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29 • Sempre e per sempre • QUARTO ANNO

Ci svegliamo tutti due ore dopo, dato che Cho si è messa ad urlare molto contenta ed entusiasta appena è entra nella stanza. Almeno, ho una sveglia naturale che mi sveglia nel momento giusto.

T/n: Cho, Dio bono! (Lo dici in italiano)

Odio bestemmiare, ma quando è troppo è troppo. Soprattutto quando mi svegliano di botto da una lunga dormita.

Adele: Mi erano mancate le tue bestemmie di prima mattina, cugina.

Ci scherza su Adele, alzandosi molto divertita. Cho subito si imbarazza sapendo e notando che ci sono i miei cugini e mio fratello. E sa perfettamente che loro sanno l'italiano.

Cho: Oh, ciao Clyde e Klaus. Scusami T/n, non lo volevo fare apposta.

Dice nel mentre si siede a letto. Sicuramente vorrà parlare di ieri. E non ha il coraggio, almeno il momento, di dirlo ai piccoletti ancora mezzi addormentati.

Clyde: Ciao... Cho...

Dice sbagliando. Poi si alza e si dirige in bagno.

Niklaus: Ciao Cho...

Anche il mio fratellino è molto assonnato, infatti si alza a mezzo busto solo per sedersi sul mio letto.

Cho: Ragazzi, perdonatemi davvero. Ma credevo ci fossero solo le ragazze.

Adele: Tranquilla, se vuoi parlare di come è andata la serata con Cedric, fallo. Tanto noi non diremo niente a nessuno, vero Clyde?

Clyde esce subito dal bagno. Dal viso bagnato noto che sta facendo di tutto per svegliarsi, ma la sua faccia dice ancora di no.

Clyde: Io nemmeno sto ascoltando i miei pensieri, figurati se ascolterò Cho. E non ti offendere, ma quando uno ha sonno, pensa solo a dormire. Ed è quello che farò di nuovo.

Si stende di nuovo sul mio letto, e si mette molto comodo, dato che ormai siamo tutti svegli e seduti. A parte lui, ovviamente.

T/n: È normale Cho, anche con noi fa così.

Cho: Immaginavo. Ma comunque non me la sento di parlarne ancora.

Niklaus: Allora comincio io rompendo il ghiaccio. La musica che ho messo ieri com'era?

T/n: Bellissima come sempre, fratellino. Anzi, piano piano ti stai anche superando.

Adele: Io mi aspettavo che cantassi, cugina.

Luna: Perché T/n canta?

L'ultima addormentata della stanza si sveglia. Subito si alza e va verso Cho, sedendosi anche vicino. A lei.

Adele: Si. Veramente sembra una divinità quando lo fa:

T/n: Rare volte, e non sembro una divinità come dici tu.

Adele: Bugiarda.

Dice voltandosi verso Clyde.

Adele: Clyde, vai a dormire nella tua barca. Ho sentito ieri i nostri presidi parlare. Ti potrà fare un controllo delle barche. Non voglio che tu prenda una sgridata dal nulla.

Clyde: Oh merda (Lo dice in italiano).

Prende tutte le sue cose e si smaterializza via.

Adele: E nemmeno mi accompagna.

Poi Adele mi fissa bene senza dirmi niente.

T/n: Adele, vuoi una foto? Perché mi fissi?

Adele: Per la collana. C'è il simbolo della mia casa, la Ombrelune.

T/n: Si... regalo di Natale dei miei genitori. È l'unione dei simboli delle due famiglie. Prince, per il Corvo, la Luna, per i Gamp.

Adele: Dicevo io... ti sta molto bene.

T/n: Grazie mille, cuginetta.

Adele: E di che. Adesso vado pure io. Anche la mia preside potrebbe sbucare nella mia carrozza da un momento ad un altro. Non capisco perché ieri ci hanno voluto far dormire ognuno nei propri e rispettive zone.

Anche lei se ne va, lasciando me, mio fratello, Luna e Cho da sole.

T/n: Che stronzi...

Dico, riferendomi ai presidi delle altre due scuole.

Niklaus: Ma più grande stronza più grande è la persona vicino a me.

Dice indicandomi e ridendo. Allora lo faccio cadere dal letto. Tutte ci mettiamo a ridere.

T/n: Se mi conoscessi bene, saprai che divento stronza per un motivo.

Cho: Perciò hai baciato Landon?

