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⚠️Avvertenza⚠️
Tematiche pessimiste trattate, se state passando un momento difficile (soprattutto in ambito familiare o sociale) e/o non volete demoralizzarvi, saltate pure questo capitolo e ci vedremo al prossimo.
Per voi altri che state continuando a leggere, vi dico sin da subito che tutto ciò son solo MIEI pensieri PERSONALI, basati su determinate IDEE, ESPERIENZE ed EMOZIONI, quindi non prendete tutto come veritiero, potete concordare o avere opinioni diverse (che non mi dispiacerebbe leggere)
Detto ciò, vi lascio continuare la lettura.

*Linguaggio aggressivo e scurrile, non avete mai visto dei miei capitoli così, infatti oltre ad esprimere i miei pensieri, sarà anche un capitolo sfogo*


Nota: questa parte è stata scritta domenica 12/12/21 p.m.

Ehi gente :D è da tanto che non aggiorno, lo so... per l'assenza in estate non ho giustificazioni, mentre per questo periodo colpa della scuola ovviamente, infatti sto scrivendo questa roba in un momento di pausa dai compiti, dopo che ne ho avuto l'idea ieri notte (si, potevo scrivere ieri notte, è vero, ma era tardi e ho preferito dormire per non pensare a nulla, uno dei tanti motivi per cui amo dormire). Introduzione a parte, iniziamo:

Questo pensiero possiamo dire che ha preso forma ieri. Infatti, per me è stata una giornata abbastanza solitaria: mi son svegliata tardi, ho dato una sistemata veloce alla mia camera e dopo pranzo subito a fare i compiti (trimestre di merda). Durante questi, non riuscivo più di tanto a concentrarmi: oltre a non aver voglia, mi sentivo un pochetto sola (in casa non c'era nessuno, con le persone ho interagito poco e nulla) così mi è venuta in mente l'idea del secolo: "mettiamo un video di Ratorix per avere un minimo di compagnia :'D"
E così feci. Da qui, iniziai a pensare quanto lui fosse cambiato sin dagli anni in cui lo seguivo, e mi ricordai di quel periodo dove lo ammiravo e amavo talmente tanto da parlarne e far vedere i suoi video alle mie vecchie e ormai andate amiche... e fu da qui, che pensai a quei bei tempi, dove il sabato, anziché stare sul letto a fissare il nulla, uscivo e avevo un minimo di vita sociale... da quando ebbi degli amici infatti, la mia vita cambiò. Credevo durasse tutto anche in futuro. E invece eccomi qui, tornata sola :')

Nota: scritto lunedì sera

Voi ora penserete: "ma ilGamerXD, perché ci parli per l'ennesima volta di ciò"
Lo so, ripetere questa cosa rompe anche a me, ma è parte dell' introduzione...
Ora, abbiamo sentito tutti quelle frasi tipo "le amicizie durano per sempre se son vere" "chi trova un'amico trova un tesoro" "un'amico c'è nel momento del bisogno" e tutte queste belle cazzate create dall'uomo per auto-convincersi. Ecco, dimenticatele. Sono più false delle risate di paperissima sprint.

Ora potreste pensare: "ma perché dici cosi?"
Ed è qui che entra in gioco la mia esperienza (sto basando tutto su ciò infatti, altrimenti non avrei neanche potuto parlarvene... prendete tutto come una specie di esempio per capire le spiegazioni dopo) dalle medie (alle elementari eravamo tutti abbastanza ingenui per capire queste cose, quindi escludiamole tranquillamente) fino ai giorni d'oggi, e son sicura che anche voi troverete delle similitudini.
Alle medie avevo una migliore amica. Dopo un po' di tempo, non più. Superiori: amiche 4.
Tutte andate, e sapete le situazioni dei capitoli precedenti, che non vi sto a ribadire ovviamente.
Tutte menzogne. Tutti falsi. Tutte illusioni.
Magari pensate "non erano le persone giuste"
E allora, come cazzo è possibile che su poco più di 6/7 (contando le conoscenze che potevano diventare amicizie) manco mezza è andata a buon fine? Semplice, niente dura. Non esistono gli amici veri (tralasciando ovviamente quelle sante eccezioni, dove muta solo qualcosa anche se il cambiamento è evidente)
Perché? Gli umani pensano solo a loro stessi, c'è egoismo. Appena trovano gente più simpatica o utile di te, per via della novità, inevitabilmente passiamo tutti in secondo piano, fino quasi a scomparire. E molto probabilmente, faranno la stessa cosa con i nuovi amici. Tutti noi abbiamo fatto cosi, chi meno, chi di più, chi inconsapevolmente...  ma l'abbiamo fatto. Ne siamo tutti colpevoli purtroppo, è inevitabile.
Anche per questo in questo periodo la sto pensando così pessimisticamente.
Eppure noi umani, nonostante tutto, le mille sofferenze, la solitudine provocata da ciò, la tristezza, i pianti... nonostante tutto VOGLIAMO gente intorno a noi, degli amici... perché? Semplice. È tutto connotato nella natura umana, non ne possiamo fare a meno. Abbiamo bisogno di relazionarci con gli altri, nonostante siamo consapevoli della sofferenza.

