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15 • Parole che sembrano vere • TERZO ANNO

Tre mesi dopo

T/n Pov

Sono passati quasi più di tre mesi da quando ho saputo che il mio tormento fatto a persona, Nathan Hunt, se ne andrà da questa scuola. Il miracolo è avvenuto! È da quando ha saputo di questo che non si è proprio avvicinato a me, nemmeno i suoi amici, e tra poco nemmeno so notizie di lui. Non si è nemmeno avvicinato ai miei amici.
Sono passati quasi più di tre mesi da quando io e Draco ci siamo fidanzati (Per finta ti ricordo). Sono passati quasi più di tre mesi da quando questo terzo anno è iniziato. E questi giorni sono passati così velocemente che già siamo con metri di neve intorno a noi.
Ma quest'anno c'è una novità. Andrò ad Hogsmeade! Il villaggio vicino ad Hogwarts. Ci andrò insieme a Cho. Solo quelli dal terzo anno in poi possono andare, e sono anche gite organizzate, quindi solo noi due come il primo anno. Cho l'anno scorso mi parlava tanto di questo villaggio... quando ovviamente non parlava di Cedric... anche se in questo periodo parla anche di Harry.
Mi devo preoccupare? Nah, ho già i miei problemi. Figuriamoci se devo pensare anche ai drammi e alle domande mistiche degli altri.

Sento picchiettare alla porta. È un gufo, ma non so di chi sia. Tutto nero, anche gli occhi ed è anche molto alto. Gli apro la finestra, entra, posa la lettera che ha nel becco sulla mia scrivania e se ne vola subito via.

Prendo la lettera e la osservo. Niente di niente. Nessun simbolo che mi faccia capire chi possa avermela mandata. La apro e trovo solo un foglio grande quanto quella lettera con su scritto delle cose con la penna nera.

~
Ti devo parlare,
sai già dove trovarmi.

N.H.
~

N.H. Nathan Hunt. E adesso cosa vuole? Mi vuole salutare per sempre? Mi vorrà intrappolare come ha fatto sempre? Vorrà dirmi le sue ultime parole prima di lasciare Hogwarts per sempre? Vorrà dirmi che Astoria prenderà il suo posto?

Anche l'odio supera ogni limite che ho messo per quella persona, decido di andare da lui. Così mi vesto per bene, molto coprente, e mi faccio anche il segno della croce per sicurezza. Che Merlino mi aiuti in qualche modo e che Nathan non faccia cazzate come al suo solito.

✩。:*•..•*:。✩

Arrivo alla Torre di Astronomia dopo venti minuti all'incirca e vedo subito lui, tutto vestito elegante, che sta fumando una sigaretta seduto su una sedia.

Ne faccio comparire una anch'io, mi avvicino a lui e... niente. Non ci diciamo niente. Deve incominciare a parlare lui, non io. È lui che mi ha invitato.

Ma passano cinque minuti, e ancora non ha espresso una parola. Non ha detto letteralmente niente. Ha solo finito la sua sigaretta e ha lanciato la miccia lontano dalla torre. E intanto il restante fumo fuoriesce dalle sue labbra.

T/n: Lo sai che non ti parlerò finché non mi dirai perché mi hai portata qui? Con una lettera, per la precisione.

Decido di iniziare a parlare. Nathan si sistema sulla sedia, ma ancora non mi guarda. Preferisce guardare l'orizzonte.

Nathan: Sono attratto da te. È difficile da credere?

Per il personaggio che ti sei voluto creare si. Ti sei voluto creare il donnaiolo che può avere tutte le donne che vuole e poi lasciarle sullo scaffale del dimenticatoio a marcire per le tue scelte.

T/n: Molto difficile, conoscendoti.

Anch'io decido di guardare l'orizzonte. Il tempo è nuvoloso come sempre, e c'è solo un Dissennatore che sorveglia l'intera Torre di Astronomia.

T/n: Chissà cosa ti ha attratto di me.

Nathan: Sei bellissima e sei forte.

T/n: Ma tu sai benissimo che sono già impegnata. Con Draco.

Io e Draco abbiamo deciso di continuare la storia dei fidanzati fino al giorno in cui lui se ne andrà dalla sua vita. Ci tenevamo per mano quando si avvicinava, soprattutto Draco che osservava sempre chiunque e - appena lo vedeva - mi prendeva subito per mano o mi metteva una mano dietro la schiena.

È stato più semplice del previsto fare finta di essere fidanzati. Quasi mi ero anche molto abituata a questa cosa. Ad essere coccolata da lui, ricevere queste attenzioni da Draco. E, stranamente, in tutto questo periodo non abbiamo litigato nemmeno una volta.

Nathan: Credevo che tra voi due fosse tutta una finta.

T/n: Questo è il bello, credevi. Per colpa tua e del tuo legame perverso che hai con me, con lui, con tutti quelli che mi circondano e a tutte quelle che hai ronzato intorno. Questo per avere solo dei miseri punti in un gioco per idioti come solo voi ragazzi fate.

Nathan: Allora non sei realmente impegnata.

