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Nuovo giorno, nuova vita.

O almeno così dicono, l'avevo letto in molti libri e l'avevo sentito in molte serie tv. Oggi toccava a me, avevo detto che sarei riuscita ad essere una nuova me mantenendo la mia identità, avevo promesso a Gemma di riuscirci e avevo accettato la proposto di Liam pur di essere notata.

La sera prima avevo chiamato Harry e gli avevo detto che volevo cambiare e lui aveva ribattuto che non mi serviva ma continuai a insistere finché non sospirò e accettò la cosa, mi avrebbe aiutata a detta sua.

Dopo essermi lavata arrivai in camera e aprii l'armadio ora pieno di nuovi vestiti, avevo speso praticamente tutti i miei risparmi di una vita per poter comprare tutta quella roba, non avrei mai pensato che un paio di pantaloni potessero costare 30£, per fortuna che fin da piccola tendevo a mettere da parte i soldi dei miei compleanni e varie festività.

Presi un paio di pantaloni strappati a vita alta che avevo visto molte volto addosso ad alcune ragazze veramente molto carine, poi scelsi una felpa corta che raggiungeva appena dove finiva il pantalone, poi misi delle scarpe da ginnastica bianche e sospirai guardandomi allo specchio interno dell'armadio. Già non sembravo io, i miei vecchi vestiti erano tutti ammucchiati e lasciati in un sacco infilato in fondo all'armadio e la voglia di tirare fuori una gonna e una camicia si faceva sentire.

Tirai fuori il mio astuccino con dentro i miei trucchi avanzati da anni e anni di regali da parte delle zie e tirai fuori un rossetto rosa. Lo aprii e rimasi ad osservare affascinata il colore chiaro, poi lo passai sulle mie labbra cercando di non uscire troppo e mi guardai di nuovo allo specchio. Wow, non mi ero mai resa conto di avere delle labbra così grandi. Poi estrassi una matita e guardai leggermente impaurita il mio riflesso, e ora come faccio a metterla sulla palpebra?
Avevo visto un video tutorial dove faceva vedere che era più semplice metterla solo sulla palpebra inferiore e decisi di fare proprio così.

Spazzolai i capelli ma decisi di non raccoglierli, anche perché stavo malissimo con la coda o qualsiasi altra pettinatura, l'unica cosa che avevo fatto era stato fare le trecce prima di andare a dormire in modo da renderli più mossi. Mi stavo impegnando veramente tanto e speravo solo che ne valesse la pena.

Quando entrai in cucina tutti gli occhi si posarono su di me e calò il silenzio per un attimo, cercai di far finta di niente e mi sedetti a tavola sorridendo leggermente a Michael che riportò subito gli chi sul suo giornale. "Buongiorno." Mormorai guardando Trent che sembrava assorto nei suoi pensieri.

"Buongiorno cucciola, come stai? Ti vedo molto bene questa mattina." Disse Luke portandomi il mio solito yogurt e lo ringraziai.

"Sì, ieri Gemma mi ha dato qualche consiglio, vi piace?" Chiesi dando un'occhiata di nuovo al mio outfit.

"Tantissimo." Rispose il biondo dando una gomitata a Michael che chiuse di scatto il giornale per poi sforzare un sorriso e annuire in accordo.
"Sembri... molto più grande."

"Già, immagino sia una fase della crescita." Borbottai iniziando a mangiare.

Ad un certo punto Trent si alzò da tavola. "Genitori, sorella, ho una notizia da darvi." Rimanemmo tutti zitti aspettando la sua grande notizia. "Esattamente due anni fa mi ripromisi che il giorno in cui Cheryl si sarebbe truccata, io avrei studiato per aiutare la scienza e quel giorno è arrivato."

certo. Pensai alzando gli occhi al cielo e mangiai velocemente la mia colazione per non dover assistere alla scenetta, quando finii mi alzai e presi la mia borsa nella quale si trovava Roxy ancora addormentata che ronfava leggermente. Uscii di casa e andai a prendere la mia bici per poi iniziare a pedalare verso scuola.

