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~Il ballo~


~ GIORNO DEL BALLO ~
Ore 6:30
Ebbene si, avete capito bene: 6:30.
Quel giorno per svegliarmi più presto impostai la sveglia. Mi alzai dal letto tranquillamente. Quando andai in cucina e vidi l'orario,mi sorpresi anche io: non avevo mai fatto così presto.
Mi preparai, mi lavai e andai in soggiorno.
Erano ancora le 7:25.
Mentre mi mettevo le scarpe, mi arrivò un messaggio.

Luke:Buongiorno.
Io: buongiorno Lukey
Luke: Oggi ritorna alla stessa ora nel cortile di scuola sul retro.
Io:Cosa mi devi dire?
Luke: riguarda stasera.
Io: ok, ora però devo andare ciao👋
Luke: Ciao

Uscii di casa e mi incontrai con Katy per prendere l'autobus.
Quando arrivò, sentii una grande puzza di gas. Inoltre non c'erano posti quindi dovevamo restare in piedi. Questo era davvero scomodo perché, ad ogni buca, potevamo rischiare di cadere a terra.
Arrivammo a scuola in orario.
Notai Luke che parlava con i suoi amici davanti scuola e, non appena passai davanti a lui, ci fu un'ondata di: << Wooooow >> seguiti da lunghi fischi.

Ok non dico che tu non devi frequentare questi amici imbecilli, ma non sopporto che loro mi fischiano dietro. Mi sento a disagio.
In quella giornata non riuscivo a concentrarmi: pensavo sempre al ballo.

"DRIIIIIIN"

~ RICREAZIONE ~
Quella campanella mi svegliò da quel sonno profondo.
Stavo mangiando i miei Pavesini quando mi ricordai che mi dovevo incontrare con Luke.
Uscii dalla mia classe e mi diressi sul retro.
Eccolo lì, appoggiato ad un muro che mi aspettava.
Andai vicino a lui e gli chiesi.
<< Ma perché ci dobbiamo incontrare sempre di nascosto? >> chiesi.
<< Così è più intrigante... >> mi disse accarezzandomi il viso.
<< Emh... Che cosa volevi dirmi? >> dissi allontanandomi da lui.
<< Stasera alle 21:00 ti passo a prendere ed andiamo al ballo. >>
<< Ok. >>
La campanella suonò di nuovo per farci ritornare nelle nostre classi. Questa volta se ne andò per prima lui.
Ritornai in classe e mi accorsi che la professoressa di quell'ora mancava e che al più presto sarebbe venuto un supplente.
Quelle ore, al contrario di prima, furono più pesanti: nell'ora di sostituzione il professore BabysitterFlower ci fece fare un tema.
Allora io PRETENDO che ci sia giustizia.

COME SI FA A METTERE UN SUPPLENTE IN UNA CLASSE NON SUA(da notare) E FARCI FARE UN COMPITO?

