Chapter 20 - Furious
- Luke! Non ci posso credere! Sei qui! - squittì Cami, abbracciandolo di getto.
Lui rise e ricambiò l'abbraccio.
- Halsey, lui è Luke. Luke, lei è Halsey. - disse poi Cami, presentandoli.
Entrambi si sorrisero, poi posarono lo sguardo sulla mora.
- Che bella sorpresa. Giuro che non me l'aspettavo! Come mai questo onore?
Luke non sapeva se dirlo di fronte all'amica dai capelli blu di Cami. Lei sapeva? Cami le aveva detto cosa era successo la sera prima?
- È tanto che non ci vediamo. Ho pensato di farti una sorpresa, visto che avevo il finesettimana libero. - si giustificò.
Halsey intuì che era meglio lasciarli soli per un po' e andò in bagno.
Luke si sedette vicino a Cami, dal lato opposto rispetto a dove era seduta Halsey prima, e appoggiò un gomito al bancone.
- Cos'hai preso? - le chiese, guardando il bicchiere che aveva davanti.
- Un Mojito.
- Ma fa schifo.
- Non è vero! A me piace. - protestò lei, con la vocina che usava spesso quando scherzava con Luke.
Lui si rivolse alla ragazza dietro il bancone, sfoggiando un sorriso incantevole.
- Vodka al limone. - le disse, con tono modulato ad effetto.
Lei gli servì la bevanda con la stessa espressione provocatoria e sorridente.
- E poi quello che fa schifo è il mio Mojito. Almeno non ci prova con tutte. - disse Cami, acida.
- Ora che ci penso, la tua amica dai capelli blu è proprio carina. Hai fatto bene a presentarmela. - sorrise Luke beffardamente.
- Sempre il solito. - sospirò Cami, scuotendo la testa.
Fecero incontrare i loro bicchieri e bevvero un lungo sorso.
- Allora... L'aereo era comodo? Sei molto stanco dal viaggio? Ti hanno accolto bene qui a New York?
- Una domanda per volta, donna. Il volo è andato tutto bene, ma non mi sono fatto più di otto ore di viaggio così a caso. Ero preoccupato per via di quel pazzo che è entrato in camera tua, di cui non hai più accennato, e soprattutto perché non mi hai più chiamato. Che cazzo voleva da te?
Cami inspirò a fondo.
Si aspettava quella domanda.
- Shawn è un tipo strano. Si è arrabbiato con me perché la sua ragazza si sta allontanando e ieri sera non ha voluto passare la notte con lui. Se la prende con me per qualsiasi cosa, inutilmente. Eppure non è stupido, altrimenti non scriverebbe canzoni perché gli stupidi non sanno farlo. Vorrei tanto capire come fare a gestirlo.
- Ti stava urlando addosso. Cos'è successo dopo? - chiese ancora Luke.
Cami rimase in silenzio.
Dirglielo o non dirglielo?
Se avesse saputo cosa Shawn aveva fatto, si sarebbe incazzato a morte. E gli avrebbe spaccato la faccia, senza alcuna resistenza sufficiente.
Cami conosceva Luke e sapeva come avrebbe reagito, ma non conosceva Shawn. Cosa avrebbe fatto? Cosa sarebbe successo poi? Chi avrebbe avuto la meglio?
- Cami?
Lei alzò gli occhi, ancora persa nella scena tormentata che ricordava fin troppo bene.
- Cami. Dimmi che cazzo è successo. - pretese Luke.
- Io...
- Cazzo, dimmelo! - pressò, impaziente.
- Mi ha dato uno schiaffo. - sputò fuori lei, prima ancora di rendersene conto.
Il panico prese il sopravvento mentre vedeva Luke trasformarsi completamente: i muscoli di tutto il corpo di tesero, durissimi, a formare una figura rigida, gli occhi si strinsero mentre racchiudevano una tempesta di fuoco e le labbra si compattarono coprendo la forza con cui le arcate dei denti combattevano fra loro. Aveva le narici dilatate, i pugni serrati, lo sguardo fisso. Quasi fumava di rabbia.
