OS LARRY
Nessuno sa cosa succederà nel futuro.
Non sappiamo neanche cosa succederà fra un minuto, qualche mese o 5 anni.
La nostra vita è un'incertezza unica.
Non sapremo mai come moriremo e quando.
Non sapremo mai se avremo figli.
Non sappiamo anche se andremo a vivere in una villa o sotto un ponte.
La propria vita viene organizzata secondo un piano preciso di cui noi non siamo a conoscenza.
Possiamo cambiarlo? Certamente. Ma è come la spesa. In quel momento puoi scegliere se prendere i fiocchi d'avena o no. In quel momento posso scegliere se seguire il piano diventando avvocato, o rifiutare e trovarsi a lavorare come tatuatore.
Nessuno nella propria vita ha punti fermi. Esistono solo colonne.
Colonne a cui possiamo reggerci, per sempre o per un secondo.
Non sapremo mai ciò che ci succederà fra 30 secondi.
E questo Harry lo sapeva bene.
Essere figlio di due degli avvocati migliori di Londra, se non di tutta la Gran Bretagna, non è facile.
Esser considerati solo un ragazzino ricco non è bello.
Non è bello che tutti vigliano essere tuoi amici solo per i soldi e ti ritrovi solo con 2 amici, 3 se contiamo un fidanzato di uno di essi.
Harry ha 17 anni e lui sa già il piano che dovrà seguire:
-diplomarsi con il massimo dei voti.
- diventare avvocato.
- e avere una famiglia.
Ma il ragazzo non è come tutti lo descrivono.
È gentile e sensibile come una Margherita appena sbocciata.
È alto e magro, con lunghi capelli ricci che gli ricadono sulle spalle e occhi verdi.
Ma non verdi e basta: sono un verde smeraldo con strisce dorate. In poche parole Harry è un angelo caduto sul pianeta sbagliato.
I suoi unici amici sono gli unici che lo proteggono dal mondo.
Niall: un irlandese esuberante che conosce Harry da quando ne ha memoria. Lo proteggerebbe a costo della vita.
Zayn: un pakistano duro e figo. È stato il primo amore di Harry. Il riccio lo guardava da lontano e un giorno sono casualmente finiti a letto insieme a Liam.
Perché si. Harry è gay. FOTTUTAMENTE gay. Le ragazze non lo attraggono in nessun modo, ma per sua sfortuna i genitori non lo sanno e, forse, non lo accetterebbero.
Zayn e Liam sono fidanzati da 3 anni. Il bello e il fregno in parole povere.
Tutti e due vedevano le occhiate sognanti che il riccio mandava al primo, ma sapevano di quanto fosse solo e quindi hanno deciso di regalargli sorrisi mozzafiato ogni volta che lo beccavano.
Per puro caso un giorno Harry decise di mettersi dei jeans skinny, così stretti da far sembrare il suo sedere il paradiso, che non scappó inosservato alla coppia.
I due sapevano già della bellezza del riccio e ne approfittarono.
Fu la serata più bella della vita del ragazzo. La mattina dopo Liam gli spiegò che dopo quella notte non ci sarebbe stato più niente. Volevano solo far felice un ragazzo così tanto ricco quanto spaesato.
Ovviamente di notti così ce ne furono e i due non capivano come la bellezza di Harry crescesse ogni giorno di più.
Eccoci dopo un anno.
La cotta per Zayn era morta e sepolta, per far spazio a un ragazzo dalle iridi azzurre e argentate: Louis Tomlinson.
Di una bellezza sconvolgente e con un fisico da far paura.
Appena entrato nella scuola aveva adocchiato Harry.
Lo conosceva? Oh si.
Sapeva dei suoi genitori. Di quanto fossero crudeli e che non un solo caso era andato male. Erano dei bastardi certo, ma che sapevano fare il loro lavoro.
Per Louis, Harry era una specie di angelo, che non sapeva volare. Gli serviva solo una spinta.
Avevano subito stretto amicizia.
