.
Ricordo di come ho passato notti intere a casa di Misha a studiare, ricordo la sua voglia di aiutarmi.
Comincio a scrivere; prima una parola e poi tutto insieme, come un fiume di argomenti.
Non mi rendo conto di come passa il tempo; è giá ora di riconsegnare.
Firmo e lascio il foglio sulla cattedra; ringrazio i professori ed esco.
L'aria aveva un'altro odore, odore di libertá.
La mia adolescenza era finita ed era cominciata la vita adulta.
Misha e Jensen mi stavano aspettando di fuori; appena li vedo, sorridono e io gli corro incontro; ci abbracciamo e mi portano in una caffetteria rinomata per le sue torte e per i suoi prezzi.
-"Perché da Ellen?È troppo costoso"
-"E chi se ne importa!Sei una del club degli adulti falliti ora!"
-"Grazie Jensen"
-"Figurati"
Gli unici due diplomati eravamo io e Misha, che aveva concluso i suoi studi brillantemente, ma anche Jensen si sentiva un neo-adulto.
-"Desiderate?"
La cameriera è una bella ragazza sui venticinque anni, ed ha un vestito molto corto, sia sul davanti che in fondo, ossia mette bene in vista le sue doti naturali, però nessuno dei ragazzi la fissa da imbecille; magari si sentono davvero più adulti.
Il menu era pieno di leccornie ma la cosa che catturò la mia attenzione più di tutte fu una bellissima torta alle fragole e panna.Adoro le fragole.
-"Per me una torta alle fragole e panna, e un thè caldo al gelsomino da bere,grazie"
-"Perfetto, per voi signori?"
-"Io vorrei la specialità della casa, i pancake ai mirtilli e una bottiglietta d'acqua naturale" Misha prendeva qualsiasi cosa avesse i mirtilli sopra.
-"Io prendo una cola e un hamburger"
-"Con cosa lo vuole il suo hamburger?"
-"Con tutto ciò che avete"
La cameriera lo guardò spaventata.
-"È tutto, grazie"
-"S-si..arriva subito"
-"Ma quanto sei raffinato, 'un hamburger e una cola' " dico imitandolo.
-"Siete voi che avete degli stomachi troppo delicati e vi prendete 'il thè al gelsomino e l'acqua' "
-"Okay basta" Misha ci guarda entrambi come guarderebbe dei bambini che litigano.
Dalla prima volta che si sono incontrati sono diventati grandi amici.
Sono contenta che sia andata così, ora siamo tutti e tre molto legati e ne sono felice.
La cameriera porta il thè, la coca e l'acqua e dopo cinque minuti anche il resto.
Prendo un pezzettino di fragola e la assaporo; ha un gusto delizioso, una freschezza che mi fa ritornare a quando ero bambina e alle fragole che raccoglievo con mia madre; erano bei tempi quelli.
Jensen si sta strafogando con il suo panino e mentre parla gli escono pezzi di pane dalla bocca.Disgustoso.
Ma apparentemente a Misha fa ridere.Ora che ci penso, quei due non fanno altro che guardarsi negli occhi e parlarsi mentre io non li guardo.
Non voglio insinuare niente ma credo siano più che amici.Strano ma ci credo.
Finiamo il brunch e andiamo a farci una passeggiata al Central Park; mentre camminiamo e parliamo vediamo dei bambini rincorrersi e ridere.
-"Hai mai pensato di avere dei figli?" Jensen mi coglie di sorpresa.
-"Uh...no..cioè si, ci ho pensato ma non intendo averne per almeno altri dieci anni"
-"E perché?"
Ci sediamo su una panchina e Misha va a giocare con i bambini, come se fosse lui stesso un bambino.
-"Non so, semplicemente ho altri piani per adesso"
Ora si stanno rotolando fra l'erba e Misha con loro.
-"Non vuoi neanche relazioni? Pensi solo al lavoro?"
-"Chi dice che non voglio relazionarmi? E poi sono già in relazione con voi, o mi sbaglio?"
-"No,no,hai ragione, ma io parlavo di relazioni amorose"
Uno dei bambini,un tipo rotondetto, lancia una palla che prende Misha in faccia.
-"Non ne ho mai avuto l'occasione, ma ci penserò"
-"Cos- Ferma un attimo!Non mi stai dicendo che sei vergine giusto?"
Sento che ho le guance rosse.
-"Giusto Chloe?"