Anzi, andava ben oltre la rabbia.
Era furioso.
- Io a vado a fare a pezzi quel bastardo. - disse, con una voce che metteva i brividi.
La perfetta articolazione delle parole e il tono basso ma deciso fuso alla furia malcontenuta nella voce, producevano un suono che mise Cami più in allarme di quanto non fosse mai stata.
Le apparve nella mente il flash di una rissa nel cortile del primo anno del liceo: un Luke di quasi quindici anni picchiava senza pietà un ragazzo di un anno più grande, che aveva dato della "puttana" a Cami perché un giorno aveva messo il rossetto rosso in quantità notevole.
- Luke, non fare cazzate. Ti prego. - gli disse lei.
Sebbene provasse un odio profondo per ciò che aveva fatto Shawn, non voleva sfigurare la sua faccia e punirlo così. Voleva che capisse, ma la violenza non era il modo attraverso cui doveva passare quel procedimento.
Luke inclinò appena la testa.
- No, Luke, non serve. Ho già un piano più efficace. Forse mi procurerà dei guai, ma colpirà dritto nel segno. Vieni qui e godiamoci la serata, visto che è tanto che non passiamo del tempo insieme. - lo scongiurò Cami.
- Guarda che basta una parola... E io giuro... Lo ammazzo. Dimmi solo "vai" e io gli faccio male.
- Lo terrò presente. - gli sorrise tristemente.
Non ebbero tempo di proseguire il discorso, perché arrivò Halsey.
Con il suo spirito allegro e le sue continue battute, lei riuscì ad alleggerire di molto l'atmosfera e a rendere la serata piacevolissima.
Il trio così assortito fece un secondo giro di cocktail, durante il quale più che mai risero tutti insieme di situazioni assurde e persone con infiniti difetti.
Halsey si prodigò in strambe imitazioni, Luke arricchì la discussione di commenti divertenti e Cami non fece che ridere, ridere, ridere fino alle lacrime.
Al momento di andare via dal locale, a notte fonda, i tre si diressero a casa di Ally, dove crollarono non appena le loro teste furono appoggiate su un cuscino.
***
Le prime luci del mattino svegliarono Halsey, che grugnì infastidita.
Si alzò, vide che non aveva dormito più di due ore e tirò le tende per poter dormire ancora un po' in pace.
La seconda ad alzarsi fu Cami, improvvisamente preoccupatissima per le ore che aveva saltato: erano le undici.
Nell'agitazione, urtò spigoli su spigoli, fece cadere un bicchiere e scivolò, per poi cadere e farsi male al sedere.
- Cristo, Cami, fai meno rumore! - si lamentò Halsey.
Luke ancora dormiva, profondamente.
Faceva tenerezza così accoccolato tra le coperte e con i capelli scompigliati.
- Ma sono le undici! Abbiamo perso più di metà mattinata! - strillò Cami in risposta, istericamente.
- Dormi ancora un po' che prima di arrivare all'Accademia perderemmo anche l'ultima lezione. Non ha senso fare tutto questo gran casino ora, siamo comunque in ritardo.
La mora si fermò un attimo e ci rifletté, allettata dalla proposta di dormire ancora.
Lieta di essere ancora in pigiama, decise di tornare a dormire senza fare storie, ma addormentarsi fu molto difficile.
Nella sua testa girava il nome di una persona.
Decise che non avrebbe aspettato affatto per vendicarsi. Alla prima occasione, avrebbe agito e basta.
Tirò su la coperta fino al naso e premette forte le palpebre, sorridendo amaramente mentre una lacrima sfuggiva solitaria.
----------
EVERYTHING IS BLUE!
Oops è comparso Luke!
Non sarà la sua unica comparsa 🙈
Baci ❤❤
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro