~L'ospedale~
Che mal di testa.
Mi risvegliai stesa su un lettino, bianco, freddo e scomodo.
Affianco a me c'era Luke seduto su una poltrona che dormiva con la testa appoggiata sul di me.
In quel momento entrò nella camera mia madre e, quando mi vide, sul suo viso comparì un sorriso a trentadue denti.
<< Amore! >> disse avvicinandosi a me.
<< Mamma dove sono? E perché c'è Luke qui con me? >>
<< Amore sei in ospedale, hai fatto un'incidente con il motorino. Luke appena lo ha saputo è corso qui abbandonando quello che stava facendo.
È stato vicino a te per 2 ore. >>
Lo guardai. Era bellissimo. Quelle sue guancette, quel suo piercing. Era tutto per me.
<< Non vorrei essere indiscreta piccola ma... c'è qualcosa fra di voi? Perché non ho mai visto un ragazzo così protettivo. >> chiese mia madre.
Non ebbi il tempo di rispondere perché in camera entrò una signora alta, con i capelli lisci e neri. Non era molto truccata, tralasciando ovviamente il rossetto di colore rosso acceso che aveva sulle sue labbra.
<< Ciao, tu sei la madre di Bell? >> chiese ad un certo punto.
<< Si,lei invece è... ? >> chiese mia madre
<< Salve mi chiamo Amanda, sono la mamma di Christian. >>
Christian. Quel nome mi fece venire un colpo al cuore.
<< Ora ricordo. >> dissi ad alta voce.
<< Davvero ricordi? Perché volevamo sapere com'è veramente era andata la situazione. >> disse mia madre lanciando un'occhiata malefica ad Amanda.
In quel momento si svegliò anche Luke.
<< Oh ciao Luke. >> dissi
<< Ciao Bell. >> disse facendo uno sbadiglio. << Ma aspetta... sei sveglia? Oh! Come stai? Tutto bene? Ti fa male qualcosa? >> chiese preoccupato.
<< Non ti preoccupare. >> dissi ed iniziai a raccontare.
******
<< E questo è tutto. >> terminai.
<< Quindi è colpa di quella bambina? >> chiese Amanda per allontanare i sospetti da suo figlio.
<< Be però non sarebbe successo niente se Christian avesse rallentato un po' la velocità. >> obbiettò Luke.
<< Ma ora dov'è Christian? >> chiesi.
<< Si è svegliato ma ha deciso di riposarsi. Hanno detto che tra mezz'ora si deve operare al braccio. >> rispose la madre
<< Davvero? Mi dispiace... >> dissi.
<< Ti devo dire una cosa che riguarda... cioè... la scuola,Bell. >> mi disse Luke.
Poi si voltò verso mia madre e Amanda per far segno di uscire.
Loro non capirono subito ma poi decisero di andarsene. Poi iniziò di nuovo a parlare, ma io lo precedetti:
<< Non mi devi dire niente di importante che riguarda la scuola vero? >> dissi.
<< Volevo stare un po' solo con te. >> disse sedendosi affianco a me sul lettino bianco.
<< Lo sapevo. >>
<< Allora come stai? >>
<< Bene, trascurando il mal di testa. >>
<< Quando Christian uscirà da questo ospedale... la pagherà... >>
Disse stridendo i pugni.
<< Luke non ti arrabbiare, non mi piace vederti così. >>
<< Ma correva e ora deve pagare le conseguenze. >>
<< Gli basta un'operazione al braccio. >>
<< Ok, ma sono comunque arrabbiato. >>
<< Cavolo! >> dissi << Dovevo ritornare a casa per consolare Maya, mi doveva parlare del fatto che è successo con Calum. >> dissi
<< Non credo che potrai uscire subito da qui. >> disse Luke accarezzandomi la gamba.
Una scossa mi percorse per tutto il corpo.
In quel momento entrò il dottore e Luke ritirò di scatto la mano da me.
