58. Una rosa mai appassita
•~• 3 ANNI DOPO •~•
23 Dicembre
Draco Pov
Draco: Voglio sapere solo perché non me l'hai detto prima.
Sono nella camera mia e di Astoria. Con lei seduta sul nostro letto con le mani sul viso. Pensavo che almeno lei non mi avrebbe mentito o non mi avrebbe nascosto niente... E invece.
Astoria: Perché? Perché mi avresti lasciato... o semplicemente perché non avevo il coraggio. Ma tanto a te che te ne frega, non mi hai mai amato.
Draco: Non dire così.
Astoria: Non dire così? Cosa mi hai detto per tutti questi anni? Mi hai sempre ripetuto le stesse cose.
Astoria si stende a letto, mentre mi siedo vicino vicino a lei. Mi guarda male. È stanca. E ci credo, tra qualche ora morirà... per una stupida maledizione che ho scoperto solo qualche ora fa.
Non ci credo che in tredici anni non mi abbia mai detto niente. Ne a me, a Scorpius. Segreti di famiglia, immagino. Ecco perché qualche anno fa la madre è morta. Adesso si spiega tutto.
Astoria: Mi stanno venendo le rughe.
Draco: I nodi di Astoria Greengrass vengono al pettine e diventano rughe...
Lei subito mi guarda accigliata.
Draco: Era una battuta.
Astoria mi butta un cuscino in testa. Per essere una che sta morire, ha ancora molta forza. Mi dispiace per lei... non so come cazzo lo farò a dire a Scorpius, e non so nemmeno come cazzo reagirà.
Astoria: Qual è il contrario di divertente? Ah certo, non divertente.
Draco: Allora, perché tra tutti i posti possibili e immaginabili della villa, sei venuta proprio nella mia camera?
Astoria: Volevo parlare di ieri notte.
Draco: Certo.
Astoria: Allora... parla.
Mi alzo e faccio alzare anche Astoria. Ci guardiamo negli occhi... un po' come facevo con T/n.
Draco: Beh... dopo una lunga giornata, ci siamo lasciati prendere da un momento piacevole.
Astoria: L'hai imparato a memoria da... un manuale di frasi fatte? O tramite la tua ex relazione con la Prince?
Non nominarla nemmeno per scherzo, Greengrass.
Draco: Astoria, mi dici che cosa ti aspetti? Vuoi che ti dimentichi tutto quello che mi hai fatto passare negli ultimi venti cinque anni?
Astoria si risiede... forse non c'è l'ha fa a stare in piedi. Io mi appoggio al muro vicino al letto, a braccia conserte.
Astoria: Sto morendo Draco.
Draco: Lo so, è sono sicuro che troverai un modo per salvarti.
Astoria: No, perché morirò davvero questa volta.
Stava già morendo nel periodo di gravidanza e nel parto. Dicono sempre che la terza è quella buona... e forse è vero.
Astoria: Guardami... sto morendo. Che altro devo fare per essere perdonata da te?
Draco: Venticinque anni sono troppi per essere dimenticati in una notte.
Astoria: Una notte... un'eternità... Tu non mi guarderai mai come guardavi T/n, vero?
Accenno un si... con le lacrime agli occhi. Si, la odio. Odio tutto quello che ha fatto a me e a T/n. Odio per il male che ha fatto a T/n. Ma... il tempo passa. I sentimenti cambiano.
Astoria: Buonanotte Draco.
Draco: Ehi...
La prendo per mano e mi avvicino a lei, accarezzandole il viso... come facevo con T/n.
Draco: Mi dispiace... che tu stia morendo.
Astoria: Anche a me.
Poi mi manda via... vuole stare da sola adesso. Non vuole nemmeno vedere più nessuno. Si chiude in camera, aspettando la mezzanotte. È a quell'ora che morirà.
Io esco dalla villa, e vado a cercare T/n. È l'unica che sa come comportarsi in questi casi. Mi smaterializzo subito a casa sua, davanti alla sua porta.
Busso e, dopo qualche secondo mi apre una ragazza... capelli neri con occhi, sempre neri. Sembra la copia al femminile, e anche più giovane di Piton... ah giusto, il sangue è quello.
Draco: Sei Siriana, giusto?
