Capitolo 1
Le persone sono destinate a sbagliare.
Non c'è alcun modo per evitare gli sbagli, puoi girarci attorno, puoi guardarli da lontano, puoi tentare di prevederli ma prima o poi dovrai affrontarli, dovrai scontrarti contro di essi e compiangere te stesso perché se hai incontrato uno sbaglio la colpa è solo tua.
Ovviamente ci sono sbagli più o meno gravi, uno sbaglio può essere quello di comprare una maglietta di due taglie più piccole convinta che durante l'estate si dimagrirà però si può considerare sbaglio anche quando ci si innamora di un ragazzo non adatto e ci si ritrova in una relazione non desiderata.
Ora, il mio sbaglio non saprei bene dove catalogarlo ma credo sia in quello degli abbastanza gravi, come può una persona prendere il vitello in mensa? Come si fa a sbagliare su cose così stupide?
Non lo so, so solo che ora sto contemplando il mio errore sotto forma di polpettone mentre con la forchetta lo faccio a pezzettini scoprendo che in realtà il vitello è solo una piccola parte degli ingredienti di questo sacrilegio che chiamano polpettone.
"Hey dolcezza" una voce roca risveglia i miei pensieri troppo filosofici del lunedì mattina, alzo lo sguardo ed incontro due occhi nocciola che mi fissano
"Dolcezza? Non so se lo sai ma siamo nel 2016 e quel termine è sparito dal vocabolario" il ragazzo deglutisce a disagio ma alza le spalle e si siede accanto a me
"Sei simpatica, come mai mangi tutta da sola?" Lo guardo infastidita
"Perché a volte capita che degli idioti decidano di sedersi accanto a me per darmi fastidio e vorrei evitarlo" il ragazzo annuisce e si avvicina a me
"Come ti chiami?" Chiede e io sorrido ma prima che io possa rispondere un ragazzo ci si avvicina e prende per il braccio il povero idiota accanto a me e lo fa alzare
"Josh, è una Clifford" dice il ragazzo e l'idiota mi guarda con gli occhi spalancati prima di abbassare lo sguardo e farfugliare qualcosa come "oh merda" e andarsene lasciandomi di nuovo sola e felice.
"È stato un piacere anche per me Josh" dico teatralmente mentre i due si allontanano a passo rapido.
Direi di fare una pausa, se ve lo steste chiedendo Clifford non è una rara malattia e neanche una mafia nascosta, Clifford è il mio cognome.
Mi chiamo Rebecca Clifford, ora, il mio cognome ha una certa fama e sono orgogliosa nel dire che quando una persona sente il mio cognome ci gira a largo, come io quando sento nominare matematica o fisica, nello stesso modo in cui comincio a correre io la gente scappa da me e la mia famiglia.
Non siamo una famiglia mafiosa né tanto meno una famiglia di assassini, semplicemente siamo pericolosi per i ragazzini ricchi e viziati.
In casa siamo sei, ovviamente ci sono io, poi ci sono i miei tre fratelli maggiori e i due gemelli che invece sono più piccoli di me.
Partiamo con il più grande Ashton, ha 21 anni anche se ne dimostra meno, lunghi capelli ricci e biondi, è un ragazzo atletico e divertente non che rubacuori per eccellenza, non mentirei se dicessi che ho visto più ragazze piangenti fuori da casa mia che Harry Styles fuori dalla sua villa.
Poi c'è Michael, capelli rossi fuoco, sorriso smagliante e pieno di superbia, piercing e tatuaggi il tipico cattivo ragazzo che fa tremare le gambe alle ragazzine, avete presente quello delle fanfiction dove i genitori dicono alla ragazza di stargli lontano però poi le furbette si lanciano sul povero ragazzo cattivo? Ecco quello è Michael.
Calum, ha solo un anno in più di me dunque ha diciannove anni, è l'intelligente di famiglia, voti perfetti a scuola e capacità di creare inganni in meno di un secondo, il solito bello ma ingannevole, da anni crea tranelli a professori, ragazze, genitori severi e chiunque osi porgli degli ostacoli.
Poi ci sono io, diciotto anni, beh non ci sono molti aggettivi da darmi, mi posso considerare forse normale, ma nella mia famiglia la concezione di normale non è quella comune.