Mi sentivo così scomoda con quei pantaloni, strappati sulle ginocchia e anche sulle cosce, mi sembrava di avere le gambe scoperte e avevo più freddo, però le scarpe non mi dispiacevano, più comode delle ballerine per poter andare in bici, ma la felpa si era alzata leggermente mettendo in mostra il mio stomaco.

Quando arrivai all'incrocio vidi Harry sulla sua bici venire verso di me, era proprio quello il nostro punto d'incontro per poi fare la strada insieme, lo guardai e sorrisi per poi fargli un cenno con la mano come saluto ma inavvertitamente lui spalancò gli occhi e si sbilanciò per poi cadere a terra.
Fermai subito e scesi dalla bici per poi raggiungerlo preoccupata. "Tutto bene?" Chiesi avvicinandomi mentre lui passava passava una mano tra i capelli e scuoteva la testa per riprendersi dalla caduta.

"Ma cosa- cosa ti è successo?" Chiese alzandosi di scatto non appena mi avvicinai leggermente a lui. "Sei- woah- diversa, molto. Sicura di sentirti bene?" Chiese deglutendo velocemente dopo ogni parola.

"Dovrei chiederlo io a te, sembri impazzito." Commentai tornando alla mia bici e prendendola, lui fece lo stesso e aspettai che mi raggiungesse per poi salirci sopra e pedalare verso la scuola.

"Non sei costretta a farlo, lo sai?" Chiese accertandosi che fossi certa della cosa. Beh, in un certo senso lo so. 

"Voglio solo essere un po' più... normale, niente di che." Sospirai cercando di far finta di niente, mi sentivo così scomoda con quella roba addosso, come facevano le altre ragazze?

"Come vuoi." Borbottò. "Almeno dimmi che accetti la mia proposta di venire al corso di canto, da solo non voglio andarci." Si lamentò come un bambino e sorrisi divertita. "In più ti sto aiutando in questo tuo stupido cambiamento, quindi mi devi un favore." Ribatté ancora guardandomi male.

"Va bene, se ci tieni tanto verrò." 

"Lo sapevo, anche perché ti avevo già iscritta." E scoppiò in una grossa risata facendomi alzare gli occhi al cielo.

**

Mi sedetti al mio banco con Harry di fianco e lasciai i libri sul ripiano sotto osservando la classe che si riempiva, al suono della seconda campanella erano tutti dentro e la professoressa Wilson fece la sua entrata mentre sorrideva cordialmente agli alunni, andò alla cattedra e salutò tutti per poi iniziare l'appello.

"Che fine ha fatto la tua volpe?" Chiese Harry fissandomi come se non mi conoscesse.

"Ashton, il bidello, mi tiene Roxy durante le lezioni in modo che possa stare tranquilla." Spiegai alzando le spalle ricordando come dormiva la piccola quando l'avevo portata al bidello che aveva sospirato un aww guardandola intenerito. 

"Cheryl Hemmings?" Chiese la professoressa e alzai la mano non prestandole veramente attenzione, sicuramente mi aveva notata solo che questa iniziò a tossire leggermente e sforzò un sorriso. "Sembri... diversa oggi." Disse con voce roca e corrugai le sopracciglia quando tutti gli sguardi si posarono su di me. 

"Ehm... grazie?" Risposi cercando di scrollarmi di dosso tutte le occhiate che stavo ricevendo e che non ero abituata ad avere. 

"Non sono l'unico che se n'è accorto, sei ancora in tempo a tornare indietro." Sussurrò Harry al mio orecchio ma io lo ignorai e presi il libro aprendolo a una pagina a caso e sperando che avesse finito di fermarmi.

