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Va bene Gillies; gliela concedo

Arriviamo davanti al cortile della scuola, tutti i posti per parcheggiare sono occupati quindi siamo costretti a lasciare l'auto in una via parallela a farcela a piedi. Jake mi porge il braccio e io gliene sono infinitamente grata dato che non so camminare su questi trampoli... appunto per il futuro: non mettere i tacchi se non sai portarli. Finalmente raggiungiamo l'atrio, un dolce tepore ci avvolge, percorriamo il corridoio che porta alla palestra, tutto è addobbato con ghirlande, rami vischio e fiocchi di neve di cristallo e panno; sembra tutto magico. Arriviamo davanti la porta della palestra, alzo lo sguardo e noto sull'architrave della porta un rametto di vischio che pende sopra le nostre teste. Scuoto il braccio di Jake.

-C'è il vischio.- gli faccio osservare, lui alza lo sguardo e mi sorride.

-Vuoi darmi un bacio?- io arrossisco, non è che muoia dalla voglia... cioé... lo faccio solo perchè porta sfiga ignorarlo.

-Se vuoi tu...- lui poggia la mano dietro la mia nuca, china la testa e posa le labbra sulle mie in un bacio composto. Ci stacchiamo leggermente, mi accarezza una guancia.

-Sono felice che tu sia la mia principessa.- mi bacia sulla guancia. Una coppia dietro ci spinge, segno che forse anche loro vorrebbero scambiarsi un momento tenero sotto il vischio, Jake mi prende per mano ed entriamo in palestra dove la musica è già alta e la gente balla. Lasciamo le giacche al guardaroba allestito in un angolo. Seguo Jake, non so bene cosa voglia fare, si avvicina al tavolo dei drink e prende due bicchieri di punch, me ne passa uno. Osservo la carta rossa del bicchiere, qui da qualche parte c'è Avan e non son così sicura di voler farmi vedere con un drink in mano già alle sette e mezza. Jake mi guarda per un po', poi avvicina le labbra al mio orecchio per farsi sentire sopra la musica.

-So che le cose vanno meglio dopo che hai bevuto qualche drink! È solo per sciogliere la tensione prima di ballare!- io poggio le labbra sul bicchiere, mi guardo attorno e butto giù il contenuto. Non ci vuole molto a capire che l'alcool è stato aggiunto da qualche studente incapace di versarne la dose giusta. Mi brucia la gola e le guance, ma mi sento più sciolta. -Ecco visto!- annuisco e prendo Jake per un braccio.

-Okay, ora balliamo.- lo trascino in pista e iniziamo a muoverci seguendo il ritmo della musica; non avevo pensato all'eventualità che i tacchi mi distruggessero i piedi. Stringo i denti per un paio d'ore, quando sono quasi le dieci non ne posso più. -Jake, devo sedermi, le scarpe mi fanno malissimo.- lui annuisce e usciamo dalla pista cercando un tavolo libero in cui riposarci.

-Non mi son mai divertito tanto a ballare.- dice con respiro irregolare, io gli sorrido.

-Neanche a me piace ballare di solito, ma oggi non mi dispiace... se non fosse per queste scarpe.- ammetto, sfilo le scarpe.

-Non preoccuparti, facciamo una pausa... hai fame? Vuoi qualcosa da bere?- mi chiede, io alzo le spalle. Effettivamente mangerei volentieri qualcosina. -Aspettami qui, vado a prendere qualcosa.- annuisco leggermente e il biondo si avvia al tavolo con il cibo.

Mi guardo attorno, riconosco alcune coppie e mi diverto a cercare l'accessorio che lega ogni dama al suo cavaliere. Lo sguardo mi cade su Avan e Melissa. Sono seduti in un angolo della palestra con la prof di arte e suo marito, il vicepreside. Guardo la graziosa tiara con pietre azzurre che Melissa indossa, uguale alla cravatta di Avan. Per un istante noto gli occhi color caramello del prof posarsi sui miei; mi fa un sorriso, ricambio arrossendo. Lascia i colleghi e la sua dama, viene verso di me.