Sgamata... ma non m'importa più di tanto. Oggi è il grande giorno. Se ne andrà finalmente da Hogwarts e dalla mia vita per sempre. O almeno lo si spera. Non so dove andrà, non glielo chiederò e non mi importerà più di tanto. Faccio un grosso respiro mi alzo e mi appoggio sui bracci della sua sedia.

T/n: Amo Draco. Amo Draco più di me stessa. È stato sempre gentile con me... è stato uno stronzo alcune volte, lo ammetto, ma lo amo per come è. Tu invece, cosa hai fatto? Ti sei avvicinato a me per vincere una stupida sfida con i tuoi amici. Perché io ti facevo fare un sacco di punti, e mi sarei anche immaginata una piccola scommessa in soldi con i tuoi amichetti.

Nathan: Lo sai che quando fai così, mi ecciti ancora di più.

Con rabbia e furia mi alzo dalla sedia, sbuffando anche. Mi sto per dirigere verso la porta ma lui mi ferma.

Nathan: Non mi dai nemmeno un addio? Un ciao? Un saluto?

T/n: Un grosso fottiti ti va più che bene.

Nathan: Qualunque cosa che mi dirai di male e detto in quel modo rabbioso mi farà sempre eccitare.

Sbatto la porta dietro di me e faccio un bel respiro per rilassarmi e calmarmi dal nervosismo che solo Nathan Hunt mi provoca. Mi devo calmare perché tra poco partirò per Hogsmade, e non posso permettermi di stare male per colpa di una persona.

✩。:*•..•*:。✩

Draco Pov
Sono quasi pronto per andare a Hogsmeade, sono davanti al camino ad aspettare gli altri, così prendo un po' di calore prima che il freddo mi avvolga del tutto. Sento una porta dei dormitori aprirsi. Penso siano gli altri ma non è così. Però sono anche un po' felice di vederlo. Perché è pieno di valige e perché so che tra qualche minuto non lo rivedrò mai più.

Draco: Te ne vai oggi?

Una domanda retorica, perché so già la risposta. Lo dico anche con un ghigno di soddisfazione.

Nathan: Si, così non rompo il cazzo né a te, né a T/n e a tutta la vostra combriccola di ragazzini idioti che non siete altro.

Draco: Grazie, alla fine hai fatto una cosa buona per noi. Vuoi anche un galeone per averlo fatto e detto?

Ancora gli rido in faccia, mentre lui è serio e anche molto arrabbiato. Ma subito cambia espressione dopo qualche minuto di silenzio.

Nathan: Ma prima di andare devo sapere una cosa.

Draco: Domanda pure.

Nathan: Cosa pensi veramente di T/n?

Ma che domanda è? Perché lo vuole sapere?

Draco: Non so se siano affari tuoi di cosa penso di T/n. Noi due non siamo fratelli, parenti o amici. E anche se lo fossimo, non te lo direi. Noi due non siamo nessuno. Siamo solo campagni di Casa. Oppure, devo dire eravamo.

Nathan: Se riguarda T/n, sono affari miei. Devo vedere cosa le lascio qui.

Gli vorrei tanto spaccare la faccia solo per aver nominato già due volte T/n. È un nome che dovrebbe cancellare dal suo vocabolario. Dopo tutto quello che ha fatto a me e lei...

Draco: E a te che te ne frega? Sta bene qui con me. Stava male con te. Appena te ne andrai, festeggeremo la tua dipartita da qui.

Lui però rimane in silenzio per un bel po'. È fortunato che tutti siano già scesi a fare colazione e siamo rimasti solo noi due nella Sala Comune.

Nathan: Va bene. Tu non sai cosa significa amare una persona come lei.

Ci risiamo. Ma non se ne doveva andare? Sta aspettando che qualcuno lo cacci via da qui a calci? Io mi proporrei subito per farlo.

Draco: Invece lo so. La amo dal primo anno. Dal nostro primo incontro.

Perché queste parole non sembrano finte? Sembra veramente che arrivino al cuore.

Nathan: E allora perché non le hai detto ciò che provi realmente fin dal primo momento?

Draco: Il perché non ti interessa. Adesso stiamo insieme, e va bene. Non si dice meglio tardi che mai?

Nathan: O perché non credi tanto nell'amore a prima vista? O perché siete in realtà migliori amici e non vuoi rovinare questa meravigliosa amicizia, la tua prima amicizia sincera, per una relazione che non sai nemmeno se durerà?

Perché siamo troppo giovani per queste cose. E mi conosco. Se ci mettessimo insieme, farei le cose serie fin dal primo momento. E non la lascerei andare per nessuna ragione. Anche quando lei mi odierà a morte per i miei comportamenti. La tratterei come la sto trattando in questo momento, solo che... azzarderei di fare molte cose.

Draco: Non ti riguarda il mio perché.

Nathan: Va bene... Hai vinto Malfoy. Ma so che vuoi due non siete realmente insieme. Ho sentito alcuni vostri amici prendermi in giro per questo fatto. E ho sentito anche voi due dire che non c'era bisogno più di fare quelle scenate il secondo giorno di scuola.

