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Tramontata è la luna

Tramontata è la luna di Saffo
Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monteche irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.


Si sono addormentati a notte fonda, dopo aver fatto ripetutamente l'amore. E poi sesso, e poi di nuovo l'amore e poi ancora sesso con amore insieme. La notte è trascorsa disseminata di baci, di risate spontanee e di tante promesse sussurrate a bassa voce nelle orecchie. Shinso non è mai stato abituato a questo, a stare di fronte a qualcun altro a cuore scoperto. Katsuki, d'altro canto, era invece totalmente ignaro dei piaceri carnali... lui aveva trascorso una vita intera a parlare solamente di futuri sentimenti.

Il demone si sveglia di soprassalto, ancora nudo e abbracciato a Katsuki.
Il petto del ragazzo è pieno di segni di morsi e succhiotti che lui gli ha lasciato. E' bellissimo, soprattutto sporcato in quel modo. Osserva la luce del sole che gli fa risplendere i capelli dorati e si infrange sulle ciglia chiare ancora serrate. Si porta una mano sul collo, tastando con calma la scaglia diventata dura. Pulsa ancora.

Si alza e si riveste velocemente.  Ha urgenza di portare a termine tutte le questioni passate e arrivare in fretta a quelle future. Eppure... proprio non riesce a lasciarlo. Lo scruta ancora, incuriosito. Gli passa una mano in mezzo a quegli intricati capelli dorati, portandosela subito dopo al naso. Respira il suo odore, incantato. I demoni rilasciano un odore particolare durante la fase del "corteggiamento", che si mischia con quello dell'altro,  creandone uno unico. E' strano che l'umano ne avesse uno proprio, ancora fatica a crederlo...
Si sono uniti. Che scelta idiota e discutibile ha fatto.

Afferra un pezzettino di carta, lasciando una semplice parola scritta sopra a penna.
Ritornerò.

Ma adesso deve assolutamente rientrare nel suo regno e parlare al più presto con il re. Deve comunicargli che rimarrà nel mondo perduto, e che Katsuki non dovrà essere segnato.
Esce velocemente dalla casa, con il cuore pesante.
Al suo arrivo nel regno dei demoni, la porta si spalanca da sola. Shinso sospira preoccupato. Probabilmente gli alti capi, sono già a conoscenza della sua scelta balorda.

Cammina a testa bassa, sperando di non incontrare nessuno, soprattutto...
Izuku Midoriya è fermo davanti all'ingresso. Le braccia incrociate davanti al petto e un sorrisetto di scherno dipinto sul viso.
Sembra proprio che fosse lì apposta per attendere solamente lui.
-Ti sei perso, 'Toshi? Oh... ma sembrerebbe che non hai portato neppure a termine il compitino... sfigato.-

Shinso non replica al commento sarcastico. Sapeva benissimo a cosa sarebbe andato incontro già nel momento in cui aveva deciso di tornare comunque a mani vuote nel suo mondo. Ma doveva farlo ugualmente, dopotutto è qui per salvare il suo grande amore.
-Già. Ho fallito e sono passato soltanto per informarvi che me ne andrò a vivere nel mondo mortale. -

Izuku sobbalza. L'espressione di stupore è autentica.
-Lasciare il castello? Cosa stai farneticando? Hai per caso abusato di qualche sostanza stordente tanto in voga nel mondo perduto? Ti ha fritto il cervello?-

Gli occhi vagano sospettosi fino a soffermarsi sulla scaglia sul collo. E' di un incredibile colore rosso vivo e brilla di luce propria.
-Che cosa diavolo hai fatto?-

Shinso non replica subito. Lo fissa in silenzio. Deve essere veramente sbalordito per evitare di punzecchiarlo con qualche battutina pungente delle sue.
-Mi sono innamorato dell'umano.-

-Coglione! - Sbotta l'altro inorridito.
-Non potrai più tornare indietro, ne sei consapevole?-

-E tu sai benissimo che noi demoni non conosciamo l'amore. Non ci è donato se non in rari casi... ma quando succede, non possiamo farne a meno.-

-A me sembri solo idiota, mi dispiace. Sinceramente, anche sforzando la mia brillante mente, proprio non riesco a comprendere le tue parole. Io sono libero... e felice.- Dichiara sogghignando.

