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"Spero le piacciano." dissi a Kendall tenendo in mano la scatola con dentro i pasticcini che avevo comprato nella panetteria.
"Sicuro, è distrutta, ha bisogno di mangiare qualcosa di dolce." sorrise e infilò le chiavi nella serratura facendola aprire. "Spero solo non si sia sentita sola."
Entrammo nella casa silenziosa e raggiungemmo al sala dove potemmo vedere Gigi seduta sul divano a gambe incrociate mentre mangiava una barretta di cioccolato. Non appena ci vide mise giù il cioccolato e cercò di togliere lo sporco intorno alla bocca. "Non stavo mangiando."
"Certo." rise Kendall. "Puoi abbuffarti quanto vuoi, Cheryl ha comprato dei pasticcini." la bionda mi guardò e le passai la scatola che non perse tempo ad aprire.
"Scusate, ma mi sembra di star morendo di fame, non mangiavo così tanto cioccolato dalle medie." si scusò Gigi con gli occhi ancora rossastri dal pianto, ci sedemmo vicino a lei sul divano e ci unimmo alla sua abbuffata.
"Non c'è alcun problema, hai bisogno di forze." le dissi sorridendole, lei mi guardò con la coda dell'occhio e non rispose.
"Perché non ci dici com'è successo." cambiò argomento Kendall notando la freddezza con la quale la bionda mi stava scrutando.
"Ho trovato del cioccolato nella dispensa e dopo averne mangiato un pezzetto, beh, ho continuato. Come cazzo vuoi che succeda?" sbottò secca e la mora alzò gli occhi al cielo.
"Intendiamo l'incidente." Gigi la guardò con metà pasticcino in bocca e sembrò essere in un trance.
"È per la polizia." andai avanti. "L-loro vogliono f-farci un paio di domande." balbettai non appena notai il modo in cui si stava trattenendo dall'urlare. Mise in bocca un intero pasticcino e masticò con la bocca aperta facendomi fare una smorfia col naso dal disgusto.
"È successo, che cazzo gliene fotte a loro?" sputò acida, gurdai Kendall di sfuggita non sicura di doverglielo dire.
Io e la mora eravamo state fermate dalla polizia che ci avevano chiesto come si fosse sviluppato l'incidente, ma per quel che ne sapevamo erano insieme in macchina e probabilmente stavano litigando, o almeno così aveva detto Kendall che le conosceva da più tempo. Ci chiesero di chiedere più informazioni finché Gigi non sarebbe stata raggiungibile visto che avevamo mentito dicendo loro che era a casa di una cugina fuori città.
Quello che ci dissero ci lasciò spiazzate.
"Gigi, la polizia pensa che potrebbe essere stato un omicidio." strabuzzai gli occhi e guardai altrove, odiavo dover accusare così una persona.
"Cosa?" chiese stupita. "Voi gli avete spiegato che non è vero, ero brilla sì, ma non avrei mai ucciso mia sorella!" urlò e sospirai.
Brilla, era ubriaca marcia.
"Non potevamo dire niente, non sappiamo quello che è successo." spiegai con voce rotta e lei ci fissò con occhi spalancati.
"V-voi mi conoscete. Non farei niente di simile!" scoppiò a piangere. "Eravamo in macchina, lei voleva rimproverarmi ma io non volevo ascoltarla così ho alzato il volume della radio, ma lei continuava ad abbassarla così mi sono arrabbiata e abbiamo litigato." singhiozzò. "Poi non so perché volevo prenderle il telefono e lanciarglielo fuori dal finestrino per dispetto, ma lei l'aveva in tasca così ho iniziato a sporgermi verso di lei e tastarle le tasche cercandolo, in questo modo lei non vedeva la strada e cercava di spingermi via, ma quando c'è riuscita siamo finite contro quell'albero." finii di raccontare portando le mani sul viso.
"Gigi." dissi sentendomi male per lei. "Non voglio accusarti, so che le volevi bene, ma sei sicura che tu non volessi vendicarti facendole... Del male?" chiesi. Avevo visto Gigi ubriaca molte volte, era più spensierata e aggressiva, non si rendeva conto di quello che faceva.
"Tu sei solo una bimba viziata!" disse alzandosi in piedi e indicandomi. "Guardati, prendi il mio posto e le mie colpe rimanendo con mia sorella al mio posto e poi mi accusi, hai tutto dalla vita ma non ti accontenti mai!" urlò e rimasi a guardarla completamente spiazzata dalle sue parole.
Lei non mi conosce.
"Gigi." Kendall la riprese.
"No! Smettila di proteggerla, lei è solo una pedina di Liam, è fortunata ad essere amica di Styles altrimenti lui non l'avrebbe mai vista e-" Kendall si alzò e prima che la bionda potesse continuare le tirò uno schiaffo in pieno viso lasciandola sorpresa da quel gesto.
