🤢Parte terza
Denki si picchietta nervosamente il labbro con un dito, sospirando nervoso e girandosi su se stesso per scrutarsi per la centesima volta ed in pochi minuti, allo specchio.
Pantaloni di tessuto scuro, maglietta rosata a mezze maniche e giubotto di pelle nera appoggiato sopra le spalle.
Si mette una mano davanti alla bocca inarcandola a coppa prima di alitarci dentro e poi portarla in alto e inspirare forte l'aria, si prende il colletto della maglietta tra le dita allargandolo ed infilandoci il naso dentro e si ripassa irrequieto la spazzola in mezzo ai lunghi capelli biondi.
-Tesoro ma cosa devi fare stasera che sei così agitato?- Domanda sua madre notanto l'inquietudine del figlio che continua ad entrare e ad uscire dal bagno, dalla camera e a passare senza sosta davanti alla tv dove la donna ci è posizionata di fronte, stesa sul divano, cercando di guardarsi un film.
-Vado ad una festa mamma.-
-Ma... fantastico! Vuoi che ti accompagno?-
-Oh no, viene un... ehmm... un amico a prendermi.- Risponde guardando in basso e arrossendo leggermente sulle gote.
La donna osserva seria la reazione di suo figlio aggrottando le sopracciglia.
Più il tempo passa, più lei lo scruta attentamente e più Denki diventa rosso.
-Un amico dici?-Ripete con un sorrisino canzonatorio, alzandosi veloce dal divano e dirigendosi curiosa verso la finestra.
-Oh no no mamma! Non ti azzardare a venire fuori a...-
Dlin dlon.
-Oh cavolo... MAMMA!- Urla Denki mentre la donna spalanca la porta della casa fiondandosi di corsa al cancello dove in sella ad una moto c'è un ragazzo con il volto nascosto dal casco.
-Senti tu. Posso sapere almeno chi saresti visto che mio figlio sta venendo ad una festa con te e su quella .. cosa?-
Dichiara indicando la motocicletta.
Shinso appoggia la moto sul cavalletto, scende liberandosi il volto e con sguardo apatico si avvicina con una mano alzata.
-Sono Shinso Hitoshi. - Dichiara tranquillamete guardandola in viso senza spostare le iridi e stringendole fermo la mano.
La donna apre la bocca stupita facendogli scorrere lo sguardo sul corpo.
Suo figlio ha proprio dei bei gusti.
Denki arriva di corsa frapponendosi tra di loro e spostando la madre all'indietro.
-Bene, visto che adesso sarai a posto, noi dobbiamo andare... quindi ciao.- Dice tutto d'un fiato girandole le spalle e osservando Shinso che lo sta attendendo vicino alla moto, tranquillo.
-Ehm... tesoro?- Lo richiama con un piccolo sbuffo la donna.
-Si??- Risponde Denki con un sospiro avvicinandosi.
-Quello se ti prende ti spacca a metà.
Te lo dice tua madre che se ne intende di queste cose. Cerca di farti preparare molto bene prima di...-
-MAMMA!.- Strilla lui di nuovo completamente rosso in volto, scuotendo la testa affranto e andando veloce verso Shinso che lo sta aspettando con un casco in mano.
Spera seriamente che non abbia sentito nulla.
Glielo appoggia sul volto, legandoglielo dolcemente e Denki usa questo tempo vicino a lui per guardarlo in volto il più possibile.
La casa di Bakugo dista circa mezz'oretta di corsa, ed è posizionata distante dal centro in una splendida villa con piscina e palestra privata.
Ci sono moltissime persone al suo interno, di cui la maggior parte conoscono Shinso.
Al loro passaggio per le varie stanze alcune alzano la mano per salutarlo, altre gli danno amichevoli pacche sulle spalle, mentre altre lo mangiano letteralmente con gli occhi.
Effettivamente come dargli torto! Il ragazzo stasera indossa una camicia a mezza manica lasciata leggermente aperta, un jeans strappato chiaro e ha legato i capelli all'indietro.
Denki deglutisce fissandogli ipnotizzato il culo mentre che cerca di stare al suo passo e seguirlo in quel lungo labirinto.
-Ciao ragazzi.- Saluta il ragazzo entrando nella stanza vicina alla piscina.
-Ehy ciao!- Rispondono di rimando quelli della squadra di Football facendo scontrare un pugno con quello dell'altro.
-Denki siamo contenti che sei riuscito a venire!-
-Stai molto bene vestito così.- Gli dice Yuuga Aoyama, difensore, con un finto e smielato sorriso stampato sul volto.
Si umetta le labbra guardandolo sfrontato.
-G...Grazie?- balbetta lui agitato guardando supplichevole nella direzione di Shinso.
