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«Papà» entrai in salotto e andai a sedermi sulla poltrona.
«Sì?» chiesero entrambi contemporaneamente guardandomi negli occhi, io invece passavo lo sguardo da uno all'altro sperando di riuscire a convincerli in qualche modo.
In fondo nella vita di ogni adolescente arrivava questo momento.
«Sta sera dei miei amici fanno un raduno a casa di uno di loro... E mi hanno invitata, posso andarci?» risucchiai un respiro e portai lo sguardo sulle mie scarpe da ginnastica bianche.
Micheal tossicchiò leggermente e lanciò uno sguardo a Luke che annuì, come se si stessero parlando mentalmente. «Ci sarà dell'alcol?» chiese poi guardandomi con un sopracciglio alzato.
Sospirai e lo guardai nei suoi occhi verdi. «Credo proprio di sì» mi lasciai sfuggire e volli darmi uno schiaffo sulla fronte.
«E tu, insomma-»
«Non ho intenzione di bere» dissi diretta e loro rilasciarono un sospiro per poi sorridere.
«Certo tesoro che puoi andarci, basta che non torni troppo tardi» disse Luke alzandosi e posando una mano sulla spalla di Michael. «Ti serve un passaggio?»
«Mi farò accompagnare da Trent» alzai le spalle e loro annuirono, mi alzai e feci per andare in camera mia ma prima di salire le scale sentii papà sussurrare.
«La prima festa della nostra bambina, non tornerà più indietro»
**
«Spero ti diverta» Trent mi scompigliò i capelli e cercai di trattenermi dal dargli uni schiaffo e mi misi a ridere. «Ricorda che se sei ubriaca devi avvisarmi, ti faccio entrare dal retro in modo che papà non ti veda» ridacchiò e annuii.
«Come se mi ubriacassi» risi. «Ti chiamo appena devi venire a riprendermi» gli diedi un bacio sulla guancia e scesi dall'auto.
La casa di Justin era in uno dei quartieri più ricchi della città, mi sentivo così piccola rispetto a quelle case enormi, ma cercai di mettere da parte la mia timidezza e camminai fino a raggiungere la porta e suonai.
«Eccola!» sentii e la porta si aprì rivelandomi Gigi sorridente. «Sei arrivata giusto in tempo!» mi prese per mano e mi fece entrare.
Sorrisi e mi guardai intorno vedendo gli altri che mi salutavano, sembravano tutti felici di vedermi. «In tempo per cosa?»
«Per i primi bicchieri!» urlò felice la bionda andando a prendere una bottiglia di non so cosa e versò il tutto in un bicchiere.
Wow.
«Ah» feci soltando e andai da Kendall per salutarla, mi avvicinai e le sorrisi, lei ricambiò a metà prima di tornare al suo cellulare.
«Cosa fate di bello?» chiesi andando a sedermi sul divano vicino alla mora.
«Stavamo parlando della prossima partita di football, ti piace lo sport?» non ne parliamo guarda. Alzai le spalle in risposta a Dylan che alzò gli occhi al cielo prendendo un sorso di qualche bevanda sicuramente alcolica.
«Lasciala in pace» lo scacciò Liam, che non avevo neanche notato a dire il vero, poi mi prese per mano e mi avvicinò a lui. «Come stai, bellissima?»
Mi sentii arrossire e abbassai lo sguardo sulle nostre mani, in quel momento con le dita incrociate tra di loro. «Bene, tu?» sussurrai nascondendo il viso con i capelli ormai tinti di nero.
«Molto meglio adesso che ci sei tu» mi lasciò un bacio sulla guancia che mi colse alla sprovvista. «Vuoi qualcosa da bere?» chiese cambiando discorso mentre io ero ancora shoccata dal suo gesto, sentivo quasi la guancia bruciare dal contatto con le sue labbra.
«Uhm no, io non bevo» dissi e Justin iniziò a ridere.
«Eh dai, c'è già Kendall che non tocca un alcolico, almeno tu divertiti» disse porgendomi un bicchiere che presi solo per non farlo rimanere male, poi però lo poggiai sul tavolino di fronte al divano sperando che qualcun altro lo bevesse al posto mio. «Ragazzi avete visto cos'è successo ieri in spogliatoio?» l'attenzione dei maschi si focalizzò sul biondino mentre io e le altre due rimanemmo in disparte.
«Quindi» cercai di iniziare una conversazione. «Cosa fate di solito... Oltre che a bere?»
«Cazzeggiamo un po', parliamo, guardiamo film e scopiamo» mi fece l'occhiolino Gigi seguito da un "Oddio." sussurrato da Kendall.
"Ah." mi guardai intorno leggermente imbarazzata. "Divertente."
