Se vi chiedessero cosa pensate dell'AMICIZIA, voi cosa rispondeteste?

Beh.. posso dirvi cosa ne penso io. Prima però lasciate che mi presenti. Mi chiamo Amalia Smith ed ho 19 anni. Mi sono appena diplomata e vivo con i miei genitori.
Sono cresciuta circondata da AMICI. Ricordo che all'asilo non facevamo altro che giocare a "nascondino", "strega comanda color" o "lupo mangia frutta". Poi siamo cresciuti e abbiamo imparato a giocare ai giochi in scatola e con le carte. E poi sono arrivati i compiti che facevamo insieme aiutandoci a vicenda e correggendoci l'un l'altro.
C'è stato un tempo però, in cui ero sola. Era il periodo delle medie, quindi di un cambiamento importante, era il momento in cui avevo bisogno degli AMICI... successe che papà aveva avuto un trasferimento dalla sua ditta ed io dovetti lasciare tutto per seguire lui e la mamma. Il primo anno a scuola ero quella nuova. C'erano persone con cui avevo un buon rapporto ma niente piú che compagni di classe. Ma anche nei successivi due anni nulla era cambiato.  Non mi invitavano mai alle feste, ad uscire o ad andare al cinema con loro. Ero quella cui chiedevano aiuto con i compiti. Solo quello. Non la vivevo tremendamente male ma certo è che avevo bisogno di un sostegno, qualcuno a cui raccontare ciò che mi accadeva, non che mamma e papà non lo facessero ma non erano sufficienti. Loro erano i miei genitori e ciò di cui avevo bisogno erano degli amici.
Fu diverso quando arrivai alle superiori. Quì sono diventata l'AMICI di tutti. Aurora è la mia amica più stretta e poi c'è Dalila che nonostante la sua malinconia è riuscita a creare un buon rapporto con noi. Nail e Jill, i ragazzi più popolari dell'istituto, sono nel mio gruppo di AMICI.
Ora vado alle feste più esclusive e non sono mai sola. Ed è così che dovrebbe essere.
Un mese fa per esempio ho avuto bisogno di tutti loro più che mai. Mio nonno era in coma ed io mi sentivo malissimo.
Per un periodo lunghissimo, quando papà e mamma erano al lavoro andavo da loro, dai miei nonni. Pranzavamo insieme e poi prendevano a raccontarmi di quanto il mondo sia cambiato rispetto ai loro tempi.
In quel momento ero terrorizzata dalla possibilità di perderlo per sempre. Non riuscivo ad immaginare la nonna senza di lui. E così Aurora è venuta a dormire a casa mia tutti i giorni, controllando che non facessi pazie e cercava di distrarmi. Ogni tanto veniva anche Dalila ed i ragazzi non hanno smesso di farmi regali sommergendomi. Ora è tutto passato, il nonno sta bene e grazie a loro, ai miei amici, l'ho superato. Ho superato quel momento terribile.
Adesso invece mi trovo qua con Aurora. Jordan, il suo ragazzo, l'ha lasciata spezzandole il cuore con la scusa che lei si rifiutava di andarci a letto. Non riesco a farle capire che persone così è meglio perderle che averle e così ci pensa Dalila che con il suo pessimismo è in grado di dipingere Jordan come il peggior ragazzo al mondo semplificandomi il lavoro.
Sò che anche questo brutto momento passerà perchè gli AMICI sono uno scudo che ci proteggono, una fortezza in cui rifugiarsi, la spalla su cui piangere.
L'AMICIZIA, quella vera costruita su sentimenti sinceri, valori e principi saldi, dura e resiste. Resiste a tutti i terremoti, gli incendi, le tormente e i temporali. Se rispettato il sentimento dell'amicizia si rivela facendoci vedere la sua straordinarietà e non ci abbandona più.
Quando tutto sarà finito io, Aurora, Dalila, Jill e Nail ci faremo una vacanza insieme per festeggiare il diploma e divertirci.
Non potevo chiedere di meglio: io ed i miei amici insieme per una nuova avventura.