Fourtris
Giorgiaarmy lo sai che ti voglio bene e scusa se ti ho fatto aspettare.
Premetto: ho cambiato un po' una scena di Insurgent.
Quattro era confuso.
Non capiva cosa stava succedendo.
Questo non gli piaceva.
Voleva rivedere Tris.
Voleva stringerla di nuovo tra le sue braccia.
Voleva che tutto questo inferno finisse.
Perché continuare a lottare, se non ho lei vicino a me. Perché andare avanti, perché sperare nella sopravvivenza e all'evoluzione di questo mondo se, io non ho lei.
Tutti questi ragionamenti continuavano a tormentare Tobias mentre camminava nei corridoi del quartiere degli eruditi.
Tris, dove sei? Come stai? Non ti ho persa, vero?
Proprio mentre Tobias camminava in uno dei corridoi del quartiere generale degli Eruditi, una sagoma che correva cotturò la sua attenzione, una piccola scena, che si intravedeva da una piccola finestra incastrata in una porta.
Quattro iniziò a correre verso la porta, quando vide che da essa, il ragazzo che correva era Peter, con, in braccio..
Tris..
Arrivó con un leggero fiatone davanti alla porta blindata che lo separata dai due.
Per cercare di attirare l'attenzione di Peter, Tobias sbattè I pugni sulla finestrella con tutta la sua forza.
- PETER! - urlò contro la piccola fessura.
- PETER SONO QUATTRO CHE É SUCCESSO? - continuò imperterrito a dare pugni, cercando di richiamare la sua attenzione.
Intanto Peter si era fermato un' attimo per riprendere fiato
Sarà anche magra, ma ora che é mezza paralizzata pesa il doppio. Pensò egli, con le mani appoggiate sulle ginocchia e lo sguardo puntato sulle proprie scarpe.
Un leggero rumore gli fece alzare la testa di scatto, si guardò intorno confuso, che cos'era?
Guardò Tris.
Sentiva colpi, ma sembravano lontani, gli arrivavano come se qualcuno stesse colpendo un cuscino, ovattati.
Ispezionò il corridoio e finalmente trovò la causa di quel rumore.
Era Tobias, sembrava indemoniato, continuava a martellare la finestra con pugni davvero forti. Urlava parole che non gli arrivavano, vedeva la sua bocca muoversi, come se fosse un film e ci fosse impostato il 'muto'.
Peter si affrettò ad avvicinarsi alla porta, prese Tris e la portò davanti alla porta dov'era Quattro.
La porta blindata era bloccata. Tobias stava imprecando contro quella stupida porta che lo separava da Tris.
Quattro non capiva come mai una ragazza semplice come lei, lo mandasse in confusione. Magari proprio la sua semplicità, la sua forza, lo avevano fatto interessare a una 'Rigida' come lei.
In qualche modo Peter, attraverso una sbarra di ferro, riuscí a sbloccare la porta, urlò un 'allontanati' a Tobias e con un calcio ben assestato spalancò la porta.
Tobias si avventò su Tris
La abbracciò ripetendo che stava bene e che le era mandata.
Peter semplicemente li osservava.
- Mi dispiace interrompere questo momento.. - disse ad alta voce - anche se non é vero. - sussurrò - ma Ora dovremmo proprio andare perché, non credo siano felici del fatto che abbiamo 'preso senza chiedere il permesso' Tris.-
Ed eccoli lí.
A scappare.
Tobias davanti con la pistola, pronto a far fuoco, essendo anche piú pratico di Peter, e quest'ultimo con Tris paralizzata tra le braccia.
Ora però Tobias aveva ritrovato il suo motivo per continuare a lottare.
E questo motivo, che intanto aveva ripreso conoscenza, sussurrò a fil di voce:
- Ti amo anche io, Tobias. -
Ciao
Sono
Ancora
Viva
Lol
Vi do il permesso di uccidermi se la storia vi fa cagare :D
Ho cambiato la scena, lo so, e anche di tanto, ma Bo, volevo provare a scombinare le cose e vedere che cosa usciva.
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