Dice con modo sarcastico. Ma non c'è proprio niente di sarcastico. Niklaus, capendo che la situazione potrà degenerare in qualcosa di peggio, e se ne va come se ne sono andati tutti qui. Intanto, Luna è molto confusa e vuole delle spiegazioni.

Cho: Me l'ha detto Pansy. Come mi ha detto che Draco ti stava quasi-

T/n: Cho-

Cho: Non l'hai detto a nessuno? Secondo me, non l'hai detto nemmeno al suo diario segreto.

T/n: Ti sembra facile parlare di questo?

Cho: Mi pare che tieni la bocca e la voce, quindi si.

Mi alzo e mi dirigo da lei. Molto incazzata. Adele cerca di fermarmi, ma la allontano subito.

T/n: Allora prova tu a parlare di un ragazzo che ti sbatte al muro, ti blocca con una mano e ti sembra che ti senta in una prigione dove hanno buttato la chiave nel cesso.

Mi allontano da lei e mi dirigo in bagno, prendendo prima dei vestiti decenti per uscire. Dopo nemmeno un minuto, già sono pronta per fare colazione con Draco. E non voglio altre sfoghi per colpa di persone inutili e superficiali.

Mentre sto per arrivare, incrocio Pansy che vuole parlare assolutamente con me.

T/n: Dimmi se è urgente, perché devo incontrare Draco ad Hogsmeade.

Pansy: Miracolo divino, avete fatto pace. Tra poco non ci credevo più nemmeno io.

È molto sorpresa ma soprattutto felice della notizia.

T/n: Estavamo a due. Dai, dimmi.

Dico mentre ci spostiamo dal corridoio principale per arrivare quasi all'uscita di Hogwarts.

Pansy: Riguarda Blaise.

T/n: Sono tutta orecchi.

Pansy: Secondo te gli piaccio?

Guarda, ti vorrei rispondere di no. Perché dopo anni che ti sta dietro come un cucciolotto che ha smarrito la strada, non mi puoi fare questa domanda. Ma dato che sono una buona amica, eviterò di fare brutti scherzi.

T/n: A te piace lui?

Pansy: Forse si. Forse no.

T/n: Allora ti pongo due quesiti. Due vie. Facciamo finta che Blaise non ha una cotta per te... tu come reagiresti?

Pansy: Starei un po' male.

T/n: E perché?

Pansy: Perché mi ha dato sempre l'impressione che mi facesse ingelosire per avvicinarmi a lui. Come ha cercato inutilmente di fare Draco con te.

E ci ha proprio preso in pieno.

T/n: Adesso, facciamo finta che Blaise ha una cotta per te... tu come reagiresti?

Pansy: Sarei felicissima.

T/n: E perché?

Pansy: Perché... quello che ho sempre pensato, quello che ho sempre sognato, si è avverato. Qualcuno che mi vuole e che mi ama per quello che sono. Ma... questo per dire?

T/n: Per dire a Blaise cosa provi veramente per lui.

Pansy rimane in silenzio per qualche secondo. Sembra quasi impaurita nel fare questo.

T/n: Dai retta a qualcuno che sta in questo giro da ormai un anno e mezzo... se è amore, non puoi scappare.

Mi sorride e ci abbracciamo.

Pansy: Grazie mille, socia.

T/n: Di nulla, socia.

Le campane suonano. Sono le dieci in punto ed io dovrei stare da Draco ad Hogsmeade.

T/n: Pansy, non dirmi niente, ma scappo.

Pansy: Tranquilla. Pensa solo a divertirti.

Adesso lo farò di sicuro. Prendo la bacchetta e, dopo un secondo, eccomi a Hogsmeade. Secondo anno che vengo qui, e non è cambiata di una virgola.

X: Leggermente in ritardo.

Draco sbuca da dietro di me e mi abbraccia tutta. Subito mi volto verso di lui e ci baciamo.

T/n: Scusami, ma Pansy mi ha voluto parlare di Blaise. Ed io ovviamente la volevo spingere nella direzione giusta, senza farmi beccare.

Draco: Perché tu sei furba. Molto furba.

Mi ribacia con più passione.

Draco: Sei pronta per i Tre Manici di Scopa?

T/n: Dove tutto è iniziato? Certo che si.

Io e Draco rimaniamo insieme ai Tre Manici di scopa per molto tempo. Mangiando entrambi un po' di cioccolata calda semplice nelle nostre calde e fumanti tazze. Ci teniamo la mano, ci sorridiamo, ci guardiamo, e tutto sembra magico ed indimenticabile.