Però intanto, gli amici reali che dureranno per sempre non esistono. Possiamo solo avere amici che, con determinati comportamenti, ci porteranno a pensare "cazzo che bello, un'amico vero in questa merda di vita", per poi, dopo del tempo, scoprire che non sarà così per sempre (salvo le famose eccezioni)
Si tenderà sempre ad avere amici diversi, a cambiarne, litigarci, divertirsi, soffrirci... ma una cosa è certa: in quest'ambito, saremo sempre soli. Bisogna imparare a vivere senza aver bisogno degli altri.

Nota: scritto i giorni dopo

Concluso questo primo pensiero, parliamo di un'altra bella tematica: la solitudine.
Un giorno vi ritrovate a ridere e scherzare con i vostri amici, mentre subito dopo siete seduti nel vostro divano a guardare un film o scrollare qualunque cosa potrebbe essere interessante sul telefono mentre mangiate qualunque cosa vi capiti fra le mani per colmare il vuoto interiore.
Quindi, cos'è la solitudine? Può essere un comportamento d' auto-isolamento dalla vita sociale, o si presenta quando l'individuo viene emarginato dalla società (in termini semplici, dai coetanei e amici) e ciò porta inevitabilmente all'auto-isolamento, che la maggior parte delle volte quindi, non è voluto dal soggetto.

⚠️Piccola nota prima di proseguire⚠️
Se sentite di soffrire dolorosamente ed eccessivamente di solitudine, state attenti e parlatene a qualcuno, perché, in casi peggiori, ciò potrebbe portare alla depressione e simili. (Vi ricordo inoltre, che la depressione è un vero e proprio disturbo dell'umore e non semplice tristezza passeggera come in molti, purtroppo, pensano.)

Ora, colleghiamoci al discorso "amici" di cui abbiamo parlato prima. C'è gente che risente poco della solitudine perché, avendo tanti amici, avrà sempre qualcuno da cui andare a colmare il vuoto. Ma chi ne ha pochi, no. C'è addirittura chi ha, o meglio aveva, un solo amico e poi è ricaduto nella solitudine per colpa dell'unica speranza di felicità, divertimento e socialità che aveva con se.
Ciò non ci porta solo alla nostra amica solitudine, ma con essa insicurezze, paure, paranoie, cali d'autostima e quant'altro.