Shinso scrolla le spalle. Certamente lui non lo sa. A oggi non ha ancora trovato nessuno che gli piacesse così tanto da perdere la testa. Si sente quasi dispiaciuto per lui.

-Ma com'e questo ragazzo?– Domanda Izuku inarcando un sopracciglio. Ahhh, è curioso. Lo è moltissimo. Conosce perfettamente il modo annoiato e distante che tiene sempre Shinso con tutti. Cosa ci avrà trovato di così tanto speciale in questo... essere?

-Ah, è bellissimo. Impertinente, intelligente e ironico. Ha un odore spettacolare che mi ricorda momenti passati. E poi è diverso dagli altri, lui... Aspetta un attimo. Perché vuoi tanto saperlo?-

La mano saetta tra i capelli verdi, tirandoli indietro. Qualche ricciolo ribelle sfugge al controllo e ricade sugli occhi.
-Ti propongo un patto. Vado io nel mondo perduto, e lo marchio al tuo posto. Così quando morirà verrà qui, e tu potrai tornare con lui.-

La luce lilla brilla scettica sulle scaglie di Shinso.
-Pensi che vorrò tornare?-

-Oh andiamo! Questo è il tuo mondo! Noi demoni adoriamo stare qui!–

Il pensiero di vivere per sempre con Katsuki gli rapisce la mente. Potrebbe essere bello avere un'eternità per stare insieme. Scruta pensieroso Izuku, che ricambia lo sguardo facendogli un enorme sorrisetto accattivante. Ovviamente Shinso non può sapere che questo atto di buon cuore, in realtà ha nascosto un doppio fine. Se tornerà, sarà relegato a essere un demone di rango base. Questo vorrebbe dire: niente anime sotto di lui... e il suo adorato umano in mano di altri.

-Non so se sia il caso.-

-Ho sentito che Monoma si sta preparando per uscire. Preferisci che ci vada lui? Conosci i suoi metodi poco ortodossi, è?-

Le iridi violette si allargano appena. Un ringhio infastidito gli parte dal petto.
-Promettimi che non gli farai del male.-

-Ci mancherebbe altro. Te lo prometto.- Ribatte Izuku sorridendo tra sé e sé.



Katsuki è stranamente arrabbiato. Si è svegliato perfettamente rilassato dalla notte di gran sesso che aveva appena trascorso con il demone. Ha allungato la mano verso il letto sfatto, trovandolo vuoto. Oh, era perfettamente consapevole di non potersi fidare di una creatura malvagia. Ma dopo una notte come quella che avevano passato, e alle promesse che si erano detti, si era aspettato ugualmente qualcosa. E invece, se ne era andato lasciandogli solamente una misera parola su un foglietto di carta.

Ritornerò. Quando, dove? In che senso? Fanculo! Si era innamorato a prima vista. Nel momento in cui aveva percepito il suo odore di mora, era già fottutamente perso. Certo, ci aveva giocato un pochino sopra. Oltretutto non aveva minimamente previsto che fosse un demone e che anche lui ricambiasse il suo interesse. Lo avrebbe ugualmente, incondizionatamente, seguito ovunque.

I giorni però continuavano a passare. Era stato soltanto un meraviglioso sogno, o un incubo, che lo tormenterà per tutta la vita? La data del 31 Ottobre si avvicinava veloce.

Il suono del campanello della porta lo sorprende mentre è ancora sotto la doccia. Esce, appoggiandosi sul corpo un piccolo asciugamano di colore rosso.
Strizza la bocca stizzito nell'aprirla, trovandosi di fronte un ragazzo con enormi occhi verdi che lo fissa stralunato, guardandogli ammaliato il corpo scultoreo. Alcune efelidi sugli zigomi risaltano di una strana luce verdognola. Un tenue e invitante profumo di menta lo raggiunge all'istante.
Una strana eccitazione prende a pervadergli nelle vene.

