-Alzati!Capisci ciò che dico?
Vedo una figura sfocata davanti ai miei occhi.
Si muove a tratti davanti a me.
Ho la vista offuscata ma dalla voce la riconosco.
L'ho sentita ridere e piangere, urlare e stare in silenzio, ho ascoltato le sue preghiere e i suoi sussurri, la sua voce calma mentre leggeva.
Provo a risponderle:
-S...sì.
Ora ci vedo meglio.
È bellissima come sempre, i lunghi capelli castani gli scivolano giù dalle spalle.
Le labbra sono strette in una sottile linea rossastra, ma so che sono carnose, le più belle che abbia mai visto.
Si socchiudono:
-Perfetto! Devi alzarti! Ti porto al caldo.
-O...ok.
Mi giro a pancia in su e cerco di alzarmi aiutandomi con i gomiti.
Sento le sue braccia prendermi per una spalla,cerca di aiutarmi, non è molto forte, ma solo il contatto con la sua pelle calda mi da una carica pazzesca.

Lucy
La gravità della situazione non lascia spazio alla pudic...
Lo afferro per la spalla cercando di aiutarlo, e lo aiutò a salire in macchina.
Salgo anche io e mi abbasso per prendere le coperte che mio padre tiene sempre per sicurezza sotto il sedile.
Le prendo entrambe e gliele metto sopra.
Sono nel panico, dove lo porto?Non so se all'ospedale c'è un reparto per licantropi, potrei andare in un Motel, ma non ho soldi in tasca.

Vedo il suo sguardo confuso fisso sulla strada, le mani tremanti sullo sterzo.
Devo andare a casa di Tom, gli spasmi stanno diminuendo ma non riesco a parlare molto bene...è stata una mutazione improvvisa quella di oggi.
Alzo il braccio per indicare il prossimo sbocco:
-Gi...gira.
Lei mi guarda confusa ma mi dà retta, gira.
Per quando arriviamo alla fine della stradina ho riacquisito quasi totalmente la lucidità.
Non mi ha guardato neanche una volta, ha paura, cazzo ha paura di me.

Lucy
Non mi sono mai girata per vederlo di nuovo in volto, ma con la coda dell'occhio non l'ho lasciato un momento, so che è stato per quasi tutto il tragitto a guardarmi.
Parcheggio ma lascio il motore acceso per i riscaldamenti, faccio per scendere quando mi blocca per il braccio:
-Aspetta, entra. Le chiavi sono sotto il vaso.
Che nascondiglio insolito...
Faccio quello che mi dice e poi torno a prenderlo.
Scende senza aspettare il mio aiuto, entra e cade a peso morto sul divano.
È svenuto.

Mi siedo affianco a lui per raccogliere le idee.
Poi mi alzo a lo faccio sdraiare completamente.
Mi guardo intorno per cercare il termostato.
Accendo i riscaldamenti e ispeziono un po' la casa, trovò una camera, apro l'armadio e prendo dei vestiti.
Mi chiedo chi ci abiti qui.
È pieno di vestiti invernali soprattutto maschili e tutti i letti sono rifatti, c'è anche molta polvere...dev'essere molto che qualcuno entra qui.
Torno dal ragazzo ben arrotolato nelle coperte, ho fatto un buon lavoro.
Mi preparo un the e mi siedo a guardare la TV su una poltrona affianco al divano.
Il frigo era quasi vuoto e ho dovuto cercare a lungo per trovare qualcosa di non scaduto.
In casa ci saranno 23 gradi,più il The caldo che sto bevendo mi riscalda ancora di più.