Siriana: Cosa vuoi Draco Lucius Malfoy?
Tale e quale alla zia.
Draco: Chi voglio? Vostra zia.
Siri prende il cellulare e avvisa la sorella gemella, Alexa, che "Il furetto è arrivato.", come scrive nel messaggio. Bel nominativo che mi hanno dato, tanto per ricordarmi quella figuraccia fatta davanti tutta la scuola al quarto anno. Subito vedo scendere dalle scale Alexa e... T/n.
T/n: Malfoy.
Draco: Ti devo parlare, è urgente.
T/n non riesce a credere che ci sia io. Infatti quasi è restia a farmi entrare. Ma poi osserva i miei occhi, e alle fine mi fa entrare.
T/n: Dai entra.
Draco: Però vorrei farlo in privato.
Dico guardando Alexa e Siri, che guardano subito T/n che accetta la cosa. E nel mentre le ragazze salgono sopra, puntandomi gli occhi addosso, T/n mi fa cenno di andare in cucina.
T/n: Vuoi qualcosa?
Draco: No, tranquilla.
T/n: Ti vedo scombussolato, sicuro?
Lei però mi capisce come mi capiva ad Hogwarts.
Draco: Si... si.
Entrambi ci sediamo, uno di fronte all'altra. Io con le mani sul tavolo, T/n a braccia conserte che apetta che le dica qualcosa.
T/n: Non costringermi ad ammazzarti mentre contempli il suicidio.
Draco: Non mi aspettavo che mi facessi entrare.
T/n: Ti ho fatto entrare per due motivi... il primo...
E mi lancia una lettera. Ma adesso che la guardo bene, è la lettera che gli ho scritto il giorno che lei tornava dal matrimonio di suo fratello.
Draco: L'hai letta?
T/n: Eccome.
✩。:•..•:。✩
Cara T/n Prince,
Questa è la prima lettera che ricordo di aver scritto in un momento così serio tra noi. Ovviamente, non so se ne avevo scritte, prima del nostro litigio. Ma anche se non fosse la prima, è probabile che sia l'ultima.
Voglio che tu sappia che non ho paura... non ho paura che ci lasciamo. È più il dimenticare, il perdere quello che sono per colpa del mio carattere. Questo mi spaventa.
Perciò ogni notte dico il tuo nome ad alta voce. E lo ripeto più e più volte, come una preghiera e.. e mi torna tutto in mente. Le piccole cose, come il momento perfetto in cui il sole illuminava la stanza prima di scivolare sotto le coperte. Con il tuo bellissimo profumo di rose bianche e mare.
Non avrei mai pensato che mi sarebbero mancate certe cose. E mi ricordo di te. Quando ci siamo incontrati la prima volta, al binario 9 ¾, una ragazza spaventata che non ricordava neanche il suo nome. Ma da quella volta in cui mi hai richiamato dopo il discorso con Harry, ho capito che ti avrei seguito ovunque... E l'ho fatto.
Se dovessi ricominciare da capo lo rifarei, e non cambierei una virgola. Quello che mi auguro per te è che, quando ti guarderai indietro tra molti anni, potrai dire lo stesso.
Il futuro è nelle tue mani, ora, T/n. E io so che saprai fare ciò che è giusto. L'hai sempre fatto.
Prenditi cura di te stessa per me, ma soprattutto, prenditi cura di te stessa per te stessa!
Meriti di essere felice.
Grazie di essere stata mia amica.
Grazie di essere stata la mia migliore amica.
Grazie per essere stata la mia ragazza.
Qualunque scelta farai, rimarrai sempre la mia piccola.
Tuo, Draco Lucius Malfoy♡
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Draco: E te la sei anche conservata, per tutti questi anni? Dopo tutto questo tempo?
T/n: Sempre.
Draco: E invece, quella dei diciotto anni?
E mi lancia un'altra lettera, la apro e la leggo.
✩。:•..•:。✩
A volte i sentimenti che provo per te sono così forti da diventare insopportabili. Mi inondano fino a traboccare.
Mi piaci da impazzire.
Quando so che sto per vederti, il cuore inizia a battermi forte. E poi, quando mi guardi in quel modo, mi sento la ragazzo più fortunato del mondo.
Ora mi rendo conto di come le cose possano cambiare con la velocità della luce. Si può passare da un bacio alle mani sotto alla maglietta in due secondi, ed è così febbrile, frenetico.
É come trovarsi su un treno ad alta velocità, che corre come un razzo, e la cosa mi piace, moltissimo, ma mi piacciono anche i treni lenti, dai cui finestrini si può apprezzare la campagna , le case, le montagne.
Da una parte vorrei fare le cose a piccoli passi; andare con calma. Dall'altra, però, vorrei crescere più in fretta, subito.
Se ci preoccupiamo troppo, non vivremo la nostra storia fino in fondo.
Godiamocela, T/n Prince.
Viviamo al massimo.
Basta finte.
Basta protezioni.
Puoi spezzarmi il cuore e farci quello che vuoi.
Adesso ho capito che voglio amare ed essere amato senza mezze misure.
Voglio farlo fino in fondo, e per farlo occorre rischiare.
✩。:•..•:。✩
T/n: Romanticone fin da piccolo, a quanto pare.
Draco: Anche se ammetto che alcune volte le ho scritte anche negli anni successivi.
T/n: E come?
Draco: Quel foglio della lettera è collegata ad un foglio che ho sempre tenuto io. Ogni volta che io scrivevo sul mio foglio, comparivano le stesse identiche lettere sul tuo foglio.
T/n: Un altro dei tuoi tanti gesti carini.
Mi prende per mano e mi porta in giardino. Mi fa cenno di guardare dietro, e ci sono le ragazze che ci spiano. Sempre attenta. Un tratto che mi è sempre piaciuto di lei. Ci sediamo su una panchina e ci guardiamo sorridendo. Mi mancavano questi momenti. Con lei. Anzi, mi mancava lei.
Draco: Non sai quante volte ho sognato... un nostro futuro ipotetico incontro.
T/n: Si, Draco. Ho visto i tuoi sogni. Dato che, non ho capito perché, me li hai messi in testa anche a me. Devo dirti la verità, hai più fantasia e creatività di me.
Entrambi ridiamo, ma poi io ritorno serio. Non ci credo che vedeva tutti i miei sogni...
T/n: Mi ha fatto piacere che... mi pensavi.
Draco: Pensavo che dopo il mio matrimonio non lo avresti detto. E soprattutto dopo il nostro incontro a King's Cross.
T/n: Invece si. E anche io sono sorpresa della cosa.
Faccio un grosso respiro. Purtroppo sono venuto per un altro motivo, non questo... anche se lo vorrei tanto.
T/n: Sei venuto da me per questo o per altro?
Draco: Astoria sa morendo... e non so che cazzo fare.
T/n rimane quasi di stucco.
T/n: ... Di addio a tua moglie, Draco, prima che se ne vada. Tanto tu hai questa possibilità. Dalle una vera conclusione. Non come è successo tra me e mio fratello. Non gli ho mai detto un vero addio o un vero ti voglio bene.
Le scendono le lacrime. Ricordo ancora quando vidi suo fratello a terra, sanguinante, e quando mi ha dato la lettera che dovevo consegnare a T/n. Ricordo ancora le sue ultime parole. E ricordo la mia codardia nel chiedere a Blaise di dare la lettera di Adrian a T/n.
Draco: Concludere è impossibile.
T/n: Senti, Draco, quello che hai fatto per tutto questo tempo, per lei è nobile. Ma se non le dici addio, se le lasci solo domande, dolore e rabbia, il suo ricordo... ti perseguiterà. Come il ricordo di Adrian mi ha perseguitato, mi perseguita e mi perseguiterà sempre. E non credo che tu questo lo voglia.
La guardo... accenno un no... È difficile. Cazzo se è difficile.
Draco: Io non so come dirle addio.
T/n: Prova così... Uno di voi si alza, va verso la porta ma non si gira. Anche se il cuore vorrebbe solo... un altro sguardo, saprai che se non ti guarda... allora significa che... che non ti dimenticherà mai.
Subito l'abbraccio. E lei abbraccia me. Mi accarezza la schiena e mi da anche un bacio sulla guancia. Ma non sono sicuro se si riferiva ad Astoria...
Draco: Quindi... hai visto i miei sogni. Ti sono piaciuti?
T/n: A parte qualche errore di trama, per il resto è perfetto.
