Un regalo per due - Wormon & Ken (Digimon OS)
1) La missione per fermare un branco di digimon selvatici era già andata a buon fine.
Era la vigilia di Natale nel mondo umano, ma su Digiword, il mondo digitale, era un giorno come altri.
Ken, oramai un adolescente senza il minimo rispetto per le feste, costringeva Wormon a stargli accanto. Ken non era più l'Imperatore Digimon, ma i suoi modi recenti sembravano smentire quell'idea.
-Ken, noi a Natale andremo da Matt e Tk, ti unisci a noi?- gli chiese Yolei. Erano solo pochi mesi che si frequentavano come coppia e lei non riusciva ancora a guardarlo in faccia, senza diventare rossa come un peperoncino, dal momento che era innamorata persa di lui.
-Mi spiace Yolei... qualcuno deve badare al forte.- si limitò a dire.
Wormon capì subito che cosa avrebbero fatto il giorno dopo.
Una misera vista al tempio per pregare per il defunto fratello di Ken e poi di pattuglia su Digiword.
Una volta a casa Ken e Wormon finirono di imbustare gli auguri e Ken, armato di una vecchia bici li consegnò ad uno a uno.
Davanti casa di TK, Wormon fece una domanda singolare a Ken.
-Perché ti sei messo a odiare il Natale, Ken?- chiese la creatura digitale.
-Io non odio nulla, solo che quest'anno non voglio festeggiare. Sapere che mio fratello non c'è, sapere che il giorno dopo non avremo che da ricominciare a lavorare per recuperare ai miei errori... lo rende un giorno qualunque.- disse Ken.
-Eppure ti piaceva Natale... i dolci, i regali che ci facevamo...- protestò Wormon. Era triste per il fatto che non era riuscito a regalare a Ken una cosa che potesse piacergli. In realtà Wormon non gli comprava nulla gli faceva sempre personalmente ogni sorta di maglieria.
-Visto che piace tanto Natale passalo qui... ma non venirmi a cercare su Digiword...- disse Ken sbottando e pedalando via. Lasciò Wormon tutto solo al gelo davanti al loft che Matt, TK e tutti i loro amici avevano preso con i loro risparmi di un anno.
Wormon, triste e sconsolato iniziò a bussare alla porta così che qualcuno gli aprisse.
Quando ebbe salutato tutti e consegnato gli auguri si mise seduto tutto solo all'angoletto.
-Che hai?- gli chiese Hockmon. E lui raccontò tutto e tutti seppero. Ma nonostante tutto lui iniziò a tessere e tessere per Ken sperando che egli si ravvedesse.
2) Quella sera, tornato a casa sua, Ken si scusò coi genitori per il modo furente con cui era entrato a casa e corse in camera sua prendendo dei soldi e fissandoli sino addormentarsi li.
Si svegliò poco dopo e tra le sue mani al posto della banconota una lettera di addio.
Una lettera Wormon.
Sulla lettera i simboli di speranza, luce e bontà erano come impressi a fuoco.
-Che succede? Dove sono?- chiese Ken cadendo in una sorta di angoscia.
Ken lesse la lettera.
Lesse e pianse.
Pianse molto dolorosamente.
Dolorosamente ed amaramente.
-Wormon...- riuscì solo a dire il ragazzo tra una lacrima e l'altra.
-Yolei non spigermi...- disse la voce di Devis.
Poco dopo il ragazzo entro nella stanza di Ken vestito con una tunica viola con dei decori in oro. Al suo fianco Yolei. Vestita nel medesimo modo, solo che con un viola più tendente dal rosso ciliegia scuro.
-Devis devi imparare a fare il fantasma siamo a Natale, fai la tua parte come si deve.- gli disse la ragazza.
Ken era confuso.
Cos'era quella paiacciata? Un idea di Wormon?
-Che volete?- chiese Ken sedendo più educatamente sulla sua poltroncina da studio. Avanti a lui un cofanetto chiuso.
-Dobbiamo dirti che riceverai in sogno tre spiriti che ti illumineranno sul Natale e bla bla bla...- fece annoiato Devis.
