Riflessioni un po' arrabbiate. Niente di poetico per questa volta.

*****************
Ci sono persone che non si limitano a soffocare la tua vita. A non insegnarti nulla, o a distruggere ogni cosa quando vanno via. No. Che, a fare quello, un minimo di intelligenza comunque ci vorrebbe.

Loro fanno di peggio. Prendono quanto hai di più puro, di più incontaminato e lo sporcano con le loro ossessioni, ricoprono di polvere la luce che ti brillava dentro, e questo è peggio che ferire.

Ti inquinano.

E tu scopri solo poi quanto sia difficile ripulirti.

Non ti lasciano altro. Neanche la consapevolezza di essere più forte, solo disgusto e ribrezzo verso quel posto che pure un tempo era il tuo. Se non altro il favore di andarsene – finalmente – portandosi dietro lo strafottente autocompiacimento di quelli che pisciano sulla neve.

L'ho capito solo dopo anni quale fosse stato il danno più grande. Solo dopo aver strappato quel tessuto che cercavo invano di smacchiare. Mentre tu a distanza di anni resti invischiato nella pochezza dei tuoi orizzonti e di quei discorsi che non cambiano mai, la mia, di luce, risplende ancora.

E, a sentire l'aria, neanche la neve si farà attendere.
(novembre 2013)