Una madre sta cercando di calmare il figlio urlante.
-"Chloe!"
-"Si okay, e quindi?" sbotto. -"Cosa c'è di male?!"
-"Niente ma..wow..hai venti cazzo di anni, pensavo che almeno una volta, almeno accidentalmente.."
-"Smettila sei irritante"
-"Ci penso io se vuoi, so il luogo perfetto dove portarti"
Lo guardo confusa.
Mi fa l'occhiolino.
Roteo gli occhi.-"Non pensarci nemmeno"
-"Appuntamento al buio?"
-"No"
-"Festa a casa mia?"
-"No"
-"Annuncio su internet?"
-"No!Basta!"
Ride. -"Okay"
-"Okay"
Misha torna da noi coperto di fango ma con un sorriso stampato sulla faccia -"Abbiamo giocato ai soldati nella giungla"
Io sorrido -"Vi siete divertiti?"
-"Si,eccome"
-"Sai che Chloe ha ancora la V-card?"
-"JENSEN"
-"Doveva saperlo"
Misha mi guarda.-"Oh"
-"Già,oh.Ora torniamo a casa che tu devi farti una doccia e tu devi levarti dalle scatole"
-"Lo so che mi ami"
-"Per niente"
-"Tu che fai, resti qua?Dobbiamo passare da Bobby a prendere una cosa" dice rivolto a Misha.
-"Mish, se ti va puoi venire a farti una doccia da me"
-"Si okay"
Jensen ci saluta e parte con la sua moto.
Arriviamo a casa; mi levo le scarpe perché i miei piedi sono consumati.
-"Ti avverto l'acqua è fredda, però ti ci abituerai...vuoi che intanto preparo una merenda?"
-"Va bene" e va in bagno.
Tiro fuori dalla credenza i biscotti al cioccolato e verso il latte in due bicchieri.
Vado in camera, mi tolgo la maglietta e il reggiseno e mi infilo una di quelle felpe larghe e comode; torno in salotto e accendo la tv.
Stanno trasmettendo uno di quei film strappalacrime pietosi.
Misha esce dalla doccia, inciampa e per poco non si ammazza ma arriva sano e salvo in cucina, addirittura vestito.
Inzuppa un biscotto nel latte e lo morde avidamente, poi comincia a raccontarmi nei dettagli il gioco dei soldati.
Io sto li ad ascoltarlo, perché è Misha, è la persona più solare che io conosca.
Quando finisce, una domanda arriva al mio cervello, e la curiosità mi spinge a chiedergliela.
-"Sembra stupido forse...ma tu e Jensen...voi due..vi vedete?"
-"Che intendi?Certo che ci vediamo, siamo molto amici grazie a te"
-"Non intendevo quello"
-"Cosa allora?Avanti parla"
Si infila un biscotto intero in bocca e ci beve del latte mentre lo mastica.
-"Voi.."
Mi guarda.
-"Siete gay?"
Per poco non si strozza e quando deglutisce è rosso in viso, penso più che per l'imbarazzo, credo lo sia per il quasi soffocamento.
-"Di cosa parli?No certo che no, io amo le donne e Jensen, l'hai visto.."
-"Puoi dirmelo, non c'è problema davvero!"
-"No, non è così, io e lui siamo amici e lui è.."
Fa una pausa e mi guarda.
-"...è bellissimo"
-"Cosa?Wow!Davvero?Non ci credo!Cioè, seriamente...woah"
Dopo essermi resa conto di aver esagerato lo guardo più seriamente.
-"E da quanto state insieme?"
-"Da quando ci hai fatto conoscere"
-"Un mese....siete riusciti a nascondermelo per un mese, wow"
-"Come l'hai capito?"
-"Non so...il modo in cui vi guardavate...ma perché non dirmelo?"
-"Avevamo paura che tu giudicassi"
-"Seriamente?Mi conoscete da tanto...non dovreste pensarlo"
-"Comunque"
-"Okay, che bello...e a te lui piace?"
-"Tanto...ma tanto che lo amo, io lo amo Chloe, ed è il sentimento più bello del mondo"
Sorrido.
Lui si alza e lo abbraccio.
-"Ora torni da lui?"
-"Si..abbiamo deciso di trasferirci nel suo nuovo appartamento"
Non posso smettere di sorridere.Sono felice per loro, davvero.
-"Ci sentiamo"
-"Ciao"
***
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~The Queen of Potatoes
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