Elizabeth, non provarci
-Mh... non sapevo venissi tu...- commento, lui alza lo sguardo dai fogli e le sue labbra si distendono in un sorriso.
-Elizabeth, ciao.- risponde calmo abbassando lo sguardo nuovamente sui documenti -Una vera sfortuna che la Winkley sia inciampata sul gatto ieri sera... non trovi?-
-Uh... dipende da che punto di vista guardi la cosa... a me non dispiace il suo sostituto.- sussurro, lui si morde il labbro inferiore... sta succedendo di nuovo, come ogni lezione finiamo per flirtare pubblicamente... prima o poi ci scopriranno.
-Oh, cazzo.- borbotta, non alza lo sguardo. -Elizabeth... dobbiamo stare più attenti.-
-Mh... penso anch'io, dovrò assicurarmi che la mia tenda sia dall'altra parte del campo per evitare piacevoli imprevisti...- dico con finta aria innocente, poso le mani sui fianchi e sospiro.
-No, dico davvero, so che sarà difficile, ma in questi giorni comportiamoci come professore e alunna.- continua, io mi stringo nelle spalle.
-Se me lo dice lei professor Jogia... ogni suo desiderio è un ordine, cercherò di scordare ieri sera per i prossimi tre giorni.- Avan arrossisce al pensiero dei momenti passati ieri sera alla sua roulotte, che comunque sono i momenti che si ripetono ogni volta che vado da lui.
-Io... penso sia meglio che tu salga sull'autobus, manca poco alla partenza.- balbetta, io sorrido soddisfatta... è sorprendente come le cose siano cambiate dall'inizio, solo qualche mese fa non avrei mai pensato di agire così con il professore.
-Mh, penso che Matty mi abbia tenuto un posto accanto a lui.- lui fa una smorfia e io inizio ad avviarmi.
-Elizabeth, non provarci.- ringhia, io volto la testa e gli faccio l'occhiolino... quanto mi piace stuzzicarlo.
Salgo sul bus, penso ormai ci siano tutti i miei compagni, i posti sono per la maggior parte tutti occupati; nei primi posti trovo Sinjin e la banda sfigati, il riccio mi fa un cenno della mano e tira su gli occhiali, accenno un sorriso irritato: da quando abbiamo parlato in biblioteca due settimane fa è così strano, inizio a sospettare che io gli piaccia.
-Hey, che fai sfigato! Lascia stare Elizabeth che tanto non te la da!- ridacchia una voce dal fondo dell'autobus, riconosco Frankie seduto accanto a Percy.
-Proprio come nessuna la da a te.- risponde seccato Sinjin diventando paonazzo, abbassa lo sguardo per non incontrare il mio.
-Haha, chiedilo a tua madre, merda!- ridatte Frankie tra le risate dei suoi amici, Sinjin ammutolisce e io passo oltre. Sento Marck sussurrargli:
-Te lo avevo detto, non metterti contro quelli popolari... lei è una di loro.- tira su col naso, un po' mi dispiace. So che anch'io ero così appena un paio di anni fa, è merito di Matty se ora non mi siedo tra i primi posti... e poi so anche che se Avan fosse già salito e avesse assistito la scena non sarebbe stato felice della mia assenza di coraggio nel difendere Sinjin.
-Elizabeth, dai, Matty ti ha tenuto il posto!- urla Victoria, immagino volesse essere al mio posto, invece è seduta un paio di sedili avanti a Matty accanto a George. Guardo Sinjin, sospiro e mi siedo sul sedile accanto al suo, lui spalanca gli occhi; almeno così son sicura di non essere tentata da Matty.
-Io... perché ti siedi qui?- mormora stupito.
-Perché? Era occupato?- lui scuote la testa e i ricci si muovono da una parte all'altra. -E allora non vedo il perché non avrei dovuto sedermi qui.- aggiungo con un sorriso.
-Elizabeth?- giro la testa verso Matty che è avanzato dagli ultimi posti fino al mio sedile. -Cazzo fai? Perché non vieni dietro?- alzo le spalle.
-Perché voglio stare davanti.- lui fa una smorfia, non è convinto di ciò che ho detto.
-Ripeto, perché ti sei seduta qui?- alzo gli occhi al cielo, quanto rompe...
-Matty... infondo è la stessa cosa, è solo qualche ora di pullman.-
-Ma cosa...- la sua voce viene interrotta dalla GutenMayer che è appena salita a bordo seguita da Avan.
-McKibben, non iniziamo e vai a sederti.- gracchia, arriccia il naso e alza gli spessi occhiali per vederci meglio. -E portati dietro la Gillies.- aggiunge irritata. Matty si gira, fissa Posy, una ragazza timida e taciturna più piccola di un anno.
-Alzati e vai dietro.- le ringhia, la mora obbedisce intimorita da Matty che prende il suo posto di fronte al mio. -Ora son seduto.- risponde alla prof, lei fa una smorfia e prende posto sul sedile accanto alla porta, vicino all'autista.
-Vai dietro tu, Avan.- dice la GutenMayer al collega, che annuisce e scala qualche sedile sedendosi su quello davanti al mio; dalla fessura dei due schienali posso perfettamente guardarlo e come al solito penso sia perfetto. Noto Matty squadrare prima me e poi il professore, faccio finta di nulla girandomi a guardare fuori dal finestrino. -Allacciate le cintura, non alzatevi, non mangiate, non bevete, non gridate...- la GutenMayer inizia ad elencare tutte le cose che non dobbiamo fare nelle prossime due ore mentre il pullman inizia a muoversi lasciandosi alle spalle la scuola.
Prendo le cuffiette dalla tasca, infilo il jack al telefono e faccio partire la riproduzione casuale della mia play list; le note di Photograph di Ed Sheeeran mi cullano dolcemente e la mia mente si abbandona a contemplare il profilo perfetto di Avan dalla fessura tra i due sedili.
Non mi importa di quello che pensa Matty, non mi importa di quello che pensano Victoria Janette e le altre, non mi importa neanche della mano di Sinjin che sudaticcia sfiora la mia posata in grembo; guardando quel profilo, gli occhi color caramello di Avan, tutto il resto sembra sparire e restiamo solo noi.
Io e lui.
Così come mi sembra che siamo sempre e solo noi due durante le lezioni di filosofia in classe, durante le interrogazioni o gli intervalli in punizione in sala insegnanti che mi assegna la GutenMayer.
Mi basta vedere quegli occhi per sentirmi felice... così come mi bastava vedere il numero di mio padre con un messaggio la sera prima di addormentarmi. Ora che lui non c'è guardo uno dei selfie fatti con Avan, quello attaccato sulla testiera del mio letto che da un paio di mesi sostituisce la foto con Matty accanto a quella mia e di mio padre.
Nonostante io sia consapevole di dovermi comportare da alunna con Avan durante questi tre giorni son troppo felice che abbia preso il posto della Winkley... in questo momento adoro quel gatto pulcioso che l'ha fatta cadere per le scale, so che è orribile da pensare, ma è così.
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