Non ci credo. Non ci voglio credere.

Nathan: Ma so che cosa lei prova per te, se hai un dubbio su quello che lei prova per te per fare un passo avanti.

Tempo al tempo, Nathan. Non sono uno sveltino come a te. Mi piace fare le cose con calma. Si parte sempre di prima, per poi andare dritti alla quinta.

Draco: Dopo quello che hai fatto, dovrei anche crederti?

Nathan prende subito una piccola boccetta all'interno della tasca. Sembra una pozione. Veritaserum forse. La beve subito tutto d'un sorso.

Nathan: Dai su. Chiedi ciò che vuoi.

Ti diverti a fare questo gioco? Anche io farò il tuo stesso gioco.

Draco: Sai veramente cosa prova per me T/n?

Nathan: Si.

Draco: Te l'ha detto?

Nathan: Si.

Draco: E cosa ti ha detto?

Sta in silenzio cinque secondi. Cinque secondi che sembrano interminabili per me. Perché voglio veramente scoprire cosa ha da dire Nathan. Soprattutto adesso che ha bevuto il Veritaserum, e quindi mi dovrà per forza dire cosa pensa T/n di me.

Nathan: È il mio migliore amico. Gli voglio un bene dell'anima ed è come un fratello per me. Ti sta bene così?

Non riesco a controbattere che Piton entra nella Sala Comune. Guarda entrambi in modio serio e arrogante, poi guarda Nathan.

Piton: Signor Hunt, mi segua.

Nathan: Certo, professore. Ma prima... fatemi togliere un sassolino.

Piton: Signor Hunt, la sua carrozza è pronta per portarla via di qui. E non voglio perdere tempo per le vostre sciocchezze da ragazzini.

Piton prende Nathan per una manica del suo giubbino, tirandolo insistentemente.

Nathan: T/n ti ha detto cosa abbiamo fatto io e lei il primo giorno delle lezioni?

Draco: No...

Non è quello che temo vero? Non è quello che ho sempre pensato? È da quel giorno che ancora vorrei una risposta da T/n ma che non ho mai ricevuto. Ha preferito lasciarlo andare nel dimenticatoio, ma io non me ne sono mai scordato.

Nathan: L'ho portata in uno sgabuzzino, l'ho baciata, l'ho sbattuta contro il muro e l'ho fatta godere come una dannata.

Intanto Piton apre la porta della nostra Sala Comune, portandosi con sé Nathan. Ma Nathan cerca in tutti i modi di fare resistenza su di lui, e stranamente c'è l'ha fa.

Ma non può essere successo quello che ha detto. Non è possibile. Non l'avrebbe mai potuto fare. E poi T/n che non mi ha detto questo? Non è da lei. Non a me. Perché non me lo avrebbe detto? Perché mi avrebbe tenuto nascosto questa cosa così importante?

Draco: Menti.

Nathan: E come? Ho bevuto il Veritaserum ti ricordo.

Subito Piton lo strattona via, lasciandomi da solo vicino al camino. Nathan se ne va con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia e poi non lo vedo più.

Rimango quasi sconvolto. Mi sento male. Mi sento preso in giro dalla mia migliori amica che mi doveva confidare tutto. Si vede che da oggi in poi la tratterò come lei ha trattato me.

✩。:*•..•*:。✩

T/n Pov
Io e Cho arriviamo al Binario 9 ¾. Cho però si avvia con alcune nostre compagne. Io intanto aspetto Draco. Non vedo l'ora di andare con lui e con i nostri amici ai Tre Manici di Scopa per festeggiare la vittoria contro Nathan. L'abbiamo aspettato da tanto tempo, e adesso veramente sono libera e senza oppressioni.

Dopo dieci minuti che aspetto il suo arrivo, lo vedo insieme a Tiger, Goyle, Blaise e Pansy. E tra il gruppo è quello che spicca di più con il suo ciuffo platinato che si sistema prima di avvicinarsi a me. Come se volesse essere perfetto per stare con me. Anche se lo è già per me.

Pansy: Io vado dalle mie amiche e ci serve una figura maschile.

Blaise: Mi prenoto subito allora.

Goyle: Ma se non sai nemmeno per cosa serve la figura maschile.

Blaise: L'importante è che sto con Pansy.

Che romanticone e sottone.

Pansy: Grazie mille Blaise.

Blaise: Di nulla, madame.

Pansy prende per il braccio Blaise e se lo porta con sé sul treno. Io invece mi dirigo da Draco e lo abbraccio. Lui ricambia... ma sembra più freddo... non sono i suoi soliti abbracci.

T/n: Hey, qualcosa che non va'?

Draco: Niente... perché lo chiedi?

Il tuo niente sembra quello delle donne. È il niente delle donne significa tanto.

T/n: Ti vedo più freddo del solito.

Tiger: È il tempo.

Goyle: Infatti, guarda quanta neve.

Mi lancia una palla di neve verso il mio petto. Subito mi tolgo la neve di dosso, vedendo a Draco leggermente sorridere, e questo mi fa sorridere anche a me. È davvero solo il tempo... almeno lo spero.

