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Capitolo 12

Avete presente quando nei film horror inizia a piovere e a riempirsi il cielo di tuoni e lampi?
Quelle scene che ti fanno venire la pelle d'oca e ti spaventano anche solo sentendo il rumore dei tuoni?

Consideratemi pure strana ma uno tra i miei suoni preferiti sono i tuoni di notte, mi rilassano come la pioggia che batte sul tetto, è come una ninna per me.

Altre persone invece hanno una fobia incredibile per i temporali, si svegliano e cominciano a tremare sussultando per ogni tuono o lampo.

"Tre, due, uno" sussurro a me stessa appena sento il primo tuono, non faccio in tempo a dire zero che sento il materasso piegarsi sotto il peso di una persona, non ho bisogno di aprire gli occhi per riconoscere Cameron che come ogni volta cerca protezione dalla tempesta nelle mie braccia.

Stringo mio fratello a me e lui fa aderire la sua schiena al mio petto e io inspiro l'odore di bagnoschiuma alla vaniglia che emana, lui smette lentamente di tremare quando comincio a passargli le dita tra i capelli per calmarlo.

"Odio i temporali" dice e io sorrido
"Lo so, tranquillo ci sono qua io, ora dormi" il bambino si gira nella mia direzione e mi guarda negli occhi scrutando ogni dettaglio del mio viso.

"Credi che un giorno mamma tornerà?"

Cameron è l'unico Clifford che ancora la chiama mamma e non Barbara, è l'unico suo figlio che la considera ancora una madre.

Io ho smesso anni fa di chiamarla mamma, Barbara quando è scappata con il circo dieci anni fa a volte si è pentita ed è tornata, la ritrovavamo a casa seduta sul divano a guardare la TV come se niente fosse mai successo, come se non avesse abbandonato la sua famiglia per anni.

Purtroppo tutti noi ci siamo cascati, la prima volta è toccata a tutti noi, dopo due anni che era scomparsa la ritrovammo sul divano dopo essere stati a scuola, Ashton le si gettò addosso abbracciandola e pianse mentre Michael fece uno strano balletto della vittoria, io e Calum eravamo solo convinti che da lì in poi le cose sarebbero state più facili per tutti.

La gioia duró poco visto che Barbara resistette in casa per solo tre settimane prima di andarsene lasciando sul frigo un biglietto con scritto
"Vado a comprare gli assorbenti per vostro padre"

Ovviamente non tornó più.

La seconda volta che tornó fu tre anni dopo, era una domenica e quando ci svegliammo ci ritrovammo lei con la colazione pronta, Ashton ed io non ci cascammo, non la salutammo e non la chiamammo mamma come gli altri, io la volevo fuori da casa mia il prima possibile.

Quella volta duró esattamente due mesi, Calum si affezionó a lei perché Barbara lo aiutava con i compiti e spesso andavano a fare delle commissioni insieme, e fu anche quello a soffrirci di più quando per la terza volta sparì, questa volta la scusa era che aveva avuto un sogno che le rivelava il suo futuro splendente nella carriera di veggente.

Calum e Michael rimasero distrutti dal suo abbandono, ci avevano creduto, avevano sperato fino all'ultimo che fosse cambiata, che le fregasse qualcosa di noi, ma no, Barbara non cambierà mai.

L'ultima volta che si presentò dal nulla fu solo un anno fa, fui la prima a vederla insieme a Lily, la vidi tranquillamente in giardino a parlare con la vicina, appena ci vide cerco di abbracciarsi ma Lily fu la prima a dirle di andarsene, usó freddezza e odio per cacciarla, mi ricordo ancora che Barbara cominció a piangere e Cameron si arrabbiò con la gemella consolando la madre.

Duró esattamente tre giorni prima che Calum la cacció, non tollerava la sue presenza e le disse di tornarsene all'inferno perché qui nessuno la voleva.

Cameron si arrabbiò con tutti noi ma capì che era la soluzione più giusta, Barbara non poteva restare.

"Torna sempre, è come Bob, speri fino all'ultimo che qualche centro di recupero lo trovi ma lui è più furbo e riesce sempre a tornare a casa, è un Clifford, riesce sempre a scampare al pericolo"

Il bambino sorride prima di accoccolarsi a me e chiudere gli occhi lentamente e regolarizzare il respiro addormentandosi.

"Barbara non tornerà" alzo gli occhi e vedo Calum appoggiato allo stipite della porta con là spalla mentre ci guarda, anche lui non è un'amante dei temporali.

