Capitolo 9
6.40 del mattino. Fanculo il lunedì, voglio restare a letto.
Dopo dieci minuti sento la porta aprirsi e mia madre entra come una furia per tirarmi giù dal letto.
Routine di tutti i giorni: mi alzo, mi lavo, mi vesto, mi pettino, prendo il treno, m'incazzo durante il tragitto, scendo dal treno, passo per il prato per perdere tempo, arrivo a scuola, entro, passano cinque ore infernali, torno a casa, mangio, studio, mangio, guardo la TV, vado a letto e si ricomincia.
Per fortuna che l'adolescenza è il periodo più bello della nostra vita, chissà quando divento adulta che bella merda di vita mi ritrovo a fare.
Ecco i pensieri del lunedì mattina che mi accompagnano a scuola.
Quando passo per il parco vedo una figura accasciata per terra contro un albero.
È strano, non c'è mai nessuno qui la mattina, per questo ci vengo volentieri.
Non so con quale coraggio mi avvicino.
《Francesco?》
Apre lentamente gli occhi e mi guarda.
《Che ci fai qui Diana?》
《Che ci fai te semmai. Io ci vengo tutte le mattine.》
《Ma brava.》
《Sei ubriaco?》
《Sei sveglia ragazza mia.》prova ad alzarsi ma ricade subito, mi giro e mi incammino verso scuola.
《Vuoi lasciarmi qui?》mi urla dietro.
《Di sicuro non resto qui.》dico girandomi.
《Aspettami.》prova di nuovo ad alzarsi e questa volta ci riesce, anche se deve tenersi all'albero per non cadere. Mi avvicino e lo aiuto a stare in piedi.
《Dove andiamo?》
《Al giro per i negozi. A scuola Pierozzi, dove vuoi andare di lunedì mattina?》
《Ma che ore sono?》
《Le otto e un quarto. Muoviti o arriveremo in ritardo.》
《Capirai cosa me ne importa di arrivare in ritardo.》
《A te no, ma a me sì e senza di me non stai neanche in piedi, quindi muovi il culo e non ti lamentare... Dio mio, puzzi di alcol e fumo. Ma dove sei stato?》
《Ho praticamente fatto il giro di tutti i pub e bar qui in città, poi sono venuto qui.》
《E ci sei rimasto tutta la notte?》
《Sono le otto di mattina e mi hai trovato qui con i vestiti che avevo ieri, ti lascio immaginare.》
《Non usare questo tono arrogante con me!》
《E che palle... va bene, scusa.》
《Adesso va meglio.》
Entriamo in classe pochi secondi prima del prof.
Elena mi guarda con uno sguardo interrogativo e con le labbra mimo un "ti spiego dopo".
Per tutta la prima ora Francesco dorme, ma al prof sembra non dispiacere, almeno può spiegare senza essere interrotto.
Appena suona la ricreazione Frà riprende magicamente vita e si fionda fuori dalla classe, io e Elena passeggiamo per i corridoi e le racconto di stamattina.
《Sì e...》sto parlando con Elena, ma mi blocco di colpo.
《Che succede?》mi domanda, poi gira la testa nella direzione in cui sto guardando.
Francesco si sta baciando con una ragazza dall'aria familiare, le accarezza i fianchi e lei gli accarezza il petto.
《Ti amo.》dice lei incantata. Lui sorride e fa per andarsene, ma lei lo prende per un polso e lo fa tornare contro di lei.
《Stasera mi passi a prendere?》chiede lei mentre gli accarezza il ciuffo.
《Ti chiamo.》
Sorride di nuovo e va verso la classe.
Poco dopo entriamo anche io e Elena.
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