Draco: Sempre pignola, vedo.
T/n: Sono una Corvonero, dopotutto. Lo devo essere.
Mi prende per mano e mi guarda.
Draco: E quali sarebbero gli errori di trama?
T/n: Allora... la parte a Diagon Alley è perfetta, dato che l'ho vissuta veramente. Quello del primo settembre del primo anno delle ragazze è identica, ma poi... via con la fantasia. Non sono mai corsa verso un campo con fiori blu e non siamo mai andati in quella casa.
Draco: Volevi che andasse così?
T/n: Devo dirti la verità... no.
Draco: E perché.
T/n: Perché ti avrei veramente decapitato. Altro che nomignoli sdolcinati che nemmeno ci siamo detti ai tempi di Hogwarts.
Dice ridendo. Sempre puntigliosa a quanto vedo. La mia puntigliosa preferita.
T/n: Quando succederà?
Draco: A mezzanotte.
T/n: Già hai avvisato Scorpius?
Draco: No... lo farò domani... il più tardi possibile.
T/n: È rimasto a scuola immagino.
Draco: Si... glielo ho ordinato io.
Appoggia la testa sulla mia spalla e sospira.
T/n: Di sicuro Hogwarts organizzerà un uscita a Hosgmade. Ed io andrò ad Hogsmeade domani. Ci sarò io se qualcosa.
Draco: Grazie.
T/n: È così che si fa tra migliori amici.
Draco: Si... migliori amici.
✩。:•..•:。✩
24 Dicembre
T/n Pov
Sto ad Hogsmeade in questo preciso momento, più specificatamente, ai Tre Manici di Scopa. Mi sto bevendo una bella cioccolata con i marshmello, il mio solito. Questo luogo non è cambiato affatto. Ricordo ancora quando Draco mi fece quella bellissima sorpresa. Quando mi disse per la prima volta che mi amava e che voleva essere il mio fidanzato.
Per tutto il giorno, sono stata in tutti i negozi, anche insieme alle ragazze. Alexa sta facendo i corsi per diventare Auror, invece Siri per diventare professoressa di Difesa contro le Arti Oscure... come Piton... mio zio.
Rosmerta: Tesoro, da quanto tempo.
T/n: Già. Molto tempo.
Rosmerta: Tutto bene con Draco?
É rimasta molto indietro con la trama della storia.
T/n: Niente affatto. Lui sta con Astoria, è sposato con Astoria, se per questo ha avuto anche un bambino con Astoria.
Rosmerta: Scorpius?
T/n: Si... ma lei-?
Rosmerta: Adesso fa il terzo anno. È già venuto tante volte qui.
Qualcuno ad un tavolo la chiama. Lei mi saluta e se ne va.
Io finisco la bevanda, gli do i soldi più la mancia, e me ne vado in cerca delle ragazze. Ma, il mio occhio si posa sulla Stamberga Strillante, e infatti li mi dirigo. Mi fermo sulla staccionata che sta intorno. La guardo... la fisso...
È come se vedessi in terza persona tutto quello che ho vissuto. Tutto quanto. Come un film.
Ma poi sento qualcuno piangere dietro di me. Mi giro in direzione del pianto e vedo che, all'albero del primo incontro con Landon, c'è un ragazzo rannicchiato a terra. Mi avvicino a lui.
T/n: Hey...
Il ragazzo alza la testa. È Scorpius. Wow, chissà cosa gli è successo... forse ha saputo della madre.
Scorpius: T/n?
T/n: Si... cosa ti è successo?
Chiedo delicatamente mentre mi siedo vicino a lui.
Scorpius: Ho scoperto che mia madre è morta.
Draco ha tirato fuori la verità.
T/n: Oh... mi dispiace.
Per niente. Sapevo che sarebbe andata a finire così. Lo abbraccio forte e gli accarezzo la schiena, come faceva Draco con me.
T/n: Non potrò mai capire cosa stai passando, Scorpius. Ma, anch'io ho perso un familiare.
Scorpius: Tuo fratello?
T/n: Si... te l'ha detto tuo padre?
Scorpius: Si... quando non c'era mamma, parlava sempre di te.