Gli faccio cenno di sdraiarsi con noi e lui sorride prima di accoccolarsi dietro di me e stringermi stretta a lui.

"Non ci farà più del male, a nessuno di noi" dice e io annuisco godendomi il calore di Calum.
"Solo noi contro tutti, è così che deve andare" dice Cameron facendoci ridere ad entrambi.


"Troppo argento, troppo lussuosa, troppo lucida, troppo costosa, troppo sporca, troppo antica, troppo..." Interrompo Michael sbuffando
"Per l'amor di dio Mike scegline una e basta" dico mentre lui si gira con un sorrisetto prima di fermarsi davanti ad una Porsche nera opaca e indicarla.

"Alleluia" dico prima di usare il piede di porco e aprire la portiera con un colpo secco, Michael prontamente appena scatta l'antifurto taglia i fili sotto il volante.
"Guidi te o io?" Chiede mettendo in tasca le forbici
"Non ho la patente" dico e lui ride
"Bene allora guidi te" annuisco e mi siedo sul sedile in velluto, al proprietario piace il lusso.

Accendo il motore e cominciò a guidare verso il meccanico il quale ci ha chiesto se potevamo andarla a prendere in prestito, ovviamente è tutto legale, Vincent ovvero il carrozziere con il consenso indiretto del proprietario vernicia le macchine che prendiamo rendendola diverse e poi sempre con il consenso del ricco proprietario le vende ad altri.

"Adoro le attività del sabato mattina" dice frugando nel cruscotto il cerca di qualcosa da tenere per noi, rido mentre accelero spingendo sull'acceleratore e Michael mi guarda preoccupato, non si fida delle mie doti da guidatrice.

Arriviamo da Vincent e io parcheggio la macchina nel suo garage, Michael tenendo il bottino in mano ovvero un paio di dollari e degli occhiali da sole di marca scende e il meccanico lo saluta con una pacca sulla spalla.

"I Clifford rimarranno sempre la mia famiglia preferita" dice ammirando la macchina che non ha neanche un segno di scasso.
"Si sì, puoi darci i nostri duecento dollari ora?" Dico io sbrigativa e lui annuisce prima di passarmi un pacchetto che mi infilo nel tascone della felpa sorridendo.

Io e Michael torniamo a casa a piedi chiacchierando del più e del meno, mi concentro sulle interessanti linee nel terreno e cerco di schivarle mentre ascolto mio fratello parlare.

"Conosci una certa Violet Henderson?" Chiede lui e io cerco di ricordarmi il volto delle ragazza, occhi chiari e capelli rossi naturali.
"Si, frequentava il corso di francese con me, era la migliore, una brava ragazza perché?" Chiedo e Michael fa il suo sorrisetto malvagio.

"No Michael, è troppo una ragazza perfettina per te, lascia perdere" dico e lui sorride ancora di più
"Ormai è una sfida personale, Violet sarà mia in meno di un mese" alzo gli occhi e rido, ritorno a guardare le interessanti linee sul terreno e incontro un'ombra umana, un enorme ombra.

"Oddio una giraffa è scappata dallo zoo" dice Michael facendomi ridere
"Eh dai Michael non sono così alto, sono alto come voi" dice Luke sbuffando mentre mio fratello continua a ridere
"Che ci fate da queste parti?" Chiede riferendosi al fatto che stiamo camminando per i quartieri alti
"Scegliamo la nostra prossima casa, Michael che ne dici di quella con le statue oro all'ingresso?" Dico indicando la villa e lui sorride
"Ho visto anche l'interno grazie a Charlotte Morgan, e si mi piace" dice e io rido.

"Verrete stasera?" Chiede Luke puntando i suoi occhi blu nei miei
"Dove?" Chiedo stringendomi nella mi felpa appena una ventata gelida mi colpisce
"Alla festa di Karen, la ragazza dagli occhi ghiaccio e dai capelli viola" dice lui e io guardo mio fratello che annuisce
"E chi se la perde" diciamo in coro.

"Allora ci vediamo la Rebecca" dice baciandomi la guancia e salutando mio fratello con un cenno prima di continuare il suo percorso.

Hey Everybody

Capitolo inutile ma il prossimo vi prometto che vi piacerà.

Ieri sera un pavone mi è quasi saltato addosso, stavo morendo di paura vi giuro, non vivo in un safari semplicemente dove lavoro la sera hanno i pavoni.

Comunque volevo dirvi che ho iniziato a scrivere PRINCESS per chi volesse andare a leggerla.

Byeeee

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