Le sedute di sesso con Zayn e Liam finirono e Niall continuava a ripetergli di non fidarsi troppo.
Harry lo ascoltó? No. Ovviamente.
Quelle cazzo di iridi angeliche lo avevano mandato all'inferno. A bruciare nel calore dell'amore per il ragazzo.
Pian piano che i mesi passavano il feeling fra i due aumentava, l'amore che provavano cresceva e la passione bruciava come un tizzone ardente.
Non riuscivano a stare lontani.
Si abbracciavano sempre, parlano e si perdevano negl'occhi dell'altro. E Louis difendeva Harry dalle persone che erano rimaste vittime dai suoi genitori o dall'invidia umana, guardagnandosi baci, carezze e aiuto nello studio.
Sembrava tutto così perfetto.
Appunto sembrava.
Come ho detto prima, nessuno sa cosa succederà fra 4 minuti.
Harry non sapeva cosa stava per succedere. Non sapeva il vero piano della sua vita. Sapeva solo quello che gli era stato imposto. E questi due, avevano idee diverse per l'avvenimento della sua esistenza.
Ma ricordiamoci.
Puoi cambiare il futuro, solo se riesci a comprendere il presente.
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Era una calda giornata di Maggio.
E mentre Zayn e Liam si stavano tranquillamente limonando attaccati al muretto della scuola, una testa riccia corse verso di loro.
"ZAYN! LIAM! DEVO DIRVI UNA COSA IMPORTANTISSIMA!" disse Harry tutto eccitato.
I due si staccarono e guardarono male il povero Harry.
Zayn, essendo meno dolce del fidanzato, prese subito parola.
"fa che non sia una cazzata ad aver interrotto la mia pomiciata mattutina".
Liam fece una faccia contrariata e diede una gomitata sul fianco al pakistano.
"ZAYN! Sentiamo cos'ha da dire Har- aspetta, HARRY COME MINCHIA TI SEI VESTITO?! " sbraitó furioso.
"la calma se n'è andata affanculo" bisbiglió Zayn.
"ma calma cosa!? Sai che non voglio che Harry si vesta così! Skinny neri e maglia attillatata. Davvero?"
Harry abbassò lo guardo deluso.
Pensava di risultare carino e invece aveva fatto arrabbiare uno dei suoi unici amici.
"s-scusatemi, n-non lo fa-farò più. Volevo sol-o di-dirvi che vorr-rei dichiararmi a L-Lou".
disse mentre gli occhi si riempirono di lacrime. Era sempre stato fragile, soffriva di attacchi di panico e nonostante avesse frequentato i migliori psicologi, la sua fragilità emergeva spesso.
I due fidanzato si sentivano morire dentro. Se Niall, o peggio Louis, avessero scoperto che lo avevano ridotto in quello stato, loro due si dovevano già considerare nella bara.
Ironia della sorte, in quel momento arrivò l'irlandese.
"scusate il ritardo ragazzi, ma appena ho detto a Harry che forse era un po' attillato è scappato come quando fai le patate fritte e ti br- PERCHÉ CAZZO HARRY STA PIANGENDO?" disse il biondo. Non era mai arrabbiato, ma se si tratta di Harry avrebbe anche potuto tirare fuori il coltello da caccia di suo nonno.
I due fidanzati abbassarono la testa imbarazzati e provarono a spiegargli ciò che era successo.
"siete due incoscienti! Come potete pensare di urlare contro Harry eh?"
Il centro della conversazione intanto era abbracciato a Niall e non dava segno di star meglio.
"scusami Harry" dissero in coro.
Il ragazzo fece un flebile sorriso prima di tirare su il naso.
Liam provvedè a dargli un bacio a stampo sulle labbra.
Fu guardato male da Zayn, ma dopo tutte le notti passate con lui, le labbra color fragola di Harry erano ben conosciute ai due.
Payne fu allontanato da LouissonoincazzatoconLiamperchèhabaciatoHarryTomlinson.
"cazzo fai coglione?". Il ragazzo dagli occhi aveva un altro nome oltre quello appena indicato: LouisgelosomarciodiharryTomlinson.