Draco: Qua ti ho promesso di essere la mia ragazza. Adesso ti prometto di non litigare più, nonostante tutto.

T/n: Qua ti ho detto di sì. E anche io ti prometto di non nasconderti più niente.

Solo questo ci siamo detti per tutto questo lungo periodo. Ci siamo fatti delle promesse, ricordando da dove è cominciato tutto. Come è cominciato tutto.

✩。:*•..•*:。✩

Dopo un po' le nostre strade si dividono. Draco ritorna ad Hogwarts per stare con i nostri amici, invece io devo fare da guida turistica ad Adele. Dopo le miliardi di foto che le mandavo di questo posto, non potevo non portarla.

Infatti la porto per i vari negozi, dove compra qualcosa per i suoi genitori e per se stessa. Per avere un piccolo ricordo di questo posto, come fa sempre quando va in una parte del mondo.

Le mostro anche il lago che governa questa piccola cittadina. Dove vede alcuni studenti di Hogwarts pattinare o parlare tra di loro. Prendiamo anche qualche caramella e qualche bibita al negozio di Zonko.

Adele: È stupenda. Quasi un sogno.

T/n: Hai visto? E tu che dubitavi delle mie foto dicendo che erano false o ritoccate.

Adele: Infatti, me ne pento amaramente di averti detto quelle cose.

Dopo un po' finisce di mangiare l'ultima caramella che le è rimasta.

Adele: Va bene, Hogsmeade è bellissima. Ma adesso, mi potresti far vedere la Stamberga Strillante?

T/n: Adele, ti ho già raccontato la storia di quella casa. Non è sicuro per te e per tutti. Nemmeno io ci potevo andare.

Le ricordo con molta severità.

Adele: Ma ci sei andata lo stesso alla fine. Cugina, so che lì c'è il famoso Landon con cui ti sei baciata per ingelosire Draco. E non mi fanno paura i mostri. Sai che voglio diventare una Newt Scamander in seconda.

Adele è la sua fissazione per gli animali, soprattutto quelli magici. Da quando i miei zii, ovvero i suoi genitori, le hanno mostrato la storia di tutte le creature magiche di questo mondo, se né innamorata. E crescendo, questa passione non è mai svanita.

T/n: Tra me e Landon c'è una relazione d'amicizia privata. Come il luogo dove c'incontriamo.

Adele: Allora, posso inventarmi la scusa che non ti ho ascoltata e sono fuggita senza di te.

Infatti subito si mette a correre propio verso la Stamberga Strillante. Subito la rincorro. Non tanto per Landon, ma per il suo branco. E se fosse di nuovo lì? Potrebbero fare del male a lui, ad Adele o a me.

Adele supera la staccionata che divide Hogsmeade dalla Stamberga Strillante, e solo dopo dieci secondi la supero anche io. Adele arriva subito alla porta d'entrata, mentre io - ormai con il fiato in gola - mi stendo a qualche metro di distanza dalla casa.

X: Ti stai facendo più rammollita, ragazzina?

Sulla finestra vedo subito Landon, che saluta con un cenno di mano sia me che Adele.

Landon: Quando ti ho conosciuto la prima volta, c'è l'hai fatta a rincorrermi qui senza cadere a terra.

T/n: Si vede che la mia vecchiaia sta arrivando.

Landon: Vecchiaia? A quattordici anni? E quando arrivi ad un quarto di secolo? T'impicchi?

Dopo un po' vediamo Landon con camicia da boscaiolo lunga, pantaloni di jeans strappati alle ginocchia e delle convers nere e bianche alla porta.

Landon: Chi è la tua amica qui?

T/n: Landon, lei è Adele, mia cugina dall'Italia. Adele, lui è il famoso Landon.

Landon: Addirittura famoso.

Adele: Tra la cerchia di nostri amici, ormai, si.

Landon: Meraviglioso. Adele, mi puoi insegnare l'italiano? L'ho chiesto già a T/n, ma non si smuove dalla sua convinzione che è inutile studiare l'italiano.

Adele: E confermo. Quando vieni in Italia, non parliamo in italiano, ma nel vari dialetti delle varie città.

Landon: Sono confuso. Perché se avete una lingua ufficiale ne parlate altre, una diversa dall'altra?

T/n: È una lunga storia che poi ti parlerò. Parlando di cose serie... adesso che hai visto colui con cui mi sono baciata per ingelosire Draco, ce ne possiamo andare?

