Giornale,
Sai, oggi ho riletto tutte le pagine che ho scritto: tutti gli insulti verso i miei genitori, tutti i miei commenti sulla chiesa e, soprattutto, tutti i pensieri su Arabella. Mi sono accorto che, senza saperlo, ero innamorato di lei già molto tempo prima, forse da quando mi ha aiutato a recitare la preghiera che non sapevo.
Mi ha salvato da me stesso, mi ha salvato dai miei genitori, mi ha salvato dalla società: quando nessuno era dalla mia parte lei c'era.
Chissà come sarei adesso senza di lei, probabilmente ancora succube dei miei genitori, impegnato a vandalizzare qualche edificio pubblico. Invece, grazie a Dio (letteralmente) ho Arabella che mi tiene lontano dai guai.
Voglio poterla chiamare mia, voglio che sia mia.
Michael.