37.
Il suicidio è l'atto più estremo che un essere umano possa fare. Procurarsi da soli la morte. Bisogna essere coraggiosi ma al contempo codardi. Coraggiosi perché non è facile uccidersi e codardi perché si vuole smettere di vivere anziché andare avanti. Georgia non si è suicidata. Non secondo me. Sarebbe morta ugualmente e dolorosamente e invece ha preferito farlo prima. Io l'avrei sostenuta, non mi sarei messa contro di lei. Le avrei stretto forte la mano mentre le davano i farmaci e sarei stata con lei per i quarantacinque minuti successivi. Il fratello di Jenn, Bob, si è suicidato perché non riusciva più a vivere così e i suoi genitori gli hanno impedito di partire per la Svizzera per eseguire l'eutanasia e morire come Georgia. Probabilmente per un po' ha pensato di poter andare avanti, solo che poi ha capito che la sua vita non sarebbe mai stata normale. Avrebbe sempre avuto bisogno di qualcuno che lo accompagnasse in bagno, non avrebbe mai potuto fare sesso e trovare qualcuno in quelle condizioni è difficile. Però penso lo stesso che il fratello di Jenn fosse forte come lo sono tutte le persone bloccate su una sedia a rotelle, affrontare una cosa simile è da leoni, anche se poi si decide di arrendersi. In ogni caso Bob alla fine ha deciso di non poter rispettare la scelta dei suoi genitori che, mentre lui scriveva la sua lettera, erano andati a fare una passeggiata lasciandolo con la ragazza che stava con lui quando era solo in casa. Mentre lei preparava qualcosa da mangiare lui ha terminato la lettera e si è buttato. La ragazza ha sentito il colpo ed è corsa a vedere cosa fosse successo, pensando che gli fosse caduta una lampada o chissà cosa. Ha trovato Bob con un pezzo di ferro piantato nel petto. Ha chiamato i soccorsi e i suoi genitori. Bob è morto ugualmente all'arrivo dell'ambulanza, si è dissanguato. Dopo averlo visto morto la signora Wilson, la madre di Jenn, l'ha chiamata e gliel'ha detto. Jenn non era in ritardo per la lezione, ma perché stava arrivando da casa per non destare sospetti non presentandosi a pranzo. «Tuo fratello era forte. Mi dispiace di non averlo conosciuto.» Le accarezzo la spalla «Gli saresti piaciuta tanto.» Sorride tra le lacrime e lascio che singhiozzi tra le mie braccia, perché ha bisogno di esaurire le lacrime come ho fatto io. Jennifer Wilson è forte perché, al contrario mio, non ha nemmeno avuto il tempo di salutare suo fratello. Lily Martin è forte perché ha perso il ragazzo che amava e lo ha visto morire davanti ai suoi occhi per essersi distratto solo per dirle che la amava. Non credo sia una scena facile da scordare. Siamo forti tutte e tre perché so che riusciremo a superare questi traumi.
Abbiamo saltato le lezioni del pomeriggio e siamo passate da Starbucks a prendere qualche ciambella e poi nel supermercato sotto casa mia a comprare due vaschette di gelato. Poi ci siamo sedute sul mio divano e abbiamo guardato "Le pagine della nostra vita", un film strappalacrime per piangere su qualcosa che non fossero le persone che abbiamo perso. Cameron mi ha scritto un messaggio chiedendomi se volevamo vederci stasera e gli ho detto che sarei stata con le mie amiche. Infatti adesso sto per picchiare Lily che si è addormentata sulla mia spalla e sta sbavando sporcando la t-shirt nera che ho messo stamattina. Jenn ridacchia ma nei suoi occhi leggo comunque la tristezza. Faccio per dire qualcosa ma suona il campanello. Devono essere le pizze. Il rumore assordante sveglia Lily. La mando a prendere da mangiare e mi cambio la t-shirt. I miei occhi ricadono sulla maglia di Andrew. La stringo forte e poi la lancio sul pavimento decidendo di buttarla, ma so che la porterò con me a Mosca. Prendo un top viola totalmente a caso e mentre che ci sono metto anche un paio di pantaloncini più comodi. Torno in salotto e le mie amiche sono sedute che mi aspettano. Iniziamo a mangiare senza parlare di me che partirò per Mosca e di loro due che tra due giorni torneranno a Santa Monica per il funerale. Non posso andare. Devo sistemare casa e organizzare le cose per la partenza anche se manca davvero tanto. Non vanno via troppo tardi visto che domani abbiamo lezione e mi rendo conto di quanto mi manchi fare chiamate su Skype con Stella e Nick. Allora prendo il computer e chiamo Nick. «Ciao» mi risponde mentre si infila una maglietta dandomi il tempo di vedere la cicatrice sull'addome che mi ricorda che tutto quello che ho vissuto è reale. Nick e Georgia hanno avuto il cancro. Lui ce l'ha fatta e lei no. Ricorderò sempre l'operazione di Nick i cui rischi erano davvero tanti. Quel giorno, un mese e mezzo dopo il funerale, sono andata in ospedale a trovarlo.