Dico guardando male Adele. Non per qualcosa ma... preferirei non farmi vedere qui. Alcune volte vengono i professori, soprattutto quando anche loro sono in ferie. E se ci vedono, non so cosa ci potrebbero dire o fare.

Adele: Hey, prendo a calci in culo a Malfoy se ti rompe le palle perché parli con lui.

Landon: Ah perché... siete tornati insieme?

Lo dice con sorpresa, ma so che dentro di lui c'è una felicità dentro. Nonostante abbia una cotta per me.

T/n: Abbiamo chiarito dopo un anno, e adesso siamo di nuovo insieme.

Landon: Mi fa piacere. E confermo con tua cugina. Se ti dovesse fare di nuovo del male, sai a chi rivolgerti.

Si avvicina a me e mi abbraccia, accarezzandomi la schiena.

Adele: Ecco la relazione che vorrei. Dolce, amorevole, tranquilla.

T/n: Per me l'amore deve essere come il caffè... non troppo dolce e non troppo amaro. Ma bisogna equilibrare i giusti gusti.

Dico staccandomi da Landon e guardandola.

Landon: La mia poetessa preferita.

Mi bacia sulla fronte.

Adele: Ecco perché ti sei trattenuta ieri sera con Malfoy, nonostante ti stesse quasi violentando

Non l'ha detto sul serio d'avanti a Landon. Infatti mi guarda quasi infuriato.

Landon: Che cazzo ti ha fatto ti ha fatto Malfoy!?

T/n: Niente...

Intanto faccio cenno ad Adele di non continuare queste discorso. Ma lei, come ogni volta, fa sempre quel cavolo che le pare.

Adele: Il giorno del ballo, dopo ovviamente che ha saputo che T/n si è baciata con te. Prima ha fatto cercato di fare fuori Hunt a calci e pugni, poi T/n ha soccorso Hunt con il kit di pronto soccorso di Malfoy. Alla fine ha tentato di ridare le cose a Draco e si sono intrattenuti nella sua camera.

Landon: CHE HA FATTO QUEL PEZZO DI MERDA?

È su tutte le furie. Io lo blocco e lo guardo dritto negli suoi occhi color giallo acceso... anche se man mano diventano rossi, e non è per il sangue.

T/n: Calmati!

Anche se penso a come Adele ha fatto a sapere tutte queste cose in modo così dettagliato? Non ho raccontanti a nessuno di quello che è successo ieri sera. Che qualcun altro ci abbia visto... ma chi? Un Serpeverde di sicuro, perché la seconda parte è successo nella Sala Comune loro.

Nathan? Credo proprio di no. Se ne andato quando stavo posando le cose nella stanza di Draco. Che fosse ritornato a abbia ascoltato tutto? Probabile. Conoscendolo ormai, farebbe di tutto.

Landon: No che non mi calmo.

T/n: Allora chiedilo ai tuoi occhi rossi.

Landon: I miei cosa?

Si allontana da me. Ci guarda... impaurite. Se ne scappa dalla Stamberga Strillante, ma appena faccio un passo verso di lui, mi grida di andarmene. Aggiungendo che è una cosa da lupi.

Adele mi guarda confusa e con una faccia colpevole. La prendo per la manica della maglia e ci dirigiamo a Hogsmeade. Arrivate di corsa ad Hogsmeade, ci dirigiamo subito ai Tre Manici di Scopa.

Nel tragitto, Adele implora perdono, dicendo che è un'idiota, che non sapeva la reazione da Landon. Stento solo ad alzare gli occhi e... a perdonarla. Ma solo perché non la voglio sentire per le orecchie tutta la giornata. E perché non voglio un'altra che mi odia e che mi tratti una merda.

Adele: Cosa gli è successo?

T/n: Non lo so, ma adesso non è il momento di parlarne... A proposito, chi ti ha detto tutte quelle cose? Di sicuro non io.

Adele: La ragazza che stava con Draco.

Astoria? Perché l'avrebbe mai fatto?

T/n: Astoria?

Adele: Se è una ragazza con occhi castani e capelli castani di Serpeverde, si. È lei.

T/n: Si... Ma come siete arrivate a questo punto? A parlare di ciò?

Adele: Io, Niklaus e Clyde ti stavamo cercando per ritornare in camera, ma non ti trovavamo. Questa ragazza si è avvicinata a noi e ci ha detto tutto.

Ovviamente... Faccio un bel respiro per calmarmi e la guardo negli occhi.

