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Capitolo 34

"Non credo di volerlo fare per davvero" dice Luke mentre dalla sua macchina guardiamo l'entrata dell'acquario, i cancelli sono chiusi e come al solito non c'è nessuna guardia a vigilare, del resto non li pagano nel giorno di chiusura.

"L'ho fatto mille volte anche quando ero più piccola, non fare la ragazzina" dico aprendo la portiera e uscendo nel parcheggio dove sul suolo ci sono tanti biglietti strappati e pacchetti di caramelle e popcorn finiti.

"va leggermente contro legge, ci stiamo intrufolando in una proprietà privata" continua il biondo mentre mi si affianca, lo guardo con il sopracciglio alzato

"Sai che le ragazze sono attratte dai Bad Boy vero? Smettila di essere così paranoico" dico avanzando e lui sbuffa prima di seguirmi, mi stringo nella mi felpa lunga poichè il vento di inizio dicembre sta cominciando a dare fastidio.

"Non vorrai mica scavalcare il cancello vero? Sono almeno tre metri di grata" constata il biondo ed io lo ignoro camminando lungo il muro laterale della struttura per arrivare nel retro, da fuori sembra quasi un'asilo con tutti questi murales marini, mi ricordo quando da piccola per scappare di casa mi rifugiavo qui, era il mio posto sicuro.

"Quando devono fare entrare i camion aprono i cancelli posteriori e molte volte visto che fanno avanti ed indietro si dimenticano di chiuderlo bene dunque quando ero più piccola riuscivo sempre ad intrufolarmi, mi sentivo una criminale professionista" dico sorridendo e guardando il cancello che questa volta è chiuso

"Però quando chiudevano questo cancello lasciavano aperta la porta del ripostiglio dove tengono tutte le esche e il cibo per gli squali, questa stanza è collegata direttamente alla vasca delle stelle marine e da lì in un batter d'occhio si entra nel edificio" 

Spingo la porta in metallo colorata di blu intenso e sorrido quando si apre, Luke rimane leggermente incerto nell'entrare però io dopo aver alzato gli occhi al cielo lo prendo per mano e lo tiro dentro nella stanza totalmente buia, anche se fuori è metà mattinata.

"Mi hai portato qui per stuprarmi vero?" Chiede lui mentre io tasto le pareti in cerca della luce, appena la trovo clicco il pulsante e la stanza viene illuminata da dei forti neon color blu pallido che rivelano il biondo mentre tiene le mani in tasca e si guarda attorno curioso.

"Certo, nessuno ti potrà sentire urlare qui, poi ti butterò nella vasca degli squali così non potranno trovare indizi ricollegabili a me" dico scherzando e lui invece fa una risata sarcastica prima di seguirmi lungo la stanza piena di barattoli bianchi e pesci ammassati in cassette bianche con del ghiaccio.

"Muoviti grissino" dico e lui velocizza il passo fino ad arrivare ad un corridoio tutto buio, quello che conduce alle vasche, cammino senza timore nel buio anche perchè ormai conosco a memoria questo posto.

"Sono enormi queste cose" dice Luke vedendo attaccata al vetro una stella marina di color sabbia che sta tranquillamente passando la mattinata a dormire, sorrido mentre il ragazzo batte il dito vicina ad essa come in bambino.

Lo prendo per il braccio e lo trascino verso la vera entrata dell'acquario, quella da dove iniziano tutte le vasche piene di pesci e animali acquatici.

"Non vedo niente" dice Luke mentre cerca di guardare all'interno delle enormi piscine, sorrido correndo verso il pannello delle luci e sperando che non abbiano impostato qualche nuovo allarme, alzo tutte le tacche verso l'alto, mi giro ed una ad una le vasche cominciano ad illuminarsi rivelando uno spettacolo di colori e acqua.

"Ommiodio" sussurra Luke guardandosi attorno, l'acquario è formato da un lungo corridorio dove sia a destra che a sinistra ci sono vasche piene di pesci e piccoli squali, poi si dirama in altre stanze e zone.

Cammino a fianco a Luke mentre guardo quei piccoli esserini sguazzare veloci tra le piante marine e i coralli finti, sono sempre stata affascinata dal mondo acquatico e questo è quello che più si avvicina.

"Da piccola venivo qui e fingevo di essere una sirena, correvo lungo questo corridoio inseguendo i pesci dall'altra parte del vetro, sognavo di poter essere come loro, spensierati e insieme in un luogo sicuro, un posto dove nessuno urlava, un posto dove non c'erano i problemi come nel mare aperto, come a casa mia" dico osservando il movimento fluido di una murena che si muove sinuosa tra le alghe colorate.

"Credo sia uno dei posti più bello che abbia mai visto" mi giro verso il biondo, il suo volto è illuminato leggermente dalla luce azzurra proveniente dalle vasche e i suoi occhi dello stesso colore dell'acqua sembrano ancora più belli in questa luce.

Afferro la sua mano lasciandolo stupito da questo mio gesto, in genere non faccio mai cose dolci nei suoi confronti ma sentivo la necessità di intrecciare le mie dita con le sue.

