Ebbene sì, siamo arrivati ai SCENTO followerz! E io vi ringrazio tanto, siete dei bravi sudditi! :3

È la prima volta che faccio uno speciale e volevo un po' differenziarmi dalla massa (che cosa nobbileh), quindi non farò interviste/obblighi/scleri e fangirlaggi.

Per una volta, ho deciso di fare la persona seria.

Oggi ho deciso di trattare un argomento un po' particolare: la moda. Ma non la moda intesa come fashion. La moda intesa come "normalità". La condanna del diverso.

Al giorno d'oggi se non ascolti un certo tipo di musica, se non ti vesti in un certo modo, se non ti atteggi in un certo modo considerato "normale", se non parli e non stai con le "persone giuste" sei considerato uno sfigato.

In poche parole, se sei diverso sei per forza peggiore di quelli considerati "normali".

Poi arrivano le discriminazioni più serie.
Hai la pelle di un certo colore diverso dal mio? Non vai bene.
Ecco il razzismo.
Sei omosessuale/bisessuale/pansessuale/ecc.? Non vai bene.
Ecco l'omofobia.
Sei un uomo ma hai il corpo di una donna? No, sei una donna.
Ecco la transfobia.
Hai dei disturbi di apprendimento? No, non hai voglia di studiare.
Ecco l'ignoranza.

E io queste cose non le capisco. Perché non si potrebbe essere sé stessi indipendentemente dalla propria nazionalità, dal proprio orientamento sessuale, dal proprio corpo e dalle proprie capacità?

Io di me ho sempre apprezzato il coraggio di essere me stessa.
Io mi vesto come voglio e ascolto la musica che voglio, indipendentemente dalla moda del momento, perché mi piace.
Io sto con le persone che voglio, indipendentemente da come vengono considerate dagli altri, perché mi stanno simpatiche.
Io sono etero, ma supporto la comunità LGBTQ+ perché non trovo che ci sia nulla di male a farne parte.
Io sono italiana, ma accetto le persone provenienti da qualsiasi parte del mondo e con qualsiasi malattia o disturbo particolare, perché sono esattamente come noi.

Io sono una di quelle persone che si mette a cantare la sigla di Heidi mentre saltella in giro per le strade, che si mette a ballare a caso e male per le città perché le va, che si prende in giro da sola.
Sono una di quelle persone che vengono considerate pazze.
E ne vado assolutamente fiera.
E, come me, tutti dovrebbero essere fieri di ciò che sono, senza paura di mostrarlo agli altri.

Perché quelli diversi potrebbero prendere in giro le persone "normali" perché sono tutte uguali.
E uguale è noioso.
Quindi siate diversi, siate voi stessi, che tanto non c'è nulla di male.
Quindi smettetela di fingere di essere ciò che non siete solo per essere accettati, semplicemente allontanatevi da che non vuole i veri voi.

E poi ci sono loro, quegli stramaledetti "canoni di bellezza". Se potessi, li prenderei e li butterei nel cesso, detto senza tanti giri di parole.
Perché?
Perché servono solo a far sentire le persone sbagliate, brutte, inguardabili.
Esattamente, cosa vuol dire che per essere belle bisogni essere magre, con una quinta, biondo platino e con gli occhi azzurri?
Perché una persona un po' in carne, con gli occhi verdi e i capelli rossi non potrebbe essere bella?
Ora parlerò per me:
Io, pur non essendo grassa, non sono magra, non ho i capelli biondo platino (li ho biondo molto molto scuro), non ho gli occhi azzurri e nemmeno una quinta.
Ma mi sento, se non bella, almeno carina.
Eppure non seguo i "canoni di bellezza". Sono semplicemente me stessa. E credo che sia questa la bellezza di ognuno di noi: l'essere sé  stessi.

E allora aboliamoli, questi canoni di bellezza.
E allora non consideriamola, la normalità.
E allora non facciamole, le discriminazioni.
E allora iniziamo a guardare cosa c'è dentro le persone.
E allora smettiamola di fermarci alle apparenze.
E allora smettiamola di giudicare i libri dalle copertine.
E allora togliamocele, tutte quelle maschere.
E allora iniziamo ad essere semplicemente noi stessi.
E allora iniziamo ad accettare le persone per quello che sono e non per  come appaiono.
E così, forse, le persone inizieranno a sorridere non solo con la bocca, ma anche con il cuore.