-Elizabeth... sei fantastica.- mi alzo in piedi e mi avvicino al prof. Non posso fare a meno di notare il suo sguardo soffermarsi sul mio seno in parte scoperto dalla parte centrale velata del vestito.

-Anche lei non è male professore.- gli sorrido, lui mi guarda e fruga in tasca per cercare qualcosa.

-Ecco, ho pensato fosse carino darti questo... si insomma alla fine sei speciale per me... nel senso che...- arrossisce e anche le mie guance prendono colore.

-Si ho capito.- interrompo il suo imbarazzo. Mi porge una scatolina, la prendo e guardo il suo contenuto: un braccialetto dorato con delle pietruzze azzurre incastonate; in tema con la tiara di Melissa e con la cravatta del prof, che noto avere alcune pagliuzze dorate.

-Si insomma... mi sembrava un'idea carina.- aggiunge, annuisco.

-Me lo metta lei.- gli porgo il polso e lui chiude il braccialetto attorno, calza a pennello.

-Ti prego dammi del tu.- sospira, io ridacchio.

-Siamo a scuola professore...- gli ricordo, lui alza le spalle.

-Immagino quindi non mi concederai neanche un ballo.- mi mordo il labbro inferiore.

-Immagino che le sue altre ammiratrici potrebbero diventare gelose e mettere in giro delle malelingue.- indico con il mento il gruppetto di ragazzine che guardano nella nostra direzione e spettegolano, Avan ride.

-Può essere... concederò un ballo anche a loro.- mi fa un inchino e un baciamano, mi sento sempre più in imbarazzo. -Se prima me ne concedi uno tu.-

-D'accordo.- poggio le mani sulle sue spalle, lui mi prende per i fianchi e mi stringe a se. -Professore... le cose finiranno male...- sospiro, ho appena incrociato lo sguardo di quella di arte.

-Oh, andiamo. É solo un ballo.- cerco di sciogliermi senza pensare al numero crescente di persone che ci fissa; tra di loro c'è anche Matty. Immagino già cosa stia pensando, ma faccio finta di nulla. Purtroppo la canzone finisce e mi costringo ad allontanarmi da Avan. Mi riaccompagna al tavolo dove Jake mi sta aspettando.

-Grazie del ballo.- Jake mi guarda senza capire, io arrossisco e lascio un bacio sulla guancia al professore. -Ci vediamo Elizabeth... Rosati...- fa un cenno con la testa al biondo e poi si allontana verso il suo tavolo.

-Che fai con il prof?- chiede curioso Jake ancora guardando Avan tornare al tavolo.

-È una storia lunga... piuttosto... vogliamo mangiare questi...- non trovo il termine per definire quei cosi fritti che ci sono nel piatto. Jake ride alla mia faccia un po' disgustata. -Cosi..-

-Sono buoni, dico davvero... e comunque è il meno peggio di quello che c'è.- io alzo le spalle, non mangerò mai quei cosi. -Dai provane uno...- me ne avvicina uno alla bocca e io mi costringo a mangiarlo. Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, Jake, ancora con la bocca piena, fa un cenno della testa, non mi vuole molto a capire che sia.

-Hei Matty!- dice cordiale Jake, si alza a salutare il suo compagno di squadra. Mi alzo anche io e cerco di sorridere a Matty.

-Ciao Jake, ciao Elizabeth.- risponde Matty, il suo sguardo si posa sul mio seno; mentre quello del professore mi faceva provare una strana sensazione di piacere, lo sguardo di Matty sulle mie tette mi mette a disagio. Prendo il braccio di Jake e circondo le mie spalle lasciando cadere la sua mano sul mio seno. Matty contrae la mascella, per niente felice della posizione del braccio di Jake.

I due iniziano a parlare dell'ultima partita... o almeno credo. Il mio cervello si spegne dopo Football e Cheerleader. Io mio sguardo scorre sul corpo di Matty, lo smoking nero gli sta a pennello, attraverso al giacca aperta si intravvede la camicia un po' trasparente che crea un effetto straordinario con il suo petto muscoloso. Per un momento mi pento di ciò che ho perso.

