La rabbia e la delusione di quel momento stavano spingendo Mia lontano dal fidarsi ancora di qualcuno.

Doveva sfogarsi quindi si diresse verso un posto isolato , in cima a una collina con le lacrime a gli occhi e stremata dal percorso tortuoso la fecero arrivare li e con tutta se stessa iniziò a urlare

Mia:<<BASTAAAA"
e l'eco di quel urlo rimbombò dalle pareti della collina , come un boomerang di rabbia che voleva solo lanciare senza che le tornasse indietro.
Odiava con tutta se stessa Valerio per come l'aveva trattata.

Ma mentre era li si sentí sfiorare e girandosi vide Valerio con occhi gonfi e rossi

Mia:<<Che ci fai qui , come hai fatto a trovarmi?>>

V:<<Perdonami per come ti ho trattata non avrei mai voluto farti del male , ma lo hai visto tu stessa che situazione era , so che questo non mi giustifica>>.

Mia non sapeva se credergli ...

V:<<Ma sei ferita li sul braccio , fammi vedere!>>

gli disse avvicinandosi a lei con premura

Mia:<<I pezzi della chitarra quando sono volati mi avranno scheggiato>>

Valerio senza indugiare ulteriormente le prese il braccio e con l'acqua di una bottiglietta che aveva con se e cercò di curare la ferita come poteva...

M:<<Prima mi mandi via ora ti preoccupi per me?>>

V:<<Ciò che è successo non ti riguarda , non volevo prendermela con te.>>

Mia lo guardava e si perdeva nei suoi occhi azzurri , ogni volta le sembrava di fare un bagno nel cielo.
I loro sguardi si incociarono Mia non poteva resistergli cosí si baciarono come mai avevano fatto prima d'ora , era un bacio diverso.
Entrambi si volevano, entrambi si cercavano, entrambi avevano bisogno di viversi.