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CAPITOLO 1

«Gradirebbe un po' di champagne,  Mrs Payne?»
«Molto gentile, Mr Payne, grazie»
Le verso lo  champagne nei bicchieri mentre mi scruta sorridendo.
«Sei felice?»
«Tu sai..» dice cingendomi il collo con le braccia «..che per me la felicità sei tu. Ti amo»
La bacio e... Oh, quanto la amo!
«Io non posso crederci, davvero. Non posso credere di averti sposata»
«E io non posso credere che tu abbia comprato questo yacht per il viaggio di nozze!»
«Avresti preferito una crociera per il Mediterraneo? Siamo ancora in tempo...» dico ridacchiando.
«No, no... Intendo dire che avresti potuto affittarlo... Dove lo tieni uno yacht quando viaggi per il mondo?»

Non le piace la vacanza... Avrei dovuto capirlo... Chiunque va in crociera o in yacht... Sono stato uno stupido.
Cosa faccio ora?
Potrei portarla a New York, ma ci siamo già stati una marea di volte.
Siamo cresciuti a Londra, quindi è la prima cosa da escludere... Parigi no perché non conosce il francese e conoscendola, sicuramente inizierebbe subito a fare mille domande del tipo:"che ti ha detto? Liam, non dire bugie, ti ha fatto gli occhi dolci... se ha iniziato a flirtare con te, la ammazzo. COSA TI HA DETTO?" E finiremmo per litigare.
Non penso che in Italia... Un momento...
«Come te la cavi con l'italiano?» le chiedo scherzando.
«Mai sentito» dice sorridendo.
«Non fa niente, preparati, partiamo»
«Per dove?»
«È una sorpresa» dico baciandola ancora e andando a preparare lo yacht a ripartire.
Sarà fantastico.

Il giorno dopo siamo già a Venezia, in uno dei migliori hotel. A volte essere multimilionario serve a qualcosa, ad esempio salvare il mio viaggio di nozze!

«Tu sei un pazzo!» mi dice Nicole sorridendo, afferrando il collo della mia camicia con le mani per trascinarmi a sé e baciarmi.
«Questo ed altro per mia moglie!»
«Immagini cosa sarebbe successo se... Insomma... Se noi non fossimo mai tornati insieme... O se non ci fossimo mai incontrati?»
«Amore mio, so solo che avremmo passato la vita a cercarci... Oppure tu saresti corsa da Radcliffe»
Ride. Amo la sua risata. Lei ride, io vivo. Ho sempre più bisogno di lei, di noi, di una famiglia tutta nostra. Ho bisogno di passare la mia vita con lei, di invecchiare insieme a lei, di morire accanto a lei.

«Debora mi ha detto una cosa» dice diventando seria all'improvviso.
«Cosa?»
«Ha detto di aver visto che parlavi con Diana al nostro matrimonio... Ma mi sa tanto che fosse evidentemente ubriaca» ride ancora «Diana al nostro matrimonio... Non potrebbe mai essere vero...voglio dire... Lei non c'era, giusto?»
«Tu credi che se ci fosse stata te lo avrei nascosto?»
«Si, lo avresti fatto per non rovinare  il giorno più bello della mia vita» dice in tono accusatorio.
«Ho promesso di esserti fedele sempre. Ho promesso che avrei affrontato insieme a te i miei e i tuoi problemi... Come pensi che possa rimangiarmi la parola dopo pochi giorni? Non ti sto mentendo. Lei non era lì... Faceva parte della lista nera, nessuno della sicurezza avrebbe permesso che entrasse!»

«Forse hai ragione, amore. Sono io che creo problemi di tutti i tipi... Io ho ...paura che lei possa... Non so perché ne ho tanta paura, non so perché ho un brutto presentimento...»
«Mentre tu hai il tuo brutto presentimento, allora, io ti faccio cadere sul letto, baby, poi mi posiziono sopra di te per... FARTI IL SOLLETICO!»
Inizio a farle il solletico sulla pancia, poi sotto le ascelle, nei piedi, ovunque.
Amo vederla ridere. Non sarà Diana a rovinare la nostra felicità.
Io non lo permetterò.

«C'è qualcos'altro che posso fare per la mia principessa durante il nostro viaggio di nozze?»
« dopo questo meraviglioso giro in gondola, aver fatto il giro della città e un altro fantastico giro in gondola...direi proprio...uhm... Ad esempio andare in hotel e riposare, che ne dici?»
«Sei già stanca?» chiedo incredulo.
«Liam, tesoro, abbiamo camminato per più di tre ore oggi pomeriggio... Sono stanchissima!»
« Come desidera, mia signora»
Così ritorniamo in hotel e, una volta in camera, Nicole va a fare una doccia.
«Prima di isolarti dal pianeta Terra, cosa ordino al servizio in camera?»
«Pizza»
«Ancora?»
«Va bene, decidi tu»
«Okay... No, non chiudere, potrei raggiungerti sotto la doccia»
«Finiscila, idiota» dice chiudendo la porta del bagno.
Afferro il telefono, compongo il numero e ordino due pizze e due birre.
Ripensandoci potrei anche andare a fare la doccia con mia moglie, ma non vorrei che arrivasse il fattorino  nel frattempo.
Poco dopo suonano al campanello.
Vado ad aprire pensando che sia il fattorino, ma è un'altra persona.
«Che vuoi, Diana?»
«Chi si rivede! Posso entrare?»
«No. Che ci fai qui?»
«Un po' di educazione e galanteria, tesoro... Se la tua mogliettina venisse a sapere...»
«Ma non lo verrà a sapere o io verrò a cercarti per ucciderti di persona. Buona Serata.»
Sto per chiudere, ma blocca la porta con il piede.
«Tu sei assolutamente sicuro che lei si berrà tutte le tue cazzate? Come si vede che non la conosci, no, Liam. Lei inizierà a insospettirsi, lei sospetterà di te, suo marito. E questo perché? Perché tu, caro maritino innamorato, la stai circondando di bugie, di un'immagine di te che non è reale nonostante tu non voglia ammetterlo»
«Senti, smetti di seccarmi: esci dalle nostre vite o il "caro maritino" si sporcherà le mani!»
«Tu... Tu mi amavi!»
«Non era amore quello, solo desiderio. Io amo Nicole e  tu non mi importi più da molti anni. Ora fammi il favore di sparire»
«Maledetto il giorno in cui l'ho portata da te!»
«Benedetto quel giorno, vorrai dire»
«Io ti amo»
«Tu non ami me, ami i miei soldi, la mia fama, te stessa. Sparisci ora»
La spingo via e chiudo la porta.

Farà meglio a sparire o so io cosa potrei farle.

«Liam, con chi parlavi?»
«Con una ragazza che aveva sbagliato stanza... Sosteneva che questa stanza fosse la sua... Ho voluto un po' per farle capire che questa è la 315 e non la 215»
«Okay.. Cos'hai ordinato per cena?»
«Pizza, come richiesto dalla mia principessa» dico sorridendole mentre avvolge un asciugamano attorno ai capelli.
«Sei bellissima»
Non dice niente, sorride. Non potrei essere più felice di così.

«Liam, ti sta squillando il cellulare» dice ridacchiando.
Mi sono incantato. Ancora? Non mi succedeva da quando avevo sedici anni!

Prendo il cellulare e rispondo senza leggere chi sia.
«Pronto?»
«Liam, l'ho rintracciata. È in Italia, molto lontana da voi!» mi risponde una Debora trionfante.
«Ci ho appena parlato»
«Cosa?»
«Si, siamo a Venezia e ci ho appena parlato»
«Ma non è possibile... I patti erano chiari. Liam, avevi detto che...»
«Si, si, lo so. Ma non lascerò che questo rovini il mio viaggio di nozze»
«Cosa intendi fare?»
«Procedere come previsto»
«Quindi... Tu mi stai dicendo che manderesti qualcuno per...»
«L'ho già fatto una volta. Credimi, mi sono pentito di aver lasciato che lo facesse un altro. Lo farò io questa volta. Dovrà solo darmene motivo»
Debora sbuffa.
«Va bene, fai come credi, a me farebbe comodo avere la ex di Harry fuori dai piedi»
Sorrido. Effettivamente farebbe comodo a tutti.
«Nicole come sta?»
«Sta bene, ma la prossima volta non dire cose come "c'era Diana al matrimonio"» dico a bassa voce in modo che Nicole non possa sentire.

«Ciao Debora! Nicole? Te la passo subito!» dico fingendo di aver parlato con Harry fino ad ora.

Non sono un caro maritno perfetto... Dico un sacco di buie a mia moglie. Ma prima risolverò il problema Diana, prima potrò essere una persona migliore.

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