"ma buongiorno fiorellino" disse ironicamente Niall, che si beccó un'occhiataccia da Louisho5000nomiTomlinson.
"volevo scusarmi perché abbiamo avuto un piccolo malinteso".
Louis appena vide Harry lo prese subito in braccio per lasciargli vari baci sulla faccia rosa.
"che non succeda mai più Payne, questo è un avvertimento. "
E dopo questa minaccia se ne andò nel giardino insieme a Harry.
Liam e Zayn guardarono un po' i due allontarsi.
Niall, che non era scemo, capì che anche i suoi ragazzi sapevano dei sentimenti di Harry verso il suo amato. Decise di non dire e rimettendosi lo zaino in spalla andò verso la classe. Alla prima ora matematica. Fantastico oserei dire.
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"stai meglio?"
Chiese in tono materno Louis.
"s-si grazie " disse Harry arrossendo e dando un bacio sulla guancia al suo amore proibito (mica tanto).
"giuro che se becco Payne o qualsiasi altro rifarti male io l-"
Disse quasi minacciando questa futura persona.
Persona che il futuro ha già riservato a Harry, ma che non ne è a conoscenza.
Il piano può stravolgere la nostra vita. Harry voleva dichiararsi a Lou e, invece, ora è fra le sue braccia a farsi consolare come un bambino di due anni.
La nostra esistenza è già scritta, a matita certo, ma Harry non è riuscito a seguire il suo piano. È stato trascinato dla suo destino senza poter cancellarne una parte.
"lou smettila. Va tutto bene. Sono solo... sensibile ecco. Però dovrei parlarti" prese un respiro profondo "mi piaci. Ma non è una cotta passeggera. Ti amo. Amo i tuoi occhi azzurri, che sono così angelici da darmi dannare. Amo i tuoi capelli sconsigliati e la tua barbetta. Amo il tuo fisico e il tuo sorriso. Dio il tuo sorriso è qualcosa di paradisiaco. Senza parlare del tuo profumo: è così mascolino che-"
Ma non riuscì a finire la frase. Una volta ancora il piano che aveva in testa fu spazzato via come polvere sul tappeto.
Non riuscì a finire la frase perché io destino gli aveva regalato la cosa più bella che potesse aspettarsi. Un bacio.
Un bacio bellissimo. Le loro labbra si incastravano perfettamente. E dopo il primo momento di shock, Harry rispose al bacio attivamente (cioè passivamente).
Allacció che braccia al collo di Louis e schiuse la bocca, cosicché potesse lasciar passare la lingua del compagno.
Iniziò uno scontro di lingue, comandato dalla passione che bruciava. Da quell'inferno in cui erano capitati e in cui volevano bruciare fino a quando quel bacio non sarebbe finito.
Le mani di Louis erano salde sui suoi fianchi, per paura che se avesse allungato le mani più in là.
Fu proprio Harry a mettere le mani venose di Louis sul suo lato B. Voleva sentirsi suo. Voleva fargli vedere che si fidava e che avrebbe cancellato le parti del destino che non includeva quell'angelo.
Un angelo si. Che lo stavano facendo bruciare in un'emozione mai provata prima.
Continuarono così per una decina di minuti finché non si staccarono.
"Questa va bene come risposta?" chiese il liscio tirandogli il labbro inferiore.
"non esiste risposta più perfetta" disse prima di ributtarsi sulle sue labbra.
Louis all'inizio rispose con foga a quell'attacco prima di separarsi da quei frutti maturi, più precisamente chiamate labbra di Harry.
"per quanto vorrei stare qui per tutta la vita, dobbiamo andare a lezione visto che siamo già in ritardo di 5 minuti. " disse accarezzando i morbidi capelli di Harry.
"ma Louuu non ho vogliaaa" disse con voce bambinesca il riccio.
"uhuh il piccolo Styles vuole essere trasgressivo, cosa direbbero mammina e papino se fossero qua?" chiese sdottendolo.
