Prisca appoggia la fronte sulla mia.

«Questa è l'ultima gara in cui non mi avrai in mezzo alle palle», dice «quindi vedi di non far cazzate, rimani concentrata e andrà tutto bene»

Annuisco.

Finalmente è arrivato il grande giorno.

Sono tesissima. Inutile negarlo. Dopo il mio compleanno, ho dovuto sacrificare molte cose: le uscite con Geo, le serate con Paolo, le chiacchierate con Prisca. Tutto quello che ho fatto da dicembre fino ad adesso era volto a questo momento. Questa gara è importante. Mi darà il permesso di accedere agli europei. Oppure mi farà ripartire da zero.

Monia si avvicina e guarda il mio costume.

Per il programma lungo, ho scelto un vestito nero e argento. Sono molto aggressiva e me ne rendo conto. Io e Geo abbiamo recuperato il nastro che era legato all'ulivo e adesso è intorno al mio collo.

«Tra poco tocca a te», dice Monia «inizia a scaldarti»

Annuisco e guardo preoccupata la tribuna piena di gente. Mario e mia madre sono in prima fila. Immagino che lui non sopporti più il suo tic, in questo momento.

Paolo è in fondo e confabula con Prisca.

Geo è in ritardo, come al solito. Ce l'ha proprio nel sangue, di arrivare sempre all'ultimo momento. Ma non mi importa. Devo pattinare solo per me stessa.

Quando mi chiamano, entro in pista tenendo lo sguardo basso.

Aspetto che partano le note della mia canzone: Wind of change. Poi allargo le braccia e impugno la mia spada immaginaria.

Se Robin non mi avesse rapita, non sarebbe mai nata questa coreografia.

Quest'anno ho imparato che anche dalle tragedie possono nascere cose belle. Porto lo sguardo verso il cielo e rivolgo una preghiera silenziosa. Stella, anche se non ci siamo conosciute, proteggi questa mia danza. Guardami. E' per te.

Poi inizio a pattinare. E il mondo intorno si congela.

Perché ci sono solo io e la voglia di vincere.

So che potrei cadere, ma capita anche ai migliori: l'importante è avere sempre la forza di rialzarsi. Questo me l'ha insegnato Prisca, che di cadute ne sa qualcosa. Al mio compleanno mi ha regalato il manuale per raggiungere il successo. L'ha scritto lei. Dice che funziona davvero. E a quanto pare ha ragione. Quando passo davanti ai giudici, li sfido con lo sguardo. Non ho più paura di loro. Sono una guerriera. Sono forte.

Eseguo le mie figure sulle note della musica e mentre atterro mi accorgo che è arrivato anche Geo. Ha innalzato uno striscione, aiutato da Paolo e Prisca: Laura, regina del ghiaccio, spacca tutto.

Non mi lascio distrarre neanche da loro. Questo momento è troppo importante.

I momenti di buio nei miei occhi sono spariti da un po'. I medici hanno detto che probabilmente si trattava di stress. Io ne sono felice, ma so che qualsiasi cosa accada, sarò pronta ad affrontarla.

Quando finisco di pattinare, rimango per un attimo nella posizione iniziale.

Non ho sbagliato nulla.

Quando il pubblico applaude, stringo i pugni e mi complimento con me stessa. Anche questo è uno dei tanti consigli di Prisca.

Cercherò sempre di seguire la mia strada, tracciata sul filo in bianco e nero della mia vita.

Farò del mio meglio, per essere la pattinatrice che desidero diventare.

Monia corre ad abbracciarmi.

Attendiamo con ansia il punteggio dei giudici. Fisso lo schermo e stringo la mano della mia allenatrice.

Ma niente potrebbe scalfirmi. Nemmeno un'eventuale sconfitta. Sono Laura e sono una guerriera. Il buio mi ha insegnato che anche quando pensi di non farcela, esiste sempre una via d'uscita. Basta sapere dove guardare.

Nota dell'autrice

Questa versione di Shake my colors 2 è ridotta per varie ragioni. Trovate Shake 2 in libreria dal 25 maggio. Ci sono molti contenuti in più e tutto il diario di Prisca con i segreti per raggiungere il successo. Entrambi i volumi sono pubblicati dalla casa editrice Sperling & Kupfer. Vi farò sapere se pubblicherò o meno su Wattpad il terzo volume della trilogia. Un abbraccio, mie care lettrici. Grazie per esserci state fino a qui. Mi auguro di trovarvi in giro per l'Italia o in libreria!