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Chapter 5 - Blonde girls

Mendes si avvicinò ai due ragazzi.

- Mahone. - salutò Austin con un cenno del capo, poi guardò Cami.

- Mendes. - rispose Austin a tono.

- Io sono Camila Cabello. - disse Cami, un po' imbarazzata.

- Cos'è questa storia della stanza doppia? - domandò Mendes irritato.

Cami si fece forza e cercò di sostenere lo sguardo del ragazzo.

- Ascolta... Come ti chiami di nome? - esordì Cami.

- Shawn.

- Shawn, non ci sono più stanze libere e di certo non posso permettermi un appartamento a New York, perciò mi sembra che accettare la stanza doppia sia l'unica soluzione conveniente che mi rimane. Spero non sia un problema per te...

Shawn parve quasi cambiare colore.

- "Spero non sia un problema"! Come potrebbe non essere un problema?! Non voglio dividere la stanza con nessuno!

Cami avrebbe voluto sprofondare a terra. Perché doveva mettersi in imbarazzo in quel modo? Non avere abbastanza soldi faceva schifo. Non avere abbastanza fortuna era insopportabile.

- Non mi costringere a...

- Zitta! Adesso chiamo mio padre e sistemiamo la faccenda. - la interruppe Shawn.

Mentre Shawn cercava il numero del padre, Austin e Cami avvistarono una ragazza correre verso di loro.

Era alta, bionda, indubbiamente carina e probabilmente altezzosa. L'aria che dava era di presunzione e "reginetta di bellezza", data anche dalla maglia bianca dal taglio particolare e la gonna nera a vita alta abbinata a un paio di scarpe alte e lucide. Cami pensò che potevano essere dei tronchetti, ma non ne era certa. Sicuramente quella ragazza era più competente di lei in materia.

- Shawn! Oh, Shawn, ti stavo cercando!

- Ashley, non adesso. Sto cercando di risolvere un problema. - la liquidò lui con un gesto fugace della mano.

Ashley storse il naso e le sue labbra diventarono una smorfia.

Forse era anche viziata, pensò Cami.

- Austin. - lo salutò Ashley freddamente.

Lui fece un cenno del capo in risposta.

- E tu chi saresti? - la bionda si rivolse a Cami.

- Camila Cabello, nuova studentessa. - fu la risposta, proveniente da Shawn.

Ashley apparve più infastidita di prima, se possibile.

- Io sono Ashley Tisdale, fidanzata di Shawn. - chiarì la bionda, sottolineando la relazione sussistente fra lei e Shawn.

Cami si limitò a fare un cenno d'assenso, nella speranza che si zittisse e, possibilmente, se ne andasse.

In quel momento il rumore di un paio di tacchi in lontananza attirò l'attenzione del gruppetto raccolto.

Un'altra ragazza, dai lunghissimi capelli biondi e un ombra nera sugli occhi, le gambe chilometriche, fece la sua comparsa.

Per un attimo Cami pensò a Luke: anche lui aveva le gambe lunghissime e i capelli biondi. Le si strinse il cuore.

Con Luke a fianco non si sarebbe sentita così persa, così sola. Di lui poteva fidarsi, lui avrebbe saputo consigliarla su qualunque cosa.

La nuova bionda si fermò vicino ad Ashley.

Le due si scambiarono un sorriso di saluto, poi la nuova bionda osservò Austin e, con maggiore scrupolosità, Cami.

Alzò un sopracciglio guardandola negli occhi.

- Camila Cabello... piacere. Sono nuova qui. - si presentò Cami.

- Jenna Ferrars. Shawn è mio fratello, diciamo. - fu la presentazione.

Cami rimase un attimo perplessa. Se erano fratello e sorella non avrebbero dovuto avere lo stesso cognome?

Guardò Austin che, ovviamente, sapeva il motivo.

Pensò che glielo avrebbe chiesto più tardi, quando avrebbero potuto trovare un momento per stare da soli.

- Cazzo! È irraggiungibile. - sbuffò Shawn.

Aveva provato a chiamare diverse volte, senza ottenere mai alcuna risposta.

I suoi occhi si scontrarono con quelli di Cami.

Mentre lui a stento conteneva la rabbia, lei aveva l'espressione più luminosa e serena che lui avesse mai visto. Per un istante pensò a un angelo.