<< Salve,io sono il dottoressa Isidora Red >> disse
<< Salve. >> dissi insieme a Luke.
<< Ora vi devo controllare il vostro battito cardiaco e, ora che vi siete svegliata, devo controllare che il corpo non abbia avuto lesioni ne gravi ne leggere. >>
L' "aggeggio" che serviva per misurare era davvero freddo, anche sopra la maglietta.
Dopo aver controllato i battiti del cuore, la dott.essa mi doveva controllare se avevo delle lesioni.
<< Scusa ma tu dovresti uscire. >> disse la Isodora Red riferendosi a Luke.
<< Perché? >>
<< Perché sei un ragazzo e qui non è ammesso che un ragazzo che non sia suo parente, possa vedere la paziente in reggiseno. >>
<< Ma io sono il suo ragazzo. >>
<< Non sei accettato. Ora esci. >>
Lo vidi uscire con un faccino triste, come se fosse rimasto offeso.
Dopo la mia breve visita medica, la dottoressa fece entrare mia madre e Luke di nuovo dentro.
<< Quindi dottoressa? >> chiese mi madre.
<< Non ha riportato gravi lesioni ma comunque non è così in ottima forma da uscire oggi. Potrà uscire tra 1-2 giorni da qui. >>
<< Okay. Amore,mamma ora ritorna a casa per informare un po' gli altri. >>
<< Okay mamma. >> risposi.
<< Che cosa volevo dirti poi...? Ah si! Hanno anticipato l'operazione a Christian e ora è andato in sala operatoria. >>
<< Davvero? >> chiesi sorpresa.
Annuì.
<< Ora vado ciao! >> disse mia madre lasciandomi un mega bacio sulla guancia.
<< Devo andare anche io, ciao Bell a domani. >> disse poi Luke.
Mi stava per baciare ma poi si ricordo della presenza di mia madre e le sue labbra cambiarono direzione,si diressero sulle guance.
Quando tutti se ne andarono, osservai meglio la stanza in cui mi trovavo; in fondo non era mica tanto male.
Le pareti erano bianche ma c'erano dei disegni attaccati dietro ad ogni letto. Nella camera c'erano altri 3 letti ma, fortunatamente, non c'era nessuno.
Aveva un balcone che affacciava nel cortile interno dell'ospedale. Decisi fa affacciarmi per cambiare un po' d'aria.
"Chissà come sta andando l'operazione a Christian." pensai.
Non potevo uscire dalla camera, ero comunque ricoverata qui, ma scelsi invece di farlo. Non sapevo dove andare, quindi mi diressi verso il tabellone dove sono scritte tutti i piani con il rispettivo argomento.
Dopo aver letto il tabellone,mi diressi verso l'ascensore, cliccai il numero 5 e poi salii.
Non sapevo quale stanza scegliere: chiedevo ai passanti, agli infermieri ma niente, non mi dicevano niente. Mentre chiedevo a un signore di mezz'età, passò davanti a me un lettino trainato da due infermieri dove sopra vi era un ragazzo col braccio fasciato: Christian.
Iniziai a seguirli finché non entrai dentro alla loro stanza.
I medici mi fecero entrare ma a condizione di non dare fastidio.
Annuii.
Nella camera eravamo solo io e lui; la madre se ne era dovuta andare per motivi di lavoro e il padre, beh, non è mai venuto.
Presi una sedia e mi sedetti affianco a lui.
<< Tutto questo non doveva succedere, non dovevi correre, ci hai esso in pericolo di vita! >> dissi ad alta voce.
L'osservai: si stava muovendo e in meno di 5 minuti aprì gli occhi.
<< Christian sei sveglio? >> chiesi.
<< Emh? A si. >> rispose
<< Ti fa male il braccio? >>
<< Si ma non molto. >>
<< Okay... >>
Christian si alzò e si mise seduto sul lettino, così da far dondolare le sue gambe.
