Dal diario di Prisca
I segreti per raggiungere il successo
Non sono mai stata una persona che dipende dagli altri. Dopo quell'episodio, a sei anni, ho sempre cercato di cavarmela da sola.
Ma quando mi sono rotta la gamba, ho capito che gli altri erano indispensabili. Non potevo neppure andare a pisciare, senza aiuto.
La prima volta, per non chiamare i medici, me la sono fatta addosso.
Mia mamma mi ha guardato, esterrefatta.
«Prisca», ha detto «ti bastava dirmelo o suonare il campanello. Perché hai fatto una cosa tanto sciocca?»
La realtà è che non volevo disturbare e questo ha portato a un disastro maggiore.
In questi mesi ho imparato a chiedere per favore.
Per favore, posso avere dell'acqua?
Per favore, potete chiudere le tende?
Per favore, mi passereste quel libro?
Per favore, mi aiutereste a camminare?
Posso dormire con la luce accesa, per favore?
E' stata una cosa nuova, per me.
Ma ho imparato che le persone non dicono quasi mai di no, se la nostra richiesta è semplice e chiara. E soprattutto, formulata con educazione.
Le persone ti aiutano volentieri a scendere le scale, se hai una gamba rotta.
Ma questa per me è diventata una semplice metafora.
Anche quando la mia gamba è guarita, ho deciso che una parte di me era debole e rotta per sempre. L'ho accettata e ne ho fatto un punto di forza.
Tutti abbiamo dentro qualcosa di non riparato.
Forse perché abbiamo avuto una malattia che ci ha cambiato, o una persona importante ci ha lasciato, o un episodio, per gli altri poco significativo, ha in realtà sconvolto la nostra esistenza.
Così ho iniziato a contare molto di più su Monia. E' lei che mi ha dato la forza necessaria per rimettermi in pista. Mia madre era troppo assillante. Monia ha lasciato che mi divertissi sul ghiaccio e che riprendessi a pattinare a modo mio.
Se riguardo le gare di un tempo, mi vedo così banale, così diversa.
I colpi che ci assesta la vita non fanno solo male. Ci trasformano in persone migliori. Le nostre cicatrici sono lì a ricordarci perché abbiamo fallito. A raccontarci la storia. A renderci fieri di noi.
E così, senza quella caduta, non avrei mai imparato un altro importante segreto per il successo:
Impara a chiedere aiuto
Non puoi fare tutto da sola. Non sempre, almeno. Cisono dei momenti in cui gli altri sono indispensabili. Non avere paura dichiedere una mano, quando sei in difficoltà. Rimarrai sorpresa dalle persone,soprattutto da quelle su cui pensavi di non poter contare. Non c'è modomigliore di conoscere un amico, se non nel buio totale.
Spazio autrice
Quanto vorrei essere come Prisca. Riuscire a chiedere aiuto. Riuscire a dirti: non lasciarmi. Non adesso. Ho bisogno di te. Quanto vorrei poter trovare un modo per tendere la mano, senza paura di essere ridicola, patetica, ingombrante.
Non riesco più a scrivere, mi aiuti?
Hai lasciato la tua maglietta a casa mia. Se vuoi la tengo, ancora un po'. Ancora qualche giorno. Un mese o due. Chissà, magari ti accorgi che ti manca. La maglietta, intendo. L'ho lavata ma il tuo profumo non se n'è andato. Non la stiro. Non ancora. E' tutta stropicciata. Come il mio cuore.
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