T/n: Goyle, te la faccio pagare appena arriviamo ad Hogsmeade.

Goyle: Oh guarda, sto tremando di paura.

Draco: Finiscila, Goyle.

Lo dice in modo serio e minaccioso. Non capisco perché sta reagendo così con i suoi amici. Perché sta reagendo in questo modo con tutti. Perché ha avuto questo sbalzo d'umore. E pure Nathan è ufficialmente andato via, c'è solo da essere felici.

T/n: Hey, stavamo scherzando.

Goyle: Infatti.

Tiger: Ma che Salazar ti prende oggi?

Draco: Niente, assolutamente niente.

Draco si sta alterando ancora di più, così faccio finta di niente e faccio finire questa oppressione verso i suoi confronti. Anche se vorrei davvero sapere cosa ti sta frullando per la testa in questo periodo, Draco.

T/n: Se lo dici tu... dai andiamo.

Goyle: Si, sarebbe il caso.

✩。:*•..•*:。✩

Dopo un'ora eccoci arrivati ad Hogsmeade, un pittoresco piccolo villaggio di cottage con il tetto di paglia e negozi, e di candele incantate appese agli alberi durante le feste con High Street, dove si possono trovare la maggior parte dei negozi e dei pub più conosciuti nel mondo magico. Altrimenti girovaghiamo intorno alla Stamberga Strillante.

Draco per tutto il viaggio è stato vicino a me, mi abbracciava, parlava per commentare il paesaggio insieme a me... ma non so... mi ha dato la sensazione che non è in lui oggi. Ma non ho voluto toccare questi tasti durante il viaggio.

Cho: T/n... vieni, ti faccio fare il tour di tutta Hogsmade!

Mi comincia anche a tirare verso di lei appena scendiamo dal treno. Io all'inizio nego, dato che vorrei stare con Draco.

T/n: Cho, non mi sembra-

Draco: Tranquilla, T/n. Puoi andare con loro.

T/n: Sei sicuro?

Mi lascia un bacio in fronte che mi conforta un pochino, riscaldandomi come una cioccolata calda presa davanti al camino.

Draco: Per te è una conferma questa?

T/n: Allora ci incontriamo alle... due ai Tre Manici di Scopa?

Draco: Certo.

Con un cenno di mano, mi saluta e mi sorride. Mi mima un "ciao" con la bocca. Ma non mi da nè un abbraccio nè i baci. Cerco di capire cosa è andato storto tra di noi. Non abbiamo litigato in questo periodo. Ma poi mi viene un dubbio.

Forse ha scoperto tutto. Ha scoperto quella cosa tra me e Nathan? E chi lo avrebbe detto? Nathan in persona prima che se ne andasse.

Intanto Cho, vedendomi così silenziosa e pensierosa, si avvicina a me, un po' preoccupata. Mi abbraccia anche per darmi più confort possibile.

Cho: Cosa hai?

T/n: Penso che Draco sappia tutto.

Cho: Di cosa?

T/n: Di quello che mi è successo con Nathan in quello sgabuzzino.

Cho rimane un attimo interdetta all'inizio..

Cho: Ma perché? Non glielo hai detto?

T/n: No. Perché alla fine era inutile dirglielo. Tanto la nostra vittoria l'abbiamo comunque avuta. E poi non è che ho fatto chissà cosa. Nathan ha provato a baciarmi e io gli ho dato un calcio nei gioielli di famiglia.

Cho mi apre lo zaino e incomincia a picchiarmi con il libro. E io mi difendo, mettendo le mani davanti.

T/n: Hey, lo devo leggere.

Cho: Ma sei idiota?

T/n: Avevo paura anche che si incazzasse o che...

Cho: Che cosa?

T/n: Sarebbe andato da Nathan e... loro due litigare... per me... non potevo sopportalo, non potevo sopportare di vederli così.

Cho: E in questo periodo che cazzo hai fatto? Mentito doppiamente?

T/n: Non ho mentito, ho evitato proprio di parlare di questo. Come se non fosse successo niente.

Cho sbuffa dalla rabbia.

Cho: È la stessa cosa, T/n.

T/n: Lo so. Sono una merda. E me lo merito... mi merito di soffrire, di soffrire così.

Me ne vado, da lei, da tutti. Tanto chi mi capirebbe mai. Forse Draco, ma in questo momento proprio no. Mi rifugio sopra un ponte, prendo il libro e inizio a leggere. "Prendetevela come pausa di divertimento e riflessione" dicevano. Che se ne andassero a quel paese veramente.

Di solito quando leggo un libro, ho l'abitudine di leggerlo ad alta voce, ed è quello che faccio. Non troppo ad alta voce, ma il giusto per ascoltare la mia voce. Di solito mi fa rilassare, ed è proprio quello che mi serve in questo momento.