**

Ero ferma al mio armadietto a risistemare le mie cose visto che non avevo avuto tempo di farlo il giorno prima perché ero troppo impegnata ad incontrare qualcuno, sospirai ripensando a quel discorso schifoso che avevo avuto con Liam quando notai due ragazze venirmi incontro e fermarsi proprio di fronte al mio armadietto, rimasi sorpresa nel notare che erano Gigi e Kendall, le ragazze più popolari della scuola.

Kendall era alta e magra, aveva i capelli scuri e lunghi e un viso particolarmente bello che incantava la maggior parte dei ragazzi, era praticamente il capo tra il gruppo dei popolari e non avevo mai neanche provato a parlarci ad essere sincera.

Gigi invece era la sua migliore amica anche se alcuni dicevano che probabilmente erano cugine, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri e aveva un fisico mozzafiato che non nascondeva mettendo vestiti attillati e sgargianti, dicevano facesse parte del gruppo dei popolari solo dopo essere andata a letto con un ragazzo di quinta l'anno scorso. 

"Sei tu Cheryl?" Chiese Kendall squadrandomi da testa a piedi con sguardo meschino, lo stesso sguardo che teneva quando passava per i corridoi a testa alta mostrando di non avere paura anche se secondo me c'era qualcosa dietro i suoi occhi sempre così cattivi. 

Annuii lentamente osservando Gigi che masticava lentamente la cicca facendo di tanto in tanto un palloncino. "Mi aspettavo di peggio." Commentò questa alzando le sopracciglia ma Kendall la ignorò e incrociò le braccia al petto.

"Iniziò dicendo che non sono solita a essere così... caritatevole con le persone, ma sei fortunata a piacere a Liam. Quindi ho intenzione di cambiare questo tuo carattere in qualcosa di più bello, almeno quanto basti a fare in modo che Liam la smetta di rompermi le palle, intesi?" Annuii intimidita dai modi di fare della mora. Non c'è bisogno di essere così acida. Era così che si sentiva Harry quando i primi tempi cercavo di togliermelo di dosso?

"Ma parli?" Chiese Gigi all'improvviso facendo sorridere l'amica. "Oh cazzo, a Liam piace una muta."

"Io parlo, quando ne ho bisogno." Sbottai decidendo che quella ragazza mi stava antipatica, la biondina alzò gli occhi al cielo e continuò a masticare il suo chewing-gum mentre la mora si appoggiò all'armadietto di fianco a lei.

"In generale non hai fatto un cattivo lavoro, ma quei pantaloni non mi piacciono molto, su di te sembrano enormi, per delle gambe come le tue servono dei jeans più attillati e magari una maglia più lunga." Commentò indicando il mio abbigliamento. "Prova a mettere l'eye-liner e magari usa un rossetto, le tue labbra sono più carnose di quello che sembrano." 

"Va bene." Parlai piano cercando di assimilare le informazioni.

"Ci vediamo all'entrata del centro commerciale oggi alle 5, non accetto ritardi." Disse di nuovo staccandosi dall'armadietto per poi girare sui propri tacchi e andarsene seguita dalla sua amichetta, entrambe sculettavano e indossavano delle scarpe con la suola alta, io non sarei mai riuscita a mettere qualcosa del genere.

**

Lo stavo davvero facendo?

Insomma, avevo passato tutta la mia vita a guardare le altre persone pensando di non aver bisogno di essere come loro e in quel preciso momento stavo cercando di copiare i modi di fare di una qualsiasi ragazzina di 17 anni alle prese con i propri ormoni.

Che cosa indecente.

Tirai di nuovo la maglia più in basso cercando di nascondere almeno un pezzo del mio ombelico prima di alzare lo sguardo verso l'entrata del centro commerciale dal quale erano appena entrate le due ragazze che mi avrebbe reso decisamente diversa. Camminavano con passo fiero prima di arrivare davanti a me, inutile dire che dovetti alzare lo sguardo di un po' per poterle guardare in faccia visto che erano alte, e non parlavo solo dei tacchi.