"sai Louis, la mia vita è così triste. Così programmata. Devo sempre essere il migliore in tutto. Perché la media dell'8 in francese non va bene? Il destino ha un piano per me e credo che riguardi te e unicamente te. Tutto il resto è solo un tenue sfumatura. Una sfumatura che non noti, perché tutto gira intorno a ciò che salta all'occhio. Quindi sai che ti dico dopo questo discorso pallosso? Non me ne fotte un cazzo se lo scoprono." disse abbracciandolo.
Louis rimase un attimo stordito. Non sapeva cosa dire. Vuoi fidanzarti con me? Vogliamo essere la sfumatura dell'amore? O magari poteva solo baciarlo?
"Harry, sono stato incantato da te subito. Non posso fare i tuoi discorsi bellissimi, non posso dirti parole che ti sciolgono il cuore, ma una cosa la pisos fare. Hazzy, vuoi fidanzarti con me? ". Chiese con coraggio.
Dire che Harry Edward Styles fosse scioccato era un eufemismo.
Non era il momento, ma voleva prenderlo un po' in giro.
"mmm non so. Devo pensarci. Sai c'è anche quel ragazzo, Nick, è così dolce con me e p-" venne interrotto da Louis.
"Ah si? Quindi ho già qualcuno da pestare a morte. Aspetta che chiamo Zayn, Liam e Nello e poi vede quel bastardo". Disse ironicamente.
Harry rise di gusto e diede un bacio a stampo al liscio.
"Idiota smettila. Ovvio che voglio fidanzarmi con te. E adesso baciami. Ho voglia di saltare tuutte le lezioni".
Louis non se lo fece ripetere due volte.
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"quindi vi siete fidanzati?"
Chiese Niall dubbioso.
"per la milionesima volta Nello, SI IO E LOUIS STIAMO INSIEME" disse esasperato Harry.
"sai che non mi fid-" "ma statte zitto Horan! Ora. Limonatevi susu" disse Zayn eccitato.
Liam iniziò a fare un coretto, seguito subito dal fidanzato. "LIMONE LIMONE LIMONE LIMONE LIMONE"
Intanto Niall girava gli occhi al cielo. Aveva paura che Harry soffrisse, ma la vita era sua.
I due neo-fidanzati, imbarazzati come pochi, accordarono alla richiesta dei due strambi amici e siumm.
Limone in arrivo.
Dopo due minuti dei fischi li fecero staccare.
"dio che idioti" borbottó Tommo.
"però ci vuoi beeene, vero lou?" disse Liam con voce smielata.
"per mia sfortuna si Payne".
Harry lo andò ad abbracciare. Non sapeva neanche perché, sapeva che sarebbe successo qualcosa, ma il suo destino sembrava volersi nascondere dentro un sacco di juta.
"devo ammettere che siete carini però " riveló Niall tutto rosso in viso.
Tutti andarono ad abbracciare il biondino. Perché anche se diversi si vogliono bene.
"io e il mio amore abbiamo pensato di festeggiare il vostro fidanzamento!" disse Zayn tutti felice.
Niall e Louis accettarono senza nemmeno pensarci.
I loro sguardi si posarono poi sullo spilungone tutti ricci.
"I-io non lo. Devo prima andare a f-francese e poi chiedo ai miei genitori". Disse con il volto chinato verso il terreno, come se improvvisamente fosse molto interessante.
"Dio Haz che palle che sei. Oggi salti francese e vieni con me a prendere dei vestiti per il party, che ovviamente pagarai tu e poi andiamo a casa dei tuoi e gli dici che farai un pigiama party da me!"
A Harry quella sembrava una pessima idea.
Sapeva benissimo che non poteva fare di testa sua, che non poteva saltare ciò che gli era stato affidato e che non poteva tardare di un solo minuto.
Ogni sera gli veniva affidata una lista di cose che doveva fare il giorno dopo con tutti gli orari.
Pregava ogni giorno che quello non fosse il suo destino. Che in realtà tra poco sarebbe tutto finito e avrebbe potuto vivere senza troppi vincoli.
