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Cap 26

Geo parcheggia all'ingresso del locale e mi apre la portiera della macchina.

«Vieni, principessa», dice e mi fa scendere. Entriamo nel pub mano nella mano. Il gestore lo saluta e ci fa sedere al bancone.

La musica è allegra e inizio a rilassarmi. Ordino una birra e canticchio le canzoni che si susseguono una dopo l'altro sul maxi schermo.

Geo canta insieme a me.

«Ti diverti?», chiede.

«Molto», risponde.

«Adesso viene il bello», dice lui e chiede qualcosa al deejay.

«Geo, che hai intenzione di fare?», chiedo, agitata.

«Niente, solo di farti divertire ancora di più»

Dopo un po', il deejay prende il microfono e chiama i nostri nomi.

«Laura e Geo, è il vostro turno»

«Cosa? Ma tu sei matto. E dovrei cantare? Io?»

«Non sarai venuta qui solo per scolarti due birre», mi risponde lui.

Mi prende per mano e mi consegna il microfono.

Parte una base allegra. E' Dancing in the moonlight, la canzone su cui ho pattinato.

«Almeno ero sicuro che la sapessi», mi spiega lui.

Non è la canzone più semplice del mondo da cantare e Geo non è nemmeno così intonato come mi aspettavo. Però ha un bell'accento e ci facciamo un sacco di risate.

Quando poso il microfono, ho le guance in fiamme e la gola secca.

«Un'altra birra o vuoi un buon cocktail?»

«Vorrei cantare un'altra canzone», dico, ridendo.

In quel momento sento una risata familiare alle mie spalle. Mi giro e c'è Ester insieme a Paolo.

Ha i tacchi alti, una minigonna e una camicetta attillata. Si è lisciata i capelli. Le luccicano gli occhi.

Laura, devi essere contenta per loro, mi dico.

Ma non ci riesco. Faccio una smorfia.

«Anche voi qui?», dice Geo «Che coincidenza»

«Già», dice Ester «possiamo prendere un tavolo insieme, che ne dite?»

«E magari cantare anche una canzone a quattro voci», ribatte Geo e stringe i pugni.

«Per me va più che bene», rispondo io e sorrido a Ester. Non voglio farmela nemica. Non dopo tutto quello che è successo.

«Allora cosa cantiamo?», strilla Ester.

Geo ordina birra per tutti.

Paolo posa i suoi occhi su di me. E la stanza adesso è di nuovo illuminata. Mi gira la testa e non ci capisco più niente. Voglio Paolo o Geo?

Ester si gira e dà un bacio a Paolo. Geo vorrebbe fare lo stesso con me, ma per fortuna arrivano le birre. Lui e Paolo iniziano a litigare su chi debba pagare.

«Tu vai ancora a scuola», ringhia Geo.

«E tu sei il solito», replica Paolo, che ha la meglio con la cameriera. Quando fa gli occhi dolci e quel sorriso, nessuno gli resiste.

Paolo si alza e ordina una canzone al microfono. Non lo sento cantare dalle elementari, se non per gioco.

Quando arriva il suo turno, sono curiosa e anche un po' emozionata. Ester si gira verso di lui. La canzone è Wind of Change degli Scorpions. Quando parte la base, con l'inconfondibile fischiettio, mi rendo conto che Paolo guarderà me per tutto il tempo. E che questa serata iniziata bene potrebbe finire in un modo del tutto inaspettato.

SPAZIO AUTRICE

Cari lettori,

la vita di una scrittrice non è mai separata da quella dei suoi personaggi. Siate buoni con Laura, siatelo anche con Prisca e con Geo. Loro sono parte di me. Tutto quello che mi succede nella vita reale finisce in qualche modo qui. Come Laura percepisce i colori senza poterli vedere, io percepisco le vibrazioni di chi mi circonda e queste finiscono nella storia. Con Shake my colors, essendo una trilogia, questa sensazione è amplificata. Scrivo giornalmente e certi giorni sono più difficili di altri, da affrontare. Capita quando ti scontri con i tuoi desideri più grandi e questi stanno facendo a pugni con la realtà. Mi sento come una cassa di risonanza che accoglie ogni minimo suono e poi lo diffonde. Tengo molto a questa canzone, perché ha riportato emozioni forti nella mia vita, grazie alla persona con cui l'ho cantata la prima volta. Questa è la mia, di storia, e non ve la posso raccontare, anche perché ancora non c'è un lieto fine (e ovviamente, come la mia cara Wendy, io credo nelle fate, lo giuro! lo giuro! E credo nei lieti fine).

Quando una scrittrice si innamora, il suo mondo si fonde ancora di più con quello dei suoi personaggi. Tramite loro io posso dire quello che non riesco nemmeno a pensare ad alta voce. Sono grata a ciascuno di voi, per i commenti, le letture, le stelline. Vi prometto che cercherò sempre di fare meglio, di farvi sentire che l'amore esiste, anche quando, come me, avrete paura che sia tutto uno scherzo. Non siamo niente senza amore. La vita riserva sempre delle bellissime sorprese e anche se ve lo dico con le lacrime agli occhi, io ci credo. Ci credo davvero. Nei prossimi giorni pubblicherò la dedica che uscirà con il cartaceo di Shake 1. E' un altro regalo per voi. Vi voglio bene. Non ve lo dico spesso, perché so che è meglio dimostrarlo. Grazie di cuore, lettori Wattpad.

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