T/n: Oh Romeo, Romeo. Perché sei tu, Romeo? Buona domanda Giulietta. Vorrei tanto saperlo anche io. In tutta onestà non c'è mai stato un momento preciso in cui mi sono detta, Clay Jensen... è lui il mio uomo ideale

Siamo in due cara. Siamo nella stessa identica situazione. Tu l'ho hai risolto uccidendoti... ed io non voglio farlo. Almeno, non ho validi motivi o persone che me lo spingono a fare.

T/n: Non so nemmeno quanto del vero Clay sia riuscita a conoscere nel corso degli anni-

X: Gran parte di ciò che sapevo era basato su notizie di seconda mano.

Mi giro e dietro di me c'è Draco, che appoggia la sua testa sulla mia spalla e mi abbraccia portando mi vicino a lui. Adesso mi sento protetta. Adesso mi sento bene. E quei brutti pensieri se ne volano via, insieme a delle foglie portare via dal vento.

Draco: Ed era per questo che volevo conoscerlo meglio. Perché avevo sentito su di lui solo commenti positivi, dico sul serio! Era una di quelle cose che una volta che te ne accorgi, non puoi più fare a meno di notare.

Chiudo il libro, mi giro di fronte a lui e lo guardo. Adesso gli devo dire la verità. Gli devo dire la più vera e assoluta verità, senza tralasciare niente. Non voglio che stia così con me per tutto questo tempo.

T/n: Nathan mi ha baciato. Mi ha portato in uno sgabuzzino e ha cercato di violentarmi. Io l'ho allontanato il più possibile da me, dandogli anche un calcio nei gioielli di famiglia. Qualunque cosa tu abbia sentito, è una balla bella e buona. Volevi sentire questo? Bene. Hai avuto anche le risposte. Non mi vuoi credere? Fa niente, sono abituata-

Draco non mi fa finire di parlare che mi bacia subito sulle labbra. Non è un bacio a stampo come ci eravamo abituati i primi giorni per difenderci da Nathan. Sembra più reale e magico. E mi piace molto. Bacia anche meglio di Nathan, se quello lo si può chiamare bacio. Poi si stacca, mi guarda negli occhi e mi sorride.

Draco: Perché non me lo hai detto prima?

T/n: Avevo paura... avevo paura di te, della tua reazione. Ma ho solo peggiorato la situazione... lo so. Ho sbagliato. Considerami una poco di buono, una cattiva amica, una stronza... me lo merito. Me le merito a pieno questi insulti.

Mi mette una mano sotto al mento e mi accarezza la guancia.

Draco: T/n... Tranquilla. Non ti chiamerei mai così. Non mi azzarderei mai a farlo o dirlo. Toglitelo dalla mente. Tu sei solo la mia migliore amica... tu sei la mia più cara amica in questo mondo.

Lo dice con tutta la calma del mondo ed io rimango incredula. Non gli posso credere. Come puoi considerarmi tua amica nonostante tutto quello che hai detto e fatto in questi tre mesi? E dopo quello che hai appena fatto.

Draco: Vuoi che ti ripeta tutto? Partendo dal bacio?

Sogghigna, ridendo leggermente nel mentre con il pollice traccia il contorno delle mie labbra.

T/n: Il bacio va bene.

E divento subito rossa appena lo dico. Non ci credo di averlo detto. Come tutte le parole che ho detto in questi tre mesi. Erano reali o stavo nella parte? O stavo così tanto nella parte che mi ero dimenticata come si fingesse ed è diventato tutto reale?

T/n: Mi sento comunque una merda.

Draco: T/n, devi stare tranquilla. Siamo solo migliori amici. Sono solo deluso perché non me lo hai detto prima, ma... è tutto passato, veramente. Credimi.

Lo guardo per qualche secondo.

T/n: Lo sai che non mi merito il tuo perdono, Draco.

Draco: Invece lo avrai e lo accetterai. Vieni qui adesso, T/n.

Dice indicandomi dove devo andare. Vicino a lui. Molto vicino a lui. Faccio ciò che mi dice. Ma lui mi prende per i fianchi e mi porta molto vicino a lui, in modo quasi... possessivo. Perché i suoi abbracci non erano così prima, né da amici né da finti fidanzati.

Draco: Posso sapere una cosa?

T/n: Certo.

Draco: Cosa sono per te?

Adesso di sicuro più di un migliore amico. Ma è vero quello che penso o è solo frutto della mia immaginazione? Perché sono stata molto tempo con Draco, e questo potrebbe aver influenzato molto il mio punto di vista su di lui.

T/n: Cosa sono io per te, Draco?

Lui sogghigna leggermente. Anche se sa perfettamente che è lui il primo a darmi delle spiegazioni. E se stesse facendo così perché vuole una conferma da me?

Draco: È maleducazione rispondere ad una domanda con un'altra domanda, lo dovresti sapere.

Mi avvicina ancora più vicino a lui... ci baciamo. Le sue labbra sembrano delle nuvole fredde che mi avvolgono per formare insieme a me un calore simile ad un fuoco vivo. Dopo un po' ci stacchiamo e mi scopre un orecchio.

Draco: Ti rifaccio la domanda... cosa sono per te?

T/n: Te la faccio io una domanda, perché ti stai comportando in questo modo da un momento ad un altro?