Non fece in tempo e controbattere che Niall lo aveva trascinato nella sua macchina (ovvero di Harry) per andare nella direzione del centro commerciale.
Dopo 1 ora avevano già scelto i vestiti per il piccolo party e stavano andando a casa del riccio.
I signori Styles erano ancora al lavoro e quindi i due ebbero il tempo di farsi una doccia e profumarsi (e depilarsi nel caso di Harry).
Si erano appena preparati ed erano belli da sturbo: Niall aveva una camicia azzurra e dettagli bianchi, che gli fasciava il corpo magro e che risaltava gli occhi azzurri come il cielo e jeans rotti bianchi
Harry invece aveva preso una camicia banca con dei fuori indiani giallo senape spacciata fino alla farfalla che si era tatuato (ecco una delle sue piccole trasgressioni che gli è costata una cicatrice sul fianco ) degli skinny neri con degli strappi.
Per la prima volta nom aveva seguito il suo programma.
Per la prima volta aveva fatto uscire il vero lui. Quello dallo stile particolare (e anche provocatorio da come dice Liam).
Si sentiva finalmente lui. Finalmente Harry Edward Styles.
Ma con capiva perché sognava sempre quel sacco di juta, quel posto sporco e sudicio.
Stavano per uscire, quando i due si imbatterono in Anne e Des Styles.
"Harry dobbiamo parlare. " disse il padre di Harry con un tono che non ammetteva prediche.
Lo fissava con sguardo duro, quasi di odio. La madre, invece, era più delusa che arrabbiata.
"Niall, tesoro, fammi il piacere di uscire da questa casa." disse con tono calmo, Anne.
"ma-" provò a difendersi Niall. Sapeva cosa stava per succedere a Harry.
Quando i suoi genitori scoprirono i tatuaggi che il riccio si fece di nascosto diedero di matto. Aveva trasgredito la regols dei no tatuaggi.
Questa volta il piano del destino fu più duro delle altre volte.
Mentre Anne era al lavoro, Des chiamò un aguzzino, una persona che pagavano per fare del male alla gente.
Era un avanzo di galera e pronto per tornare in carica: e perché non iniziare con il figlio dei due bastardi che gli avevano fatto scontare 7 anni e 4 mesi di prigione? Sotto l'ordine, poi, del suo stesso padre.
Quest'uomo picchió Harry con una cintura, procurandogli il "tatuaggio del destino", come lo chiamava Niall.
Anne, Liam e Zayn non seppero mai il perché di quella cicatrice storta e spessa.
Si era bevuti la scusa del: durante pattinaggio mi sono graffiato con il pattino mentte volteggiavo.
Liam non si era fidato particolarmente però e, dopo 1 anno, stava cercando di scoprire la verità.
"Niall vai. Stai tranquillo ci vediamo a casa tua. " gli disse Harry. Ancheui sapeva cosa sarebbe successo. Ma non voleva più essere più essere un burattino. Un robot. Lui voleva essere chi voleva.
L'irlandese gli fece un sorriso dispiaciuto e, poi, gli diede un abbraccio fraterno.
Infine andò verso la porta e uscì.
"abbiamo saputo che hai saltato la scuola" iniziò il padre con la voce che usava per mettere il prigione le persone. Autoritaria. Forte. Cattiva.
"è suc-" provò a difendersi Harry, che his sentiva la cintura sul suo corpo e il ferro gelato sporcarsi di sangue.
"e hai pure saltato francese. Che ti sta succedendo Harold? " chiese la madre.
"volevo solo fare qualcosa di diverso. Ho preso anch-e d-dei ves-vestiti nuovi " disse indicandoli.
I genitori si coprirono entrambi gli occhi inorriditi.
"mio dio. Chi ti ha messo in testa questa mania per i vestiti così... Così.. Alla mano? " chiese Anne più delusa di prima.
Delle fredde lacrime iniziarono a sgorgare fuori gli occhi smeraldini di Harry, che ha contatto con le calde guance rosse, fecero percorrere un brivido lungo la sua schiena pallida.
Proprio in quel momento Des, con passo militare, sti stava avviando verso il telefono di casa, per chiamare l'aguzzino.
La sfortuna di Harry è che non poteva neanche denunciarli: avevano legalizzato quell'aguzzino come guardia del corpo, quindi aveva il permesso di alzare le mani.
"Des no!" disse la povera madre di Harry. "voglio che sia tu a dargli uno schiaffo, per nostra fortuna è legale farlo. "
Anne non lo aveva detto in realtà alla caso. Voleva proteggere il figlio come mai era riuscita a fare. E stava provando a rimediare i propri errori rimanendo, però, dura e ferma.
Des dopo il primo momento di shock si avvicinò a Harry e ne scrutó il viso tremante e lucido di lacrime.
Però non fece niente, gli diede un bacio sulla fronte e semplicemente andò dalla moglie e dopo un breve abbraccio formale, si diresse verso il portone di ingresso, con in mano la sua valigetta camosciata; dove conteneva i documenti per il prossimo caso.
Prima di uscire gettò un ultimo sguardo al figlio.
"non sei ancora abbastanza maturo per essere un vero Styles".
E se ne andò sbettendo prepotentemente la porta.
I due erano rimasti Scioccati.
Come cazzo era possibile che Des Styles se ne andasse così? Nona Ceca neanche sfiorato il volto niveo del figlio. Figlio cresciuto appunto con severità.
Ecco uno dei motivi principali dei suoi attacchi di panico.
Anne guardò suo figlio. Lo guardò negl'occhi che aveva preso da lei e disse poche parole, semplici e concise.
"attento Haz. Non fidarti troppo di chi sta attorno. "
E per La prima volta fefe il primo passo per il perdono.
Andò dal figlio e lo abbracciò, come una vera madre farebbe.
"ora signorino esci. C'è una festa che ti aspetta no? Dai che Louis non vede l'ora di baciarti! " disse entusiasta.
Harry gli riservó Un'occhiata stranita.
"come fai a saperlo donna?" chiese con ironia.
"una madre sa tutto caro Harry. Ora susu vai " disse sorridendo e dandoglia una pacca sul sedere.
Il riccio uscì di casa con la consapevolezza che qualcosa stava cambiando.
O in meglio o in peggio non lo sapeva, ma adorava questo odore di diverso (o del camioncino della pattumiera).
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Harry pensava che la festa sarebbe stata con solo i suoi amici.
E invece il suo fidanzato era solo il modo per fare un party esclusivo con tutta la scuola.
C'era alcol, fumo musica e sesso.
In poche parole la vita per gli adolescenti.
Di stava tranquillamente baciando con Louis, che lo teneva in braccio, da oscurare tutto il resto.
Le forti note della canzone che c'era in quel momento era quasi inesistente. E l'odore di canne era leggiadro come l'odore di orchidea.
Anche se tutte queste cose appena elencante sembrano così romantiche, ciò a cui stava pensando Louis non lo era.
Aveva sulle gambe un dio greco, che so strusciava sul suo corpo e che lo baciava con una passione assurda.
Erano sul divanetto di casa Payne da almeno mezz'ora quando sentirono che intorno a loro non c'era più un rumore, se non quello della sirena della polizia.
"cazzo ci mancavano gli sbirri."
Sbraitó Zayn, mettendosi le mani fra i capelli per poi sconoigliarli.
Tutti i presenti erano una agitazione di una possibile denuncia o multa.
A interrompere i mormorio agitati fu il suono del campanello di casa.
Tutti si fermarono nella posizione in cui erano e guardarono Liam e Zayn avviarsi verso la porta di ingresso.
Con le mani strette fra di loro, come per darsi forza, aprirono la porta.
Con l'agitazione in corpo, videro i distintivi luccicanti dei due poliziotti e fecero un breve sorriso.
"buonasera agenti. Come mai qui?"
Chiese Liam con una calma spaventosa.
