Ho sentito il calzino destro strapparsi mentre lo sfilavo, ho piegato la gamba per appoggiare il piede sulla coscia sinistra e ho visto un graffio, del sangue. Ho pensato subito a un ago. Da bambino avevo il terrore di conficcarmi l'ago di una siringa nel piede. In spiaggia, al parco, per strada. Era una delle mie paure più grandi e quella paura rimpicciolita dal tempo è tornata gigante all'istante. Ho infilato una mano nella scarpa e l'ho sentito. Sì, spesso come un ago, dritto, freddo, metallico. Lo sembrava davvero. Ma quando l'ho sfilato con delle pinze da elettricista ho visto che era un chiodo. Piccolo, sottile. Non so da dove venga né dove possa averlo preso. Da quanto è lì? Da prima del mio giro alla sfasciacarrozze? O l'ho preso proprio camminando tra i rottami? Adesso ho il terrore che il mio sangue sia colato fuori dalla scarpa. È possibile che sia gocciolato oltre il forellino sulla suola? Non ho mai lasciato nessun tipo di traccia. Finora. E il terrore si è fatto di nuovo grande in me, come da bambino.