Rimane per un attimo in silenzio e si allontana leggermente da me.

T/n: Posso sapere che ti ha detto Nathan, per favore:

Draco: Che vi siete baciati, che tra poco scopavate, che ti ha sbattuto contro il muro... devo continuare?

Brutto bastardo. Menomale che se ne andato, altrimenti lo avrei ucciso a mani nude. Cosa che dovevo fare già in quello stupido magazzino.

T/n: No, mi basta.

Draco: Ma tranquilla, me lo aspettavo da una che mi considera come un fratello.

Ma chi diavolo mai ha usato questi termini. Io ho già due fratelli, mi bastano e avanzano. Soprattutto per come sono.

T/n: Cosa?

Draco: È così che hai detto a Nathan, o mi sbaglio?

T/n: Non ho mai riferito parola di te, Draco. Solo per dire che stiamo insieme.

Draco: Oltre a tenere segreti, sei pure bugiarda.

Bugiarda? Io? Ma hai capito con chi tieni a che fare, o ti sei scordato quello che abbiamo vissuto per tutto questo tempo? Non mi riconosci più? Solo per averti tenuto questo nascosto?

Per averti nascosto che Nathan stava per avere tutto quello che ha sempre voluto da me, ed io l'ho bloccato e buttato via come se niente fosse, dato che lui non è niente in confronto a te?

T/n: Bugiarda? Ti fidi più di Nathan che di me?

Draco: A questo punto non mi dai altra scelta.

T/n: Va bene... fidati di più di uno che mi voleva scopare e violentare come se fossi un oggetto, piuttosto della tua migliore amica di sempre che ti ha trattato sempre bene, nonostante il male che mi avevi fatto.

Me ne vado a passo veloce, staccandomi violentemente da lui. Ma Draco non mi raggiunge, non ci prova nemmeno. Ma meglio così.

Dopo qualche minuto mi trovo ai Tre Manici di Scopa, dove c'è Cho... sola. Mi guarda e fa cenno di sedersi vicino a lei ed io accetto subito.

Cho: Scusami per prima... ho esagerato.

T/n: Scusami tu, ti dovevo ascoltare. Ma oramai è tutto finito.

Mi siedo, mettendomi di fronte a lei.

Cho: Che intendi dire?

T/n: Nathan ha detto tutto a Draco... aggiungendo anche qualche grossa bugia.

Cho: Che figlio di puttana.

Arriva una cameriera che sicuramente vorrà prendere le ordinazioni.

Cameriera: Volete ordinare?

T/n: Cioccolata calda con marshmallow.

Cho: Anche per me, grazie.

Cameriera: Arrivano subito.

Mentre la cameriera se ne va, mi appoggio alla sedia guardando Cho. noto subito che non sono stata l'unica ad avere una giornata no oggi. Ma chissà cosa è successo a lei...

T/n: A te invece quale disgrazia è avvenuta?

Cho: Cedric ha fatto finta di non conoscermi nel mentre stava passeggiando con i suoi amici.

T/n: Che figlio di puttana.

Ci guardiamo e scoppiamo a ridere. È bello ritornare alla simpatia, come se non fosse successo nulla. Infatti non è successo nulla di grave tra di noi. Solo un piccolo dibattito. Che abbiamo ampiamente chiarito.

Dopo cinque minuti, ecco arrivare le nostre cioccolate calde con marshmallow. Io e Cho prendiamo subito le due tazze fumanti e facciamo subito cin cin.

Rimaniamo lì per dieci minuti, il tempo di bere tutta la tazza e parlare un pochino di tutto quello che ci frulla nella testa. Solo dopo aver finito anche l'ultima goccia della nostra bevanda che vediamo Tiger, Goyle e Blaise entrare nel pub. Appena mi vedono, faccio cenno di avvicinarsi.

Cho: Dovete festeggiare la dipartita di Nathan?

T/n: Si.

Cho: Allora io vado dalle altre che stavano andando a pattinare al Lago Nero.

T/n: Li sai che puoi rimanere con noi, Vero?

Cho: Lo so, T/n. Ma è una cosa tra voi. Io non centro niente.

T/n: Allora fai vuoi tu. Ci vediamo dopo.

Cho: A dopo, T/n.

Si alza dalla sedia dove è stata fin dal primo momento che l'ho vista e saluta i ragazzi mentre se ne va. I ragazzi ricambiano il saluto e si siedono intorno a me. Ma Goyle pare spaesato, come se mancasse qualcuno. E sia già chi è.

Goyle: Draco?

T/n: Non lo so.

Tiger: Cosa significa non lo sai?

Goyle: Non stava con te l'ultima volta?

Purtroppo si, ma poi io l'ho allontanato. Come faccio con tutti, a quanto pare.

T/n: Si, ma poi ci siamo divisi.

Blaise: Perché?

T/n: Mi state facendo un'interrogatorio di terzo grado, per caso?

Blaise: Vogliamo sapere solo dove è Draco.

Tiger: Ho capito. Adesso lo chiamo.