Stanno ancora parlando quando arriva Jenna, indossa un tubino strettissimo e dei tacchi vertiginosi... mi sento quasi in pena per lei: chi sa che dolore a camminare tutta la sera con quei cosi. Noto subito la smorfia del suo volto quando guarda il mio vestito e nota lo sguardo del suo ragazzo che spesso finisce sulla trasparenza. Sorrido soddisfatta.

-Amore... dobbiamo andare a fare la foto.- interrompe i due, Matty alza lo sguardo al cielo.

-Si, arrivo.- sbuffa per niente invogliato a scattare una foto di questo momento.

-Liz, andiamo anche noi?- io alzo le spalle, non avrei poi così tanta voglia di passare la serata con Matty e la sua troi.. uh, pardon, ragazza. Jake mi prende sottobraccio e continua la discussione con Matty mentre raggiungiamo l'atrio per farci la foto. Sono felice di vedere Avan e Melissa in coda, mi avvicino e poggio una mano sulla spalla del prof.

-Professore, le domandrei troppo se le chiedessi una foto assieme?- Avan mi sorride, scuote la testa.

-No, va bene Gillies; gliela concedo.- trattengo una risata, Jake mi prende per mano facendomi tornare al suo fianco.

-Oh... andiamo, dimmi che non potrebbe essere Cheerleader? Non è bellissima?- chiede rivolto senza dubbio a Matty, io arrossisco, il moro alza le spalle. -Ah, si... domanda sciocca con vicino la ragazza.- ridacchia, Jenna mi squadra con sguardo glaciale.

-Beh, non è malissimo... ma ho visto di meglio.- Jake scuote la testa e mi bacia sulla fronte. Volgo lo sguardo sulla pedana dove Melissa ed Avan fanno la foto, son così carini.

-Il prossimo.- dice annoiato il fotografo.

-Aspetti!- salgo sulla pedana, Melissa è già scesa, siamo io ed Avan. Mi poggia una mano sul fianco e con l'altra mi stringe a lui, il flesh del fotografo e la nostra immagine è immortalata in due polaroid che Avan ritira lasciandomi lo spazio per la foto successiva.

-Sicura che tra voi non ci sia niente?- sussurra Jake stringendomi a se.

-Un passo indietro.- obbediamo al fotografo senza pensare.

-Si, è solo un "amico".- rispondo alla sua prima domanda.

-Ancora un altro.- indietreggiamo.

-"Amico" ha diverse sfumature.- commenta Jake.

-Un ultimo ancora.- facciamo il passo. -Vischio!- dice il fotografo, alzo lo sguardo sul soffitto, ci guardiamo imbarazzati, poi Jake si china per baciarmi le labbra. Si sfiorano un paio di volte poi c'è il flesh del fotografo.

-Il prossimo!- continua annoiato. Jake mi aiuta a scendere dalla pedana senza rompermi una caviglia con i tacchi alti. Il mio sguardo cade sull'orologio dell'atrio e noto che son le dieci e mezza, anche se è prestino sono stanca... o meglio son stanca di stare qui.

-Jake... inizio ad essere stanca.- poggio la sesta sulla sua spalla.

-Vuoi andare a casa piccola?- guardo Matty e Jenna che si scambiano il bacio per la foto, ritiro la mia fatta con Avan e poi quella con Jake.

-Si, se vuoi andiamo da me... i miei sono fuori per affari fino a domani pomeriggio e non credo che Matt tornerà a casa a dormire.- Jake alza le spalle, ha capito perfettamente il mio messaggio ma fa finta di niente.

Ho bisogno di lui. Ho bisogno di lui per fargliela pagare a Matty; io so che lui tiene ancora a me, e quindi gli farò provare lo stesso che ho provato io quando ha baciato Jenna dietro la scuola. In più ho bisogno di farmi Jake per smettere di pensare ad Avan. Rigiro il bracciale sul polso. Tutti i segni di questa sera mi hanno messo una tale confusione che temo inizi a piacermi non solo per attrazione fisica... ma che tutto ciò si stia trasformando in qualcosa di più.

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