Lei accennò un mezzo sorriso, ma lui si arrabbiò ancora di più.

Di punto in bianco, Shawn se ne andò.

Cami vide il suo stupore crescere: cosa gli era preso?

Ashley fece un respiro profondo, poi gli corse dietro.

Austin non aveva mai abbandonato l'aria infastidita da quando era stato nominato Shawn.

Jenna pareva farsi gli affari suoi.

- Che è successo? - chiese infine Cami.

Jenna fece un sorrisino falso, poi scosse la testa.

- Avrà avuto una giornata no, può capitare sai? - disse poi, in tono ovvio.

- Non c'era motivo di andarsene così, senza dirmi nulla, e per di più come se tutte le sfortune di questo mondo avessero preso lui di mira. Sapesse io quanta sfortuna ho avuto! - replicò Cami.

- Sentiamo, cosa è successo di così terribile a te, povera disgraziata, colpita da tutti i mali del mondo? - domandò Jenna, con una voce insolente che fece venire i nervi a Cami.

- Innanzitutto, quanti anni hai Saputella? Non mi sembri più grande di me. Potresti, anzi, essere ancora alle superiori, motivo per cui mi devi come minimo un po' di rispetto!

- Sono all'ultimo anno delle superiori, problemi?

- Senti, tesoro, datti una calmata. Non pensare di trattarmi come un'ingenua che non sa come si comportano le ragazzine viziate come te. Sappi che non mi piacciono le tipe come te... Che si credono sempre superiori. Vedi di regolarti, biondina.

Jenna la fissò con astio, poi girò i tacchi e se ne andò.

- Austin, che cosa diavolo ci fa una ragazzina come lei qui alla Juilliard? - chiese Cami, irritata.

Austin le posò una mano sulla spalla.

- Probabilmente era qui per Shawn, forse voleva dirgli qualcosa, ma lui se n'è andato. In realtà viene qui spesso e volentieri, ogni volta che può, per farsi corteggiare dai ragazzi. - rispose.

Cami rimase un po' scioccata da questo fatto. Non poteva starsene alle superiori? No, doveva venire lì a fare la ragazzina viziata.

Era sicura che non sarebbe scorso buon sangue fra di loro, specialmente se Jenna avesse fatto spesso la sua comparsa alla Juilliard.

- Non fare caso a Jenna, si sente sopra tutti gli altri perché ha i soldi e il fratello più popolare della zona. E poi ha posato per un servizio fotografico quest'estate, ma nulla di importante. - aggiunse Austin.

- E perché ha un cognome diverso da quello di Shawn?

- Sua madre e il padre di Shawn si sono sposati quando già avevano figli, quindi i loro cognomi sono rimasti diversi.

- E perché Shawn non ti va a genio? Insomma, non è il massimo della simpatia, ma mi sembra che voi due vi conosciate già.

Austin sospirò.

- Io e Shawn eravamo amici una volta. Ora non più, tutto qua.

Cami avrebbe voluto indagare oltre, ma forse non era il caso.

Pensò invece alla sua preoccupazione maggiore, cioè trovare un posto dove stare.

Si sentiva una senzatetto ed era una sensazione strana... La faceva quasi ridere, tanto era ridicola per lei.

- Perché sorridi? - le chiese Austin.

- Nulla... pensavo. Ora il problema è: dove starò?

- Sono sicuro che con il tempo tu ed Ally diventerete amiche. - ridacchiò Austin.

Cami gli rivolse un'occhiata torva e priva di speranze. Era impossibile che Ally provasse simpatia per lei se stava a stretto contatto con il suo ragazzo.

E a quanto pareva, Austin era l'unica persona su cui poteva contare per un aiuto sincero.

Si guardò intorno.

- Mal che vada, sarò una studentessa qui. Perciò... Mi fai fare un giro turistico? - gli sorrise.

Austin sorrise di rimando.

- Se vuoi, ci penso io.

Cami si voltò di scatto.

E questo chi cavolo era?

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HALSEY!

Coming soon on Shawn 365. [non ho deciso quanto soon]

A causa di contrattempi vari (tipo che ho una memoria di merda e dimentico gli impegni), ho pubblicato adesso.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e... A questo punto vi chiedo: secondo voi chi è la persona che parla per ultima?

E che ne pensate delle bionde?

Siete curiose?

Se sì, continuate a seguirmi!

Baci bellezze ❤❤

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