Aveva il braccio fasciato con il gesso.
<< Posso essere la prima persona che ti fa la firma sul braccio? >> chiesi per riallegrare un po la situazione.
<< Si certo. >>
Presi la penna che c'era sul comodino, mi sedetti affianco a lui e gli scrissi:
-La prossima volta rallenta ❤️-
<< Che frasi poetiche >> commentò
<< Non so se mia madre ti farà entrare più a casa mia. >>
<< Lo credo anche io. >>
Ci guardammo e ridemmo.
<< Ma cos'è l'ultima cosa che ti ricordi? >> chiesi.
<< L'asfalto caldo della strada e la mia faccia rovinata. >> disse toccandosi la guancia.
<< Tu? >> chiese
<< -Ti amo-,sono state le tue ultime parole. Le ultime che ho sentito. >>
<< Ma ora provo rancore verso di me? >>
<< Un po' ovviamente.>>
<< Ah... >>
<< Non dove- >>
<< Si scusami, sono stato davvero uno stupido. Ho rischiato non solo la mia vita,ma anche la tua e ne sono consapevole. Non dovevo correre. Mi dispiace tanto. >>
<< Come mai tutta questa gentilezza? >>
<< Non lo so. >>
Mi stava squadrando tutta quanta, faceva un po' paura.
<< Terra chiama Christian! >> dissi scuotendo la mano davanti a lui.
<< Emh? Oh,scusa. >>
<< Sei sveglio? >>
<< Si si. Ti posso dare un consiglio? >>
<< Si dimmi. >>
<< Se non vuoi che io mi imbamboli davanti a te, non indossare più magliette così scollate. >> disse guardandomi.
Bé in effetti la mia maglia bianca (ormai un po' grigia per l'incidente) aveva una scollatura a cuore e, da come è fatto Christian, si distrae facilmente.
<< Stupido! >> dissi prendendo la prima felpa che trovai e indossandola.
<< Ritorno in camera che è meglio. >> dissi togliendomi la felpa e lasciandola sul letto.
<< Vengo anche io, ho bisogno di distrarmi. >>
<< Ok. >>
Prendemmo l'ascensore e ci dirigemmo verso la camera n. 397 ed entrammo.
Christian si sedette sul letto mentre io prendevo dalla borsa una maglietta nera e rosa con la scritta: -I'm not crazy.-
<< Vado in bagno a cambiarmi >> dissi.
<< Lo sai che per me puoi cambiarti anche qua. >>
<< Scemo. >> dissi e poi rientrai in bagno.
Dopo 5 minuti riuscii cambiata.
Mentre mi facevo la coda di cavallo allo specchio, Christian mi chiese:
<< Vuoi farti un giro per l'ospedale? Così andiamo a vedere dove dovremo mangiare. >>
<< Ok >>
Presi il telefono, lo infilai nella tasca ed uscimmo.
Facemmo prima un giro per tutto l'ospedale: ora lo conoscevamo tutto e per bene.
Senza accorgerci erano le 20:00.
<< Vogliamo chiedere dove possiamo cenare? >> chiesi.
Lui mi guardò poi si voltò indietro per vedere se c'era qualcuno.
Da lì a poco passò un infermiere; Christian gli chiese dove potevamo mangiare e lui ci accompagnò alla mensa per i ragazzi.
Entrammo.
<< Va bè è grande per essere una mensa di un ospedale. >> dissi mentre ci dirigevamo al bancone dove potevamo prendere il cibo.
<< Si ma vedo che il cibo lascia molto... a desiderare. >> disse Christian mentre prendevamo i vassoi.
Io presi un piatto con una frittata di maccheroni, una mela e una bottiglia di acqua.
Altrettanto fece Christian, escludendo però la mela.
Ci accomodammo in un tavolo così piccolo che a stento entravamo noi due.
