Caro diario,
Come previsto, ho ricevuto domande da Michael e rimproveri da parte dei miei genitori.
Detesto piangere per colpa loro, anzi, detesto piangere in generale, ma le loro parole fanno davvero male, talmente tanto male che quasi non sento i ceffoni di mio padre. Ho cambiato nascondiglio al diario, ora starà sempre nella mia borsa, almeno so che non possono trovarlo mentre sono a scuola.
Michael, invece, mi ha bloccato qualche minuto prima della lezione di scienze, facendomi quasi sbattere contro il muro di un'aula vuota.
Ha detto di essere stato preoccupato per me, e mi ha chiesto più volte il motivo della mia guancia rossa, mentre io non ho mai alzato la testa.
Eppure, il mio cuore ha preso a battere velocemente a quelle parole.
Si è preoccupato per me.
A qualcuno interessa se ci sono o meno.
Arabella.