Dopo ci furono 2 ore di compito in classe e poi via, tutti a casa.
Arrivata a casa mangiai poco, non avevo molta fame, poi andai in camera per fare i compiti. Verso le 17:00 finii tutto.
Lo so forse è un po' troppo presto ma già mi dovevo preparare.
Andai in bagno e mi feci una doccia.
Poi non so il perché ma mi truccai. Cioè lo dovevo fare dopo essermi vestita ma, na-ha, io non mi chiamo Giotto, mi chiamo Annabelle e non sapete quanto ci metto per fare 2 linee di eye-liner uguali. Poi quando lo metto si sporca tutto l'occhio di nero, poi quando mi metto il rimmel si sporca ancora di più e poi quando mi vado ad aggiustare con le mani divento tutta nera e... Wow-Uh! Sono un panda!!
E poi devo ricominciare daccapo.
Erano le 18:10 quando uscii dal bagno.
Decisi di ascoltare un po' di musica.
Dopo neanche 10 minuti bussarono alla porta.
Andai ad aprire. Christian.
<< Ciao! >> dissi
<< Ciao >>
<< Accomodati. >>
Entrò e ci sedemmo sul divano.
<< È da un po' di giorni che non ti sento. Anche a scuola non ti fai vedere, come mai? >> gli chiesi.
<< Mia madre non stava bene in questo periodo è quindi era meglio occuparsi di lei. Ora però sta meglio. >> mi disse abbassando lo sguardo.
<< E il motivo della tua visita? >>
<< Volevo chiederti se stasera volevi venire al ballo con me. Lo so l'ultima volta mi hai visto con quella ragazza, ma è tutto finito. >>
Cavolo. Ha avuto tutti quei problemi con la madre e poi con la ragazza e adesso anche io gli dico di no?
" Ora come lo dico a Christian? " pensai.
<< Emh.... Vorrei tanto venire con te ma... Cioè... Già sono stata invitata da qualcun'altro e ho accettato. Mi dispiace. >>
<< Ok non fa niente. Tanto non avevo intenzione di venire... >>Mi disse dispiaciuto. << Lo so ti ho solo dato fastidio, ti potevo mandare anche un messaggio. Ora vado >> disse avviandosi alla porta.
<< Vedrai che ci sarà qualcuno che non ha l'accompagnatore. >>
<< Grazie per il supporto. >>
Aprì la porta e se ne andò.
Erano le 19:00 quando decisi di leggere il libro che mi avevano regalato e che però non avevo mai avuto il tempo per leggerlo: "Divergent"
Io amo leggere infatti lessi così tanto che non mi accorsi che erano già le 20:30
Iniziai a preoccuparmi. Appoggiai delicatamente il libro sul divano e poi corsi il più velocemente possibile in camera.
Aprii l'armadio e presi il vestito.
Non so il perché ma quando lo indossai mi sentivo una principessa.
Era bellissimo.
Presi una borsetta bianca e ci misi il telefono e poi le chiavi. Mentre mi sistemavo i capelli bussarono alla porta.
Era Luke.
<< Ciao! >> dissi emozionata.
<< Che bella che sei. >>
Arrossii
<< A-andiamo? >> dissi tremante.
<< Si >>
Questa volta non c'era il solito motorino ma vi era una macchina molto elegante.
<< Sai oggi è un occasione importante e il mio amico, che poi farà anche come Dj alla festa, ci poteva accompagnare. >>
<< Oh, grazie. >> dissi.
Arrivammo alla festa. C'erano una marea di persone.
Iniziammo a ballare. La musica pop rimbombava nella testa ma non mi dava fastidio. Dopo tante canzoni mi sentivo davvero stanca. All'improvviso sentii il telefono vibrare.

XX: Vieni in palestra, ti devo dire un cosa.
Io: Chi sei?
XX: Non importa lo scoprirai venendo in palestra.