T/n: Ieri Draco non mi ha violentato. Mi ha solo bloccato alla porta, ma poi - parlando come persone civili - abbiamo chiarito ogni nostro dubbio e abbiamo fatto pace. Se poi lei ci ha seguiti di nascosto e ha fatto ipotesi non vere, non è colpa mia.

Adele rimane in silenzio. È imbarazzata e in colpa. Lo si vede dal suo volto.

Adele: Certo che ad Hogwarts non ti puoi fidare di nessuno.

T/n: Ti puoi fidare, Adele. Ma non di tutti. Come nella vita vera.

E ormai non mi possono nemmeno più fidare di Astoria. Una seconda volta. Questo succede a dare di nuovo il cuore che te lo usano solo per ritirarti la stessa merda indietro. A niente. Anzi, a farti più male di prima.

Adele: Pansy voleva organizzare una specie di aperitivo su Tre Manici di Scopa. Anche con me, Clyde e tutti gli altri. Ovviamente, ci sei anche tu.

T/n: E a che ora dobbiamo stare?

Adele controlla l'orario sul suo telefono.

Adele: Cinque minuti.

T/n: Cominciamo ad entrare allora.

Dopo esserci sedute ad un lungo tavolo, già precedentemente prenotato da Pansy, prendiamo due Burrobirre. Appena ci arrivano le bevande, nel locale entra Luna.

È la prima volta per lei in questo piccolo paesino vicino Hogwarts, essendo che lei quest'anno è al terzo anno. La chiamo facendo cenno con la mano e si dirige subito verso me e Adele.

Luna: Cho è stata una stupida. E poi davanti a Clyde e Klaus.

Dice sedendosi vicino a me e Adele. Poi posa la sua borsa sul tavolo.

Adele: Ma infatti che Merlino le è preso?

T/n: E lo chiedi a noi?

Luna: Chissà cosa gli frulla per il cervello a quella ragazza.

T/n: Molto probabilmente ancora alcune bevande di ieri.

Prendo il cellulare, per avvisare Draco che noi siamo ai Tre Manici di Scopa. Lui risponde subito, scrivendo che sarà lì tra cinque minuti, con gli altri. Aggiunge anche che c'è una piccola sorpresa per me. Chissà che sarà...?

Adele: Che ti ha detto Draco?

Chiede avvicinandosi a me, con tono malizioso e appoggiano la testa per vedere il mio cellulare. Io lo poso subito e la guardo.

T/n: Che starà qui tra cinque minuti.

Luna: Come hai fatto? A sapere che era Draco, intendo.

Adele: Conosco T/n e i suoi sguardi. Ci conosciamo da tredici anni, sappiamo per filo e per segno ogni nostro pregio e difetto.

T/n: Ogni? Ne dubito.

Dico dopo aver finito di bere la mia Burrobirra. Dopo qualche secondo, anche Adele finisce la sua Burrobirra, e dopo cinque minuti, ecco la banda dei Serpeverde, capitanata dal mio fidanzato, Draco Lucius Malfoy, entrare nel locale.

Si siedono al tavolo dove siamo io, Adele e Luna. Draco si siede vicino a me e, appena lo fa, ci baciamo e mi abbraccia avvicinandolo il più vicino a lui. Appoggio la testa sulla sua spalla, mentre parliamo tutti quanti appassionatamente.

Poi arrivano anche Cho, Cedric e Astoria tra di noi. Astoria si mette molto lontano da me e Draco. Non capisco il perché. Forse per la storia di ieri? Sa che ci siamo rifidanzati e che la sua falsa non potrà continuare più? Non lo so, ma sicuramente un giorno le dovrò parlare di questo fatto.

Stiamo li un'ora, tra una bibita e una chiacchierata. Poi, ci dividiamo. Draco mi porta al Lago Nero, ghiacciato come sempre in questo periodo, tenendomi per mano. Arriviamo sotto un grosso albero bianco e ci sediamo.

T/n: Come nel tuo disegno di un anno fa.

Draco: Mi hai beccato.

Dice guardandomi negli occhi per poi abbassarli sulle mie labbra. Mi prende anche una mano e la stringe. E da quando ci siamo lasciati nella sua stanza che è così strano. Anche a colazione era strano. Perché si comporta così? Perché è così in silenzio? È il luogo? È per Landon? È per Nathan?

T/n: Se vuoi dirmi qualcosa, dimmelo.

Draco: Stavo pensando a quest'ultimo periodo...