Che onore. Lui che mi sogna, che mi pensa... forse ho fatto troppo la stronza con lui in questi anni. Forse sono io la cattiva di questa storia. Forse dovrei chiedere scusa a Draco.
Scorpius: In realtà, io con mamma non mi sono mai trovato bene.
T/n: L'avevo capito dal nostro primo incontro a Diagon Alley.
Scorpius: E ogni volta che papà parlava di te, anch'io volevo che tu fossi mia madre.
Scrorpius...
T/n: Anch'io lo volevo, Scorpius. Non sai quanto volevo stare con tuo padre e avere un figlio come te.
✩。:•..•:。✩
25 Dicembre
Draco Pov
Il Natale dovrebbe essere un giorno felici. Dove ognuno di noi è con la propria famiglia, si aprono i regali, ci si diverte, si gioca... E poi ci sono io, con mio figlio, davanti alla tomba di mia "moglie". Ci abbracciamo. Pensavo che era distrutto, ma invece... quasi niente. Sta vicino alla madre, vicino alla famiglia Greengrass. La sua famiglia.
Scorpius: T/n!
E corre via. Io mi volto verso di lui, molto confuso. Vedo che abbraccia forte T/n, che sta con suo fratello Niklaus.
Sento che si presentano, e mentre Scorpius e Niklaus parlano, T/n mi guarda molto dispiaciuta.
Si avvicina a me e mi abbraccia. Anche io abbraccio lei, mettendo la testa sulla sua spalla.
T/n: Sfogati... che è meglio.
Draco: Non ci riesco.
T/n: Allora piangi perché non ci riesci.
Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi, nel mentre ci teniamo per entrambe le mani.
Draco: Trovi sempre il modo di far ridere anche nei momenti seri.
T/n: Non possiamo piangere sempre. La vita va avanti, lunga o corta che sia. Bisogna goderla fino all'ultimo.
Mi mancava la sua saggezza. Mi mancava tutto di lei.
Ci giriamo verso la tomba di Astoria e poi ci dirigiamo su una panchina lì vicino, lasciando Niklaus e Scorpius insieme.
Scorpius non è come me, fa amicizia subito, come Astoria.
T/n: Pensi che il dolore non finirà mai. Ma passerà... prima però devi lasciarlo entrare. Non devi combatterlo. È più grande di te, devi saperci annegare dentro. Vedrai che alla fine comincerai a nuotare. E ogni respiro per cui lotterai, ti renderà più forte. E ti assicuro che lo batterai.
La guardo sorridendo. Anche lei sorride, ma... poi subito svanisce.
Draco: Cosa hai?
T/n: Niente.
Gli prendo una mano e la intreccio con la mia. Poi la bacio sulla guancia e le sorrido. Noto quando non sta bene. Noto sempre quando sta male. La conosco troppo bene.
Draco: Principessa... dimmi... qualsiasi cosa. Bella o brutta che sia.
Lei fa un grosso respiro.
T/n: Senti... ho fatto molti sbagli nella mia vita. Stare con te non è tra quelli. Per un periodo, anche molto lungo, mi ero dimenticata il mio amore per te. Potrebbe anche essere che per un periodo mi era piaciuto Landon, è vero. La mattina di Natale del quarto anno, dopo il Ballo del Ceppo, volevo andare da lui... volevo stare con lui. Ma mi sono ritrovata a tornare a te. Draco, in qualche modo, mi ritrovo sempre a tornare da te. Non importa se abbia ricordi o no. Non importa se siamo cresciuti o no. E non importa nemmeno tutto quello che ci siamo detti.
Draco: Lo dici solo perché non puoi cambiare ciò che sei.
Non ci credo che sta dicendo tutto questo. Dopo anni che non ci vediamo, queste sono le uniche cose che ha da dirmi.
T/n: No, non mi importa che cosa avrebbe fatto la T/n Prince del passato. Perché non è qui, adesso ci sono io. E se il passato è un posto... senza noi due insieme, allora... smettiamola di viverlo.
Draco: ... Si...
Le avvolgo le mani intorno al collo e la bacio. Ha perfettamente ragione. Adesso dobbiamo scordarci il passato. Dobbiamo andare avanti. Finalmente insieme. Come avevamo sempre desiderato. Noi due insieme. Felici e contenti, come nelle più belle favole e fiabe.
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