Il bacio di Sasha
Ore 1:30 di notte.
"Mia madre mi ucciderebbe!" Pensai.
Stavo camminando da più di mezz'ora e capii che mi ero persa.
Entrai in un vicoletto, tutto buio.
Dietro di me sentii dei rumori, accesi il telefono e inviai un messaggio a Luke: " Vieni presto vicino al primo bar che incontri "
Mentre inviavo il messaggio, non mi accorsi che davanti a me c'era un ragazzone, capelli neri, ricoperto di tatuaggi, muscoloso e vestito tutto di nero. Avrà avuto circa 20 anni.
<< Ciao bella, ti sei persa? >>
<< No, ora fammi passare. >>
<< E no! >> disse mettendomi con le spalle al muro.
<< Tu da qui non ti muovi birbantella.>>
Non riuscivo a muovermi perché lui mi teneva ferma con le mani. Si avvicinò a me ma,prima che mi facesse qualsiasi cosa, qualcuno gli diede un pugno in faccia. Lui si voltò: era Luke.
Il ragazzo però reagì: iniziarono a prendersi a botte.
Ebbi però così il tempo di sgaiattolare via dal vicolo ed uscire fuori; mi misi il casco di Luke, quando vidi che stava tornando. Era pieno di lividi graffi e zoppicava.
"Poverino" pensai.
Salimmo in moto prima che il ragazzo ci raggiungesse e partimmo. Per tutto il tragitto non parlammo, mi limitai ad abbracciarlo.
Vidi dallo specchietto che stava sorridendo...
Ahhh...
Pensavo che non mi avrebbe rivolto più la parola.
Arrivammo a casa mia.
<< Luke è meglio che entri, così ti curo le ferite >>
<< Ok grazie. >>
Entrammo a casa. Mi tolsi il la camicetta di jeans e ci dirigemmo in bagno.
<< Aspetta che prendo la cassetta medica con le pomate e il disinfettante. >> gli dissi.
Appena mi rigirai con le pomate verso di lui, mi accorsi che si era tolto la maglietta:
<< Che c'è? Hai detto che mi dovevi curare? >> disse sorridendo.
<< S-si ma non credevo che ti eri ferito anche sulla pancia. >> dissi.
Era davvero bello. Mi stavo imbambolando finché Luke mi disse:
<< Bell? Ci sei? >> disse ridendo.
<< Ah? Si si! E che stavo pensando quale pomata metterti. >>
<< Capisco... >> disse Luke molto ironico.
Quando gli misi la pomata sul dorso, perché aveva una ferita davvero grande, mi venne un brivido per tutta la schiena. Luke si accorse che avevo vergogna di spalmargli la crema sul dorso, quindi mi mise la sua mano sopra la mia e continuammo a spalmare. Decisi di fermarmi quasi subito ed alla fine la crema se la mise quasi completamente lui.
Quando uscì dal bagno si diresse in cucina insieme a me. Gli offrii un bicchiere d'acqua e lui accettò.
<< Se vuoi puoi rimanere a dormire qui... >> dissi titubante.
<< Ok perché ormai sono le 2:30 di notte. >>
<<Però dormirai sul divano, ok? >> gli dissi.
<< Ok... >> disse facendomi una faccia triste.
<< E non fare la faccia da cane bastonato! Non cambierò idea. >> dissi prima di recarmi nella mia camera.
******
Erano le 9:00 quando mi svegliai.
Era una bella domenica di sole; sentii un rumore provenire dalla cucina. Mi diressi là e vidi Luke che cucinava a petto nudo (come lo avevo lasciato ieri). "Oltre ad essere così bello sa anche cucinare!"
<< Mmh... Che buon odore! Che cosa stai cucinando? >> gli chiesi
<< Dei pancake per colazione >>
<< Siii >> Esultai come una bambina.
Dopo aver mangiato i pancake con la NUTELLA ( non so se avete capito mai io AMO la Nutella ) andammo in po' in salone.
Luke accese la TV e ci sedemmo suo divano.
<< Grazie per avermi ospitato qua ieri sera. >> mi disse con il suo faccino.
<< Grazie a te che mi hai salvato da quel ragazzo. Se non saresti venuto in tempo chissà che fine avrei fatto.>> gli dissi abbassando la testa.
Luke si avvicinò a me e mi abbracciò.
Come mi capiva bene quel ragazzo! "Neanche mia madre mi capisce così" pensai.
Ma ogni momento bello non può essere perfetto! Infatti mentre ci stavamo abbracciando suonò il campanello della porta.
"Chi sarà alle 9:30 di domenica mattina?" Pensai.
Andai ad aprire la porta: Christian.
" E che cavolo! " pensai
<< Ciao >> gli dissi
<< Ciao >>
<< Che vuoi? >>
<< Perché mi accogli così, principessa. >>
[ da ricordare che Luke sta andando su tutte le furie sentendo la parola "principessa"]
<< Perché quando vieni a casa mia non so mai cosa potrà succedere. >> dissi titubante.
<< Tanto nessuno saprà niente. >> disse con un tono malizioso.
<< Non ci scommetterei così tanto >> disse all'improvviso Luke.
Christian guardò dietro di me e vide Luke e appena capì che era senza maglietta si arrabbiò tantissimo.