"ho sentito che avete alzato un po' troppo la musica e che qui non siete tutti maggiorenni. Ma in realtà non sono i vicini che mi hanno chiamato, ma un certo signor Styles. Voleva che venissimo a prendere loro figlio e lo riportassi a casa". Disse uno dei due poliziotti, biondo con occhi azzurri, mentre faceva vagare lo sguardo su tutti i presenti.
Altro poliziotto, sicuramente il cattivo, sbuffó sonoramente.
"magari velocemente. Non ho voglia di stare in mezzo a ragazzini con gli ormoni a mille, poi se sono ubriachi peggio. "
Harry, visibilmente scioccato, emise uno sbuffo e si alzò dalle gambe del fidanzato, non prima di lasciargli un piccolo bacio sulle labbra.
Si fece largo fra la gente per andare verso i due poliziotti.
Quest'ultimi lo guardarono con sguardo un po' triste. Si vedeva che quel ragazzo aveva bisogno di divertimento e di svago, ma era il loro lavoro, il piano che gli avevano predestinato dal destino.
Con passo lento e di uno condannato a morte raggiunse i due poliziotti ed entrò nella loro macchina.
Quando i due poliziotti entrarono nella macchina, Harry non gli rivolse uno sguardo, ma iniziò a scrutare ciò che c'era fuori.
Guardava tutto con curiosità anche se in realtà non c'era niente di interessante. Solo case. Ma case che a Harry davano idea di famiglia.
Non come la sua.
Viveva in una villa grande. Ma era solo. Era come vivere in un altro pianeta.
Dipo 20 minuti di viaggio vide comparire davanti a sé la sua dimora.
Suonò il campanello e vide sua madre con un sorriso di scuse che gli aprì la porta.
Harry ricambió il sorriso e a passo veloce andò verso le scale per rifugiarsi il camera.
Non guardò neanche il padre.
Forse non lo era neanche. Un padre non picchia il suo figlio perché pensa che lo aiuti. Un padre è presente e pensa a suo figlio. Un padre non si può descrivere, lo devi sentire tu cos'è.
E Harry in questo momento sentiva più Niall come papà.
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La giornata era iniziata nel migliore dei modi.
Il papà di Harry doveva partire per 3 settimane.
Aveva avuto un problema a lavoro e doveva partire subito per Los Angels.
Harry prese lo zayno e corse fuori scuola, prendendo il pranzo e dando un bacio sulla guancia alla madre.
Andò verso l'ingresso dove vide il suo fidanzato. Louis, il suo compagno da oramai un mese lo stava aspettando sorridente.
Il riccio gli corse incontro dandogli un sonoro bacio sulle labbra, per poi riavvicinarsi per introdurre la lingua nella bocca dell'amato.
"a cosa devo tutta questa felicità, eh riccio?" disse quando si staccarono, anche e contro voglia.
Harry si staccò dal corpo del suo ragazzo e fece un sorriso raggiante, con aggiunta di fossette.
"Sai, mio padre è partito per 3 settimane e mia madre è andata dalla nonna, quindi ho casa libera e mi chiedevi se... " disse strusciandosi leggermente sul fidanzato.
"alle 9 sarò da te amore. "
Disse prima di riprenderlo in braccio e portarlo verso l'ingresso.
OK.
Harry stava morendo d'ansia.
Louis stava per arrivare e lui non si era neanche preparato.
Era in fottutissimo ritardo e sapete perché?
Perché era rimasto 2 ore nella vasca da bagno a godersi l'acqua calda che sapeva di rosa, a fantasticare sull'emminente serata. Neanche fosse un verginnello.
Ma questa volta era diverso.
Il riccio riuscì a mettersi una camicia bianca trasparente e uno skinny nero che non lasciava niente alla fantasia.
Stava iniziando ad apparecchiare, quando sentì il campanello suonare. "merda" pensò harry impanicato.
Corse ad aprire la porta e vide un Louis raggiante, sexy come pochi, ma sempre raggiante.