Dissi a Luke che andavo un attimo in palestra e che tornavo subito.
Quando arrivai davanti alla porta, intravidi che c'era Sasha con le sue amiche papere.
<< Uffa ma queste mo che cos- >> non terminai la frase che un secchio di acqua mi cadde in testa.
Stavano ridendo come delle oche. Non riuscivano a smettere finché non arrivò qualcuno che le fece tacere.
Luke.
<< Perché lo avete fatto? Siete impazzite? >> disse, anzi, urlò.
<< Così impara a rubare i fidanzati delle persone altrui. >> disse Sasha.
<< Lei non ha rubato niente a nessuno! Tu mi facevi e fai ancora schifo! Ma ora mi fai anche pena, perché ti sei abbassata ancora di più di livello. >> disse tutto di un fiato.
Sasha rimase sbalordita. Non si aspettava una sua reazione.
Poi Luke mi prese per mano e mi portò via da lì. Era arrabbiato.
Mi portò nel bagno dei professori e mi diede un asciugacapelli.
Anche se inutile perché ero inzuppata fradicia.
<< Meglio che andiamo a casa. >> mi disse Luke
<< No. Non voglio che tu perda la festa per colpa mia,ritornerò io a casa. >>
<< Mai e poi mai, andiamo. >>
Uscimmo dalla scuola e ci dirigemmo verso casa mia.
Stavo tremando di freddo e anche Luke se ne accorse. Si tolse la sua giacca e me la mise sulle spalle.
Poi, anche se ero inzuppata, mi prese a mo' di sposa e disse:
<< Almeno così ti trasmetterò un poco di calore. Sembri un cagnolino che trema. >>
Mi accoccolai a lui. Era così protettivo nei miei confronti.
Arrivammo a casa entrambi bagnati. Mi andai a cambiare e poi portai anche una maglietta a Luke per cambiarsi.
<< Ho rovinato tutto... >> dissi con lo sguardo fisso a terra.
<< Tu non hai rovinata un bel niente, è stata quell'odiosa di Sasha. >> disse mentre guardava il cellulare. All'improvviso dal suo telefono si sentì provenire una canzone lenta.
<< Signorina mi concede questo ballo? >> disse invitandomi a ballare con lui.
<< Certo >>
Ballammo. Era molto più bello di quanto immaginavo. Il ballo intendo. Ma anche Luke non era da meno.
Ad un tratto lui si avvicinò a me e mi baciò. Non me l'aspettavo.
<< E dai Bell, almeno una volta lasciati andare. >> mi disse per poi riavvicinarsi a me.
Questa volta anche io lo baciai. Misi le mie braccia intorno al suo collo e le mie mani nei suoi capelli.
Lui invece mise le braccia un po' troppo giù ma non mi diede fastidio. Stavamo continuando da un bel po' finché non ci staccammo per mancanza di aria.
<< Ora sei mia >> disse accarezzandomi il viso.
<< E tu mio, pinguinetto >> dissi ridendo. Lui contraccambiò.

E con questo? Significa che stavamo insieme?

Che strana ma bellissima sensazione.
<< Un po' dobbiamo ringraziare Sasha. >>dissi
<< Si ma non troppo. >>
Mi diede un'altro bacio a stampo ma, proprio in quel momento, bussarono alla porta.
<< Cavolo! >> dissi a bassa voce.
<< Mia madre e mia nonna erano partite per motivi di lavoro per 2 settimane e questa sera dovevano tornare! Se ti vedono a casa mia alle 23:00 ti faranno troppe domande! >>
Il campanello della porta bussò di nuovo.
<< E ora ? >> disse Luke.
<< Scendi dal balcone di qui. Poi esci dal giardino. >>
<< Ok >> disse Luke
<< Arrivo mamma! >> urlai.
Quando Luke era uscito aprii la porta.
<< Ciao mamma, ciao nonna. >> salutai normalmente.
<< Come mai tutto questo tempo per aprire una porta, signorina? >> disse mia madre mente appoggiava le borse a terra.
<< Stavo in bagno e poi voi non avete le chiavi? >>
<< Si ma ma non so dove >>
<< Ah ecco >>
<< Come mai stai ancora in piedi? >>
<< Oggi c'era una festa a scuola e da poco sono tornata. >>
<< Va bene ma ora fila subito a letto. >> mi disse nonna
<< Ok >>
<< E come mai sei tutta bagnata? >> continuò mia madre.
<< Stavi tornando quando un auto è passata affianco a me ed è andata in una grande pozzanghera e quindi... >>
<< Va be, asciugati e poi vai a letto >>
In bagno c'era un asciugacapelli con cui mi asciugai.
Mi misi in pigiama ed andai a letto. Non presi subito sonno perché stavo pensando a quello che avevo fatto.
Ora che cosa eravamo io e Luke?
Mentre facevo quelle domande mi arrivò un messaggio.

Luke: Buonanotte, amore.

Quel messaggio mi tolse ogni dubbio.

Io: Buonanotte anche a te.

Mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

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