•Ansel•
Non posso credere che se ne sia andata veramente.
Ho fatto tutto questo solo per farle capire che merita di meglio di lui.
Merita me.
Theo non è la persona giusta per lei. La sta usando. Appena ne troverà una più bella la mollerà, lasciandola da sola.
Io non farei così. Ma a quanto pare non sembra capirlo.
Ora più che mai ho bisogno di trovare un modo per farli rompere.
E l'idea mi viene tornando all'hotel.
Ma decido che la attuerò la settimana prossima, quando la sua amica sarà tornata a casa.
Si, ho origliato di nuovo mentre telefonava. Pensava che sul balcone non potessi sentirla, invece si.
Forse verrà anche il suo odioso fidanzato.
Spero proprio di no.

•Shai•
Ho appena parlato con Theo.
Non può venire la settimana prossima. È molto impegnato con il film che sta girando.
Non sa quando riuscirà.
Questo significa che potrebbero passare anche due settimane.
È strano quanto una persona possa mancarti così tanto.
Ma riuscirò a resistere. Per lui vale la pena aspettare.
Non gli ho detto niente di Ansel.
So che si arrabbierebbe e prenderebbe il primo volo per Amsterdam per venire a picchiarlo.
Ed io vorrei evitare casini.
Almeno Zoë arriva domani, o meglio, parte quando qui sarà mattina e là sera.
Starà qui cinque giorni, ma uno o due le serviranno per abituarsi al fuso orario.
Ora devo veramente andare.
Con le riprese siamo a buon punto.
Giriamo una decina di scene al giorno e quando torniamo in hotel siamo stanchi morti.
In più dovremo girare tutte le scene in questa città in meno di un mese, perchè a Marzo, ovvero il mese prossimo, inizieranno le interviste, premierè e quant'altro di divergent.
Prevedo giorni molto faticosi.
Spero che oggi non dovremo girare nessuna scena in cui io e Ansel ci dobbiamo baciare.
Probabilmente non riuscirei.
Raggiungo John e Nat (per una volta puntuale) nella hall dell'albergo.
Manca Ansel. Non che mi dispiaccia, ma senza di lui non possiamo fare niente.
Arriva poco dopo, ma stavolta non sorride.
Mi guarda, ma non sorride, e per me è già una piccola vittoria.
Le scene di oggi verranno girate proprio a due passi da dove alloggiamo.
Amsterdam è una città strana: è più affollata di venerdì che di sabato o domenica.
Non fa freddo come in America ma piove molto più spesso. Come oggi.
Non si può mai girare senza un ombrello.
Siamo tutti assorti nei nostri pensieri, e molte scene dobbiamo rifarle parecchie volte per farle venire bene.
Nat cerca di incoraggiarci. A modo suo.
-Insomma, non siete ad un funerale!- scherza.
Non sono esattamente dell'umore adatto.
-Nat, interpreto una ragazza malata di cancro, se non lo sapessi.
Alza gli occhi al cielo.
-Okay, scusa, non è divertente.
In realtà lui non deve girare nessuna scena qui ad Amsterdam, ma ha voluto venire comunque.
-E dopo chi è che arriva in ritardo se non ci sono io?-ha detto.
Per me è stato un sollievo.
Più persone ci sono tra me e Ansel, meglio è.
Dopo cinque scene tutti si rassegnano e capiscono che oggi non riusciremo a fare di meglio, così torniamo alle nostre camere.
Mando un messaggio alla mia amica per vedere se è pronta per partire.
*Shailene, è solo mezzogiorno qui.*
*Oh, già. Scusa, non mi sono ancora abituata del tutto al fuso orario.*
*Capisco. Te l'ha detto Theo?*
*Che non viene? Si, me l'ha detto.*
*mi dispiace. Non sai quanto gli manchi. È venuto un paio di volte da me e Miles e si capiva che pensava a te.*
*Da adesso leggi anche la mente delle persone?*
*Stronza. Sto cercando di farti capire che gli manchi e che avrebbe fatto qualunque cosa per venire a trovarti.*
*Lo so, Zoë. Fidati.*
*Allora posso dormire in camera con te?*
*Mmm...si dai*
*Siiii*
*Ti aspetto. Se non trovi l'hotel chiamami. Ti conviene dormire un po' sull'aereo.*
*Okay. Ci vediamo più tardi.*
Decido che non ho voglia di mangiare con gli altri, così esco, compro dei panini e mi siedo su una panchina a mangiarli.
Ho bisogno di parlare con qualcuno che non sia Ansel, così, quando sono sicura che anche gli altri abbiano finito di mangiare, vado a bussare alla porta di Nat.
Apre quasi subito, come se aspettasse qualcuno. Probabilmente chiunque altro, ma non me.
Fa un attimo una faccia sorpresa, poi mi fa entrare.
-Che c'è?-mi chiede.
Mi siedo su una sedia.
-Non lo so, Nat. È questo il problema. Ho bisogno di parlare. Beh, con qualcuno che non sia Ansel. E ho pensato che tu potessi capirmi. Intendo, sei fidanzato, no?
Annuisce.
-È solo che boh, mi mancano tutti. Mi manca Theo, mi mancano i miei amici. Zoë arriva domani mattina, ma quasi mi sembra di non potere nemmeno arrivare ad allora.
Mi ascolta attentamente, ma non dice niente.
Perchè non c'è nemmeno bisogno di dire niente.

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Amatemi, ci ho messo meno del solito a postare.
Non sapevo che titolo mettere lol.
Comunque ho bisogno di sapere una cosa.
Vi piace ancora la mia storia?
Cosa devo cambiare?
Siate sinceri.
Non voglio che mi diciate che è stupenda anche se non lo pensate.