-Non fare così stai banalizzando il nostro lavoro...- iniziò Yolei molto agitata prima di finire in modo più agitato.
Anche se era un sogno, Ken non poté fare a meno di ridere.
-Se voi siete il mio Jacob Marley io sono rovinato...- disse Ken ridendo per la scena.
Yolei lo guardò storto.
-Non prenderci in giro Ken Ichijoji. Stanotte gli spiriti verranno ed alla fine reclameranno tua anima...- disse Yolei mentre spariva con Devis.
Il ragazzo si svegliò nuovamente e stavolta era casa.
Era solo un sogno. Ma era un sogno?
3) Il pisolino di Ken si era dilungato anche troppo ed i morsi della fame e della coscienza iniziavano a farsi sentire molto e molto bene.
Erano nitidi e cristallini ricordi di Ken che giocava con Wormon ai videogames o di loro che dormivano vicini come buoni amici.
Ricordi belli, molto belli ma ora molto dolorosi.
Ken era sveglio quando ecco Cody spuntare alla finestra. Portava una tunica viola a ricami verdi. Ken, certo di esssere sveglio lo fece entrare.
Tendva in mano una candela spenta.
Ken fissò il giovane amico.
-Cody che ci fai qui con questo freddo? Ed Armadillomon?- iniziò Ken tempestando il ragazzo di numerosissime domande.
-Per comincuare...- esordì il ragazzo, -...non sono Cody. Sono il fantasma dei Natali Passati. Amore e Amicizia ti avranno parlato di me?- chiese il ragazzo.
Ken lo osservò notando che il ricamo della sua tunica era il simbolo della digipietra della conoscenza, la digipietra corrispondente ad una delle digiuova di Cody. Ora che rifletteva bene anche Yolei e Devis avevano lo stesso decoro. Devis il simbolo della digipietra dell'amicizia e Yolei quello dell'amore.
-Suppongo tu sia qui per un motivo?- chiese Ken.
-Devo mostrarti il passato prima che il terzo spirito reclami la tua anima. Se non capirai il senso del Natale non potrai mai stare in pace.- rispose Cody accendendo la candela.
Come un proiettore, la candela scorreva diverse immagini dei Natali insieme a Wormon. Uno in particolare attirò l'attenzione di Ken.
-Quello sono io?- fece Ken senza parole.
-Esatto. Tu prima di essere l'Imperatore Digimon.- rispose Cody che con un lieve cenno della mano li portò dentro l'immagine.
Un Ken bambino giocava con un Wormon allegro e sorridente. Giocavano a pallone.
-Tua!- gridava Ken.
-A te Ken!- gli rispondeva Wormon.
-Vedi Ken? Capisci?- chiese lo spirito. -Tu hai sempre amato il Natale e Wormon era il tuo Natale.- gli disse
La scena dicenne buia e fredda e ambientata sulla nave dell'Imperatore Digimon.
Ken stava contemplando una carta e ammirando gli obelischi.
-Buon Natale Ken...- disse Wormon portando un pacchetto.
Ken lo guardò male facendo sibilare la frusta.
-Taci! Sarà un buon Natale quando avrò tutta Digiword- gli rispose Ken ferendolo.
Ken guardò amareggiato la scena. Lui non aveva mai avuto il coraggio di aprire quel pacchetto. Non si riteneva degno di aprire quel pacchetto.
-Ti prego basta ricordi... fanno male.- gli disse Ken.
-Apri il pacchetto Ken... trova la pace...- gli disse Cody sparendo.
Ken, ormai certo che fosse un sogno, che aveca sognato a occhi aperti, si stese sul letto e si coricò richiudendo la finestra.
4) Non appena Ken si alzò capì di sognare. Li per li non ebbe molto da pensare. Poi udì bussare.
-Avanti...- disse il ragazzo per poi aprire. Ed ecco che avvolta im un cappotto rosa alla sua porta si vide entrare l'amica Kari.
Lei che più di tutte era sempre stata ottimista non poté fare a meno di sorridergli.
Entrata in casa la ragazza fu ben accolta.