✩。:*•..•*:。✩

Draco Pov
Sto camminando avanti e indietro su questo ponte. Sono... infuriato. Come ha potuto farmi tutto questo, T/n. Lei è l'unica di cui mi fido ciecamente. Ho dato tutta la mia fiducia in lei, e lei ricambia così. Che bella migliore amica che ho. E l'ho pure baciata perché mi piace da morire. È molto fortunata che io la ami così tanto.

Intanto mi squilla il telefono, Tiger? Cosa vorrà adesso? Dirmi dove sto? Che ha visto T/n furiosa o triste?

Draco: Dimmi.

Tiger: L'appuntamento.

Draco: Cosa?

Tiger: Te lo sei scordato? Ai Tre Manici di Scopa? Con tutti noi?

A quanto pare non hanno ancora saputo di me e T/n. Meglio così. Non sopporterei la voce di Blaise trapassarmi le orecchie per quello che le ho fatto. Di nuovo.

Draco: C'è anche T/n?

Tiger: Si, perché?

Allora forse lo sanno. Se T/n ha avuto il coraggio di dire loro tutto quello che è successo.

Draco: Arrivo.

Guardo l'orario dal mio telefono. Le due del pomeriggio... non ce la faccio ad andare. Ma qualcuno mi spinge ad andare. T/n Prince. La voglio rivedere. Mi manca già molto. E, anche se mi ha nascosto quella cosa con Nathan, non posso odiarla. O meglio, non riesco ad odiarla.

Arrivato ai Tre Manici di Scopa dopo un bel po' di tempo, è noto con molto piacere che ci sono tutti, tutti felici, compresa T/n. Con un vestito che non avevo notato prima per colpa del giubbotto che indossava... sembra che lo fa apposta per me ad essere così tremendamente bella.

T/n: Alla fine c'è l'hai fatta. Dai, siediti vicino a me.

Non può essere che sono nella realtà. Dopo tutto quello che gli ho fatto. Forse fa finta perché non ha detto della nostra discussione di prima. Perché, come ha detto lei, mi tratterà sempre bene nonostante le male che le faccio.

Come fa? Non me lo merito proprio un'amica come lei.  Mi dirigo vicino a lei e prendiamo tutti le nostre Burrobirre. Se lei farà finta di niente, anche io farò finta di niente allora. Per il bene suo. Per l'amore suo. Per l'amore della mia Prince.

Tiger: Al piano, anche se cambiato all'ultimo, che ha fatto cacciare il fottuto Nathan Hunt.

Brindiamo e beviamo le nostre Burrobirre. Stiamo li tutta la giornata, o almeno fino a quando ci chiamano per ritornare ad Hogwarts.

Durante il viaggio, non riesco a pensare che ad una sola cosa. T/n... forse ho esagerato. Ma ormai è troppo tardi, soprattutto dopo la scenata che ho fatto. Adesso sta vicino a me, che guarda il panorama e ascolta la musica. Anzi... sta dormendo.

Gli metto una mano sul fianco e mi metto vicino a lei... non riesco proprio ad odiarla. Ma poi penso al discorso tra me e Nathan... non era Veritaserum quella pozione, molto probabilmente.

L'ha fatto solo perché doveva sganciare l'ultima bomba prima di andarsene. Mi ha ingannato per litigare con lei. Sono sicuro al cento per cento. L'unica che ha detto la verità è stata T/n. È sempre stata lei.

Draco: Hey, T/n. Svegliati! Siamo arrivati.

T/n: Di già?

È tutta assonnata e si stropiccia gli occhi per svegliarsi. Ed è bellissima che veramente la vorrei baciare tutta, ogni sua parte del corpo.

Draco: Si.

T/n: Ma sto benissimo qui...

Il treno si ferma e tutti scendono... e T/n ancora non si alza. Così decido di prenderla in braccio e di portarla alle carrozze così.

T/n: Oddio!

Dice nel mentre si sveglia di colpo e mi abbraccia per non cadere.

Draco: Non ti volevi né svegliare e né alzare, quindi ho usato le maniere forti.

T/n: Grazie...

Scende dalle mie braccia e si sistema per bene il suo vestito, soprattutto il giubbotto.

T/n: Ma me la so cavare da sola. Te lo devo ricordare sempre?

Lo dice in modo così serio. Mi guarda male e corre verso Cho e altre sue amiche Corvonero. I ragazzi invece mi raggiungono.

Blaise: Questa volta cosa è successo?

Draco: Nathan ci ha ingannati. Ha architettato tutto per farci litigare.

Tiger: La bomba prima dell'esplosione, come si dice dalle mie parti.

Blaise: Come anche dalle nostre parti, Tiger.

Goyle: E tu cosa hai fatto?

Draco: Mi sono comportato come Nathan.

Blaise mi guarda male... è super arrabbiato. Tiger e Goyle lo notano e cercano di bloccarlo del venirmi addosso. Non mi aspettavo reazione diversa da lui.

Draco: Ho pensato che... se ha fatto questo, gli piacciono questi tipi di ragazzi...