La cosa più brutta della solitudine non è tanto l'essere soli. O meglio, quello fa la sua parte centrale ovviamente, ma le cose che fanno più male credo siano cose come sapere di non essere mai la prima scelta di qualcuno e quindi solamente delle persone passeggere, essere sempre esclusi e mai considerati, sapere che chi consideravate migliore amico in realtà ne ha un'altro, che la mattina quando ti sveglierai e guarderai il telefono saprai già che nessuno ti ha cercato, guardare delle semplici storie su insta e vedere che il gruppo con cui stavi è uscito senza di te ecc... come se avessimo qualcosa in meno rispetto gli altri, come se fossimo meno divertenti, come se valessimo meno. E poi quando ci ritroveremo a guardarci allo specchio, anche solo per pettinarci i capelli o darci una sistemata, penseremo:
"Che cosa non va in me? Che ho di sbagliato? Perché vengo escluso? Che ho fatto..."
E di conseguenza ci iniziamo ad auto-escludere, perché:
"Che senso ha cercare altri amici se va a finire sempre allo stesso modo? Tanto vale soffrire soli e non per via degli altri"
E diventiamo asociali... non per scelta solo nostra, ma è come se fosse una difesa, per proteggerci dalle sofferenze, falsità, speranze, felicità, dai ricordi... ma la verità è che soffriamo lo stesso e il doppio, soprattutto pensando al passato e come poi ci siamo ridotti al presente. Quella consapevolezza che non avremo mai più amici, che saremo soli, che tutte quelle belle cose che abbiamo passato son solo tristi ricordi ormai. Non proveremo mai più l'emozione che si prova a fare le cazzate tra amici, stare svegli fino a tardi per scherzare o uscire, con cui condividere momenti belli o tristi, sentire l'importanza che si prova, ad esempio, quando, dopo aver scattato una foto, questa viene messa su insta, ecc... insomma, cose banali ma che saranno importanti e malinconiche dopo. Tutto ci arreca solo ed esclusivamente sofferenza, soprattutto quando sono altre persone a portarci via ciò, ad esempio nuovi amici dei nostri amici o nostri amici che legano con altri nostri amici e ci escludono...
Proviamo a colmare tutto ciò dedicandoci alle attività che più ci portano piacere, ma spesso, viene difficile fare anche quelle, se non impossibile.

Condurre una vita di solitudine, tra l'altro, non è nemmeno semplice. Partiamo da qualcosa di quotidiano come la scuola: l'intervallo e le ore buche, ad esempio, le passiamo sempre a non fare nulla... scarabocchiamo sul diario, fissiamo il vuoto, facciamo i compiti e, in casi peggiori quanto tristi, quando qualcuno si avvicina al nostro banco per parlare con gli altri, facciamo avanti e indietro per la schermata home del telefono, per sembrare un minimo impegnati... certo potremmo messaggiare... ma con chi? Il nulla :'D
Oppure ci basta pensare alle giornate, passate solo a studiare o davanti la tv, mentre siamo consapevoli che stiamo mandando la nostra vista sociale a puttane, mentre tutti i nostri coetanei riescono facilmente a integrarsi con tutti. E lo sappiamo benissimo che stare fermi non ci farà risolvere il problema, eppure continuiamo perché non troviamo ne le forze di andare avanti e ne una motivazione per cambiare qualcosa... insomma, che senso ha tentare e ritentare se poi il finale è sempre lo stesso, se dobbiamo star male costantemente, dare tutti noi stessi per persone che giocheranno con i nostri sentimenti e non si renderanno mai conto dell'importanza che hanno per noi.
Per non parlare delle serate, dove stiamo buttati nel letto a fissare il vuoto e pensare che anche quel giorno non abbiamo concluso nulla se non essere delle nullità che non importano a nessuno... per poi iniziare a piangere, tenendoci stretto il cuscino o il nostro peluche preferito, semplicemente perché conduciamo una vita di merda.
Ma al tempo stesso, la notte, o almeno io, la vedo come il miglior momento della giornata. Un'altro giorno è finito, ne siamo sopravvissuti, finalmente si dorme e di conseguenza non si pensa a nulla, se non a sognare qualcosa di bello che possa darci un minimo di felicità temporanea prima che inizi un'altra terribile giornata non appena apriremo gli occhi.

Vogliamo solamente qualcuno che stia al nostro fianco, con cui condividere sia bei momenti che brutti... qualche amico vero.

Non ho altro da aggiungere per ora, non so nemmeno in quanti leggeranno o arriveranno fino a qui, ma poco importa... ho fatto davvero fatica a scrivere tutto questo, tra voglia e non voglia, senso di vuoto, pianto e quant'altro (infatti è da una settimana che tento di finirlo, e finalmente ci son riuscita). Ma spero almeno di aver reso l'idea, è stato come scrivere una specie di diario personale. Infatti questo capitolo non ha nemmeno un titolo, non so nemmeno io cosa sia... volevo solo scrivere e basta.

P.S. Vi ricordo nuovamente che questo capitolo è rivolto SOLO ed ESCLUSIVAMENTE alle relazioni sociali, d'amicizia, NON alle familiari e via dicendo, quelle sono escluse poiché totalmente diverse.

P.P.S. Vi allego una canzone che ultimamente sto adorando, e che, ovviamente, è collegata al capitolo:

[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]

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