-Ken sei sicuro di non voler venire? Sono ore che Wormon sta lavorando ad un regalo per te.- gli raccontò la ragazza, e preso il suo smartphone, gli mostrò quello che Wormon stava facendo.
Ken si rattristò nel vedere Wormon lavorare a maglia.
Kari lo guardò.
-Ken, sai questo che vuol dire?- gli chiese ancora una volta la ragazza.
-Lui sta lavorando a vuoto. Non sopporto il Natale. Se sei venuta a persuadermi puoi andare alla festa, sappi che non verrò.- rispose lui con fredda gentilezza.
Nell'angolo sulla scrivania della sua stanza, Ken aveva lasciato un pacchetto per Yolei.
Ken, dopo che Kari fu uscita, lo fissò. Addormentadosi di nuovo.
Quando si svegliò comprese presto che anche la visita di Kari era un sogno. Kari era sempre stata una ragazza dolce e premurosa e sempre pronta ad aiutare il prossimo. Ken non so sorprese che proprio lei fosse stata oggetto del sogno. In cuor suo, Ken, provava un piccola cottarella per la ragazza sebbene fosse fidanzato con Yolei. Ma era amore o gelosia?
5) Sebbene sognasse Ken si era riaddormentato. Sognò stavolta TK avvolto in una tunica verde smeraldo e intento a magiare dolcetti natalizi.
-Era ora!- gli disse il ragazzo vedendo Ken. -Pronto a vedere il futuro?- gli chiese poi TK.
Ken lo guardò.
-Temo le immagini che tu possa mostrarmi... perciò fa presto- rispose Ken.
TK posò i dolcetti e fece strada lungo un corridoio. Numerose mappe e carte e video scandivano la parete sulla destra e sulla sinistra. Immagini di bene e di male. Un muro era più intasato dell'altro.
-Il tuo passato Ken, ti segue. Dipenderà tutto da ciò che farai oggi.- gli disse TK mostrando una specie di gabbia all'interno della quale una copia dell'Imperatore Digimon devastava decorazioni natalizie.
-Perché proprio tu mi mostri ciò? Che vantaggio ne avresti?- gli chiese Ken.
Gli rispose TK: -Io sono la speraza, il terzo spirito del Natale. Se a Natale smetti di sperare quest'ombra che vedi sarà presto realtà.- e detto ciò la gabbia si aprì e l'Imperatore uscì e lo insegui.
Allora Ken corse, e corse allungo fin quando non si sveglio urlando.
-Wormon!- fece il ragazzo destandosi dal sonno.
Una volta accertatosi di non sognare più e di non sognare la realtà Ken uscì.
6) Ken bussò alla porta.
Yolei sentendo bussare aprì e notandolo dallo spioncino della porta urlò di gioia.
-Ragazzi babbo Natale è qui!- disse la ragazza felice.
-Ma non esiste.- gli commentò Wormon molto scettico nonché tristissimo.
-Allora apro la porta e guarda.- gli rispose la ragazza aprendo la porta ed ecco Ken vestito da Babbo Natale fece il suo ingresso.
Wormon lo fissò quasi in lacrime.
-Ho sbagliato a lasciarti solo e ad essere chiuso con te.- disse Ken alla creaturina verde. -Mi perdoni?- gli chiese poi il ragazzo.
-Cosa c'è da perdonare Ken? Io non c'è l'ho mai avuta con te. E poi come potrei... sei il mio migliore amico.- gli rispose il Digimon.
I due si abbracciarono e Ken consegnò un pacchetto a Yolei ed uno a Wormon. La ragazza vedendolo agire così gli baciò la guancia. -Bella prova.- gli disse poi la ragazza all'orecchio. Ken divenne rosso fuoco.
Ora aveva capito che l'amicizia e l'amore erano i suoi tesori natalizi e che per nulla al mondo avrebbe più permesso a chiunque di scordare la sua ragazza ed il suo migliore amico.
Quella sera Ken aveva imparato tre cose: che non esistono ostacoli al Natale, che amava Yolei e soprattutto che lui e Wormon sarebbero stati amici, amici per sempre.
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