<< Allora non correrai più così tanto, vero Christian? >>
<< Mmh, probabilmente si. >>
<< Probabilmente?!?! >>
<< Stavo scherzando dai! >>
Mangiammo.
<< Non ho tanta fame. >> dissi lasciando un po' di cibo.
<< Io invece si, posso? >> chiese indicando la mia mela.
<< Si. >> dissi e poi se la prese.
Risalimmo nella mia camera ma, fuori alla porta, c'erano delle infermiere che cacciarono via Christian, facendolo ritornare nella sua stanza.
Quando rientrai in camera, mi misi il pigiama e mandai un messaggio a mia madre dicendo che stavo bene. Poi accesi il wi-fi e iniziai a messaggiare con Katy. Le raccontai tutto quello che era successo, poi parlai di quello che io avevo fatto e lei fece altrettanto con me. Mentre parlavo con lei, Luke mi inviò la buonanotte.
In effetti erano 23:00 e i miei occhi stavano cedendo.
Salutai sia Katy che Luke e mi addormentai.
******
-Bum Bum Bum-
Stavano bussando alla porta.
-Bum Bum Bum-
Continuavano a bussare.
Erano le 4:37 della mattina.
Mi svegliai di soprassalto e andai davanti alla porta.
<< Bell,sono Christian! >> bisbigliò.
Aprii ancora tutta assonnata.
<< Che cosa vuoi a quest'ora della mattina? >>
<< Volevo andare nelle cucine a prendere un po' di cioccolata, una cosa che a noi ragazzi in ospedale è proibito. >>
<< Ok. >> dissi chiudendo la porta ma lui la fermò.
<< Che cosa vuoi ancora? >> dissi stropicciandomi gli occhi.
<< Voglio che tu venga con me. >>
<< Sei scemo? Non voglio farmi riprendere solo per colpa tua! E poi ho sonno... >> conclusi, facendo uno sbadiglio.
<< E daiii!! Tanto non ci vede nessuno! >>
<< Ok, ma se ci scoprono la colpa sarà esclusivamente tua. >>
<< Ok però andiamo che stiamo facendo troppo rumore. >>
Scendemmo al piano terra e ci dirigemmo verso le cucine.
Entrare fu facile: c'erano solo 2 infermieri di guardia ed entrano si erano addormentati.
Silenziosamente ci dirigemmo verso l'interno.
<< Visto non è stato difficile! >> affermò Christian.
<< Si ma ora prendiamo la cioccolata ed andiamo. >> dissi mentre mi guardavi attorno.
<< Allora... eccola,sta su quel ripiano! >>
<< Prendi una sedia che forse ci arrivo. >>
Mi passò una sedia e io ci salii sopra.
Stavo per cadere ma, anche se solo con una mano sola, Christian mi fece riprendere l'equilibrio.
Però aveva posizionato la sua mano sul MIO sedere, cosa che davvero non volevo che facesse. Ma lui rimase immobile.
<< Grazie per l'aiuto, ma ora togli la tua mano da lì. >> dissi
<< Okay... >>
Scesi dalla sedia e,dopo averla rimessa apposto, ci dirigemmo verso la mia camera.
Il tratto di strada fu corto ma imbarazzante.
<< Eccoci arrivati. >> disse Christian.
<< Entra così mi dai un po' di quella cioccolata. >>
Entrammo. Ci sedemmo sulle sedie una difronte all'altra e parlammo.
<< Ma che ore sono? >> dissi sbadigliando.
<< Le 5:20, perché piccola? >>
<< Non mi chiamare piccola! Ricordati che sono fidanzata. Comunque ho molto sonno quindi se non ti dispiace vorrei andare a letto. >>
<< Okay, allora buonanotte. >> disse Christian dandomi un bacio sulla fronte e poi andandosene.
Ritornai nel mio letto prima di prenderlo a schiaffi: io ho un ragazzo! Non se lo ricorda?
Mi stesi sul letto e mi addormentai dopo neanche 10 minuti.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro