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Il cantico dei Cantici

Dal Cantico dei Cantici
Mi abbeveri di baci la tua bocca
Perché il tuo amore mi inebria più del vino
Di miele è l'odore del tuo alito,
È bello i tuoi profumi respirare
Il tuo nome è un unguento penetrato...


Shinso si ritrova a seguire l'umano a corta distanza, infilandosi attraverso un lungo viottolo che si snoda in mezzo a vecchi appartamenti fatiscenti. Gli osserva da lontano il culo stretto in un paio di skinny sbiaditi, deglutendo la saliva amareggiato. E' il miglior sedere sodo che abbia visto negli ultimi cento anni. E' uno spreco non poterselo scopare. Un enorme, fottutissimo, gigantesco spreco.
Ma è severamente vietato farlo, o almeno fin quando l'umano arriverà nel loro mondo.

Oltrepassa la porta di casa incuriosito, studiandone accuratamente l'ambiente spartano. Poche stanze, sala e cucina accorpate in un unico vano, nessun soprammobile inutile e polveroso, e pochissime fotografie. Il solito odore di caramello colma l'ambiente, portandolo pensieroso, a irrigidirsi.

Katsuki si stringe nelle spalle, notando come Shinso si stia guardando attorno interessato.
-Vivo da solo da quando ho diciotto anni. Lavoro, ma pur avendo un buon stipendio non posso permettermi qualcosa di migliore.-

Si avvia verso il frigo tirandone fuori due birre. Le apre veloce, prima di porgerne una all'altro che schiocca, pago, la lingua sul palato.
-Allora, spiegami un pochino cosa cazzo vuoi da me.-

-La tua anima - Dichiara schietto il demone prima di fare un leggero sorrisetto ironico.
-Figurata, ovviamente. Ma prima di passare a raccontarci i nostri segretucci più profondi, potresti darmi la mano. Visto che ci stiano per addentrare in labirinti oscuri della nostra vita, mi sembra opportuno presentarci prima come si deve, no?-
Nuovamente le iridi si aprono maggiormente, e il colore lilla per qualche istante ne fa capolino.

Katsuki si porta la birra alla bocca, sereno. Ne beve una lunga sorsata non distogliendo mai lo sguardo da quello dell'altro. La gola è secca e le mucose sono piene del suo gusto fruttato. Inizia a essere certo che è il suo corpo che emana questa fragranza pazzesca. Inarca la bottiglia tenendola in equilibrio tra le dita e indicandolo.
-Sai, mi sfugge qualcosa di te. Non riesco ad afferrare cosa sia, ma mi sto seriamente incazzando.-

Shinso sgrana le palpebre. E' colpito dalla resistenza e intraprendenza dell'umano. Si sente... eccitato. E' la prima volta che trova qualcuno a cui il suo potere non fa assolutamente nulla. Probabilmente, a questo punto, arrivare subito al dunque sarebbe la tattica vincente. Vuole rientrare il prima possibile nel suo regno e umiliare quel borioso di Izuku. Peccato che non possa portarsi con sè questo ragazzo. E' sveglio e molto bello: gli piace proprio.

-Come mai sei ancora vergine?- Domanda atono, provando a intavolare un discorso. Si aspetta una risposta farcita da ondate di imbarazzo, scuse improvvisate e rabbia esplosiva. Invece Katsuki non dice nulla. Alza soltanto impercettibilmente le spalle, come quello che stesse per buttare fuori fosse semplicemente un dato di fatto.
-Aspetto il grande amore.-

L'espressione disgustata del demone deve palesarsi platealmente sul suo viso. Non riesce a nasconderla. Shinso si aspettava tante cose, ma non certamente una porcata del genere. 

-Ahhhh, ti ho stupito forse? Per te immagino essere tutto il contrario, è bad boy? Hai scopato... tanto?-

Il tono leggermente ironico dell'umano non sfugge al demone che ribatte compiaciuto.
-Abbastanza.- Riporta la bottiglia di birra verso le labbra, fermandosi di botto ancora con il liquido fermo in bocca, quando nota come Katsuki gli si stia avvicinando languidamente. Sul volto mostra un ghigno talmente smaliziato, da mandargli il cervello in corto circuito.

-E sei bravo nel... uhm... nel farlo?- Domanda muovendo il bacino in avanti e indietro, e stringendosi le labbra impudicamente tra i denti. Risucchia l'aria, producendone un verso roco, esplicito e conturbante.

Le azioni elementari del demone, si azzerano all'istante.
Sputa il liquido ambrato che ancora aveva nella bocca, addosso al ragazzo di fronte.

-Ma che diavolo combini?... stai più attento!-
La parte sinistra della camicia di Katsuki è completamente umida. Il ragazzo impreca seccato, andando ad aprirsi in una mossa svelta, i bottoni. La sfila rapidamente dal busto.

Shinso spalanca gli occhi, sbalordito. Da che antro maledetto è sbucato questo bellissimo umano? Pettorali gonfi, capezzoli rosei e una tartaruga perfetta.
Si umetta le labbra, ammaliato. Le innumerevoli scaglie che ha sparse sul corpo, iniziano a vibrare febbrilmente. La giacca che ha tenuto ancora indosso, non riesce a nasconderle. Si muovono, emettendo un tenue colore lilla che lo illuminano. Anche gli occhi brillano della stessa luce.

Katsuki sbatte le ciglia chiare alcune volte. L'immagine che ha di fronte è chiaramente quella di una creatura sovrannaturale. La pelle diafana che ora è tinta di un delicato colore pastello, i capelli che si muovono da soli... e quelle scariche colorate che gli stanno attraversando tutto il corpo.
Inoltre lo aveva percepito già al pub e anche prima, ma emana un fantastico odore di more.

-Chi, o meglio cosa saresti tu?-

Avanza di un passo. Non ha paura, non lo spaventa per nulla. Al contrario... potrebbe dire contrariamente che ne è affascinato. Lo è stato dal primo momento in cui lo ha visto fermo in quel locale.
Allunga una mano sfiorandogli una scaglia luminescente che al contatto con le sue dita, prende a colorarsi ancora più forte.

-Diavolo di un Anubi maledetto! Non doveva succedere questo! Io verrò punito. Se non esiliato.-

La cocente imprecazione del demone porta l'altro ragazzo a ridacchiare. Gli alza con una mano la maglietta da dove spiccano molti altri frammenti sparsi ovunque. Li osserva incuriosito.
-Posso toccarli?- Domanda con voce piena di desiderio.

Shinso chiude gli occhi. E' già fottuto. Lo ha scoperto subito. Inoltre la voglia di farlo suo, è fortissima. Probabilmente la motivazione di quanto fosse difficile marchiare il ragazzo potrebbe essere proprio questa. Deve assolutamente resistere, non può crollare con così poco.
-Se tu mi dai la mano, allora io potrei...-

-Dopo...- Gli sussurra Katsuki vicino all'orecchio. -Prima fatti toccare..-

Il suono della voce è magnetico. Eppure Shinso è un demone, lui ha un potere! Come mai allora, si sente così totalmente in balia dell'altro. Si strappa velocemente sia la giacca che la maglietta, rimanendo anche lui con il busto nudo.
Si lascia guardare, beandosi del calore dato dagli occhi rossi che sono puntati sulla sua pelle. Percepisce i polpastrelli bollenti sfiorarlo, ancora prima di sentirli effettivamente appoggiati sull'epidermide .

Si fermano su una scaglia più grande. La sfiorano, strofinandola appena. Il demone emette un lunghissimo gemito voglioso.
La potente luce che emana ora è quasi fastidiosa.
-Ti sto facendo male?- Domanda Katsuki alzando la mano.

-Oh no! Assolutamente. Anzi... Mi eccita da morire se lo fai. Sono.. ehm, sono parti molto erogene per noi.-

Il dubbio di avergli detto troppo, c'è. Lo sta spaventando? Non parla, non si muove. Riporta gli occhi al pari di quelli rossi, e ci legge dentro non paura, ma talmente tanto desiderio da fargli tremare le ginocchia.
I sentori stucchevoli che diffonde il suo corpo gli sono oramai entrati nei polmoni, e gli stanno corrodendo la gola e impiastrando la lingua. Annaspa, senza fiato: non comprende come sia possibile.

-Tu hai per caso del sangue impuro nelle vene?-

La risata cristallina che emette l'umano, è meravigliosa. Sposta la testa all'indietro, il pomo si muove sensualmente in alto e in basso e il ridacchiare sincero gli raggiunge le orecchie.
-Non penso. – Dichiara dopo alcuni secondi, asciugandosi le lacrime.
-Perché? Ti sto forse allontanando dalla tua... missione?-

Con un dito gli circumnaviga la pelle del busto, arrivando sulla schiena. Le scaglie sono disposte a destra e a sinistra nello stesso identico modo. La forma parallela ricorda vagamente una colonna vertebrale.
-Hai le ali? O... la coda?-

-Nessuna delle due in realtà. Sarebbe difficile nasconderle per noi... sai... quando veniamo da voi, nel mondo perduto.-

-Perduto?- Domanda curioso Katsuki. Ha deciso intenzionalmente di tralasciare nuovamente la prima parte. Ci tornerà sopra poi, ora ha solo bisogno di alcuni minuti per razionalizzare meglio alcune parole.