Blaise: QUESTO È IL PROBLEMA, HAI PENSATO. MA SEI SCEMO IN CULO?! SEI NATO COSÌ O HAI AVUTO DEI PROBLEMI MENTALI DA PICCOLO?

Tiger: Calmo Blaise.

Blaise: EH NO CHE NON STO CALMO. PERCHÉ FA SEMPRE DI TESTA TUA?

Goyle: Rilassati.

Adesso Blaise è più calmo... e anche felice.

Blaise: Infatti... perché mi devo incazzare con una persona che non mi dà retta? Secondo me i muri capiscono più di te. Infatti con i muri almeno sento la mia voce che mi ritorna, e quindi esistono. Invece con te è come se i miei consigli ti entrassero da un orecchio e ti uscissero dal culo.

Ha ragione... mi aveva detto come fare nel caso volessi conquistare T/n per farla diventare la mia ragazza... e non l'ho seguito. Intanto Blaise si arrende, e si avvia nel dormitorio senza aspettarci.

Draco: Blaise...

Blaise: Ah, no no no no no. Adesso te la cavi da solo. Cupido va in pensione. E non ti aiuterà a conquistare T/n. Baci e Abbracci.

Si incammina verso le carrozze, e lo stesso facciamo io, Tiger e Goyle. Arrivati, ci mettiamo tutti su una carrozza, la prima disponibile. Noto subito che nella carrozza che è partita prima di noi c'è Blaise con Pansy e i nostri compagni di Casa. E nella carrozza successiva ancora c'è T/n con Cho, e altre loro compagne di Casa. Dovevo starci io vicino a lei, però.

Entriamo nella Sala Grande, addobbata per le feste di Natale. La McGranitt sta passando per prendere i nomi di chi starà qui ad Hogwarts. Dato che alcuni preferiscono stare qui oppure devono per forza stare qui. Infatti si avvicina anche a noi.

McGranitt: Qualcuno di voi resta?

Draco: Io.

Purtroppo aggiungo. Quest'anno i miei vanno in Francia... quindi, rimango qui. E sono anche l'unico.

McGranitt: Va bene, gli altri invece.

Fanno cenno di no e se ne va alla tavolata dei Corvonero, proprio vicino a T/n. Poi guardo T/n... Mi viene il ribrezzo al solo pensiero di quello che le ho fatto e detto in tutto questo mini viaggio ad Hogsmade. Non le dovevo rovinare questa giornata. Doveva essere di divertimento ed altro. Ed invece l'ho trasformato in un inferno.

✩。:*•..•*:。✩

T/n Pov
Minerva: Qualcuno di voi resta?

T/n: Io e mio fratello, professoressa.

I miei genitori lavoreranno... per conto del Prigioniero di Azkaban. Quindi, nessuno starà a casa in questo periodo. Ed io e Niklaus non vogliamo stare soli a casa. Quindi tutte e due abbiamo deciso che rimarremmo qui ad Hogwarts.

Minerva: Va bene, il resto?

Cho: Penso di no.

Minerva: Grazie mille.

Mentre la professoressa se ne va, evito qualsiasi sguardo alla tavolata dei Serpeverde, per conto di Draco. Anche se è stato bellissimo dormire sul suo petto. Mi è parso strano che non ha detto niente dopo tutto quello che mi ha fatto.

Cho: Ma perché i ragazzi devono essere così... così...

T/n: Idioti, menefreghisti, senza cuore?

Cho: Non avrei usato parole migliori.

L'occhio guarda il lato dove di solito si siedono i ragazzi dell'ultimo anno. Hanno lasciato qualche bevanda alcolica allo scoperto. Forse so come rallegrare la nostra serata, Cho.

T/n: Adesso, ci divertiamo e li dimentichiamo.

Cho: Che intendi dire?

T/n: Adesso vedi.

Mi alzo e mi dirigo a quel lato. Trasformo le bottiglie di alcol in bottiglie normali, per non dare nell'occhio a professori o altre persone e ritorno da Cho.

Cho: Non so cosa significa.

Mi siedo e le porgo una bottiglia.

T/n: Bevi.

Cho: Cosa c'è dentro?

T/n: Bevi e basta... fidati di me.

Entrambe beviamo, ma Cho sembra che non l'abbia molto gradito. Infatti lo sputa quasi subito, nel mentre io continuo a bere.

Cho: Ma è... alcool? Ma sei scema? Ci farai cacciare dalla scuola, e non è un buon rimedio contro i ragazzi, e lo dovresti sapere.

Cho mi prende la bottiglia da mano e la mette vicino a lei.

T/n: Guastafeste. Preferivi il tè?

Cho: T/n...

T/n: Santarellina, dimmi tu come e cosa fare.

Cho mi guarda sbalordita... ci sta pensando, ma non le viene niente. Rimane muta, mi guarda, mi ridà la bottiglia che mi ha tolto e riprende anche la sua. E insieme beviamo.

T/n: È la prima volta?

Cho: Si... a te invece?

T/n: No. Sono abituata a questo. Tra feste e festini in Italia, mi sono abituata.

Cho: Allora, che si fottano i ragazzi.

T/n: Che si fottano i ragazzi.

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