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Bullismo

Questa è la storia di fanwriter91   ha deciso di voler condividere con noi quello che gli è capitato, ed io ho deciso di farvela leggere così come il nostro amico ce l’ha voluta raccontare.

Vorrei raccontare a tutti voi una mia esperienza personale: fin da bambino sono sempre stato circondato da stronzi e falsi amici, non ero bravo e non mi piacevano gli sport, per cui facevo fatica a relazionarmi. Incontrai poche persone a posto, ma queste presero strade diverse, legai abbastanza alle medie, specie quando, esasperato dai continui insulti, picchiai davanti a diverse classi il bullo della scuola (che non era grosso o forte, veniva solo da quartiere malfamato) umiliandolo, addirittura i miei compagni d’aula intervennero per dividerci; purtroppo, come detto, io e gli altri prendemmo altre strade. Anni dopo, tal bullo si mise d’accordo coi miei “amici”, tra cui uno che si definiva tale da quasi dieci anni e che si era sempre spacciato per un leone, per organizzarmi un pestaggio, e vi assicuro che ti viene paura quando vedi quindici persone che ti vengono addosso urlando. Mentre cercavo di scappare mi buttarono a terra, caddi di gomito e mi picchiarono; fortunatamente mi diedero solo due-tre pugni in totale, facendomi qualche livido che andò via in una settimana. Tuttavia la contusione per la caduta durò due mesi. Nessuno nel quartiere mi aiutò. Fui picchiato davanti a casa del mio falso amico, ma i genitori di questi, una volta appurato che loro figlio era illeso, semplicemente tornarono in casa. Per la caduta non fui in grado di muovere un braccio e me lo feci fasciare. I miei "amici" mi seppellirono di cattiverie via sms, testimoniarono contro di me per far passare il tutto per una rissa dove avevo avuto la peggio e troncarono tutti i rapporti, lasciandomi solo. Nemmeno la polizia fece molto: gli aggressori erano troppo giovani, le testimonianze erano contro di me e i danni li avevo subiti per la caduta, non per i pugni, quindi non erano perseguibili.
Dopo un anno ripresi in mano delle fanfic che avevo scritto, in cui io e i miei "amici" eravamo i protagonisti in stile fantasy, le stracciai e cominciai a scriverne di nuove, finendo con lo scoprire EFP. Legai con alcuni utenti, tra cui Evgenij e di lì a poco instaurammo un rapporto, che ancora perdura. Pian piano si unirono altri, alcuni andarono, altri vennero, e tra loro qualcuno rimase. Posso dire che siano tra le persone migliori che abbia mai conosciuto in vita mia!

Purtroppo, sempre alle superiori, vennero anche i problemi: in primo luogo ebbi a che fare con un bullo omofobo (non sono gay, ma per lui lo era chiunque fosse diverso). Si trattava di un ragazzo che comunicava urlando, bestemmiando, scoreggiando, se lo contraddicevi prendeva a pugni il banco e agitava grosse forbici lanciando minacce. Le provai tutte: lo ignorai, lo umiliai, provai a pungerlo sul vivo, lo stesi con un calcio in mezzo alle gambe facendolo tornare a casa urlante e piangente e non servì a nulla. Ogni richiamo fu vano. Infine il preside prese in mano la situazione e minacciò di mobilitare i servizi sociali e di farlo finire in tribunale come una persona "pericolosa" per chi la circondava: divenne un agnello.