Alza lo sguardo. Guarda il cielo. Io appoggio la testa sulla sua spalla, mentre lo ascolto.

T/n: Non vorrei più pensare al nostro passato che ha fatto male ad entrambi.

Draco: Ma ne vorrei parlare un'ultima volta... almeno potrei stare seriamente bene poi.

Annuisco e accetto la sua condizione. Ed io lo ascolterò in tutto e per tutto.

Draco: Non ero abituato a stare così lontano da te, così arrabbiato per te, così geloso di te. E ammetto che in tutto questo tempo che mi sono comportando da uno stronzo idiota senza sentimenti.

Lo guardo con la coda dell'occhio.

Draco: Ma la cosa che mi fa più male... e pensare che tu non ti fidi di me... perché io mi fido ciecamente di te... e voglio che per te sia la stessa cosa... io ti giuro che ti fiderai di nuovo di me.

T/n: Quello che ti volevo dire, te l'ho detto già ieri sera.

Draco: Ecco perché te ne volevo parlare, principessa mia.

Mi prende per i fianchi e mi porta sopra di lui. Il mio respiro si fa più pesante perché il mio cuore sta battendo così velocemente che non mi da nemmeno il tempo di respirare.

T/n: Va bene, questo non me l'aspettavo.

Dico spostandomi alcune ciocche di capelli dietro l'orecchio. Draco avvicina il mio viso vicino a quello suo. I nostri nasi si sfiorano, la neve ci circonda, i nostri respiri caldi si mischiano formando del vapore. Di nuovo sento quella sensazione di caldo nel mezzo del freddo. Una sensazione che provo solo con lui.

Draco: Hey, piccola, che hai?

T/n: Ho solo freddo.

Draco: Allora fatti riscaldare da me.

Apre le braccia per accogliermi più vicino a lui. Poso la testa sul suo petto e il corpo sul suo addome. Poi incrocia le braccia dietro di me, e mi copre. Se nel treno mi stava proteggendo come una cintura, adesso mi sta proteggendo dal freddo come una coperta calda.

Rimaniamo lì, soli noi due, a parlare, divertirci, dimenticando il passato... anche se per me è una sfida che combatto da sempre. Dimenticare il passato è difficile. Continuo ad andare avanti con i vecchi carichi del passato.

✩。:*•..•*:。✩

Verso le otto di sera, ognuno si ritira nelle proprie Sale Comuni, nelle proprie stanze. Appeno entro nella mia, insieme ad Adele, Luna e Cho, ci sistemiamo nei nostri letti. Tranne mia cugina che è venuta a prendere le sue cose.

Adele: Va bene... io mi cambio e mi dirigo dalle mie compagne.

Dice mentre si dirige in bagno. Io e Luna ci sediamo sui nostri letti e, con un cenno, inizio a parlare con Cho... o almeno ci provo.

T/n: Non c'è l'hai puoi avere con me per io resto della vita.

All'inizio Cho fa finta di niente, poi capisce che mi sto riferendo a lei.

Cho: Non so chi mi potrebbe obbligare a fare il contrario.

T/n: Ma almeno posso sapere cosa ti ho fatto?

Cho: Cosa NON hai fatto, è meglio dire.

T/n: Ma a te pare normale parlare di queste cose? E poi, non è successo niente di eclatante.

Cho: E a te pare normale stare ancora con lui dopo quello che ti ha fatto?

Dice chiudendo violentemente il libro e guardandomi dritta negli occhi. Intanto Adele esce dal bagno e si sta per dirigere alla porta.

Adele: È la loro relazione, lasciali in pace. E poi, lo vedo molto più calmo Draco.

Cho: La sto dicendo per farla ragionare, Adele. E poi, dopo quello che mi hai detto, non posso chiedere a lei di ragionare come si deve.

Adele: Quelle che ti ho detto sono solo dicerie che mi ha detto una certa Afroia-

T/n: Astoria-

Adele: È lo stesso. Mi ha detto lei tutto quello che è successo.

T/n: Solo che la prima parte è vera, quella dentro alla Sala Comune dei Serpeverde è molto esagerata.

Adele conferma con le mie parole. Si sta facendo ancora perdonare per aver detto a Landon le stesse identiche cose. È ovviamente vuole sistemare le cose anche con le mie compagne di stanza.

Adele: Non pensare che dato che stai con quei simpatici Tassofrasso-

Luna: Tassorosso.