Poi ci sono i gemelli ovvero Lily e Cameron, hanno dieci anni e sono due pesti, combinano guai e disastri ovunque vadano ma del resto buon sangue non mente, la piccola Lily è il genio della coppia lei idea i piani e Cameron li attua, una coppia infallibile in furti, dispetti e risse.
"Rebecca ti sei incantata?" Alzo di nuovo lo sguardo dal polpettone che credo di aver visto respirare per incontrare gli occhi verdi di Michael
"Si stavo pensando a quanto faccia schifo questo pasto" mio fratello sorride prima di sedersi accanto a me e passarmi una mela dal suo zaino
"Metà?" Chiede e io annuisco prima di morderla e assaporare il gustoso sapore del frutto.
"Che lezioni hai?" Chiede lui guardando la mensa piena di studenti e facendo qualche sorriso malizioso a delle ragazze che ricambiano ridacchiando e arrossendo
"Filosofia e storia" dico finendo la mela e pulendomi le mani nel tovagliolo di carta
"Allora puoi saltarle, dobbiamo andare a recuperare Bob" dice e io alzo gli occhi prima di annuire e portarmi lo zaino in spalla.
"Ci avete messo una vita per arrivare, sapete che si muore di caldo in macchina" dice Ashton aprendoci lo sportello della vecchia macchina di famiglia, credo che ormai questa vettura sia più vecchia di Madonna.
"Perché ti devi sempre lamentare?" Chiede Calum sedendosi accanto a me e dandomi un veloce bacio sulla guancia
"Indovinate chi ha guadagnato settanta dollari per aver passato la verifica di chimica ad un idiota con il papino ricco?" Chiede il moro e noi tutti sorridiamo quando estrae dalla tasca del giubbotto di jeans le banconote sventolandole davanti a me.
Passiamo davanti alla scuola elementare e io e Cal scendiamo per andare a prendere i due gemelli, entriamo nella classe ricoperta di coccinelle e farfalle, la maestra ci viene incontro con un gran sorriso
"Ma guarda chi è venuto a salutare, due dei Clifford che meno hanno reso la mia vita un inferno" dice lei mentre sia io che Cal sfoggiamo uno dei nostri migliori sorrisi
"Salve anche a lei signorina Vessel, siamo qui per i nostri fratelli" dice Calum e lei ci indica un tavolo dove i due gemelli sono seduti imbronciati e pieni di fango.
"Cosa hanno fatto?" Chiedo e la donna sbuffa
"Oggi hanno avuto la geniale idea di rendere una loro compagna una statua di fango" dice e Calum trattiene a stento le risate
"Prenderemo seri provvedimenti con loro" dico e lei alza gli occhi
"Rebecca è inutile non ci credo, Lily Cameron ci sono i vostri fratelli" dice e i due gemelli saltano dalle sedie e corrono da noi.
Saliamo tutti in macchina stringendoci più di quanto sia possibile
"Dove è Bob?" Chiede Ashton e Michael gli indica la strada che ci porta ad un cantiere.
Io Michael ed Ash usciamo dalla vettura piena di graffi e botte e ci dirigiamo verso il cantiere dove due uomini muscolosi e tatuati ci aspettano.
"Henry Karl, vi vedo bene, come sta vostra sorella? è da tanto che non la vedo, mi mancano le sue torte alle pere" dice Ashton ed i due sorridono
"Ragazzi sapete che siete i benvenuti per una torta" io e Michael sorridiamo
"Dove è lui?" Chiedo e loro si spostano rivelando un'uomo steso per terra addormentato
"È arrivato ieri sera con una bottiglia di whisky e dopo averla finita si è addormentato qui" dice Karl ed io annuisco mentre i miei due fratelli lo raccolgono da terra, l'uomo spaesato si risveglia e confuso ci guarda poi punta il suo sguardo su di me e sorride
"Ciao raggio di sole"
"Ciao papà"
Ciao, prima di tutto vorrei farvi notare la bellezza di Luke in copertina.
Allora la FF che sto scrivendo sarà particolare come al solito e non ho la più pallida idea di come finirà o come continuerà.
Io ci provo e i coraggiosi mi seguiranno forse.
Fatemi sapere se questa cosa può andare avanti
Ciao ciao
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