Rimasero a fissarsi per secondi che sembrarono interminabili e poi Gigi annuì ancora con le lacrime agli occhi. "Ho capito, non siete altro che due stupide puttane!" urlò e girò i tacchi per andare nella camera degli ospiti che Kendall le aveva messo a disposizione.
Io ero rimasta lì a guardare il muro non sapendo cosa dire. È solo una pedina di Liam. Perché? È fortunata ad essere amica di Styles altrimenti lui non l'avrebbe mai vista. Cosa voleva dire? Liam e Harry non erano amici, ma non mi sembrava che si fossero mai parlati. Corrugai le sopracciglia e guardai la mora, ma prima che potessi iniziare solo a porle le domande che tanto mi stavano divorando il cervello, lei scosse la testa.
"No Cheryl, non adesso, non oggi." disse semplicemente.
"Quello che ha detto... È vero?" chiesi comunque sentendo gli occhi diventare lucidi.
"Non adesso." scattò alzando la voce e lasciandomi di stucco.
Mi alzai senza dire niente e raggiunsi l'uscita, non sarei rimasta un minuto di più con qualcuno che mi stava nascondendo qualcosa.
**
Sei solo una bambina viziata.
Quella frase continuava a rimbombare nelle mie orecchie. Non mi lasciava dormire e più provavo a concentrarmi sul sonno, più questa tornava a farsi sentire nella mia testa.
"Sei sveglia." mormorò Trent entrando nella mia stanza in punta di piedi. "Siamo appena tornati dal nostro viaggetto."
"Sono felice per voi." borbottai guardando il soffitto, in un attimo sentii il corpo di mio fratello stendersi di fianco al mio.
"Mi sono divertito tantissimo. Credo anche di aver trovato una ragazza." disse con tono fiero.
"Davvero?" chiesi neutra continuando a guardare il bianco del mio soffitto.
"Sì, poi l'ho persa dopo che mi ha abbracciato." alzò le spalle. "In quell'esatto momento ho perso anche il portafogli." ammise e lo guardai.
"L'hai fatto cadere?" bisbigliai osservando i suoi occhi azzurri.
"No, penso me l'abbia rubato." mi accarezzò la guancia. "Tanto dentro avevo le monete di cioccolato." ridemmo e per un attimo dimenticai tutto l'accaduto.
"Trent, secondo te sono una bambina viziata?" chiesi socchiudendo gli occhi.
"No, non penso." mi guardò sorridendo. "Sei una bambina, ma sicuramente non viziata." annuii e mi rannicchiai contro il suo petto come quando eravamo piccoli.
"Ricordi quando dormivamo insieme? Luke e Michael pensavano ci saremmo innamorati prima o poi." ricordò e ridacchiai alla loro stupida idea. "Non sei mai stata una ragazza facile da addormentare, dovevo raccontarti delle storie."
"Tipo?" sbadigliai.
"Tipo del giorno in cui ti abbiamo adottata." d'un tratto spalancai gli occhi al ricordo di quella storiella che mi raccontava tutte le volte. Me n'ero dimenticata e sorrisi al ricordo, non mi ricordavo molto a quei tempi, avevo tre anni circa, quasi quattro.
"Ricordo." sorrisi. "Andavo pazza per quella storia, era diversa dalle altre." lui annuì e si alzò.
"Adesso vado a farmi una doccia, durante il viaggio ho fatto cadere una lattina di Coca-Cola sui miei pantaloni." si scusò e uscì dalla stanza facendomi ridacchiare silenziosamente.
Mi girai a pancia in giù e chiusi gli occhi sentendomi più rilassata rispetto a prima, ma il mio piano venne rovinato dalla vibrazione del mio cellulare. Sbuffai e lo presi dal comodino velocemente.
Due messaggi.
Messaggio da Liam:
Hey! Ieri hanno detto che quest'anno ci sarà il prom, ti va di andarci con me?
Messaggio da Harry:
Domani film da me? Facciamo partecipare anche quella antipatica di mia sorella se vuoi :)
Sospirai e ignorai il primo rispondendo invece al secondo.
Mi piacerebbe ma non posso :( al momento mi sento abbastanza confusa...
Riguardo a cosa?
Tutto, stanno succedendo un sacco di cose. Harry, tu cosa sai di Liam?
Payne? Non molto, è ricco e stupido.
Perché questa domanda?
Non so, oggi Gigi mi ha fatta riflettere, in ogni caso forse è meglio che vada a letto. Per il film possiamo metterci d'accordo domani?
Certo! Notte!
Buttai il telefono a casaccio sulla coperta e mi coprii il viso con le mani. Dai suoi messaggi sembrava non conoscerlo, ma allora perché Gigi avrebbe detto quelle cose?
Mi addormentai con quelle domande in testa e una strana sensazione nello stomaco che mi diceva che qualcosa sarebbe cambiato.
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