Adele: È lo stesso. Non pensare che, adesso che ti frequenti con uno di loro - conoscendo anche il loro carattere -, T/n non possa avere le stesse emozioni che provi tu con Cedric.

Adele, parlando velocemente, tra poco non riesce a respirare. Quindi si prende qualche secondo per respirare e prendere aria.

Adele: Vivi e lascia vivere. E non oppressare le persone...

Non avevo mai visto Adele così incazzata e così determinata nel far valere la sua posizione. Rare volte dico quello che penso, ma a lei gli viene così... naturale. Si vede che la sua scuola l'ha leggermente cambiata. Come Hogwarts ha fatto con me.

Adele: Detto questo, ci vediamo tra due ore.

Chiude la porta, con tutta nonchalance, e lascia me, Cho e Luna da sole. Non so che dire... non so che diavolo dire.

Luna: Cho, ha ragione Adele. T/n non si è mai intromessa nella tua relazione con Cedric. Faceva e scommetto che fa ancora il tifo per voi. E ha cercato anche in tutti i modi di mettervi insieme, per un breve periodo di tempo.

Dice guardandomi ed io accenno un si, che Cho nota. Lei alza gli occhi e, successivamente, continua a guardare Luna.

Luna: Come tu hai fatto all'inizio con lei e Draco.

Cho si mette le mani nei capelli.

Cho: Avete ragione... Scusami T/n. Cedric mi sta facendo di nuovo impazzire. Ma adesso è colpa del torneo.

T/n: È normale, Cho. Tutti staremo con i pensieri da un'altra parte se dovessimo gareggiare per questo torneo. È solo un periodo, e vedi che passerà. Mancano solo altre due sfide.

Cho: Vero...

Io e Cho ci guardiamo con uno sguardo d'intesa. Prendo la bacchetta, mi metto in pigiama e mi dirigo alla Sala Comune. Devo ancora scrivere la mia lettera per i miei genitori.

Dopo aver detto alle ragazze cosa andrò a fare, loro due continuano a parlare. Soprattutto di quello che ha detto Astoria a mia cugina. Chiudo la porta della stanza e mi dirigo al solito divano con la finestra di fronte.

Prendo carta e penna e inizio a scrivere una lettera di risposta. Mi tengo anche la lettera che mi hanno mandato vicino, così da non perdere nemmeno una risposta.

✩。:*•..•*:。✩

Cari mamma e papà,

Mi è piaciuta la vostra idea di scrivere a penna, su un foglio di carta, e spedirmelo tramite gufo, come facevate voi un tempo e come si faceva un tempo al Ministero della Magia.

Più che divertirmi, sto migliorando e ampliando le mie conoscenze su tutte le materie. Studio anche più del dovuto, e voi lo sapete bene.

Il Ballo del Ceppo è stato meraviglioso. Mi sono divertita molto, soprattutto quando ho dovuto ballare con Nathan Hunt e insieme ai campioni e i loro accompagnatori.

Purtroppo con Draco è un periodo di alti e bassi. Si è offeso perché in tutti questi mesi, non sono stata molto tempo con lui, ma dovevo organizzare alla perfezione un ballo e la McGranitt mi tartassava. Sai bene come è fatta lei, papà. "Io e Niklaus siamo degli angioletti", parole di Silente in persona.

Eh si, ci sono anche Adele e Clyde. Ci stiamo divertendo come ogni volta che vengono alla nostra villa in Italia, ovviamente rimanendo nella norma e senza esagerare.

Il regalo è stupendo, l'ho subito indossato, dopo vi mando una foto. È stato bello conoscere anche la Casa dove è stata la mamma alla Beauxbatons. Devo dirvi la verità, mi rispecchio molto in questa Casa, la Ombrelune. Se mi dovessi descrivere, userei proprio queste parole, ovviamente togliendo l'ambizione... non sono ambiziosa, e voi lo sapete meglio di me.

Finito di scrivervi questo, penso che ci vedremo direttamente in estate. Dobbiamo e voglio vedere le altre due sfide del Torneo, e già mi sono persa la prima per organizzare il ballo.

Spero che abbiate passato un buon Natale, nonostante l'assenza mia e dí Niklaus, e che festeggerete il nuovo anno come se ci fossimo anche noi.

Salutatemi anche Adrian da parte mia, o fate leggere direttamente la lettera. E ditegli farsi sentire qualche volta, mi basta anche un piccolo messaggino su Whatsapp, lo sa perfettamente.