"Molte volte andiamo ad imbucarci a qualche festa, ma tra un po' abbiamo gli esami e nessuno voleva finire sbronzo marcio." spiegò di nuovo la bionda bevendo dal bicchiere che avevo inizialmente poggiato sul tavolino. Poi si alzò e andò a sedersi esattamente sulle gambe di Dylan per sussurrargli qualcosa all'orecchio.
"Ho bisogno di un po' d'aria." commentò a quel punto Kendall alzandosi e andando verso quello che doveva essere il giardino sul retro.
Mi morsi il labbro indecisa sul cosa fare. Poi però capii che non avevo molto da decidere e mi alzai raggiungendo la mora, era seduta sull'erba del giardino e continuava a guardare il suo cellulare.
"Hey." dissi prendendo posto di fianco a lei, ma questa non si smosse. "Quindi non ti piace bere?"
"Perché dovrei dirlo a te?" chiese acida e guardai a terra.
"Volevo solo provare ad esserti amica." borbottai sentendomi una bambina.
Mi guardò e spense il telefono per poi poggiarlo a terra. "Sei diversa dagli altri."
"Vorrei tanto non esserlo."
"E invece è un bene." sorrise leggermente. "Guarda Gigi, l'anno scorso usciva con il fratello di Justin, Jason, per entrare nel gruppo ha perso la verginità con lui, poi quando lui l'ha rifiutata perché cercava una botta e via lei si è incazzata e ora le cerca lei le botte e via." sospirò. "A parte i ragazzi della scuola e Dylan, che è praticamente il suo scopa-amico, non riesce a trovarne altri. Ci ha provato con Justin ma a lui disgusta l'andare a letto con la ragazza che è andata a letto con il fratello, Liam l'ha rifiutata dal primo momento perché diceva che non era il suo tipo."
"E tu? Non mi sembri uguale a lei."
"Io ho perso la verginità da ubriaca, che è ancora peggio." alzò le spalle. "Ho avuto un ragazzo ma poco dopo l'ho lasciato e ora voglio rimanere sola, le relazioni mi irritano, non sono come loro solo perché sono astemia."
"Non è un male non voler bere." posai una mano sulla sua spalla e le sorrisi. "Ci sono molte persone a cui non piace."
"Non è questo, se potessi mi sbronzerei anch'io a merda come tutti." sbuffò. "Ma non posso, il mio fegato non riesce a smaltire bene l'alcol e se provassi a fumare finirei in ospedale entro qualche mese." sembrava quasi voler piangere ma la lasciai continuare. "La prima volta che mi sono ubriacata sono andata a letto con il mio ex, poi ho continuato a bere tutta la sera, quella stessa mattina sono finita in ospedale a rischio di coma epilettico."
"È terribile." dissi guardandola a bocca aperta.
"Già." alzò di nuovo le spalle. "Gli altri pensano che io abbia paura di bere, non ho mai detto a nessuno di questo mio problema, mi prenderebbero in giro fino alla morte, diciamo che se devo proprio morire preferisco un metodo più dignitoso." rise leggermente scuotendo la testa e rimasi in silenzio a fissarla.
Sembrava così forte e dura con chiunque e invece aveva una corazza spessa da attraversare, sotto c'era una ragazza debole e priva di certezze. Un po' come me. "Perché allora l'hai detto a me?" chiesi ancora frastornata.
"Perché sei diversa da loro, sono sicura che non andrai a pubblicarlo su facebook appena torni a casa." poi scoppiò a ridere. "Sai, sta mattina Liam mi ha urlato contro."
"Cosa?" scattai. "Perché?"
"Perché secondo lui io e Gigi abbiamo esagerato, abbiamo cambiato ogni tuo aspetto." si sdraiò sull'erba. "All'inizio non capivo tanto cosa ci vedesse in te, mi sei sempre sembrava una piccola bambina in cerca d'aiuto, ma adesso lo capisco." lentamente mi misi nella sue stessa posizione e guardai le stelle su di noi.
"Cioè?" chiesi curiosa.
"Sei gentile, Liam non è mai stato con ragazze gentili e carine, sempre le solite stronze." fece una pausa. "Quasi quasi mi dispiace che tu gli piaccia."
Spalancai gli occhi e feci per parlare ma lei mi precedette ridacchiando. "No, non in quel senso. A me Liam non piace." tirai un sospiro di sollievo, anche perché l'ultima cosa che volevo era una competizione.
"Diciamo che se starete insieme uno dei due cambia di sicuro, uno dei due alla fine ci rimane secco. Mi dispiacerebbe se ci rimettessi tu."
"Se staremo insieme." le ricordai e portai lo sguardo sulla casa. Se avrò il coraggio di stare con lui.
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