«In anticipo, mi piace» commentò Kendall mostrando un piccolo sorrisino compiaciuto, poi schioccò le dita e Gigi le passò un telefono, probabilmente il suo. «Non ho voglia di perdere tempo, partiamo dalle basi ed entriamo nella boutique» indicò un negozio poco distante da noi per poi superarmi.

Sospirai e le seguii sperando veramente che la cosa non avrebbe impiegato troppo tempo, mentre ero di fianco a loro Gigi mi passò lo stesso telefono che aveva dato prima a Kendall e mi indicò lo schermo. «Metti il tuo numero, sfigata»

Alzai gli occhi al cielo leggermente irritata dal suo modo di fare e scrissi il numero per poi salvarlo come "Cheryl Hemmings", ma quando glielo ripassai notai che lo cambiò con " Cheryl Bassina", decisi comunque di far finta di niente.

«Eccoci, non c'è molto da dire» fece Kendall indicandomi i vari trucchi che si trovavano sugli espositori. Una persona poteva seriamente usare tutta questa roba in una sola volta? «Immagino tu a casa abbia già matite, eye-liner, mascara, ombretti e rossetti. O almeno spero» ah ah, simpatica. «Ti consiglio di mettere un po' di illuminante sugli occhi per risaltarli e un poco di blush» mi indicò alcuni cosmetici alquanto costosi.
«Fondotinta e correttore non possono mancare perché la tua pelle sembra abbastanza, ehm, piena di imperfezioni?» corrugai la fronte alquanto confusa.

«Lentiggini, punti neri, brufoli e occhiaie, di questo parliamo» specificò Gigi indicando la sua faccia e facendomi notare in quel momento delle piccole macchioline di cui non mi sarei mai accorta, sì, aveva le lentiggini abbastanza grosse.

«Usa una matita per le labbra» riprese l'altra. «E colori chiari, magari lucidalabbra. Per le sopracciglia una matita apposita, oppure falle più sottili, decidi tu» mi passò di fianco e indicò una scatoletta. «Usa delle ciglia finte, le tue sono poche e corte, veramente poco bello da vedere»

«Ciglia finte?» chiesi. «Non sarebbe un po' ipocrita da parte mia? È come rifarmi il naso e dire che è naturale» Gigi sbuffò una risata e Kendall incrociò le braccia sotto al seno.

«Sarà, ma non ci sono regole in bellezza, se preferisci restare con le tue fai pure, ma usa della vaselina per fartele crescere» alzò le spalle. «Ma andando più avanti capirai quanto siano comode, ora c'è un'ultima cosa da fare per dar fine al tuo cambiamento totale» mi squadrò da testa a piedi e annuii lentamente.

«Come se ne avesse le palle» sentii bisbigliare alla bionda.

«Cosa dovrei fare? Ho cambiato completamente abbigliamento e ho iniziato a truccarmi, cos'altro dovrei fare?» chiesi infastidita da tutta quella situazione.

«Andremo lì» indicò il parrucchiere di fronte alla boutique. «E ti faremo diventare nera»

Separai le labbra e portai una mano tra i miei capelli. «Cosa?»

«Nuovo stile, nuovo modo di fare, nuovo taglio» spiegò Gigi. «I tuoi capelli sono un miscuglio tra castano e nero, carini ma non di classe, un nero ti starebbe veramente bene»

Le guardai scettica. Avevo il coraggio di farlo? Era già tanto se andavo a tagliarli una o due volte all'anno. Ma tingerli? Non ci avevo mai pensato.

«Se non vuoi non ti obblighiamo, ma sai, ti sentiresti più a tuo agio se cambiassi completamente. Immagina la faccia di Liam quando ti vedrà» colpita in pieno.

«Ok» mi fermai e chiusi gli occhi riflettendo sul da farsi prima di riaprirli e guardare entrambe le ragazze. «Lo voglio fare»

Un altro sorriso compiaciuto crebbe sulle labbra di Kendall e mi prese a braccetto. «Sono sicura che sarai la benvenuta nel nostro gruppo»

Che ne stavo facendo della mia vita?

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