Un bacio e un abbraccio per ognuno di voi da parte della vostra unica figlia femmina.
Vi voglio un mondo di bene.
Sempre e per sempre

XXX

✩。:*•..•*:。✩

26 Dicembre

Ho bisogno di parlare con te un'ultima volta.
Ci possiamo incontrare vicino al Lago Nero
dove partirò questa sera?
N. H.

Come mi potevo immaginare, lui è già vicino alla sua barca in attesa che qualcuno lo porti via di qui. Ma, adesso, sta solo aspettando me. Infatti, per farmi notare, gli lancio la sua lettera che mi ha scritto e mi ha inviato tramite Faithe questa mattina.

T/n: Che ironia. Il nostro primo incontro è stato su una locomotiva, e il nostro ultimo incontro sarà vicino ad una barca.

Nathan: Veliero. Il mio preside è molto rigido su questo termine.

T/n: Scusami. Veliero.

Il vento tira forte, e con se porta sia la neve da terra che alcune foglie di alcuni alberi che possono essere fortunati ad avere.

Nathan: Questo nostro incontro sarà l'ultimo... da studenti. O almeno, lo spero.

T/n: Il futuro è un tempo pieno di misteri. E può cambiare da un momento ad un altro.

Nathan: Questo pure è vero.

Prende un foglio dalla sua giacca e la apre per bene.

Nathan: Ho sentito della tua mini cerimonia di ieri per aver organizzato il Ballo del Ceppo, ma era solo per il vostro gruppetto. Aveva un secondo fine?

Posa il foglio e inizio a ridere. Non lo sapevo nemmeno io che era per il Ballo del Ceppo. Credevo che fosse per festeggiare Natale tutti insieme almeno una volta.

T/n: Solo stare in compagnia con qualche burrobirra in mano.

Nathan: Suppongo che tu voglia anche dei soldi, a questo punto.

T/n: Esatto... o un mini frigo.

Entrambi ridiamo... stranamente.

Nathan: Avevo pensato di regalarti un biglietto di prima classe per raggiungermi a New York dopo la fine di questo anno scolastico... ma immaginavo quale sarebbe stata la tua risposta.

Si trasferirà a New York per lavoro. Bellissimo posto. Magari ci andassi io, ma non con lui. Forse in qualche viaggio di lavoro, o viaggio di nozze. Chissà...

Nathan: Perciò ho optato per qualcosa che sapevo che avresti accettato. Lascerò per sempre in pace te e Draco. Sia sui social, sia nella vita reale. E metterò fine alla mia ossessione per te. Soprattutto per la ragazza che mi starà aspettando nella mia scuola.

Quasi non ci credo alle sue parole. Sembrano così finte, eppure sono così vere. Sembra un sogno che si realizza.

T/n: Cosa?

Nathan: Lui è il tuo primo amore... e forse sarà anche l'unico. Ma, per qualsiasi cosa, vorrei essere l'ultimo tuo amore. Qualsiasi sarà l'attesa.

Si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla guancia sinistra. Appena si stacca da me, mi guarda fisso negli occhi. ci guardiamo fissi negli occhi.

A rovinare il momento, è un signore che grida a Nathan di salire, seguito da una campana che suona.

Nathan: Devo andare. È stato un piacere averti conosciuta. E spero veramente di rivederti un giorno in un futuro.

T/n: Aspetta e spera.

Nathan sale sulla barca, ma questa volta guarda dritto verso casa. Se è vero della ragazza di Drumstrang, spero vivamente che vada da lei. E che lei accetti di stare con lui, nonostante quello che ha fatto.

Merita di essere felice nonostante con me sia stato il più grande pezzo dì merda della storia dei ragazzi. Ma non posso portare rancore nei suoi confronti per sempre. E se poi farà quello che ha promesso, non posso augurargli se non il meglio.

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Angolo autrice:

●Volevo spendere anche due parole riguardo la morte improvvisa di Helen McCrocy, la nostra cara Cissy... morta a 52 anni per il cancro.
Veramente non so cosa dire. Attrice fantastica in tutti i ruoli che ha interpretato. Narcissa Black, zia Polly e tanti altri ancora.
Ho scritto anche una parte con Narcissa, e ce ne saranno ovviamente altre parti, e mi farà piangere il cuore quando le scriverò, quando le leggerò e quando le leggerete.
Sarai nei nostri cuori, sempre e per sempre.

In alto le bacchette🪄

Divertiti insieme ad Alan.

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