Ore 19:00, appartamento di John O' Brian

-Sono io, Edward - rispose il ragazzo, che aveva appena citofonato - ok, ti apro - disse John e fece entrare l'amico - hey... - disse non appena lo vide - scoperto qualcosa? - - no - rispose Edward - non ho scoperto ancora nulla... - - va bene - disse John - meglio andare in cucina, ci sediamo e mentre mangiamo ci pensiamo su... - - ok - acconsentì Edward e lo seguì nella stanza attigua. Edward si sedette su una sedia, John frugò nel frigorifero in cerca di qualcosa da preparare: trovò del riso freddo avanzato dalla cena della sera prima, lo prese, lo mise in tavola e apparecchiò - non hai proprio nessuna idea di dove possa essere? - domandò John - non saprei... - rispose Edward, poi pensò che sicuramente c'era di mezzo sua sorella, ma ovviamente all'amico non poteva dirlo - scommetto che è colpa di Grant! - esclamò poi John sbattendo il cucchiaio sul tavolo - quel tipo non mi è mai piaciuto... - aggiunse poi calmandosi un po' - già... - disse Edward - non è mai andato giù nemmeno a me... - - e ora che si fa? - domandò l'amico - non lo so John... non lo so... - rispose il ragazzo e abbassò lo sguardo - sai, non ho più fame - disse poco dopo Edward - se non ti dispiace torno a casa... se scopro qualcosa ti chiamo - John lo guardò e annuì, comprendeva benissimo lo stato in cui si trovava, entrambi infatti erano preoccupati - e va bene... - disse - ti accompagno alla porta - ed entrambi si alzarono da tavola e si spostarono nella stanza adiacente, dove si trovava l'uscita. John stava per avvicinarsi ed aprire quando la porta si spalancò...

***

Savannah 's P.O.V (punto di vista) :

stava coprendo il turno al Dave's la mattina presto quando sentì il proprietario dare fuori di matto, Elisabeth tardava ad arrivare e nessuno sembrava sapere dove fosse; ad un certo punto vide entrare dalla porta principale un ragazzo alto e con dei lunghi ricci biondi quello deve essere John... pensò Savannah, del resto aveva fatto bene le sue ricerche; volontariamente si mise ad origliare e sentì quel nome: Peter Grant. Se la ragazza era davvero con lui avrebbe dovuto sudare sette camicie per raggiungerla... aveva sentito che Grant era in città ed era quasi certa che stesse seguendo il caso, ma ora ne aveva la conferma. Lui è un osso duro pensò la ragazza ma lo troverò... esattamente come ho fatto con William... poi, per un breve istante, le venne in mente il viso di quell'uomo: sorpreso, spaventato... ricordava ancora i suoi occhi, così chiari e luminosi, pieni di vita e in contrasto con il buio della stanza... ma ora era morto, non era più un suo problema; certo, trovarlo era stato così facile, una fortunata intercettazione telefonica in cui si sentiva chiaramente il suo vero nome e poi più nulla. Era stato facile. Aveva premuto il grilletto subito dopo aver capito che lui non le avrebbe detto nulla di Elisabeth. Meglio non pensarci più... si disse Savannah, poi trovò una scusa per andarsene dal Dave's, fece finta di sentirsi male, quindi uscì e seguì John; sentì che si sarebbe visto con qualcuno alle sette di quella stessa sera e beh, non era difficile capire a chi stava dando appuntamento: suo fratello Edward. Gli avevo detto di tenersi fuori dai guai pensò Savannah stupido ragazzo... .

Verso le sei e trenta si appostò fuori dall'appartamento del fratello, quando si fece vivo con molta cautela lo seguì, come previsto si diresse da John, stette un po' fuori e poi entrò a sua volta; quando arrivò davanti alla porta non fu difficile aprirla...
-Ciao Eddie - disse Savannah non appena fu dentro - non ti avevo detto di starne fuori? - - che cosa ci fai qui? - domandò il ragazzo visibilmente sorpreso, si aspettava di tutto dalla sorella, ma forse non quello - lo sai benissimo... - rispose la ragazza - chi sei? - intervenne John facendosi avanti - e cosa ci fai qui, nel mio appartamento? - Savannah scoppiò a ridere e poi disse - come, Ed non te lo ha detto? - i due amici si guardarono, Edward abbassò lo sguardo - sono sua sorella e voi state intralciando il mio lavoro -