24 febbraio 2018, un mese e mezzo dopo il funerale di Georgia, Washington D.C
È tanto tempo che non esco di casa per motivi diversi dalla scuola. Non torno in ospedale dall'otto di gennaio e non me ne pento, ma Nick ha bisogno di qualcuno che lo sostenga in un momento così difficile. Così metto un paio di pantaloni della tuta e una felpa pesante ed esco di casa. Bryce è agli allenamenti e Stella in ospedale e probabilmente sarà sorpresa nel vedermi. Prima volta che mi metto in macchina da quando quella sera Bryce mi ha riportata a casa. Purtroppo mi ricordo alla perfezione il tragitto che ho percorso a tutta velocità per arrivare in tempo da Georgia che stava morendo. Andrò da Nick e poi dal tatuatore. Ho deciso di scrivermi il nome della mia migliore amica sul fianco per ricordarmi per sempre di lei che è stata la parte più importante della mia vita. Ho preso questa decisione qualche giorno fa e mia madre mi accompagnerà. Arrivata davanti all'ospedale il dolore mi colpisce come una lama affondata nel petto e fa così male che sento anche il sangue caldo colare. Poi però mi tocco e sto bene. Sono intatta. Fuori, ma dentro sono ridotta in tanti piccoli pezzi impossibili da rimettere insieme. Arrivo al piano e la porta della stanza in cui stava lei è aperta. Mi concedo di sbirciare ed è una signora di circa quarant'anni a stare sdraiata sul letto. Sta bene, sorride a quella che credo sia la sua fidanzata visto che l'ha appena baciata. Poi me ne vado entrando in camera di Nicolas. Spero che la signora guarisca. Nick è ancora addormentato e sono tutti qui. Andrew no. Non sarei venuta se ci fosse stato, ma so che è tornato a Los Angeles per un esame e che tornerà tra un paio di giorni. Me l'ha detto Stella. «Skyler, tesoro.» La signora Diamond, prima seduta sulla poltrona accanto al letto si alza e mi abbraccia. Suo marito fa lo stesso e Matt mi saluta con un cenno del capo. Stella viene vicino da me e mi sorride fiera di me. So che è felice che io sia riuscita ad uscire da sola anche se avrebbe voluto che glielo dicessi. A Nick fremono le palpebre e poi finalmente i suoi occhi si aprono. «Nick!» Stella si avvicina precipitosamente al letto. Lui cerca di alzarsi ma lei glielo impedisce «Non devi fare sforzi, potrebbero saltare i punti.» Nick sospira ma rimane sdraiato. Uno specializzando entra nella stanza e ci saluta cordialmente. Controlla la ferita e ci dice che va tutto bene. «L'orario di vista è terminato, Nick deve riposare.» Annuiamo. «Tranquilli sono in buone mani. Il dottor Kenner è bravissimo. Sapete, è all'ultimo anno di specializzazione e tra qualche mese farà l'esame. Ha scelto chirurgia generale.» Il dottor Kenner arrossisce e noi andiamo via. Torno a casa e prendo direttamente mia madre per andare dal tatuatore. Sono un po' nervosa ma sono sicura di quello che sto per fare nonostante mia madre non sia completamente d'accordo. «Skyler sai che è una cosa che ti resterà per sempre e-» la interrompo mentre parcheggio davanti al negozio «Non me ne pentirò. Georgia è la mia migliore amica e lo sarà per sempre.» Mi guarda con disapprovazione e sinceramente non ne capisco il motivo anche perché non vedo perché non dovrei farlo. Entro e subito mi fanno stendere su un lettino senza maglietta e la ragazza inizia. Fa male, ma ne vale la pena. Decisamente.
Spazio autrice
Bentornati in questo nuovo capitolo! Come state? Non so cosa dire in questo capitolo se non che racconto il momento in cui Skyler si fa il tatuaggio per Georgia. Che ne pensate? Vi piace l'amicizia che Sky ha con Jenn e Lily? Ora vi lascio, ma ci vediamo venerdì per un nuovo capitolo. Come sempre se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e un commento. Se avete qualcosa da dirmi (pareri o consigli) scrivetemi pure qui sotto oppure nei messaggi privati. Ciao!
Giulia
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro