29. Remember me
Mi svegliai di soprassalto con il fiatone guardandomi attorno nel panico più totale.
"Harry... Harry!" esclamò Luke poggiando la mano sulla mia spalla ed io lo guardai con gli occhi sgranati non credendo di averlo lì
"Luke finalmente, sono così felice di veder..." Mi bloccai quando notai di non potermi muovere da quel lettino.
Corrugai le sopracciglia chiedendomi come mai avessi addosso una fottuta camicia di forza che mi bloccava completamente.
"D-dove sono...?" chiesi deglutendo nervosamente guardandomi attorno notando di essere in una stanza non tanto grande, le pareti erano bianche, spoglie... Dov'erano le mie fottute fotografie? Dov'era la mia gattina? Dov'era Louis...?
"Harry, non ti ricordi?" chiese Michael accanto a Luke mentre Ashton e Calum mi guardavano preoccupati appoggiati al muro, ed io deglutii non avendo idea di cosa stessero parlando
"Cosa?" chiesi guardandolo negli occhi
"Abbiamo bussato alla tua porta, ma non ci rispondevi... Ti sentivamo urlare così siamo entrati lo stesso e ti abbiamo visto steso a terra" mi raccontò passando la mano dietro la mia schiena come per aiutarmi a... cosa? Farmi calmare? Non ci stavo capendo niente
"Quando ti sei svegliato, parlavi di... cose strane, come se fossi fatto" ridacchiò Michael che ottenne uno schiaffetto al collo da parte di Calum mentre Ashton sospirava
"Parlavi di un certo... mondo di ombre, di un Re... Di torture, di noi torturati... Parlottavi in modo confuso Harry, e ti abbiamo portato qui..." disse ed io sgranai gli occhi
"Cosa?!" esclamai "Mi avete portato in un fottuto riformatorio?" chiesi cercando di liberarmi
"Schizofrenia" disse Ashton a braccia conserte "Ti hanno diagnosticato questo, c'eravamo noi ed anche Niall, Liam e Zayn" spiegò facendomi per un attimo perdere lucidità
"Ma... Voi.. Voi siete Ghostbusters, Niall vi ha chiamati per aiutarmi contro l'ombra... e..." cercai di spiegarmi ma mi bloccai notando i quattro confusi
"Ghostbusters?" chiese Luke ridendo leggermente mentre mi dava qualche pacca sulla spalla schiarendosi subito la voce notando il mio sguardo fisso su di lui capendo che ero serio
"Non lo siamo... mai stati" disse Ashton "Io faccio lo psicologo... Niall ha chiamato il nostro ufficio per aiutarti con i tuoi deliri" mi disse quasi come farmi ricordare di qualcosa che... NON ERA SUCCESSA.
"Ma... No ragazzi, no, vi giuro... Voi... Non scherzate, voi non siete tipi da ufficio, mi avete aiutato con l'ombra, c'erano Zayn, Liam e Niall quando avete cacciato a casa mia..." dissi ed i quattro si guardarono inarcando il sopracciglio facendomi sentire sempre l'aria più pesante, mi sentivo dannatamente confuso
"Mamma mia..." sospirò Calum "Peggio di un Frodo fattone, anzi no, quelli che fumano come non mai sono Pipino e Merry" commentò facendomi confondere
"Okay... Harry ascolta... Noi siamo venuti qui perchè ci avevano detto che non ti svegliavi più dopo una forte ingestione di pillole... Zayn non l'hanno fatto entrare perchè era incazzato nero" disse ed io deglutii pesantemente
"Probabilmente l'effetto non sarà finito" ipotizzò Michael facendo annuire il suo gruppo mentre io avevo la testa che mi scoppiava ed il cuore che minacciava quasi di uscire dal petto
"Fatemi uscire di qui... vi prego... Non sono pazzo" dissi guardandoli negli occhi e loro si guardarono per poi sospirare
"Harry, non possiamo... Non volevamo neanche che ti rinchiudessero, ma appena ti hanno diagnosticato questo, hanno detto che avevi bisogno di un posto sicuro, e noi non abbiamo potuto far nulla" spiegò Luke ed io scossi la testa più volte
"Ragazzi, vi giuro che..." mi mossi leggermente infastidito sentendo le braccia totalmente senza circolazione a causa di quella fottuta camicia di forza "Io non sono pazzo... NON DOVREI ESSERE QUI" Esclamai nervoso come non mai
In quel momento entrò nella stanza una donna vestita con un camice bianco che mi fece raggelare il sangue non appena notai che in mano teneva un vassoio con sopra un bicchiere d'acqua e delle pillole
"Oh, il signor. Styles! Finalmente si è svegliato, è l'ora della pillola!" disse sorridente ed io scossi la testa più volte guardando i quattro scambiarsi un'occhiata e sospirare sconfitti notando la signora indicandogli la porta
"Dobbiamo andare..." disse Luke alzandosi dalla sedia incamminandosi verso la porta insieme agli altri
"Aspettate ragazzi... vi prego, non lasciatemi qui" dissi agitandomi cercando di liberarmi mentre la signora si abbassava poggiando il vassoio sul mio comodino aprendo i pacchetti delle pillole
"Ciao Haz, per favore, non fare casini" sussurrò Ashton ed io sgranai gli occhi
"VI PREGO, NON LASCIATEMI QUI, NON LASCIATEMI QUI!" Ripetei cercando di liberarmi da quella camicia di forza fino a sentire la porta chiudersi
"Su su, prenda le pillole, starà meglio" disse la signora mettendone alcune sulla mano per poi prendere il bicchiere e avvicinarsi a me
"No, no!" esclamai scuotendo la testa mentre la signora ruotava gli occhi
"Suvvia, non mi crei problemi signor. Styles" disse poggiando la mano sulle mie labbra cercando con la forza di aprirmi la bocca
Le detti una testata fortissima facendola indietreggiare, velocemente scesi dal letto per poi abbassare la mia faccia sulla maniglia per aprire la porta e poter scappare
"FERMATE IL SIGNOR. STYLES, ALLARME!" Urlò la signora dalla mia stanza facendomi deglutire
Mi bloccai guardandomi attorno non avendo idea di dove andare, avevo solo il fiatone e la paura di rimanere lì...
Che cosa cazzo stava succedendo? I miei amici... scomparsi.. Michael, Luke, Ashton e Calum che non erano Ghostbusters e non si ricordavano di Louis... C'era qualcosa che non andava
Impossibile che mi sia inventato tutto.. Io so che era tutto reale.
"LOUIS, CHE CAZZO MI SIGNIFICA QUESTO?" Urlai guardandomi attorno "VOGLIO TORNARE A CASA!" Esclamai per poi notare due uomini con le magliette bianche notarmi e correre verso di me
Deglutii iniziando a correre per i corridoi e fu lì che notai Michael, Luke, Calum e Ashton che appena mi videro inarcarono il sopracciglio
"Harry?" mi richiamarono ed io con il fiatone li guardai
"DOVE CAZZO E' L'USCITA?" Esclamai ed i quattro si guardarono mordendosi il labbro facendomi sentire le lacrime della disperazione "VI PREGO, RAGAZZI... N-NON SONO PAZZO!" urlai quando mi sentii tirato dalle braccia dietro
Venni costretto a sedermi su una sedia a rotelle legando i piedi a quest'ultima.
"LASCIATEMI, CAZZO!" Esclamai guardando Luke e gli altri che guardavano terrorizzati la donna a cui avevo dato la testata
"Sembra proprio che sia giunto il momento della prima seduta con il dottore" disse e Luke deglutì
"Scusate, non credete sia eccessivo? Si è appena svegliato" disse Michael terrorizzato mentre veniva abbracciato da Ashton
"NON SONO PAZZO, MALEDIZIONE, NON POTETE... QUESTO E' SEQUESTRO DI PERSONA!" esclamai disperato e la signora rise abbassandosi verso di me
"Paziente 64636, secondo lei daranno ascolto ad uno schizofrenico o a dei dottori?" chiese ed io mi zittii per un attimo con la bocca spalancata per poi richiuderla subito
"Io non sono schizofrenico" dissi calmo guardandoli serio "Lasciatemi. andare. adesso."
"No, ha già fatto abbastanza danni, la porteremo alla sala terapie" disse mettendosi dietro di me guidando la sedia a rotelle mentre io cercavo di liberarmi girando la testa verso i quattro che deglutivano pesantemente quasi come se avessero capito cosa mi volevano fare
"RAGAZZI VI PREGO, AIUTATEMI, NON SONO PAZZO, NON LO SONO!" Urlai disperato con le lacrime agli occhi sentendomi tutto il mondo crollato addosso
"Basta così"
Mi girai e sgranai gli occhi sentendomi l'aria mancare
"Dottor. Tomlinson, mi dispiace, non la volevo disturbare a quest'ora ma lui non vedeva l'ora della sua seduta" disse la signora stronza consegnandogli un fascicolo
"L-louis" sussurrai incredulo di ritrovarmi Louis in carne ed ossa vestito non più con il suo solito completo formale, ma con un camice lungo. Lui rise senza neanche degnarmi di uno sguardo
"Wow, quindi sa leggere la mia targhetta" disse ironico indicando la targhetta sul suo camice non accorgendosi che io neanche l'avevo notata prima
"Harry Styles, nonna morta d'infarto, in seguito ad alcuni mesi nella casa della sua defunta nonna si registra un caso di schizofrenia... Interessante" disse Louis girandosi mentre io ancora dovevo riprendermi "Portiamolo alla sala" continuò senza neanche avermi guardato un attimo
"Sala?" chiesi agitato guardando Louis che camminava in tutta la sua eleganza verso non so dove "Quale sala?" chiesi girandomi guardando la donna ignorarmi totalmente continuando a guidare la fottuta sedia a rotelle
"CHE CAZZO STA SUCCEDENDO? VI PREGO!" Urlai disperato guardandomi attorno fino a quando non attraversammo l'ennesimo corridoio e finii dentro una sala con un lettino centrale e diversi banconi ai lati con sopra strani oggetti
"Va bene così, ora lasciami fare il mio lavoro" disse Louis e la signora sorrise lasciando le mani alla sedia andandosene mentre il castano si stiracchiava andando a chiudere la porta a chiave sotto il mio sguardo facendomi deglutire pesantemente
"Dove sono?" chiesi e lui rise leggermente mentre si metteva dei guanti bianchi alle mani facendomi deglutire pesantemente
"Nel mio... ufficio, ma non ti fare tanti complessi" si girò verso di me sorridendomi "Sono qui per curarti mio bel psicopatico paziente"
"Io non sono pazzo" dissi non riconoscendo affatto gli occhi del mio Louis "Io sono stato rinchiuso qui ingiustamente!" ribattei e lui rise leggermente
"Ovvio" disse con un tono che faceva capire lontano un miglio che scherzasse facendomi innervosire di più
"Tutto questo non può essere reale" sussurrai a me stesso guardandomi attorno cercando una via di fuga "Non posso essere... pazzo... Io so che esisti Louis, io so... che esiste il tuo mondo... Non posso essermi immaginato tutto... Sennò cosa avrei fatto in questi mesi? Parlato con il muro? Sofferto per nulla?" sussurrai a me stesso. Scossi la testa mordendomi il labbro non riuscendo ad accettare tutto quello che stavo vivendo
"No" dissi per poi irrigidirmi non appena notai Louis che mi dava le spalle mentre riempiva una siringa di uno strano liquido
"Ho bisogno di averti tranquillo per poter lavorare, sarà solo una puntina" disse Louis avvicinandosi lentamente a me mentre io scuotevo la testa cercando di liberarmi la presa delle gambe legate ai lati con del filo a caso
"No, no, no!" Esclamai e Louis sospirò avvicinandosi a me provando la siringa facendo uscire un po' di liquido, sorrise notando che funzionava perfettamente
"Ssssh, andrà tutto bene" disse Louis ed io scossi la testa nelle lacrime
"Non puoi essere tu a mettere fine a tutto questo, non tu che mi hai rovinato la vita e poi migliorata... NON PUOI!" Esclamai fra le lacrime e lui rise
"Non ho idea di cosa tu stia parlando, signor Styles, avevo un po' di clienti prima di lei, ma devo dire che lei ha assolutamente la precedenza, possibile mai che in tre giorni di terapia con pillole e tranquillanti lei non abbia ceduto?" chiese sospirando per poi sorridere "Stia tranquillo, questa non fallirà" continuò pronto a poggiare la siringa contro il mio collo sotto le mie lacrime
"No... no no no no!" Urlai liberando la gamba dandogli un calcio là sotto. Liberai velocemente l'altra tagliandomi quasi a causa del filo che pur di non spezzarsi si stava quasi infilando nella carne del polpaccio
Mi liberai e subito mi fiondai sul bancone cercando le chiavi quando fui tirato da Louis che mi spinse contro il lettino
"Non così in fretta, maledizione, sta fermo!" esclamò sbattendo con forza la siringa contro il mio collo che spostai di un soffio ritrovandomi l'ago della siringa infilato contro il materassino ad un millimetro dal mio collo facendomi deglutire
"STA LONTANO DA ME" Urlai dandogli un altro calcio là sotto facendolo cadere a terra dolorante
"Maledetto, non sarò clemente!" esclamò Louis cercando di alzarsi mentre io prendevo con la bocca la chiave della porta
Corsi verso la serratura infilando la chiave e girandola stringendola con i denti sentendo l'orribile gusto del metallo, ma ero disperato, dovevo scappare in qualunque modo
Sentii la serratura scattare e la porta si aprì, ma proprio quando stetti per mettere il piede fuori da quella stanza infernale, mi ritrovai la siringa premuta contro il collo facendomi per un attimo perdere lucidità
"Vediamo come ti agiti con questo" sussurrò Louis sorridendo ed io mi inginocchiai perdendo l'equilibrio per un momento sentendomi il corpo tremare mentre Louis rideva andando a prendere velocemente dal bancone chissà quale strumento
Gli occhi mi si chiudevano da soli, scuotevo la testa cercando di farli riaprire... Avevo sonno... troppo sonno...
Cosa sarebbe successo? Alla mia vita... Cosa stava succedendo?
E se... ero davvero pazzo? Mi ero... Mi ero immaginato tutto?
"Harry Styles, quell'overdose di pillole mescolate alla tua schizofrenia con ombre e fantasmi ti hanno davvero fatto male... Che poi... Ombre, sul serio?" chiese Louis ridacchiando sistemando alcuni aggeggi mentre io cercavo di rimanere sveglio in tutti i modi "Probabilmente sei sicuro di vedere il fantasma di tua nonna, ci sono moltissimi casi" rise mentre io mi mordevo il labbro
Mi ero immaginato tutto...
Avevo sognato tutto quel... mondo diverso... Louis, un Re... di un mondo parallelo al mio... Sul serio? Che storiella del cazzo è?
Ovvio che sono pazzo... ovvio che... non esiste... tutto quello che credevo fosse vero...
"Corri"
Sgranai gli occhi sentendo quella fottuta vocina. Alzai di poco lo sguardo notando le luci del corridoio lampeggiare.
Mi alzai stringendo la mascella cercando di non cadere a terra dormiente. Imposi alle mie gambe di muovermi mentre fortunatamente l'adrenalina si faceva sentire permettendomi di scattare sotto i richiami di quel fottuto dottore
Corsi per i corridoi barcollando a destra e sinistra vedendo sfocato. Cercavo l'uscita come un disperato
Dovevo trovarla... dovevo trovarla.
Sembrava un fottuto labirinto, sembrava fatto apposta per farmi perdere le speranze ma solo a quel punto notai che in un corridoio le luci lampeggiavano e da un altro no..
Mi morsi il labbro seguendo il corridoio dove lampeggiavano seguendo le luci schivando alcune prese da parte di quei fottuti infermieri che mi inseguivano insieme a Louis
"Io so cosa ho visto" sussurrai correndo cercando di tenere gli occhi aperti e di non cadere
"Io so quello che ho passato veramente" aggiunsi sbattendo più volte le palpebre correndo verso l'ennesimo corridoio mostrandomi un portone al centro sperando che fosse la mia via d'uscita
"Io so quello che i miei amici sono davvero" dissi correndo meno velocemente sentendo le mie gambe rinunciare completamente ad ascoltarmi facendogli ultimi scatti mentre allungavo le mani alla porta
"IO SO CHE ESISTI DAVVERO, LOUIS!" Esclamai aprendo la porta venendo accecato da una luce abbagliante ritrovandomi di spalle un uomo con il completo nero mentre io non smettevo di correre pian piano non sentendo più niente rispondere
"Io so che esisti... lo so" sussurrai sentendo le gambe molli per poi cadere a terra e solo in quel momento l'uomo si girò e mi prese evitando di farmi cadere
"Lo so che lo sai, curly... Ecco perchè sono venuto a prenderti" sussurrò alle mie orecchie e quasi non tremai sentendo la voce di Louis così vicina. Mi strinse a se mentre io poggiavo la testa contro il suo petto sentendo le forze mancare
"Non potevo dimenticarti Louis... non potevo... tu.. tu esisti davvero, vero? Non sto sognando alla Inception, giusto? Ti prego, basta torture" sussurrai con le lacrime agli occhi non volendo dormire, avevo bisogno di... risposte chiare... che mi mettessero tranquillità
"Sono qui, curly, ora torniamo a casa... Hai fatto una cosa che nessun altro si sarebbe mai sognato di fare, sei un pazzo solo per questo" sussurrò le ultime parole mentre io ormai ero mezzo addormentato sul suo petto
"Cosa?" sussurrai chiudendo gli occhi
"Ti sei ricordato di me"
- COSO AUTRICE -
Non avete capito niente probabilmente da sto capitolo, ve l'avevo spoilerato eh! aahaahahah rido
Il prossimo spiegherà tutto, tranquilli gn
SPERO CHE IL CAPITOLO ANSIOSO VI SIA PIACIUTO
Rido, immagino Harry alla mission impossible con la camicia di forza e quindi rido, porello, mai na gioia
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO
ZAU *agita la manina*
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