Katsuki afferra all'istante cosa potrebbe essere.
-Merda, ecco che ne è arrivato un altro. Cosa cazzo vuoi pure tu, meh?- Dichiara infastidito guardandolo storto.

Izuku sbatte le lunghe ciglia sorpreso: non si aspettava sicuramente che il ragazzo fosse così figo, profumato... e arrabbiato.
-Io...ehm...uhm...-

-Cos'è, per formulare una frase di senso compiuto hai bisogno che ti compro una vocale? Pfff.... Dove cazzo è finito Hitoshi?-

Izuku non riesce a non fissarlo a bocca aperta. Gli occhi rossi, il modo in cui si morde il labbro inferiore, l'arroganza che trasuda in ogni gesto che compie... Non è soltanto bello, ma persino diretto e perspicace. Proprio come aveva detto Shinso. Un moto di invidia verso l'altro demone, lo assale subito.
-Ha mandato me. Forse non gli interessi più...-

Le iridi cremisi si illuminano di divertente malizia. Le fa scorrere languidamente sul suo corpo muscoloso e ben proporzionato, schioccando la lingua soddisfatto sul palato. Bello, bello da morire. La mano si appoggia lentamente alla guancia di Izuku. La pizzica sulle lentiggini, che vibrano sotto al tocco morbido della pelle delle sue dita.

-Sei molto carino... ma credo che tu mi stia dicendo un mucchio di cazzate.-

Izuku arriccia il naso, ispirando forte l'aria. Brezza marina. Il fuggevole contatto con i polpastrelli bollenti dell'umano, lo ha destabilizzato come non si aspettava e soprattutto, come non gli era mai successo prima.

- Vuoi entrare a bere qualcosa?-

Le gambe scattano in avanti mosse da vita propria. Gli occhi non si guardano neppure attorno. Tutto l'ambiente per Izuku è incolore. L'unica cosa che gli interessa, è la figura che troneggia di fronte a lui, con selvaggi capelli biondi sparati ovunque e due birre strette in pugno.

-Alla tua salute.- Gli dice porgendogliela.

Afferra la bottiglia portandosela alla labbra. Storce il naso infastidito nel percepire l'odore amarognolo del luppolo, prima di appoggiarla sul primo mobile disponibile. Il sapore è stato completamente azzerato dalla fragranza ammaliante della pelle che emana il corpo dell'altro. La trova semplicemente.... irresistibile.
-Senti un po' tu... Hai per caso del sangue impuro nelle vene?- Domanda incuriosito.

Katsuki sbuffa seccato. Beve avidamente a collo, prima di alzare un angolino delle labbra in modo arrogante.
-No. Ho già risposto alla tua stessa domanda con Hitoshi... Cristo santo, mi sembra di dover ricominciare tutto da capo. Sono un essere umano normalissimo, non ho nessuna paura di voi e no, non ti darò la mia mano. E' rimasto tutto immutato rispetto a qualche giorno fa'... Ah, aspetta! In realtà no, ora qualcosa di diverso c'è. Non sono più vergine.- Esclama sghignazzando, prima di tornare serissimo. -Per par condicio adesso però, rispondi tu a questa semplice domanda. Dove cazzo è finito il mio ragazzo?-

Izuku per la prima volta si sente veramente geloso verso un'altra persona. Il legame che sente sprigionarsi nell'aria è forte, lo percepisce nettamente. Questa cosa lo turba e lo irrita alquanto. Vorrebbe essere al posto di Shinso e questo sciocco pensiero lo fa incazzare parecchio.
-Il tuo innamorato sta intercedendo per te. Il sovrano non vuole lasciarti andare. Per questo sono stato mandato io. Per segnarti e farla finita. Dopo, potrete tornare di nuovo a fare i teneri piccioncini insieme.-

Katsuki annuisce con la la testa, comprensivo. Prima di stirare un sorrisetto sghembo.
-Sei molto sicuro di te stesso. Ehy, apprezzo veramente tanto le persone così, te lo giuro. Ma dimmi un pò, Deku... chi ti dice che riuscirai a farlo?-

Un brivido percorre la spina dorsale del demone. Sfida, lotta, battaglia. Sudore e mani addosso. Ansimi e grida. Alcune efelidi galvanizzate, prendono a brillare di luce propria.
Risplendono di un bellissimo verde.

Una risata divertita si alza dalla gola dell'umano. Vorrebbe alzargli la maglietta, annusarlo ovunque, e controllare fin dove arrivano quei puntini luminescenti che lo stanno facendo impazzire.
-Ahhhh, ti trovo veramente adorabile.- dichiara guardandolo sicuro dentro alle pozze color smeraldo.

Katsuki ha già percepito la sua perdizione farsi spazio di nuovo nella testa, nelle ossa e nel corpo. L'odore di menta lo ha raggiunto nello stesso punto di come aveva fatto precedentemente quello di more: in mezzo al petto, al centro quasi esatto. Nel muscolo pulsante che dona a tutti la vita. La volontà si aggrappa disperata a un tenero filo di una intrigata ragnatela. Se il demone tenterà di nuovo di circuirlo, probabilmente si farà fare tutto quello che vuole l'altro.

-Tu pensi di conoscermi, ma io non sono il tuo amorevole Shinso. Io sono un essere di classe superiore.-
La voce di Izuku è dura e tagliente. Le mani si stringono a pugno. Le unghie lunghe e scure si conficcano nei polpastrelli incidendoli. Le narici fremono di aspettativa e tensione insieme.

-Mmm, superiore dici. Hai per caso qualcosa di più... grosso?-

L'insolenza con cui pone tranquillamente l'ultima domanda, lo porta a un passo dal punto di non ritorno.
Al demone lui piace. Lo trova straordinariamente affascinante. E profumato. Con un minuscolo scatto, forma una lunga frusta nera che gli parte dal palmo e si snoda per terra. Si muove sinuosa, fino ad arrivare alla caviglia dell'umano e legarla.
-Ho questa. -

-Interessante.- Ribatte Katsuki senza guardarla. Si umetta le labbra, senza distogliere neppure per un istante lo sguardo dal suo.
-Pratichi per caso anche il sadomaso?-

Il demone emette un gorgoglio eccitato dalla gola. Soprassiede alla domanda sfrontata mordendosi il labbro inferiore.
- E ho anche una lingua molto lunga.- Aggiunge iniziando a sentire moltissimo caldo. La fragranza afrodisiaca dell'umano gli arriva sul naso a frotte, facendogli inumidire tutto il corpo di piccole perle di sudore.

-Anche Hitoshi.-

-Senti, finiamola qui. Dimmi come posso fare per convincerti a fare... quella cosa.-

Katsuki si avvicina lentamente. Nuovamente gli appoggia le mani sul viso, per poi scendere in un flebile contatto e sfiorargli il petto.
-Non penso in realtà ci sia un modo facile per farlo. Se il mio demone sta lottando per non farmi marchiare, penso proprio che non dovrei sottomettermi e dartela vinta neppure io.-

Con uno strattone di frusta, il corpo di Katsuki sbatte contro quello di Izuku. Il ragazzo mette le mani in avanti, toccando meglio i pettorali formosi del demone. Un piccolo gemito di meraviglia esce dalle sue labbra. Gli occhi smeraldo lo scrutano, furiosi.
-Cos'hai di speciale? Ce' qualcosa in te che... mi attrae.-

Una sonora risata investe la stanza.
-Oh, merda! Quanti déjà vu, oggi!- Con una mossa rapida, infila la mano sotto alla maglietta dell'altro, toccandolo con foga nelle zone più esposte. Ci passa il polpastrello beandosi della struttura delle scaglie più ruvida e diversa di quella di Shinso. Una luce verde, inizia a illuminare gli occhi e i puntini sul viso del demone. Sembrano una straordinaria costellazione che risplende nel cielo.

Katsuki lo fissa ammirato. La gola gli è diventata improvvisamente secca.
-Sei... sei veramente stupendo...- Sussurra deglutendo la poca saliva rimastagli. Si avvicina ancora, senza distogliere lo sguardo.

L'aspettativa si mischia alla paura. Nonostante sia un demone di alto livello, la pressione di quello che sta per succedere è palpabile. La consapevolezza di essere ad un passo dal burrone, è tangibile e talmente vera, da farlo rabbrividire intensamente.

Non si sposta, rimane inerme di fronte agli occhi rossi brucianti di quel meraviglioso ragazzo.

- Vuoi sapere come ho fatto a conquistare il tuo amico?-

Gli archi di cupido si sfiorano delicatamente. L'alito bollente di Katsuki si infrange su quello ghiacciato dell'altro. Izuku fatica a respirare. Sente il collo bruciare: è un incendio che parte da ogni dove e si raggruppa in un unico punto. Si sfiora agitato la scaglia, trovandola incredibilmente dura.

-Gli ho detto due semplici paroline. Tu... tu vorresti sentirle?-

Le membra del demone non si muovono. Si sono all'improvviso, atrofizzate. Le parole non gli escono. Deglutisce terrorizzato. Non capisce se sia il suo aroma, la sua bellezza o i suoi modi particolari, a renderlo così attraente. E lui invece, disarmato.

La testa di Katsuki si piega e si avvicina all'orecchio di Izuku.
-Sei mio.-

Un lunghissimo brivido si inerpica dalla schiena ai capelli, avvolgendo i riccioli ribelli del demone. La voce, il tono, il profumo... Serra le palpebre per qualche istante annusando con più foga l'aria: gli ricorda l'odore della legna bruciata, di un falò fumante alla luce della luna... della salsedine del mare rimasta sulla pelle. Non riesce a fare finta di nulla: non è solo la sua frase, è anche il suo trovato amore.

-Ripetilo.- Domanda a voce rotta. Le mani vanno a toccarlo sulle spalle, lo stringono forte, a sincerarsi che sia veramente vero.

-Sei mio.- Ripete.

-Cazzo! – Impreca sconvolto. - Io... penso proprio che ora dovrei andarmene. -

Katsuki lo sfiora piano sulla scaglia del collo. Bolle, brucia da morire... e si è solidificata. Socchiude gli occhi, incredulo. Lo sente tremargli ancora sotto le dita e rilasciare un lungo sospiro tormentato. Nonostante abbia detto che vuole andarsene, è ancora fermo nello stesso posto.
-Non so come sia possibile, ma ho cercato ovunque il mio grande amore. Tra donne, uomini, nella chiesa di Dio e per strada in mezzo ai peccatori. Poi sbucano dal nulla all'improvviso due esseri sovrannaturali, ed entrambi mi rubano... il cuore. Izuku... ci credi al colpo di fulmine?-

Il demone scuote la testa. Un sorrisino amaro gli aleggia sul volto. Ricorda tanto le decisioni sbagliate e la cupa rassegnazione.
-Non ci ho mai pensato prima d'ora. Noi viviamo in un mondo dove l'amore è destinato ad essere trovato solo da pochi eletti. Ma non pensare male: nonostante tutto, personalmente la mia esistenza non mi dispiace. Però sono anche fermamente convinto che ogni demone abbia un destino a cui va incontro.-

Le labbra si toccano di nuovo. Il cuore batte impazzito nel petto: Izuku è consapevolmente abbattuto. Lo sapeva già, lo aveva compreso dal primo momento in cui i suoi occhi si erano incastrati in quelli rossi dell'altro, e il suo profumo si era insinuato all'interno del suo cuore.

-E quale credi sia il tuo?-

-Quello di rimanere qui con te.-

—-
E di nuovo niente Smut 🤣🤣🤣

Prossimo e ultimo capitolo, c'è. Ve lo prometto!

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