Sul tulle nero è posata una lettera
Mi sveglio con i primi raggi di sole, un acre odore di fumo profuma l'aria, apro gli occhi per cercare chi stia fumando dato che, a mio conto, son l'unica ragazza a fumare tra quelle del pigiama party. I miei occhi si abituano lentamente alla luce fioca che filtra dalla finestra, una figura è seduta sul balcone della finestra; son sorpresa di vedere Ariana. Fa penzolare fuori il braccio con la sigaretta e lascia uscire il fumo dalle labbra socchiuse. Decido di alzarmi, mi metto seduta sul letto ancora svestita, voltandomi vedo Victoria che dorme ancora tranquilla al centro del letto. Scendo dal letto e alla ceca prendo la mia felpa, la indosso. Mi avvicino al davanzale, Ariana volta la testa di scatto.
-Elizabeth... già sveglia?- dice nascondendo la sigaretta dietro la schiena. Annuisco, infilo le mani nelle tasche della felpa e prendo il pacchetto di sigarette. Ne stringo una tra le labbra e cerco l'accendino.
-Hai mica da accendere?- chiedo ad Ariana, lei scuote la testa. Abbasso lo sguardo e trovo l'accendino davanti a me. Mi scappa una risatina. -Non devi mentirmi, puoi fare quello che vuoi. Se non vuoi dirlo a Matt o a nessun altro va bene così.- borbotto cercando di accendere il tabacco della mia sigaretta. Lei toglie la mano da dietro la schiena aspirando.
-È solo un momento difficile.-
-Ah, non ti giudico.- soffio il fumo dalla bocca, si confonde con la condensa bianca che esce ad ogni respiro. L'aria è gelida e la brina copre il giardino di Ariana coprendola di tenue bianco.
-È solo che l'adolescenza fa così schifo. La mia vita fa schifo.- alzo lo sguardo su di lei, davvero? Ho sempre pensato che lei non avesse problemi... si insomma: ottimi voti, un fidanzato innamorato, delle amiche... una vita niente male.
-La tua vita fa schifo? Che succede? Problemi in paradiso?- domando trattenendo una risatina incredula, lei si stringe nelle spalle.
-Ah, io non sono come pensi... andiamo, penso che la TUA vita sia molto meglio.- scuoto la testa.
-Non puoi dire davvero... a me non ne va bene una.-
-Questo è quello che credi tu.- mi guarda, la mia espressione poco convinta la spinge a continuare. -Oh, andiamo! Non hai paura di dire quello che pensi, vivi come decidi tu indipendentemente da tua madre, anche se la scuola non va bene sei felice comunque, hai la capacità di scordare i problemi davanti ad una birra e, beh, hai un fisico fantastico.-
-Io non penso che tutte queste cose siano così positive...-
-Oh, smettila! Vedo come ti guarda Matty ogni volta, ho visto come ti guardava Jake ieri sera... e fidati ti desiderano più di ogni altra ragazza.- lascia cadere la cicca finita fuori dal balcone.
-Non desiderano me, ma il mio corpo.- lei alza lo sguardo al cielo.
-Non ti lascerai mai convincere sulle tue qualità, vero?-
-Perché io non le trovo! A te tutte le cose vanno bene, qualsiasi persona ti conosca non può che volerti bene, sei una ragazza fantastica, hai un bel fisico e almeno non ti svendi come me per non restar sola.- le mostro le quattro dita alzate con le quali ho contato le sue qualità.
-Io... solo perché c'è Matt.-
-Oh, ecco, appunto. Voi due formate una bella coppia; pur non avendo mai scopato siete assieme da tre anni, ti ama davvero!- inizia a ridere, la guardo senza capire, scuote la testa.
-Davvero pensi che io e tuo fratello siamo entrambi vergini?- spalanco gli occhi... non posso crederci. -Oh, andiamo! Abbiamo diciassette anni anche noi!-
-Io pensavo... si insomma voi siete brave ragazze e...-
-Noi?- chiede ricomponendosi.
-Si. Tu, Janette, Victoria, Miranda...-
-Quante cose non sai su di noi... Janette e Nathan senza sesso? Victoria ieri sera si è fatta George in bagno, e Miranda... ecco forse è l'unica che si salva.- mi mordo il labbro inferiore. Infondo non sono solo bambine troppo cresciute che pensano solo a scarpe e accessori. Non son così diverse da me.
Ariana prosegue elencandomi altri aspetti per i quali siamo tutte uguali, resto strabiliata da alcune cose che mai avrei pensato potessimo condividere. Quando Victoria si sveglia è ormai mezzogiorno. Ariana ci invita a restare anche a pranzo, cuciniamo degli spaghetti al pomodoro.
Verso le tre chiamo Matt perché mi venga a prendere, le ragazze sono già andate via e restiamo solo io e Ariana; le propongo, dato che non ci sono i suoi, di venire a prepararsi da me... tanto in ogni caso sarebbe dovuta andare al ballo con Matt: un viaggio risparmiato.
Arriviamo a casa per le tre e mezza, dato che il ballo non avrà inizio prima delle sette e che tre ore e mezza per prepararci mi sembrano eccessive, decidiamo di guardarci un film. La cosa è un po' imbarazzante: Ariana distesa sopra Matt con la testa sul suo petto e poi ci sono io, seduta in terra davanti la Tv. Mi sembra di fare la terza in comodo. Ma almeno mi lasciano la scelta del film, il che mi risparmia il polpettone rosa proposto da Ariana. È strano come questa ragazza si trasformi alla presenza di Matt; è come se fosse condizionata dal fatto di dover apparire perfetta. Penso al fatto che io sono il contrario, involontariamente, ma ovunque vado combino casini o faccio figure di merda. Mi torna alla mente la prima volta che ho visto Avan, fuori dalla classe... arrossisco ancora al ricordo di quella figuraccia.
Il film finisce per le sei, abbiamo poco più di un'ora per prepararci. Mi faccio una doccia, nel frattempo Ariana si fa la piastra in camera mia. Cerco di non metterci troppo a lavarmi e penso di battere ogni record quando entro in camera e trovo Ariana che ha appena finito.
-Tempismo perfetto.- dice arrotolando il filo attorno alla piastra, la infila nella custodia e mette tutto in zaino. Mi avvicino al letto, vedo per la prima volta il suo vestito disteso sul mio letto. È formato da due parti: un bustino bianco con il pizzo sulla schiena e una gonna a palloncino, sempre bianca, con delle ricamature color crema. Passo l'indice sul tessuto morbido.
-Niente rosa?- osservo con un sorrisino, lei si alza in piedi con le decoltè color crema in mano.
-No, ho optato per qualcosa di più formale.- io alzo le spalle e mi avvicino al mio armadio; non ho scelta di vestiti, indosserò lo stesso vestito di lunedì, quello viola senza spalline con la zip inchiudibile.
Ariana inizia a svestirsi, piega ordinata tutti gli indumenti lasciandoli sul letto... immagino sia l'effetto Matt a renderla così precisina. Qualcuno bussa alla porta, so già che è Matt dato che in casa siamo solo noi tre. Mi volto verso Ariana, è ancora vestita.
-Entra Matt.- sbuffo senza prestargli particolare attenzione. Lui apre la porta, entra, ha due scatole in mano, le poggia sul letto.
-Tua madre ha detto di fartele avere.- risponde annoiato, il suo sguardo va su Ariana che cerca di coprire il vestito, il mio invece si posa sulla scatola più grande. Passo l'indice sul cartone colorato di verde. Non ci son biglietti o cose, apro il coperchio. Il contenuto mi fa restare senza fiato. Penso sia il vestito più bello che io abbia mai visto. Sul tulle nero della gonna c'è posata una lettera, la prendo e già dal modo in cui è scritto il mio nome riconosco la grafia di mio padre... si, non c'è dubbio: il ricciolo sulla E e lo strano fronzolo sulla Z ne sono una prova inconfondibile.
Non voglio aprirla qui, non con Matt e Ariana. Non capirebbero. Nessuno capisce mai me e mio padre. La faccio scivolare nel cassetto del comodino.
Tolgo dalla scatola il magnifico abito nero, lo guardo... non resisto e lo stringo al petto, posso quasi sentire il profumo di mio padre a milioni di kilometri da qui.
-Boh, va beh. Io vi lascio preparare, la mia missione la ho compiuta.- alza le spalle Matt, esce dalla stanza, non prima di aver lasciato ad Ariana un bacio sulla fronte. Appena la porta si chiude lei si avvicina, mi poggia una mano sulla spalla e io son costretta a tornare alla realtà.
-Chi te lo manda?- chiede sfiorando la stoffa.
-Io... mio padre.- sussurro.
-È davvero bellissimo.- annuisco con un sorriso, lei si sfila la maglia.
-Beh, sarà meglio che lo indossi velocemente... il tempo scorre.- si slaccia il reggiseno e lo poggia sul letto, indossa il corpetto come una fascia. Guardo la sveglia sul comodino e mi accorgo che è effettivamente tardi. Inizio a svestirmi, mi trovo un po' in imbarazzo nel dovermi spogliare in topless davanti ad Ariana, che tra l'altro è già vestita e sta sul letto a fissare il vuoto aspettandomi per il trucco. Sciolgo l'imbarazzo iniziando a parlare.
-Odio quando i vestiti sono senza spalline.- borbotto indugiano nello sfilare il reggiseno.
-Ah, io li adoro... sono così sexy, amo i bacini di Matt sulle mie spalle scoperte mentre con fare protettivo mi cinge i fianchi da dietro.- risponde annoiata.
-Uh... si beh, è dolcissimo Matt.- posa lo sguardo su di me. -Nel senso che voi due siete dolcissimi.- lei ridacchia.
-Immagino lo sia anche Jake.- alzo le spalle, mi decido e slaccio il reggiseno lasciandolo cadere in terra. -Che poi tra l'altro io lo preferisco a Matty... è più dolce ed anche più carino.-
-Beh, sicuro.- faccio salire la zip del vestito sulla schiena, mi guardo allo specchio.
-Sei bellissima.- commenta Ariana avvicinandosi a me, entrambe ci riflettiamo nello schermo; lei scatta una foto dei nostri riflessi.
Bianco e nero.
Nella seconda scatola trovo le scarpe, delle semplici decoltè di vernice nera.
Siamo sedute sul letto con il cellulare in mano quando il mio vibra con un messaggio di Jake:
Hey bellissima❤
Hey ❤
Non penso di essere simpatico a tuo fratello...
Alzo lo sguardo su Ariana.
-Jake è già arrivato.- la avverto, infilo i tacchi e prendo il piumino indossandolo mentre scendo le scale. La rossa mi segue e scendiamo assieme; i due ragazzi sono in soggiorno, si ammutoliscono quando ci vedono entrare. Si alzano simultaneamente e ciascuno porge il braccio alla sua bella.
-Sei davvero uno schianto sta sera.- sussurra Jake baciandomi la guancia, gli sorrido arrossendo.
-Anche tu stai molto bene.- scorro con lo sguardo il suo smoking, davvero una favola.
-Questa è tua.- mi poggia sulla testa una coroncina di rose bianche, coperte da una tenue polverina azzurra, abbinata ai fiori dell'occhiello del suo smoking; sarò la sua regina per questa sera. Non posso fare a meno di pensare a quale segno abbia scelto Avan per incoronare Melissa sua regina per una notte.
Jake mi prende per mano e mi guida alla sua macchina, una Range Rover color crema; la macchina del papi. Mi apre la portiera e sale al posto del guidatore.
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