Un alzata di occhi verso il soffitto ed il ragazzo è vicino a lui che gli sta sussurrando nell'orecchio.
-Smettila di essere così teso. Vado a prendermi da bere. Tu vuoi qualcosa ?-
-Si per favore. Va bene quello che prendi per te.-Dichiara quasi tremando e facendo sorridere appena l'altro.
Si appoggia con le spalle allo schienale, spostando gli occhi nervoso sugli altri ragazzi, continuando a lanciare sguardi preoccupati nella direzione in cui è scomparso Shinso.
-Quindi tu saresti il famoso esperto di sesso? - Domanda una ragazza con i capelli rosa seduta sulle ginocchia si Sero.
Denki assottiglia lo sguardo mettendola a fuoco e catalogandola come quella che ama la pecorina, e senza rispondere sospira imbarazzato spostandosi la maglietta sudata davanti a Yuuga che non gli ha staccato gli occhi da addosso un attimo.
-Si.-
-E ne hai fatto tanto?-
L'ansia inizia a farlo sudare maggiormente.
-Ovviamente.- Dichiara serio maledicendo mentalmente Shinso che è sparito lasciandolo completamente da solo.
-Quindi saprai anche baciare molto bene.- Domanda Yuuga spudorato avvicinandosi fino a fermarsi a pochi centimetri dal naso.
-Ehy, spostati lui non è per te.- Dichiara Shinso sbucando dal nulla e porgendogli da bere.
-Hitoshi non puoi fare così! Tu puoi avere chi cavolo vuoi!
E poi tu non stai con...-
-Io non sto con nessuno.- Dichiara secco con tono brusco facendo zittire l'altro.
Denki segue lo scambio di battute incuriosito, cercando di capire da queste mezze frasi dette a metà, la situazione sentimentale di Shinso.
-Bevi.- Gli ordina schiaffandoli in mano il cocktail.
-La ragazza per te sta arrivando. Ti piacerà sicuramente. Te l'ho scelta tra quelle con cui non sono mai stato, così poi magari mi dici se ho sbagliato a farlo.- Gli dice sedendosi talmente attaccato a lui che il suo profumo per alcuni secondi lo destabilizza.
Denki gira il volto arrossato nella sua direzione nello stesso istante in cui lo fa anche lui. Shinso lo fissa con un leggero sorrisino sghembo sul volto.
-Però quel mezzo maniaco su una cosa aveva ragione. Stasera stai davvero bene.-
Una vampata di rossore avvolge prepotente le guance di Denki che stringe il bicchiere tra le mani e beve quasi tutto d'un fiato il cocktail.
Calcolando che non ha mai assunto nulla che contenesse neppure lontanamente dell'alcool, si sente incredibilmente davvero bene.
Shinso torna a prendere per entrambi un altro drink, che finisce anche questo vuoto in pochi minuti tra le sue mani.
La visione inizia ad offuscarsi e la testa gli gira leggermente.
Kyoka Jiro, una delle ragazze più fighe e popolari della YUEI, arriva dopo alcuni minuti che ha terminato il suo secondo drink, salutando tutti e agitando i corti capelli viola.
Shinso stira un leggero sorriso, alzando la voce e volgendosi verso Yuuga.
-Prima non volevi vedere quanto è bravo a baciare Denki?-
Domanda senza attendere una risposta e attirando invece l'attenzione della ragazza.
-Kyoka, tu che sei una delle ragazze più popolari della scuola, ti andrebbe di baciarlo e darci un tuo metro di giudizio?-
La ragazza sbatte le lunghe ciglia girandosi verso il biondo e squadrandolo attentamente.
-Si può fare. Non è assolutamente niente male il ragazzino qui.-
E la situazione vista da fuori sembrerebbe perfetta se non fosse che proprio adesso le cose iniziano a mettersi male. Non è che Denki soffra proprio proprio di aptofobia, ma la testa gli gira veloce, la mente è offuscata e vedere quella ragazza avente le tette, perché è assodato che le donne hanno le tette giusto?
Beh, gli causa un giramento di stomaco e senso di nausea forte.
Le mani iniziano a sudare, gli occhi gli si sgranano dall'ansia: a lui non piace la vagina, non gli piacciono quelle grosse o piccole escrescenze carnose con quei capezzoli piantati sopra...
A lui piace altro: il biscione, il pene... il cazzo per intenderci, no?
E quando vede il viso di Kyota arrivare vicinissimo a lui, che oltretutto bisogna dare merito a Shinso di avergli scelto una bellissima ragazza, il profumo stucchevole, le ciglia inchiostrate di rimmel e le labbra rosse schiuse gli provocano un immediato moto di bile che gli arriva fino in gola.
-Scu.. scusatemi.
Devo andare in bagno a vomitare...-
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