"Devi ancora vedere le cose più belle" dico tirandolo correndo lungo il corridoio, lui ride seguendomi, le nostre risate rimbombano per tutto l'edificio in modo armonioso e leggero, svolto a sinistra per entrare nella zona degli squali, mi ha sempre fatto paura poichè anche se sapevo che erano innocui la loro potenza mi terrorizzava.

"Che bestione, sembra anche parecchio cattivo" dice Luke appoggiando entrambe le mani al vetro ed osservando il possente squalo toro che nuota lentamente nell'acqua guardandoci curioso con i suoi piccoli occhietti neri.

"Si, molto carino" dico rimanendo leggermente indietro ed osservandolo mentre attorno a noi ci sono almeno altri dieci squali con una bocca piena di zanne affilate che ci farebbero a pezzi in meno di tre secondi

"Non ci credo, Rebecca Clifford, la ragazza tosta, la ragazza che va contro uno spacciatore armato ha paura di queste adorabili bestioline" dice Luke voltandosi e prendendomi in giro

"Non ho paura, non mi piacciono" dico stringendomi nella felpa e Luke mi prende per mano sorprendendomi e mi tira vicino ad il vetro prima di condurre la mia mano insieme alla sua sopra il vetro freddo.

"Ci sta guardando" dice il biondo indicando l'enorme squalo bianco che si sta avvicinando sempre di più, lo guardo osservando la sua pelle chiara e segnata da cicatrici, con uno scatto l'animale si schianta contro il vetro proprio davanti a noi con la bocca aperta ed io scatto indietro spaventata facendo ridere Luke di gusto.

Camminiamo verso un'altra zona, una più tranquilla ed arriviamo a quella dei leoni marini, li ho sempre adorati, sembrano cani ma sono in acqua, sono sempre così adorabili.

Mi metto a fare le facce buffe davanti a loro e rido quando si avvicinano curiosi al vetro e per ricambiare il saluto fanno strane giravolte in acqua e una specie di balletto.

"Quello si chiama Ketchup" dico indicando un leone marino che si sta avvicinando a noi

"Come fai a riconoscerlo?" Chiede Luke battendo sul vetro richiamando l'attenzione dell'animale che si struscia sulla parete come se volesse essere accarezzato 

"Ketchup ha un orecchio a metà, lo hanno salvato da una barca di pescatori, volevano ucciderlo e l'avevano ferito con l'arpione però poi è stato salvato dalla green peace" dico e Luke ride quando il leone marino lecca il vetro davanti a lui

"Gli stai simpatico" dico notando come Ketchup stia giocando con il biondo che sta sorridendo mostrando le fossette, una cosa che ho notato di lui è che quando è realmente felice appaiono sulle sue guance quei piccoli buchi.

"Ci sono anche i delfini da questa parte però dobbiamo salire le scale, sono all'aperto" dico e lui saluta Ketchup con un gesto della mano e la foca ormai abituata a farlo con i visitatori ricambia muovendo la pinna e il biondo si esalta pensando che l'abbia fatto perchè lui è speciale.

"Ma sei sicura ci siano?" Chiede il ragazzo mentre guarda l'acqua immobile della piscina all'aperto, mi guardo attorno e leggo il cartello delfini, si sono sicura.

"Prova ad immergere la mano" dico e lui mi guarda con gli occhi spalancati

"Ma sei matta? Potrebbero mordermi" dice ed io rido per la stupida affermazione prima di mettermi in ginocchio davanti al bordo della piscina e avvicinare la mano alla superficie dell'acqua.

"Stai attenta" dice il biondo ed io alzo gli occhi prima di battere sull'acqua come fanno di solito le loro addestratrici per richiamarli durante gli spettacoli, aspetto guardando delle piccole onde increspare l'acqua.

"Forse stanno dorm..." inizia Luke ma si blocca quando un delfino salta fuori dall'acqua innalzandosi in aria per pochi secondi prima di ripiombare nella piscina creando un getto d'acqua che bagna completamente il biondo.

Guardo sotto l'acqua e in meno di dieci secondi due delfini fanno capolino dall'acqua facendo emergere il loro adorabile muso e guardandomi con la bocca aperta facendo uno strano verso.

"Sole e Luna" dico salutandoli e loro schizzano l'acqua come per salutarmi e facendomi ridere, ormai mi riconoscono del resto le prime volte che venivo qui erano solo dei cuccioli, due fratelli salvati da un circo Thailandese.

"Hey, Luna sei diventata enorme e guarda Sole quanto sei cresciuto" dico accarezzandoli, loro continuano a fare quei versetti strani mentre io li coccolo come se fossero due cagnolini.

"Luke devi assolutamente venire ad accarezzarli, sono dolcissimi" dico e il biondo si inginocchia accanto a me e guarda i due delfini mentre li accarezzo

"Sicura al cento per cento che non mi staccheranno un dito?" Chiede sorridendo ed io annuisco così lui allunga la mano nella loro direzione e subito Luna gli va incontro godendosi il contatto con il ragazzo che sorride incredulo

"Sto davvero toccando un delfino? Pensavo fossero viscidi invece è morbido e ha la pelle molto ruvida, wow" dice sorridendo mentre continua a giocare con Luna, io intanto coccolo il povero Sole per non lasciarlo ignorato.

"Ma che car..." inizia ma Luna all'improvviso gli sputa un getto d'acqua addosso facendolo irrigidire e bagnare tutto, il delfino se la ride ed io lo guardo con gli occhi spalancati prima di scoppiare a ridere vedendolo con i capelli ed i vestiti zuppi.

"Ah, così lo trovi divertente? Bene vediamo se ti fa ridere anche quando succede a te" dice Luke prima di schizzarmi con l'acqua lasciandomi bagnata quanto lui, i delfini forse spaventati si allontanano così io ne approfitto per bagnare ancora un' po il biondo, giusto per vendicarmi.

"Sono fradicia, torniamo a casa che si sta facendo tardi e devo preparare il pranzo a casa" dico strizzando la gonna cercando di asciugarla, Luke non ci prova neanche ad asciugare i suoi vestiti.

"Sono finite le vasche?" Chiede quasi deluso ed io guardo dritto verso di me indicando un corridoio

"Beh no, da quella parte c'è la vasca dei pinguini ma non è un gr.... Luke?" Vedo il biondo correre impacciatamente lungo il corridoio cercando di non scivolare sul pavimento bagnato, rido prima di inseguirlo.

"Ommidio Rebecca guardali" dice Luke indicando le adorabili bestioline aldilà del vetro e io sorrido vedendole mentre slittano sul ghiaccio prima di tuffarsi nell'acqua.

"Sono troppo carini, vorrei prenderli tutti e portarli a casa" dice sorridendo come un bambino e guardando i buffi pinguini che saltano di qua e di là, io lascio perdere gli animali e mi perdo nel guardare il biondo, osservo come il suo profilo sia quasi perfetto, seguo i suoi lineamenti sorridendo notando il suo naso all'insù, i capelli ancora bagnati rilasciano delle piccole goccioline che ricadono sulla sua pelle chiara illuminata solo dalla luce fredda delle vasche, i suoi occhi scrutano ogni piccolo dettaglio aldilà del vetro, le sue labbra sono socchiuse in un'espressione di stupore mentre guarda un pinguino nuotare, mi incanto  a guardarlo e lui si gira verso di me mentre lo sto fissando.

"Perchè mi guardi così?" Chiede e solo ora mi ricordo che le nostre mani sono ancora intrecciate, lo guardo di nuovo e i nostri volti sono a pochi centimetri uno dall'altro, pochi centimetri ci separano.

Lo guardo intensamente in silenzio senza rispondere alla sua domanda facendo passare lo sguardo dai suoi occhi più azzurri dell'oceano tropicale fino alle sue labbra rosee e con quel piercing che fa contrasto nel suo viso angelico dandogli anche un lato ribelle.

Sento il suo respiro fresco scontrarsi con le mie labbra, i suoi occhi non smettono neanche per un secondo di guardarmi, non mi sento a disagio, non voglio abbassare lo sguardo per nascondere i difetti del mio volto, voglio continuare a guardarlo mentre si avvicina a me.

 "Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground it ain't hard to tell
You don't know oh oh  "

"Rebecca ti sta squillando il cellulare" mi avvisa Luke allontanandosi, io mi disincanto dai suoi occhi e tasto nelle tasche della felpa fino a trovare il maledetto oggetto rumoroso e vedo il nome di Michael sopra di esso.

"Pronto?" Chiedo imbarazzata per la suoneria, scusate se mi piace quella canzone.

"Rebecca, ho due brutte notizie" dice ed io sospiro, ormai sono pronta a tutto, le brutte notizie sono parte della mia vita.

"La prima è che probabilmente i One Direction non torneranno mai più" inizia mio fratello ed io alzo gli occhi al cielo, vi prego ditemi che non mi ha chiamato solo per questo.

"La seconda è che credo di aver trovato mio padre e credo tu voglia vederlo" 


Hey Everybody

So che mi amate perchè sto aggiornando in modo veloce ma lo faccio per due motivi principalmente, il primo perchè voglio finirla così da poter iniziare la nuova FF e secondo perchè ad agosto aggiornerò molto poco.

Comunque, ho un' idea per una FF, si chiamerà One Year e sarà su Calum Hood, il mio amore stupendo, finalmente i Ralum potranno essere shippati liberamente e felicemente come negli Scelti, la trama sarà molto diversa dal mio solito, non sarà la solita storia d'amore, anzi non credo ci sarà neanche l'amore, solo molti drammi e molte, molte, molte lacrime.

Presente Colpa Delle Stelle? Ecco, peggio, molto peggio.

Va be, per chi fosse curioso sul mio account twitter ho messo dei piccoli indizi sotto forma di Vine e frasi, detto ciò direi che questo capitolo è stato totalmente Ruke come vi piace a voi, ma Michael ora ha trovato il suo vero padre, Chi sarà mai?

Bho.

Twitter; rebeccaneedfood

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