Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO I


Primo Maggio 2015, New York City



Aprì l'armadio e ci guardò dentro: nulla, non aveva assolutamente niente da mettersi! Frugò in un cassetto e poi guardò la sedia, dove erano adagiati i vestiti del giorno prima - hanno ancora un buon odore - disse Elisabeth mentre li annusava distrattamente e ne assaporava il dolce sentore di vaniglia - si, metterò questi - indossò in fretta abito e scarpe, poi afferrò borsetta, occhiali da sole e uscì. Era maledettamente in ritardo. Come sempre. Una volta fuori una dolce brezza le accarezzò il viso è proprio una bella giornata pensò ma devo muovermi o Dave mi licenzierà! Così accelerò il passo e in pochi minuti arrivò alla fermata dell'autobus e, cinque fermate dopo scese: era finalmente arrivata al bar dove lavorava. Non appena entrò il proprietario le intimò di muoversi, c'era molto lavoro da fare e non potevano perdere altro tempo. Si mise subito dietro al bancone e iniziò il suo turno: sarebbe stata una lunga giornata. Alle sette in punto arrivò lui, Peter Grant; uno dei baristi le diede una gomitata - mai in ritardo, vero?- Elisabeth guardò il collega distrattamente - che cosa vorresti insinuare? - chiese, ma non fece in tempo a finire la frase perché Peter era già arrivato al bancone, elegantemente vestito e come sempre le disse buona sera signorina con quel tono sempre calmo e pacato, vagamente profondo e un pizzico sensuale - salve - Elisabeth gli sorrise, come del resto faceva con tutti - prende il solito? - - si, la ringrazio - l'uomo fece una piccola pausa e mentre la guardava preparargli il bicchiere le disse - mi deve spiegare come mai una bella donna come lei lavora in un posto come questo... - Elisabeth gli porse il drink - me lo chiede tutte le sere - - non sono uno che si arrende facilmente - e prese un sorso dal bicchiere - lo vedo - - allora? Nulla nemmeno questa sera? - insistette Peter - non credo le interessi seriamente e poi non c'è una vera ragione... vivo da sola, devo provvedere a me stessa- - una donna indipendente. Mi piace - disse e se ne andò lasciando sul bancone la mancia: 100 dollari. Quell'uomo è così strano! Pensò la ragazza mi ha lasciato cento dollari! Cento dollari!


- quel Grant è un vero spaccone...- le disse il collega - geloso? - Elisabeth rise - fossi in te starei in guardia - la avvisò, poi Dave venne a chiamarla: il suo turno era finito, poteva tornare a casa.



Una volta arrivata si fece una bella doccia calda, si preparò una tisana per dormire meglio e si lasciò sprofondare nel letto. Prima di addormentarsi si ritrovò a pensare a quello che le era capitato...


Che strano individuo Peter Grant...


Ma meglio non pensarci! Domani sarebbe stata una giornata importante, avrebbe cantato in uno dei locali più importanti di New York e per farlo aveva chiesto a Dave un paio d'ore di permesso e lui, a malincuore, aveva acconsentito.




Cantare era sempre stata la sua passione, da che ne aveva memoria lei cantava! Avrebbe voluto frequentare una scuola di canto ma i suoi genitori le avevano detto che no, non era possibile.



-Tesoro non puoi frequentare una scuola di canto - le disse sua madre - ma perché? - Elisabeth stava per piangere, sentiva le lacrime farsi strada - ne abbiamo già parlato... - -ma...ma io... - le sentì farsi sempre più brucianti - devi studiare e trovarti un buon lavoro - - ma... io voglio cantare! - ora le sue guance erano solcate da sottili fiumiciattoli trasparenti - Ellie...- la riprese la madre e le accarezzò il viso - il canto può essere solo un hobby, un bel passatempo... - - il canto è la mia vita! Come potete non capirlo?!-



Quel ricordo le bruciava ancora nella mente, erano passati già sette anni da quella discussione, allora era solo una diciottenne, ma sapeva, anzi aveva sempre saputo cosa voleva fare e così alla fine se ne era andata, aveva preparato la valigia buttandoci dentro i pochi vestiti che possedeva, qualche spicciolo e senza sapere bene come, in modo ingenuo e sventato arrivò a New York City...quel giorno fu magnifico. Tutto era nuovo, ogni angolo era una nuova scoperta e i suoi occhi non la smettevano di roteare in giro, affamati di novità...sul suo viso c'era solo stupore e felicità; si, aveva fatto bene a partire.


Aveva fatto bene, certo, oppure adesso non starebbe preparandosi per la sua grande serata. Il mattino era arrivato presto, aveva fatto tutte le sue commissioni, era andata al lavoro e poi era volata a casa per cambiarsi: ci teneva a presentarsi bene, voleva essere elegante, alla moda, no! All'ultima moda! E per farlo aveva speso tutta, ma proprio tutta la mancia che aveva guadagnato il giorno prima, ma a ben guardare era stata spesa bene! Elisabeth osservò la sua immagine riflessa nello specchio del piccolo bagno e si trovò irresistibile in quell'abitino nero! Si guardò ben bene: si, anche i capelli corvini erano perfettamente in ordine: era pronta per uscire e far sentire la sua voce.




Alle sette in punto Peter Grant si presentò al bar, si guardò in giro e non vedendo Elisabeth chiese a uno dei suoi colleghi se sapesse dov'era. - Ha preso un paio d'ore di permesso. Ha detto che cantava in un locale - gli disse uno dei baristi mentre asciugava un bicchiere - che locale? - chiese Grant - il più in vista di New York amico... - gli rispose il giovane guardandolo appena, non si fidava di quell'uomo, aveva sempre un'aria strana, ambigua ed era decisamente troppo interessato a Elisabeth. Era chiaro a tutti che aveva qualche mania per lei, non aveva una cotta, ne era come ossessionato. Tutti lo avevano capito, tranne la diretta interessata: per lei era un cliente come tanti altri. - grazie - disse Peter senza guardare l'interlocutore e se ne andò - non prende nulla?- lo incalzò il barista, ma l'uomo non rispose, era già fuori dal locale.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro