Capitolo 14
Il waffle era buonissimo, ma ora mi rigirava nello stomaco e cercava di venir su come un naufrago nell'oceano.
Cos'era a provocarmi disagio, che Cam mi stesse fissando, o che mi fossi persa nuovamente nei miei pensieri su Jax, mio fratello Jax.
Cercando di comunicarli di smetterla di fissarmi, cercai di saperne di più su di lui:
-Quindi...dicevamo, oggi non ti sei trasformato, vorresti spiegarmi?
Aveva smesso da un minuto buono di fissarmi, lo avevo capito percependo il suo movimento con la coda dell'occhio, eppure non aveva continuato a parlare delle sue trasformazioni.
Si schiarisce la voce:
-Dicevo, in genere quando fa proprio freddo, d'inverno.Però ultimamente le trasformazioni sono diventate sempre più rare, ma più durature.Sapevo che sarebbe successo, prima o poi.Potrei rimanere un inverno intero lupo.
-Significa, che più cresci, più sarà difficile?
Abbozza un sorriso triste.
-Oh, lo è sempre stato.Solo ora, vorrei poter essere normale.
-Devono esserci dei vantaggi.
-Vantaggi?-sembra pensarci-non sono propriamente vantaggi, ma almeno posso comunicare con gli altri del branco senza parlare.
-Quindi, gli ululati sono come parole?
Ride, anche se io ero più che seria:
-No, gli ululati son più come...grida.Se gridi di dolore di gioia, di speranza, di dolore, ecco invece di urlare ululi.
Ci rifletto su, non è impossibile come teoria.
-Quindi comunicate...?
-La mente, riusciamo a capirci, a sentire l'odore del sangue di un compagno da chilometri di distanza, uno sguardo e capiamo, ma soprattutto la mente.
Probabilmente aspetta una domanda, un dubbio, ma non parlo, lasciando che sia lui a spiegarsi:
-Lo percepisci sotto pelle, è difficile da spiegare, ma è bello.
-Capito, più o meno.-cerco di sdrammatizzare la situazione fin troppo seria per i miei gusti.
Parlando siamo arrivati a casa:
-Siamo, arrivati.Che ne dici di vedere la ferita?-cheido.
-Ok. Ma tranquilla, un altro vantaggio è che guarisco in fretta, quasi.
-Buono a sapersi-faccio per aprire la porta, poi guardo Cam:
-Ti dispiace se esco prima io, aspettami qui.
Fa cenno di sì con il capo, ma glielo si legge nello sguardo che gli da un po' fastidio tutta questa premura.
Entrati entrambi, andiamo in camera e lo faccio sedere sul letto:
-Aspetta, prendo le fasce.
-Tranquilla.
Da quando siamo usciti dal bar, siamo stranamente silenziosi.Dopo che abbiamo parlato delle trasformazioni si è rattristato e stranito, non so bene perché, proprio dopo che mi ha fissato.
Torno in camera, dove Cam ha alzato le serandine, per dare più luce alla stanza.
Prima di uscire ho rifatto il letto, coperto da pesanti coperte violacee.
Cam è seduto sulla sedia affianco alla finestra, guarda il vetro bagnato e i gerani rossi sul davanzale scuotere le foglie in tutte le direzioni, a causa del vento e della poggia.
Appena entro mi guarda:
-Allora, cosa dovresti fare alla mia povera ferita?-dice ironicamente, facendo il broncio da bambino.
-Dovrei disinfettarla di nuovo, per evitare che tu muoia.-Rispondo sempre ironicamente, con un sorriso maligno sulle labbra.
Mi piace che siamo entrati in sintonia, anche lui scherza su cose su cui c'è poco da scherzare, rendendo tutto più facile, è sempre stata un'ottima strategia contro i problemi.
-Ah, dimenticavo, per farlo dovresti alzarti dal mio angolo lettura e recarti qui.-aggiungo.
-Angolo lettura?-si guarda intorno con sguardo curioso.
E' praticamente l'angolo munito di sedia, comodino, lampada e scaffali, in cui spesso mi metto a leggere.
Dalla finestra in genere si vede il bosco che circonda la casa, appare quando c'è la nebbia.
E' una delle pochissime stanza in cui si vede il bosco.
E' propio lì che spesso vedevo i lupi,nel mio angolo lettura.
-Ah, capisco-dice alzandosi e sedendosi sul letto davanti a me.
Mi inginocchio davanti a lui, munita di ovatta e disinfettante, poi mi blocco:
-Dovresti...-con un cenno del capo indico la spalla.
-Oh.-dice, per niente in imbarazzo.
Entrambi sappiamo che l'ho visto praticamente nudo, anche se il ricordo sfocato a causa dell'adrenalina, ed entrambi sappiamo che comunque la vista del suo torace scolpito mi mette in imbarazzo.
Con facilità assoluta, si sfila la maglia dall'alto, rimanendo in canottiera.
Dalla canottiera non si vede un granché, ma le braccia sono muscolose, non troppo da farlo sembrare un pompato, ma abbastanza da renderlo forte e bello.
Comincio a tamponare la ferita, il mio viso è dritto verso il punto rossastro e lacerato della pelle, ma so che il suo è fisso su di me.
Sorride e con naturalezza assoluta mi sussurra:
-Da lontano eri molto bella, ma da vicino...wow.
Divento paonazza, a quel complimento così spontaneo.
-Emm...grazie.
-Posso fare il poeta, vero?
Felice che abbia alleggerito la cosa:
-Hahaha, sì.
-E, ti ricordo, che posso ancora assecondarti- ora parla con serietà, non nasconde divertimento, solo sincerità.
Alzo lo sguardo e i nostri occhi si incrociano.
Non so cosa provo, lo conosco da due giorni neanche, ma lo sento così vicino.
E ora è realmente vicino, perché mi ha preso per i fianchi e mi ha messo sopra le sue gambe.
Il rumore della pioggia mi picchietta nella testa, a ritmo con il battito del cuore, che sembra voler uscir fuori di me.
Il mio petto è a pochi centimetri di Cam e sento il battito del suo cuore andare a passo con il mio.
Mi tiene una mano sul fianco e ora porta lentamente l'altra sul mio viso, a metà tra l'orecchio e il mento.
Mi guarda con quegli occhi che mi entrano dentro come lame, verdi.Amo il verde, amo quel verde solo suo.Una nuova tonalità, decisa a restare nella mia vita per sempre.Lo capisco quando finalmente unisce le sue labbra alle mie, in un bacio.
Lento e dolce, voglioso e calmo allo stesso tempo. Sento il calore del suo fiato su di me, dentro di me.
Porto una mano sulla sua nuca, e affondo le dita tra i suoi capelli quasi neri.
Wow, è semplicemente bellissimo.
Continuano a baciarci, finché non mi allontano spingendomi con le mani sul suo petto, percependo quello che fino ad allora avevo solo visto.
Riprendo un po' di fiato e lui fa lo stesso.
E' stato un bacio lento, ma che mi ha divorato l' anima e il respiro.
Rimango immobile per un po', vincendo l'imbarazzo.
E' stato semplicemente bellissimo.
Lui è semplicemente bellissimo.
HOLA, SE QUESTO CAPITOLO NON REALIZZA BENE PERDONATEMI, NON SONO UN'ESPERTA IN QUESTO GENERE DI SCENE. :)
QUESTO CAPITOLO DURA DI PIU' PERCHE' ESSENDO UNO DEI CAPITOLI "PORTANTI" DEL LIBRO, HO DECISO DI NON SPEZZARLO E DI LASCIARE L'ATMOSFERA CHE SIE ERA CREATA. :)
SPERO CHE VI PIACCIA :)
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