Non sto qui a descrivervi Louis. Vi dico solo che era divino. Una scultura di Michelangelo.
Insomma, Harry si sarebbe concesso a lui seduta stante.
"ei piccolo" disse prima di baciare le sue labbra carnose.
Il fortunato riccio non rispose, ma fece un verso eccitato durante il bacio.
A quel punto Louis fece scontrare i loro petti e allungò le mani verso i suoi glutei, per poterlo prendere in braccio e salire le scale verso la camera da letto.
L'attrazione era tanta e non riuscivano più a contenerla.
Louis buttò harry sul letto e iniziò a slacciargli la camicia, staccando anche dei bottoni, per baciargli il collo e sopratutto marchiarlo.
Il riccio animava sotto di lui, felice di queste attenzioni e iniziò a slacciargli i jeans per toglierli e introdurre una mano dentro i boxer.
Continuarono così per vari minuti fino a che Louis si staccò da lui. "posso?" chiese con timore.
Ok. Harry era su di giri. Non riuscendo a rispondere annuì soltanto, con gli occhi lucidi dall'eccitazione.
Quello che successe dopo era semplicemente spettacolare.
I loro corpi erano uniti non solo dalle parti intime di Louis, ma dalla passione stessa.
Erano lì, insieme, stretti nell'altro, nel loro amore.
Louis si beava degli ansimi che gli donava Harry, del suo calore e dei suoi occhi verdi oscurati dall'eccitazione.
Vennerro insieme e caddero stremati sul letto di Harry, abbracciati e appagati.
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"posso sapere chi ti sta scrivendo alle 10 del mattino mentre ci stiamo beando della colazione a letto? "
Chiese Louis irritato.
Appena si erano svegliati, si erano guardati negli occhi felici e si erano scambiati un dolce bacio, restando stretti l'un l'altro.
Il riccio aveva provato, poi, ad alzarsi per prepara la colazione al suo amore, ma una fitta la sedere non glielo permetteva, quindi Louis, da bravo gentelman, si era offerto di farla lui e di portargliela a letto.
"te l'ho detto Lou, è Nick." disse sorridendo, con tanto di fossette.
E non perchè questo ragazzo gli stesse simpatico, anzi gli stava leggermente sul cazzo, ma perchè amava le reazione da gelosone del suo ragazzo.
"e mi ha chiesto se volevo andare al ristorante con lui e p-" "BASTA COSI'! DAMMI IL TELEFON CHE GLI SCRIVO UN MESSAGGIO!" ok. Louis era veramente incazzato. Harry era suo. Tutto, dai peli alle unghie, il riccio era proprietà privata.
"HAHAHAH LOUIS!" disse Harry tenendosi la pancia dal ridere. "e ora che vuoi? quella piccola puttanella deve cap-" ma non riuscì a finire la frase perchè si ritrovò le labbra del compare sulle sue, un breve e amorevole bacio a stampo.
"lou era solo uno scherzo. mi ha ringraziato perchè l'ho aiutato in chimica." disse continuando a ridere. Louis era comunque dubbioso "si, ma ho visto come ti guard-" "amore. in questo momento sono a letto nudo con te e non con lui e non vorrei altro". disse prima di salirli sopra a cavalcioni e iniziò a baciarlo con passione. Il suo fidanzato rispose allo stesso modo, strusciandosi leggermente sul riccio.
"secondo round?" propose Harry incerto. "secondo round. ORA" disse capovolgendo la posizione.
Ed eccoli lì, a bruciare nella loro passione, nel loro amore.
Sono uno la colonna dell'altro. Ma per quanto durerà? Quando le fondamente cederanno e verranno trascinati via dal fiume sporco e melmoso chiamato vita?
Per ora non si sa, ma godiamoci il loro amore, perchè non sappiamo fino a quando la pace stazionerà nella loro bella, ma incasinata vita.
Ciao ragazzi!
Ecco la sorpresa che avevo annunciato.
Sarà una piccola os di 2 o 3 capitoli massimo.
Spero vi piaccia❤️.
fra1807✨
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