Ebbi solo un anno per gioire: per un difetto al cardias (e non solo quello), cominciai a sviluppare il reflusso gastroesofageo, che mi causava rigurgiti, continue eruttazioni e crampi. Il malessere peggiorò al punto tale che vomitavo anche l’acqua e passavo le notti a vomitare e a ruttare, andando avanti per ore. I medici mi liquidarono, classificando il tutto come depressione. Mesi dopo si scoprì la causa vera, ma i tempi per l’intervento erano lunghi. A scuola facevo diverse assenze, fui accusato da compagni e professori di essere un malato immaginario nonostante avessi portato i certificati, venivo accusato di fare le assenze strategiche quando invece avevo passato tutta la notte a vomitare e al mattino il bruciore era talmente forte che non riuscivo nemmeno a stare in piedi, se non imbottendomi di farmaci, una ragazza per cui avevo avuto una cotta, e con cui prima ero almeno in rapporti di simpatia, mi definì perfino una persona meschina.
All'esame di maturità la mia prestazione fu pessima, anche perché terrorizzato dalle continue minacce dei professori: questo si può dire, quest'altro no, quest'altro neanche, qui devi stare zitto o ti bocciano...
Dopo ciò mi feci operare e tentai l'università, ma ero goffo, impacciato, in buona parte con la testa altrove, non ero guarito come si credeva e finii nelle antipatie della professoressa che gestiva il tirocinio. M'impegnai per tirarmi su, ma tal prof provvide a modificarmi i risultati nel nome della trasparenza, il tutto sempre col sorriso angelico. Posso definirla una vera Umbridge, ma coperta da tutti. Dovetti quindi abbondonare dopo che al secondo tentativo mi aveva affidato a delle infermiere che preferivano andare in ferie anziché seguirmi. Denunciai, ma fu un nulla di fatto, la mia parola non valeva niente.
Pochi mesi dopo, ennesima batosta: fui bocciato a scuola guida, alla quale mi ero iscritto tardi. Fu un colpo appesantito dagli eventi prima, ma dopo pochi giorni mi reiscrissi in una scuola della stessa zona, ma con gente responsabile, competente e onesta. Venni così a sapere che avevo ricevuto informazioni sbagliate e mi era stato insegnato male di proposito per confondermi e farmi fare più guide. A conferma di ciò, anni dopo due minorenni con cui parlai mi dissero che stavano alla larga da quell'autoscuola. Rendetevi conto che le bocciature erano state così tante da danneggiare il nome del posto!
I miei problemi di salute si aggravarono sempre più, a causa dei farmaci sviluppai problemi di circolazione, affaticamento e scarsa concentrazione. I medici non sapevano cosa dire e mostravano scarso interesse, anche se li si pagava, arrivando ad aprirci la porta col sorriso, modo elegante per dire "vi ho dedicato dieci minuti, ora pagate e fuori di qui!"
In quell'arco di tempo provai in ambito culinario (dove non ero mai stato né capace né appassionato): con l'aiuto pizzaiolo me la cavicchiai, ma ovunque mi chiesero "quanti anni di esperienza hai?"; passai all'aiuto cuoro mentre ero in un periodo nero, con la classe che mi rideva dietro per ogni cosa, e dopo un intervento alla gengive mi ritrovati con un gruppo di venticinquenni che mi correvano dietro ripetendo "colluttorio!" e puntandomi il dito contro da un corridoio all'altro perché mi disinfettavo i punti. Mi ritrovati pure un foglio di presa in giro nel quaderno. La smisero solo dopo che li umiliaiai davanti alla prof, concludendo con un "collutorio... SI SCRIVE CON UNA SOLA T!"
Anche qui stava per seguire una truffa da parte della coordinatrice (che, detto chiaramente, aveva lo stesso sguardo della prof che mi aveva modificato i risultati, e questo lo notai subito) ma mi tirai indietro e me la cavai.
Pochi mesi dopo mi feci coraggio e ritentai l'università, riuscendo il primo anno, ma al secondo i problemi si aggravarono al punto tale da devastarmi e dovetti mollare. I medici mi ricontrollarono e dissero che il problema era al sistema nervoso e serviva quindi una terapia psichiatrica. Intanto avevo sempre più paura, dato che i farmaci che assumevo potevano causare malattie cardiache, una notte arrivai a sognare degli scorpioni che mi si avvicinavano.
Durante le ricerche per depurarmi scoprì che il limone aiutava contro l'acidità, lo provai e in due giorni iniziai a stare meglio. In un mese avevo fatto più progressi dei super medici in dieci anni.
E questo, semplicemente, perché il limone contiene/stimola gli enzimi di cui avevo bisogno. Il mio problema era enzimatico! Cercando su Internet ho trovato varie conferme (come mai vomitavo gli acidi? Perché si accumulavano nel tentativo di digerire il cibo e rimanevano fermi troppo a lungo! Perché avevo spesso la diarrea? Non per ansia, ma perché il cibo non veniva digerito bene! Come mai ero gonfio? Perché la digestione era troppo lenta!) e perfino una farmacista mi ha aiutato e ha confermato. Non è medicina alternativa! E pensare che ero andato anche dalla dietologa!
In sintesi, sono andato avanti per dieci anni assumendo terapie non necessarie!

Come sto adesso?
La mia costituzione fisica è discreta: non posso correre, ma camminare e fare ginnastica sì. Sono anche molto più concentrato, visto che ora posso dedicarmi alla lettura di piacere.
Non sono stato capace di trovare lavoro (i miei problemi, per legge, non mi rendevano inabile e non avendo esperienza non mi assume nessuno). Così mi sono rimboccato le maniche assieme agli amici di penna: ora gestisco una pagina facebook che, tra le tante cose, parla dei temi del bullismo, della violenza sulle donne e altro, e sto lavorando duramente per costruirmi un ampio fandom, far conoscere i miei scritti su Wattpad e diventare uno scrittore vero e realizzare il sogno che per troppo tempo era stato considerato una fantasia infantile!

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