<< Perché Luke non ha la maglietta? >> chiese sorpreso Christian.
<< E a te che cosa ti importa? >> dissi insieme a Luke.
<< Che coordinazione... >> rispose << comunque non mi importa niente, non vi scaldate. >> disse per poi chiudere la porta.
<< Siamo stati troppo duri? >> chiesi
<< Ma se lui ti importuna sempre! >>
<< Però aveva ragione, che sincronizzazione! >>dissi ridendo
Ridemmo insieme.
<< Oggi vuoi mangiare qui? >> chiesi
<< Ok, così ti aiuto un po'. Ho saputo da Calum che una volta per fare un dolce hai fatto un pasticcio! >>
<< Maledetto Calum... >>
<< Ora però dobbiamo fare la spesa perché ho finito tutto! >>
<< Uffaaaaa >>
<< Se vuoi oggi puoi anche non mangiare. >>
<< Ti aiuto solamente perché ho fame. >>
Uscimmo di casa con il suo motorino e ci dirigemmo al supermercato. Entrammo e chiesi a Luke:
<< E se facciamo le pizze? >>
<< Cara ti stai rivolgendo al peg-migliore pizzaiolo della città! >>
Ridemmo insieme tantissimo da sembrare una vera coppietta felice. Infatti passò davanti a noi una vecchietta che ci scambiò per una coppia:
<< I fidanzatini di oggi sono molto più allegri di quelli di una volta! >>
Questa volta arrossì anche Luke. Non si era mai emozionato così tanto da arrossire in pubblico, o almeno con me, non era mai successo.
Tornammo a casa con tutto il necessario per le pizze.
Tutto andò normalmente finché non arrivò il momento di farle: ecco da là ci fu un casino che non si era mai visto.
Volava farina dappertutto.
<< Luke basta! Non voglio altra farina in faccia! >> infatti Luke mi stava riempiendo di farina.
<< Non smetti?Allora...all'attaccoooo!! >> dissi lanciandogli la farina in faccia con un po' di impasto.
Alla fine entrambi dovevamo fare una doccia: c'era più farina su di noi che nell'impasto. Anche il pavimento non era da meno: tutto infarinato e bagnato!
<< Allora mentre tu ti fai la doccia io pulisco il pavimento poi quando torni faremo cambio, ok? >>
<< Ok, ma non sbirciare. >> disse sorridendomi.
<< Io questo non lo faccio, al contrario di una certa persona qui presente! >>
Lo vidi fare una specie di sfilata un po' da gay per andare in bagno, per invitarmi.
<< No no, caro mio pinguino io non vengo. >> dissi per poi fare anche io una sfilata e andare in cucina.
Dopo che Luke uscì, toccò il mio turno. Quando finii la doccia e mi vestii andai in salone per mettere la tavola ma vidi Luke davanti ad essa: aveva già messo la tavola e aveva sfornato le pizze. Con il nostro programma preferito iniziammo a mangiare.
<< Dovresti venire un po' più spesso a casa mia. >> dissi indicando tutto ciò che aveva fatto.
<< Ma io posso venire anche per altri motivi... >> disse squadrandomi dalla testa ai piedi.
<< Luke! >>dissi
<< Ricordati che sono comunque un ragazzo.>> disse Luke
<< Parlando di altro, sono venute davvero bene le pizze! >>
Quando finimmo di mangiare giocammo un poco alla play station.
<< Sono le 16:00 che cosa vogliamo fare? >> chiesi.
<< usciamo un po? >>
<< Ok >>
Ci dirigemmo verso il parco.
<< Luuuke! Mi spingi sull'altalena? >>
Dissi implorandolo.
<< Ma è da bambini! >>
<< Tanto non c'è nessuno nel parco >> in effetti c'erano solo degli anziani signori che giocavano a carte.
<< Ok >> sbuffò.
Salii sull'altalena: è da molto che non ci vado.
Mi divertii tanto e credo anche Luke perché ogni volta che mi giravo sorrideva. Che carino che era...
LUKE'S POV
<< Tanto Non c'è nessuno nel parco>> disse Bell
<< Ok >> risposi sbuffando.
Però infondo mi divertii.
Era bello spingere Bell sull'altalena.
Sembrava un angelo:i sui capelli colorati splendevamo al sole e volavano insieme a lei. Era davvero bella.
Dopo 5 minuti Bell con un salto scese dall'altalena e disse:
<< Vado un attimo in bagno >>
Non appena si allontanò passò davanti a me Sasha. Lei mi baciò e d'instinto la baciai.
<< Luke mi sono dimentica- >> disse Bell tornando dal bagno. Rimase pietrificata. Ovviamente perché io stavo baciando la mia ex.
Bamboccione che sono.
La vidi correre via. Mi staccai da Sasha, che a aveva uno sguardo satanico, e le corsi indietro.
La vidi entrare a casa. La luce al 2º piano della sua camera si accese e decisi di mettermi a terra nel suo giardino finché non sarebbe uscita.
<< Bell! Bell! >>
Niente.
<< Bell! Dai rispondi! >>
<< Non ti parlo >>
Ecco. Da la capii che l'avevo fatta grossa.
<< Va bene io aspetto qui. >>
Aspettai... Ed aspettai finché non mi addormentai.
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