-Si. Il tuo mondo.- Il viso assorto dell'umano non sfugge all'occhio attento di Shinso.
-Però ho qualcosa che voi sicuramente non avete. Vorresti vederla?-

Gli occhi cremisi tornano attenti e vigili. Scrutano il suo corpo, vagliandone i pro e i contro.
-Certo.-

Una lunghissima lingua biforcuta esce dalla bocca di Shinso. Si snoda, si srotola e gli va a toccare il petto.
-Non avere paura: è calda e morbida. Posso ritrarla e allungarla a mio piacimento.-

L'appendice umida è mossa da vita propria. Si appoggia sulla pelle di Katsuki e la saggia. Il tocco delicato non gli fa schifo e non lo terrorizza neppure. La sente accarezzargli delicatamente la linea sinuosa dei muscoli, assaggiargli la pelle sudata del corpo, prima di appoggiarsi su un capezzolo e lambirlo stretto.

-Cristo santo!- Esclama Katsuki rabbrividendo.

La pelle dell'umano ha un sapore buonissimo. Ricorda al demone un tempo lontanissimo, in cui anche lui abitava su questa terra e aveva una famiglia mortale. Gli ricorda il calore, il luna park, i clown... e le mele caramellate.
-Ti è piaciuto?-

Il sorrisetto sghembo si apre sul volto. Katsuki poggia un dito sulle labbra dell'altro, aprendole appena. Guarda nella cavità orale la lingua tornata alla lunghezza normale, ridacchiando.
-Oh, mi è piaciuta moltissimo. Che tipo di demone strambo saresti, tu?-

-Un demone succube. Uno di quelli che vengono a marchiare le persone e a reclamarne l'anima da morto. -

Il pensiero di cosa ci sia terminato il mondo mortale, a lui non è mai interessato molto. Non denigra chi crede in un Dio, ma neppure chi non ci crede. Accetta tutto quello che lo lascia libero di fare il cazzo che gli pare, ora e subito. Per questa ragione, Inferno o Paradiso o altro universo sconosciuto che sia, non gli interessa affatto.
-Com'e' il tuo mondo?-

-Non male.- Ammette Shinso sorridendo. Il pensiero di avere l'umano per sè, per tutto il tempo che vorrebbe, gli fa stringere lo stomaco. Peccato che dovrebbe dividerlo con gli altri, e questa idea proprio non gli piace per nulla.
-Si scopa molto.- Aggiunge fissandolo intenzionalmente.

La mano di Katsuki si riappoggia alla pelle fredda del demone. Scende leggermente sui fianchi, evitando le scaglie, fino a sfiorargli una coscia.
-Tu lo fai molto?-

- Non ho un compagno fisso. –

La risposta che ha dato il demone, non è atta a evitare la verità o a cercare scuse. E' soltanto la pura verità dei fatti. I demoni senza partner fisso, sono preda facilmente ai piaceri della carne.
-E tu lo hai?- Domanda improvvisamente interessato. Un leggero fastidio gli comprime la bocca dello stomaco.

-Te l'ho già detto. Non ho ancora trovato la persona...ehm, giusta.-

Le mani cambiano direzione e prendono a scorrere in alto. Vanno lungo il busto, prima di soffermarsi su una zona diversa dalle altre.
-Cos'è questa?- Domanda indicando la scaglia di colore scuro sul collo.

-Il simbolo del nostro legame con qualcuno. Quando si colora di rosso, vuol dire che la nostra parte demoniaca ha scelto a chi appartenere per il resto della sua vita.-

-Beh, siete fortunati. Potete scegliervi senza farvi del male. Non come noi, che siamo obbligati a... sperare.-

La mano del demone corre veloce ad afferrare i capelli di Katsuki. Li porta in avanti, strattonandoli. I visi sono vicinissimi, gli occhi sono dentro gli occhi.
-Umano, c'è qualcosa di te che mi attrae.-

Katsuki sbuffa fuori un ansimo caldo che si scontra contro le labbra dell'altro.
-Stai forse cercando di dirmi che ti piaccio?- Domanda in modo arrogante, mordendosi il labbro inferiore. -Beh, caro mio bad boy... anche tu non mi dispiaci.-

Brividi, lunghissimi fremiti che muovono le scaglie tutte all'unisono e le fanno vibrare insieme.
Shinso non resiste. Si sposta in avanti e le bocche si scontrano in un'accozzaglia caotica. La lingua lunghissima del demone entra ed esce dalla cavità orale di Katsuki, facendolo gemere sommessamente. Lo morde, lo succhia sul mento, gli umetta il lobo dell'orecchio... lo raggiunge famelicamente ovunque.

Katsuki sente il membro scoppiare. Il profumo del demone lo sta facendo impazzire. Probabilmente è mischiato qualche sostanza afrodisiaca e serve per portare le persone nella più cupa perdizione... ma sinceramente, non gli interessa poi molto.
-Mi stai facendo andare fuori di testa. Il tuo odore...- Mormora a voce roca. Le mani corrono a toccargli la patta piena del pantalone. La sua intimità sarà diversa?

Shinso lo stacca d'impeto, con una manata sul petto. L'espressione tradita del ragazzo, gli arriva dritta nel minuscolo cuore, trafiggendolo di dolore.
-Capiscimi... non è per te. Tu mi attrai veramente tanto. Ma se adesso mi lascio andare, non potrò più tornare indietro nel mio mondo.-

Katsuki indietreggia di alcuni passi. Ha il petto smosso da pesanti sospiri. Le labbra rosse e gli occhi liquidi di desiderio.
Si porta rasente al muro, appoggiandoci la schiena. Il freddo lo investe sulla pelle, portando le braccia a incresparsi in teneri puntini rosa. Si avvicina alla finestra, la apre respirando a pieni polmoni l'aria pulita. Nonostante questa mossa, la voglia di darsi al demone rimane invariata.
-Cosa dovresti fare per marchiarmi?-

-Scambiare con te una semplice stretta di mano, e dirti una frase.-

-Quale?-

Shinso lo osserva ancora. Lo esamina accigliato da lontano. Non riesce a prendere una decisione definitiva : lasciarsi andare o scappare? Farlo suo o lasciarlo ad altri? Le note del caramello lo hanno sempre fatto... delirare.
-Sei mio.-

Le labbra di Katsuki si arcuano maligne verso l'alto. Sorride, scuotendo la testa. Un pensiero beffardo gli gira per la testa.
-E se succedesse il contrario... se invece lo facessi io?-Le labbra si muovono per alcuni secondi da sole, senza emettere alcun suono, rincorrendo soltanto l'aria.
-Se te lo dicessi io... sei mio?-

Shinso sente la bruciante sensazione di qualcosa che si solidifica all'istante. La scaglia sul collo brucia da impazzire.  Con uno scatto in avanti atterra vicino a lui. Lo spinge con forza, facendolo sbattere con le spalle contro al muro. Lo bacia ancora, lo tocca e lo strizza con vigore.
-Ti voglio. Non me ne frega un cazzo se non potrò più tornare a casa. Ora questa è casa mia.-

Katsuki ride ancora. E' tutto un enorme casino inaspettato. Già, l'ultimo è il termine più giusto per quello che sta succedendo. Il pensiero che ha atteso tutta una vita intera per regalarsi ad un demone, lo fa sorridere di gusto.
-Hitoshi, sono sicuro di volere che tu sia il primo.-

Le ciglia si colorano di viola. La pelle quasi si incendia dal brillare che emana.
-E soprattutto l'ultimo.- Mormora il demone buttandosi sul suo collo.
Lo bacia ancora mentre lo spoglia... si fa baciare mentre spoglia lui.

Katuski è preoccupato di quello che potrebbe succedere, ma allo stesso tempo è talmente su di giri da non volere fermarsi per nessuna ragione al mondo.
Le mani passano nuovamente sulle scaglie erogene, che sfarfallano impazzite a ogni suo tocco.

-Posso aiutarti a provare meno dolore. Posso farti sentire solo il piacere. Leccami e annusami il più possibile. Ma tu... tu mi lascerai fare umano?-

Katsuki sorride in modo sghembo. Alza una gamba aggrappandola al bacino dell'altro. Lo tira verso di lui, facendo scontrare le due erezioni insieme.
-Mi stai forse proponendo di godere insieme, da morire? E allora... cosa diavolo stiamo aspettando?-

——
No nessuna smut.
🤣🤣🤣
Prossimo capitolo arriva Izuku.

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